Fiera Letteraria - Anno II - n. 30 - 24 luglio 1947

Nuovi orientam.e111i musicali La Sinfonia Sacra di Veretti Alla critica musicale a quella ~ria e non alla pse:ido critica, o~g• fin troppo ab· bondante, che dilct1antc1camcntc nega o a{· ferma - O: sfugg'to, all'es.cw.ione della 11 Sinfonia Sacra II di Antomo Vcretti (Tea· tro Argentina, Roma, 20·4·'47) il dnlo che ln distingue da!le musiche d"nntcguenn e che costi1uisce la sua novità, Tale c,'.tica. quando non indugi sull'elemento astnlllamente e.onte· 11utistico della musica, si arrclta alla consi· dcru.ionc formalistica d; tecnica, lmg:iaggio, stile: in entrambi i casi rimane ne la de c.,i· i.ione; assolve, 1ì, alla funzione JOCiale della c.omun'.c.az.ione c.anc.eUualc. ma non entra in ,eomunione e.on l'intimità del\'apet/1. Tuttavia la musica d'anteguerra scmb,ava, in gran parte, autorinare un simile altctj:gi.1mcnto cri· tico: erano i musicisti stessi c.h'C, per 1'equi· voco neoclassico, considerevano l'opera da fa· re come un ogg.-tto S'J cui applicare un'atfr vità formatrice tendente. artigianescamcnte, al perfetto eslerio1e e pertanto avulu da quel e.entro dell'essere da cui. invee.e. la mu, 1 ca .origina. La critica, naturalmente, li prende,·a ANTONIO VERE.TI" ! campo dclln creauonc musicale. Il d,uo v1 mento di quel mondo ha posto Vctet11 in pre· senza di se steS50 in una sitJat1ont' dramma· tic.a: da una p:a,te l'fo oggclti,ato, già inse· 1ito in uno particolare realtà 10eiale ed ora frantumnto, dall'altra l'io persona 1e, irite,iorc, presente alla c11tulr..:ife. L' atmosfe,a emotiva della u Sinfoni11 Sacra " scaturisce da questo urto dialettico, come risoluzione lirica d'una sofferta problemtiticità in1c111a, divc"cndo simbolo e non ICijllO de 1 t1avaglto che tutti noi abbiamo 10ffcrto, enlran'.!o. co!l, 1n c.c.mu – nione con la storia della IIOstra v!cenda urna· na di q:iesti ultimi anni. E' un'oper3 che non sohnnto sen1inmo pronuna. ma dentro di noi, una ,oc.e che sorge dalla nostra steua emozione: e 4uesta ernozionl! r'novatn deva a nuova vit3 i meni dell'espressione Ci si pcrmcttn, in p,opo,110. una b1e,·e dii;~e•11onc tecnica: è sl111onoca.10che il linguaggio qui adoperato dal Vcreui s'imparenta a ,,ueHo dello St,avinskij di II Edipo 1, e della " Sin· fonia di Salmi 11. L'ouen·a1.ione non è 1ne· ,atta: ma IC e"a voleue implicare dcme,i10. ci sarebbero da hre due obic1.io '1i. La pr ma è che il lingwsgio di quelle opere stravinskiane affonda le sue radici tll quel 1o delb mdii.io · nale m:i1icalità occidentale ri\·i.uuta in una o,iginale personale es:-e,icnza che ne costi· tulscc il fine: esso, quindi. come " melL">n non ,appartiene in proprio al musici11a ru5SO. cui è proprio solo il u f1ne ,, - cioè quella or'.ginalc espe,ienu - ma come p,odo!to di una co111uo1tàsto,ica 4pparlit>ne legittimarr:en· te ai membri di CS$a comunità, di cui Verel· ti fa. app!mh>. p.11te. Ora neuuno pot,cbbe tetiamente affermare che l'espe,ienza peuo· nale stravinskiona coincida e.on quella del Ve– retti: di comune c'è solo un ,ifondore le ra· gioni del p1oprio linguaggio in una tradizione liberamente rivissuto. e non c'è da meravi· gliarsi se su questo terreno si verifichino dc· gli incentri - e ma.gan anche qualche cita· z1one che ~uont1omaggio -· uattandos1 di ar· tisti che sono figli ~ello stCfSOlempo. Del re– sto tutta la storia dell'Jtle offre etcmpi di si· mili incontri e solo un malinteso senso del· l'originalità, t:ilto 6sico cd estcr:o,c, ci ha fatto dimenticare che è da questi incontri che sorgono que'le comunità di a1tisti che rcndo,o possibile lo 1010comunione col prossirro sulla bue di simboli uni,'OCi. Le t• civiltà II arti– stiche non hanno nltr3 gen~i. L1 seconda os– servazione è che nella u Sinfonia Sacrn u - e qui tocchiamo quei dato che, ..:ome s'è ac· cennato III principio. ne costitui5Ce la novità - il medium espressivo. cioè quel lingu;ig· gio m'Js'cale. non viene più u~lo in funz.i..,· FIEH \ 1.ET11m \RJ,\ ne pu1amente estetica. 1tac:ca10 dc1I fondo etico e ,elig1010 della pcuonali1à dell'artista, ma ric.C\"eda ta1c fondo col quale - dopo la parentesi esteuslica prebellica - rientra di nuovo in contatto, tutta uno possibilità di nuovi significai.i determinati, 11ppunto, d11 quello staio emozionale del nostro musicista, con,eguente al crollo dell'oggeuività e al'a ri· conquista drammatica della propria S06ge1ti· vilà. Il testo dei Profeti - la caduta, il ri· cordo, la speranza e la prcti:h•cra - che e.o· 1tit1Jisce l'oc.c..asione emoti,'3 delta "Sinfonia Socra u, conferma, nello sua allusività ad una esperienza oggi interna a tutti noi, il nostro tentativo di analisi. Diciamo tent.itivo. pe,c.liè un'analisi c,'ti– ca dovrebbe mUO\"Creda dati razionali, dimv strabili, mentre tutto quanlo 1'è detto finora p.:trlc da u., dato 111t11.ionale,dt1 un no1ho sentìmenlo scaturito dall'audizione e che ci certifica d'un ,innovamento di attitudine del musicist.:1. Del resto 1ale nostro •~ntimen10 trova una certa convalida in uno stato d'ani· mo affine in taluni ascoltatori e che ha fatto parlare loro di u ri\-elazione di Veretti u, a proposito della H Sinfonitt Sacra 11. Termine che implica i[ riconoscimenta di un nuovo orient,1mento nel compositore. Qucsla u Sin· fonia II va presa proprio come inizio, come orientamento - e qui sta la sua storicità ma anche \11 sua novità - e si renderebbe un cattivo SCl\izio al musicista mettcndo'.o in condiuone d: credere il contmio. Di tali cat· 1ivi servizi del p:ibblico e della critica molti musicisti $0ffrcno \I pC10 di do.,cr tra5ein111e n::r t11Uauna ,·ita un cerio cliché. Pe,chè ora Verctti si l'rova in una 'situazione vera· mente delicata: po1to dinanzi alla fel\c.e rea· liuuic•.1e di una sua condizione non ogiet· tiva può cuere ?entato di cedere alle lusinghe !OCiali che covano nell'~ntc1no della perso– nalità stessa; poic.hè il n'olO ,-erso l'obiettiva· zionc parte da noi steui: da un·auitudine dell'io a sdopp:arsi, a proiettarsi bori di sè e a fare di quuta proie1.ione l'oggetto di un:i contemplazione che arresta il molo creativo e che produce, appunto, il mondo degli ogget· li. il mondo social'.uato. Ossia, in arte, In ripetizione, la stiliuazione. Ma Vereni sa· rebbe dunque uscito da tutto ciò per ricad::i– vi $ubito dopo) Dinanzi alle pcmibilità che apre al musi· cista un'opera come questa II Sinfon'a Sa· era 11, il no~lro dovere critico ci impegna a riaffermare la dammatic.ità de 1 la condizione umana fondata nell'esigenza ceaò-a: nella esigenl..) cioè. di $<1C1ificare il passato sul'a!· tare della c,eatività permanente, che del par salo conserva solo \' espcricnu tragica di un ta'e sacrificio. Esper'.enza che, del reslo, Veretti ha pro· vato 11 $UI ,ìvo II componendo la sua n'JOva '' Sinfonia 11 e che tQ@:lieal nostro ~nale il sapore antipatico di un avve,timento. N1cou CosTARELU in parola. Musica e critica di1::cndenno, co· sì,. da una ~1-iz:one di sfiducia ver~o il pr? pno essere 1n quanto soggetto - m pam e correnti: v,.,..,..,la p,opria umanità - da una inca1><1citàdell'io ~d affr.rmaui nl di sopra di una ogge11:vità sociale 1emp1e più invadente: $hducia eh~ 10:na:e,'3 l'enerc a riversarsi al di fuori, a farsi egli sle110 oggetto, in una torta di drammatiro ~Uivismo a vuoto cu: la rinunci.a alla S02ge1tività toglieva - contra· riamenle a quanto ha affermito Lcle D'Ami· •e.o ne'la c.ommemo,azionc di Alfredo Ca~I· ::,.~o°""; 1 "<• di c,oi,mo. ogoi ,igoific,to RICORDO DI OSCAR GRIGLIA Il neodassi6smo d'nnteguerro, sorto in un . _ . . .mondo fortemente soc.ialinato, fu la conse· Il 2 ~ Jl1'1,;11u s1 $Q.110 c,m~1111111 due (111111 d ~- 11èlfo loro 11ro11rfo illcc, iri 1111ciL 'a.sp• t10 guenza estetica della rid:11.ione ~cl so~getto 1 ;,i::.o~c:::,:i ":: ~~',':~ 1 :,!;D~~•e: 11 <:;«;r;;:;;;, ~:::e 0 f~~ola e ~:::r:1,•ti° ;~:~~,o~i:~ 1 !,'a,:~ ad oggetto. ma non fu la sola: 1 segnali, che n//a sua l-ezion.P am;/ 1 pcrcl,è la s11. pa· l'ombra fredda del rngiD,,am ..nlQ, riè l'e. nel'a cosi?della a:te pura ser"ivano_ per una I rola lJ1on era Ìricil,n!iro zrr.,focibilc ne.- sperien:a $Ct111sa/111iche del mestiere". Ora, comun'.caz10ne .aocrnlmente generalizzata e 1li spiccioli della vol&ari::a:io11r. R~s/a• t1ssm11e,ulo (mes,~ frasi per qua11l0 h~11no -quindi tendente al mass"tno d'astrazione og- 110, con11m(l111> a//idmi uf dii· 11/rt' rl•I ,Ii coscienic coi11ciclere co11 l'aulobiog,-a/ia, gettiva. ,erv'.rono anche per comuicazioni in tempo o ml i.r11sri che da lui St1p1,11u1,~ 11p• ci è datt> riprendere if di.scono di diun:i, un cerio senso più determinale: nel campo JJ7e1U/ere 0011 .lo stf~o ~l1staccu (' 111t1pe11• :~::i:l:~re::ai;;:~:",;t//wa~l11~;:r'•~ ';; :~: musicale, c~e celebra~i~ni _di miti sociali o ;~:::,,J;'";~:-;t•;~a,!~n:!'' d; 1 iiqt,,;:,,/:;:,~ sico s'i,uemla ciò cl,e rimmie; Ilo .se. do– come ~pol:=°s1.della. relig1c»llà_Ogjellivata, fi- ,ori, Jlli t!f/rlfi tiella sua le:;io11c mora/i!., vessimo czllucfvrt' u ,111ulrosa cl,~ sappi11 di no ,all es.a taz1one d1 un part1colarç evento Nawr . .fmtllll', 1>0s1o che /Jer l11i come /JCr rmlic/1i 1,'011011i, D di 11cuoln, E i,1 tale s,cn. -della colletti,ità socializzala (l'.pico, in que· ogni artiM1r so110 ,fti fJOrrc in co,1/0 i sue, sD le 1,a,ole " esperienza .sca11s(l/a1icl1edel st'uhimo caso, q:iel II De1e1to Tentato)) di chi dclfo terra 1w1ia, gli trDl'erem,1 dRi. mestiere" 11arfo11ucl•iflr(J. Egli cerca mw Casella. chiaramente allusivo). com1x1g11i, ,lellf' 11/Ji11itci1wt11mll. l,ivor,w {'4!r/~iori<> wu"in.!ieme /ornutfè e 11oetica Nel lrionfo del segnale, del segno di co· /;, pitwri1."tlmC11tl.'.imtr pla~o /orte. u acre- /z.~;,li~t:al;c:;::~:~~-b!:1•;ì 1,:;s;f:'~~~a J;;. munica.zione ~i :i.le C: ~;oè de~ ge_sl? sul sim· /'/!';:t~e::,J~I 1~ 11 "!ui.'::.nJ;> 11: 0 !1~::ol;:~:~ 11i fmr111e coll(1uiMflta. »lrrw. il suo lin– bolo d1 ~omunaon'? spmtual<", r1fion 11.bar~~o 1dim11 fosi. t.fo con t.·iole 11 ;:i 1 ""orml' ,/m io· 1ma.1tgio logico portr, 11d aJlge:.tit'i, a for– che è I esaspcr111.1onedel geslo nell ambmo· 11i lii (lllill/llll/U(' ahra circo."1fl11te re"ltti e mule ,li tr1<Hk.!taup/XITfflztJ, e gli uni, e ne impou'.bile di ,01tituiui al simbolo. E ,l<'lermim1111fo,·i 11 s1>«chio a,wlogi<> di ri- la altre, rilrQt:cremu spcuo, nfl saggio su l'oggettivazione giunse a tal punto che solo gorosa ~mrczzll,_ vortanD ad ,<:r_mo11~,, cl1ia: f 11 t1ori, 11elfo co111:ersazio11e. nelle teuere. In questo dopogucrr;i si incomincia ad 3 vve, rosc.11raf1 fil'f?/111 a prorag_o,11;11 du col~r! Se J'Orlerir cli u110 ,wwla, di 1111 pra– tire il signihcalO soggetti\O dell'opera di un imr.i JHV ltlTJ!lie -~IIJJ~r/ic,. I~ llllll. so!('/111/llt ~~~~1i1i~r:, 1 :;e,."i::~r 1 :~/(!:~:~~lft",% s:a:;~:'~t:":i Bt1rtok o di. ~n Kaf~a e che musiche come ~~:i.':t't: :?•;;~ 1~:;·r:;:,"f,,~i ":t: 1 :;~;,;;'.' ;,~U~i 1wolg11110 <I(/ 1m ceruro urigiriario verso i /j. L,, u Suite lmca u d1 Alban Berg de!ta1ono /,iromo m,.,co (dtt Hotliglia,ri clil' il Chi- miti est\'TT!i ,lei diM!g110, e in certo ,pwf .allora una sorta di miste1ioso sgomento. lo fl/ii, ,.bbè cari,.~11111,. aJ 1 m 11 to dr 1 firP: "[, 1 modo trotlucibili :,, lintp 1111p1,rcn1cmerr1e sgomento dell'essere oggctt:valo dinanzi al ltQ.ia ,am <' 0 i> milfo. Son:., slflto (la11pert111- piatte, compite, 11111 d'aliromle così rego- ~'11:ello spirituale. lo. 1\1011 e'(, 11i1tum cl1e rnlflt1. ::,mw .stato :::~~ia, 1 ~ 1111 / 11 8!~/';,!:~~/ ~:~;t} 1 :~~:,~ • Non ric_ntra nei. co?'pi_ti di quello .artico'~ ;u:•~7ja();;~lic;,:.;;~~ ~"bt;~~i~,. : \,<;, i.: lit ,,,mor1iu, th 11011 essere p11rt1so1wbi/:. I c1ame d1 tutta I a111vua,d~I Veretti: basu Le,,·. a M11rio Puccilli. 11 /.,/cu·e/y,, Ull)·il) certe piaUe::.ze $0/n f'steriori, $e 110,1 11 11uel– accenna1c. ch.,. anc.h; egli .•1 re~, come era ,wn può 11011 riC('t'Pre i, 1 /t,,,. 11 rn. 1/fl la Jco. le ,li talmu grondi i.rtiMi orif'nwli. riJoln naturale 111 ouel d1ma., tnbutari~ delle _ ten· /JCrta di Gliigna c,msistclle rrd .~,, rsi i,r Juggc~io11i i11('//obili di .!nlitlarie11ì a -deoze del tempo con un neocla111co II D1ve1· porre (I/ cenlro tiella ,wwrmuc 1Uttrut1 co- di pro.~pellÌl"a. s~,,,mrc ci rilscti ili tradllr, timento » e con, tanto per citare, una f< Sin' /Qd,Slica li1,ornes(', m1cl1e ,,rr t/1/(111,/o r1el lo i11 1,arDle 11os,re, diremo che il cr,ù/o fonia Epica u di carattere barocco·celcbrallvo 1900 /n.~rlÌ l,i1·or110 1,e_r 1•C11irc_ 11 firc11ze, di Cliiglia 110s.rnca,~i ria~1merJi: grwrda in cui l'assunto determiMntc, di de,ivu.ione e ~mchc /Hr ,,1111111/o, .,~,, ~slfi.fl ftr scd111<1 ~,~e":,,~1~~;:· :;:;:!;,ief:r i:!!~~~:.apirr CQ. .aocia 1 e, ve~•~-a g~nera!itzalo nella form:i. _m ;;;:~eu:~;''~u,;'Ci,J,~;~~r~:;::'dt fil~~~~~ ., :i';: Cliiglirr 11011 '" 11omo .SC"rC/10 ,~~t JC,W) un:,. 101ta d1 1deal1uaz1one o~!:!elt1va .. M;1 ~ie- rim€nto, impreritlcr,ì n dipingl.'r(' ritratti bm111l.c della 1,arola, ln1ellige11:;n e bonltÌ ne la a;uerra. Il mondo degli o~gctt1 subisce e ,inwrP morie I>« enlro f'imm 11 tabilr 11c- lo 1,ortarono a molto 1rai;111lforsi 11 so//ri– jl e.rollo della 5eonfitta. E il c.ro! lo del'e cose 1iuor1o della luce eleftrica. IJ q11~mo {/et. re, &11ei;a o,lor11rc come 1HX:l1i il pro• trascina e.on sè il crollo de'lc illusioni: e.i a1 to ap1xirisce che Cl1ig/ia 11-0•1 /11 imwe.s.sio- /111110 cl.el ge11io tmclae 111>lle m11ni/tiJta• eia illusi. inmendoci oggettivamrnte nella 11i.s1~,e 11rp11111e m,acchiafolt> . . Glu~lia r('• r!;;i (ti~~:t,1i,lne "J,~ ;::,:!~ , lC=Sl~ k~: collettn•:1à sociale, di aver trov.ato un posto Sia mvece, se nou il ~rc"!ore ,m senSD O.!• wre, e i,ue,ulitore di m1Miet1, di cui di, t.ran~uillo in ~ui tutti i p'.ob)emi, sembrav~no ;:~~;;; ~ a,~o/'~--od;j'i;i':~:":j, 0 ~::cl:~at~:;~ d,iaraL"'a, all'amico Frnzzi. C',•sergli tanto risolti. e mau1mc quello più inquietante, cioè mortn in acc•zto, 1" ,wom:, di cui .!C'/I/Jl'leg. n~ce.uaria q1umtCJ lt, 11it111r« (clic cli/ tri /11 ,quello spirituale: ri$01tO in verità in modo gere il vrincipio artiMico 11ell'op'Ta di sempre .s-0st.t11111a du lcpgi e rigore i11lt"TIIO piu1tos10 originale: col non porlo. Ecco in· Fmtori. Dura111c il 1912 dipi,1se poco. Sw- />orlicolarmellte musicale). vece che q:.iella $0('..ietKsi è sfasc.'nta, la for- ,liò l'opero I.i ~attori per tr(lllarll(' cri/I: .m~,,~. 1~:";:,rfr~~~;;~ f: 11:"::~~"~! e:,';~::: i.a che ci legava insieme come le molcco 1 c di cam~tl/(' in .1111. l,_bro d,e nel 11wmfo ,legl, fi · · , d' lt L''nd· iduo è ri· s1ml1 /a1tor1'U11 ,, Y!mpre /on.'1t1m('11lule Son() dei fichi 1wri con fo /e•i/11 aperta, un corpo s1co si ~ L~5? a. 1 1'. fi E ragiorwnclo del. Maestro gi1t1LSe 11011 solo Tanto f}f!.r dipinger" 1111alcoS<1 di ferito ". maito solo: ora e sp11!t~almente libe:O· n " roccanre l'flll parole mirnbilm•me -'C11• Anc~e. gli a!fruj ,unan~ filmgeva a si• quando una nuova costrrz1onc non verra forse pii.e, le rogiot1i profo,,de, ma nello ,çte&m pl'".-'el• m forme proMt•P•~lle .. che !°no ,d 1 nuovo ad incatenarlo. tempo a con/e•s;.irc le sue proprif! corni' ,,et altra co~a dc~lt> co11ven;101wl1. Co?'.e_ Nel frattempo varie 10~0 le r~azi_o?i ali~ 7;;i:;; 'itc~~l ;~;~:;,~em~~i,;~:( 1 ;~,:;: t":/~~ii ";;•~,~os;, 11 f;n &1u~,,5:::~tui~':~: ~duta. del mondo ogg:'ln~lo: Ct disinteres_ rimrrli~ati . .. Ogni ,m~IQ d'uomo _ egU I l'ind'!1'i1!ame1110 d~I ti/'?, tl,i pe~mrllo.-: J1nmo m questa ~e. ~ co Or~ eh~ non s.op .~crivcvt1 _ o1tni 1110;:imellfl) di l,C$ti,r, ogni com!" l ?VCra e du~ :., D Dra 1.mia11_:1 h portano In respons.abdl!à che 1m~lic.a ~er lo stato di piimta. rii ci"lo. di mnro, di terra, p<.'t~mera1semf'rt: CD51 1,er subuo /i"'1T· spirito la libertà ritrovala: vogliamo invece 1,'l'IIIVfVl1> di, f(lftori rappre$fmtri•i nell'im- 111 "' of'('ra d1 pittura. : conside,are gJj effetti che eu.1 ha. prodotto nel mediai() mQmc,rto ,/ella lcr() .tig11i/ifi1zio11c, RAt"t-"H"Ll.0 FRA"'ICHJ 5 DOPO BRUXELLES E LOCARNO Ultimo cinema italiano li cim::ma itulian,l occu,);t ou, 111'1 mon. tlo 111101io,.iziom: 1~r::tgon11Lile. J>er il ;;un -iguificuto, a 11uella 1enuta tl11i ruHi fine 11 una diecma 1l'111111i or •0110. P1i1 preci.a. men1c, questa ruuzione e queM1 ,•alori eO– no ::.11rib11i1ial 1 a più 1ipiea 1emltnz11 del 110tro cinema del <lo1H>gucrrn, 11ueUa rea– l.l!l1 ic11. che ha cluto, con il ,un predomi• 11io, l'impronta e In stile intCrna1,iDnnl11wn- 10 rit•o11ost"it11 i f'Omc ,·nn111cn1iri ,!,·lln f'i· neumtografiu i1nlia11u. Lu « nouvelle éeole italienne •• e0m'era lilUU ~•li d1i11111a1a dai critit'1 franetd e f'Om'i: f;lala ora •ufficicn1rmentt, l•o\le7.7a1t1 nei resti,·nl di Bruxell~ e di Loearoo, ha p,er 11111•~imo e•J>Oncnte e primo ,l1\ulga1ore (11011 è hen definibile fino a qual punto le due qualifiche si ,;iauo vicende, olme111e dfterminute) Roberto Ro!>.!lellini, 1'au1oro ,li /fom11, <"itlù "l'erta o di Paisà, Quclit• u ,;cuoia » rihlgge dni lenociu i. ~in l'OIIIC• nutie1jci che formali. attiene u una realtQ s11irit1111le dei rau i, disdegna le raffinatene tecniche, cerca il p'.U pos~ibile d1 1011rarsi 111\'uw dj attori prorcs~io11i"1i, h.11un ,·olto lluro. 8~voto. 1o0Her10: il \Oho di una kClllc provotu, condoua sulla •oglia 1lelle materiali di~pPrarJoni e delle spirituali il. Jumirrnzioni_ La 1>re~~11d1l• identka eos1it11zio11e <ia 11 Urux.-lles 1•he II Locarno dclJ',;q11ipe i1a- !~ì:11 s::::i~:1c!~!i'_ 1 .f~(J·,,:a;t;tè i;~i;~'::t~. 1 ~ Locorno, Prt>lmlir, d'flmDre) dice L,plici10- me11tc d11• Ogl(i uun "'è in Italia altro ei- 11c11111 \'alido nll'infoori di (ltlf!llo ,·tri•tico. come del rc~lo tutta la ,·ila uazionale è 111101111111 allt- reaz·oni determinate dalla ;;rande tn1gedia. Da11iPle Corti.s ha r1111pre– ~cnta10 onore,olml.111.e jl rJPStrl) c:nema m rostumc e L'e/i.!ir 1I'amore in termin~ ~~:!~:~:e ,;~ 1 dt 1 :11;rri•~i;::t 0 ~;;r~~~zi~::: i1al111na. Se oggi il ci11c111a i1ali:rno ho eluborato uuo ~•ile che lo impone ull'mnmirazione del 11101ulo (.i succes-s.i dei due fosti,,al SO· no srnli cntusia1uiei in patria) nen lo si dC\'è ,.oltanto all'impulso rinno,·a1ore provocalo dalla g.uerra. In llalia si i: (ormu10, negli :111111 osrurl ,Id rascismo, un ,truppo di l!jiO\'oni. oggi 1ut1i maturi e ben luogi dal– l'ee.."èr 11111i1>rodu11h-amen1e operanu, che 11iC a,•,•ieinafo al cinema, lo ha penelrato e l'ha ac11uj~rnto con il p\Ù rigoroso e pro• fontlo orie.11tamen10 artis1ico, Lu pru-enu di queato considere,·oliHimo nucleo di for– ze ha influi10 visibilmelllC sul livello dd· lu critica (oggi la critica irnlfona, e non v.·è ombrn d1 110rtigia™=ria nclln 11061ra constatazione, conta un numero di espO_ ucnti di valore incomp;irabilrncnl.-. flu~ riore o 1111ello di a'cun altro l~acse) o indirettamenlc ~ul dcooho e\·Olutt,·o del )a a>ro1luzione. La o nuova scuola» odlcr_ na tro,a le ..ue origini palesi nei films di De H.oberti3, di l\larccllini ~ dello ste1- 11 o Rouellini realizzati io periodo an· 1eguerra o anteliberazione, mentre le ~rac. cie premonitrici di essa ~i 110~10no ntro. ,•ore, più o meno oonsa1ievolmcntc mar• e.ate, in ,•ari films di da1a prcceJcnlo, UI sun formazione non è quindi nè. esteni. 1J-Oranc11nè contingente ma rapi.re.senta una fase di arrivo e di riconquista nel camntlno del nustro cinema, che al 1em· IIO dcli" orig:ni dominò il mtrcato mon– <liaJe, Due giovani, Luigi Za11111acon J-'w,ere i11 pacu e Giovanni Paolucci con Prelm/,o d'amore, hanno rice,•u10 un relil'e b111te. ~imo iu1crnar.iooak, ris11e1tivtimente ~ Urusdlea ed a Locarno J loro film& d1· mostrano quo,]jtà Idi .00111pos1i1unc e di racconto considere\·oh e pale1,a110 uua -vn 1 ù foud11111cr11ale, che 11111111::11 a 111111i faci. tori 1 !i pellicole: la sem,ibili1à ci11cma1u. grafìcn. E' du 5perare c~e questi due re_ 11-isti non tiiano co.strCtll ad ai\on1anors1 1lnllu loro prima direzione. ma ~&ant> progredire lungo di ese11 •• P~r _De.. Sica e per Vergano i successi di Sc.111.scia e de Il . .-.ole ~torge ancora oostituiseooo delle merilate rivalse éulle accogllenie in tanta 1.arle 8Qrde e misconoscenti rice,•ute in lt:ilia ei9 dal pubblico !il, purtroppo, da 11 n"aliquolo rilcvau1e della cri1ic.11 .. Nei ri. guardi del 1111bbhco. c'è tb comp1~re 1111:i amara ..:on61t1tazioue. Opere ..:osi mtenEa. menlc mah•ri:11l" del nOfilto Gpirilo, del nO• stro fcntimcnlo e del no!lro 1ra,•1glio co– me C(uelle ,uddeue @i 1,0110 épclllo sui no– étd scl1en11i ncll'indirfcrenza O nel disclo– goo. E' un'arma 1erribile che si oHr,, nlln renz:on1• dei produnori. for1unatamentc alquanto ~punlola dalle accoglienze, e dal_ le ,·cndilc, :i!!"estero. Sonto di questi g10,. nj i t111cceffi parig.ini di Qm1tlro p11U1 tra le mwole di Blasetli e de I/ trs11111011e di Germi. con le rtlati,·e mera\·iglie della tla11111a fruucese per i 1c11idi o neguli\•i :1J)prczz11mcnti da eui rice\'uli iu llaha. l~a « nuova scuola n deve forc testo nou soltunlo 1,cr i futuri in!cgnRntl ma anche 1)Cr i ~uoi frequentatori .._ « L'ltterni »: il 110~1ro pubblico dc,•'essere :wviato alla co11111rcnsione tli C(uesti fìlms ~ì &en1,i– bilmcnte « Euoi ». E' una semplice que– stione di a,·,,ieinamcnto, d'ind ,ri1.zo e di chiarificnzioue 1>er lrop1>i gu.s1i allcr.:tli dagli intrugli californiani o cin,•cinuJini: lu cri1ica h.:1 compiuto giù molto e può rare lii più in QUCSIOeensu, ma ]'111.iou,, 1,i1'1delicatu ,; persuasiva è di perti11e111.4 dl c•hi cura la preseutaiione 1ld film e che tunlo èJIC!MI non possiede i req11isit.i per 8\'0lgerla. ~i " le tenùcrue del loro P.:1e..e. nella i<"tlta e nell'impo;,t:uione 1leJ 61m. At· tualmente. la maggior par1,.. della produ- :i~:an':aist: i:v 1 hl:~rit~ 0 ~1:n!~a 8 r\:~ :~ ~ Francia, Altre in1ese .1iu•si~1ono eon la Spagna e !e ne nnnunciano con l'Amcri. co. Sporadiche quelle ron l'Inghilterra. A noslro gimlizio ci semhrn rhe (fue•ti> vie, ,;nlvo quella <li Londra, non •iano te ml– gJUlri, Noi dobbiamo affiancart"i a delle einema1ografie in a.sceaa, • dei Pat:'i che sappiano e po•.sano dire delle parole nuo. .-e. Attualmen1e, (IUC"li non ~0110 certo la sbandata Francia, la ,naleerta td in6- da America, l'ine~i~u::nte Spagna. Oltre l'lnghiltelTa. eon.s.glieremo I produttori ad orientare i loro ~guardi \'Cr•o il M· ~i– co, il 11uale pouiede modern~~irni 51ubi. fonenti, \'.Uliuimi ,1,oC'chi, ma ,-opra1u110 una volontà e delle caparità d'arfe C'he hanno co51ituilo la più genuinp !MJ)resa del inondo del film e ver,;,o il mereato di lingua aroha, ch'è in ras: ancora clernen. tue ma in rapidi55'111a ascesa ed ~ do1a10 di ,_,.andi cap11ci1:tdi aSMirbimento. I fran• res.i bano 0 giia opito queF-to ed a Uru:cel. le-a nbbjamo ,•I.sto il primo film di produ– rione franco-maror.r.hinn. Ma il centro del. la produzione e. per ooi, dell 'intcr-c.MC ar.:tb 0 è l'Egitto. I 11rod111tori di minori ambizioni ar!i!liche ,. di pre,·alenti. mire commerciali potrebbero dirige.Ni ,•er§O di eHo. gli altri eompiere un molto proficuo avvicinamcuto con l'Tn~hiherra e con il Mtssico. Forse. iu 1al 1110110. molte pe.lli• cole immeri1e,•oli ci verrebbero risparmia. te o il cinema it:iliano 1>0lrebbe \'alid~– mente C'Onsolidare Li, sua .:1:1ualmente P"•· \'ilegia1a ma :meor tanto precaria ed in•'i. diata 1,osix'll11e intcmazionalc. VINICIO MARIXL'CCI ftfostra personale Campanelli Pc, una prova appa11ionala e coerente CO· me quella del nuovo scultore c.h·es: è rivela– to rcc.entcmenle, Domenico Campanel'i, è possibile spendere una parola di affeuuo1a e viva attenzione. Lti prova a.rlistica ha c.òho Campanelli imponendogli una grave dee'1io, ne, date le sue attitudini di 1tudioso e di in– segruinte (è sta.lo, fino a poco tempo fa, pro– fcuore di fila10fi.a in quet di Rieti). Non ei sarebbe staio, e non c. 'è bisogno neppure oggi di un intendirore professionale per cogliere nella viva materialità della e.tela quel!a aerJe di violente disfatte, di cri1i e di sugg;e,-!Ìoni moraJj at11averso cui Campanel!i è arrivalo ad una stil_istica di insolita vigoria espressio, nislic.a, che ricorda .in più p:inti Man:ullo. Superando perciò immediatamente qualsia1i deviazione c:i'ordinc semplic.'...iico, come sa• rebbe stato uno 11ilismo primitivo e provin– cia1e, ha potuto seguire nel suo la~'Oro e;h sviluppi. tempre intensi cd efficaci, quasi mai soltanto patetici. del auo la,·010 inte1.'01c, Ecco q:iindi, fra gli ultimi peni che lo scul, Jore è contento di moslrate, teste di vecchi o di anvnalati, che sembrano afflitti da una Oif– hcoltà di cui non hanno perfetta coscienza, o tesle di fanciulli di una certa dolcena. mortificata, misconosciuta, privi di quella il– lusione de 1 1a luce che si riscontra ancora Jn Rosso. Apertu,e di luce. quasi intenzionali, volontaristiche. si percepiscono q1.1.1 e là pe, i disegni, in gruppi di nudi. Dcc.i1ione e animazione espressive, che JIO· no agitate e qualc.he volta $0ptamme11 0 da richiami ,entimen~li e spe1so p11uio:iali. FERaucc10Uuv1 Si parla molta, oggi, iu hali11 <li com. binazioni produuh·e internnzionali e giu– «tnmente ci si orienta k.1111,re di piit ,·er• so di esse, iu quanto facilitano il collo– ◄·amento delle OJ>ero i;u dei mcrcali che ahrimc.uti po1rcbbero restare prcdulìi n limitali. E' un campo di auivitù 1110 1 10 i1111>0rtn111c, che 1>uO inrluire lnrg111ncnte 1mgli indirizzi della produzione a ,cc.on– da di come vengono gechi i 1~1r1t1<.Ts di queste alleanza pellicolari, i <1uali fini_ !Cono &ern11recol pre,·al~, secondo i gu. LIBRERIA Scienze e Lettere i libri che vi occorrono ...

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