Fiera Letteraria - Anno II - n. 21 - 22 maggio 1947

ne. Ricostruire Ja realtà come a.rchi1euu1a di luce-apazio-co\ore. Era la stra& per sc.opr1:e ~oran_di. Nello stesso tempo, in quello ,lan– c10 . d1 nuovo europci"1'!o, si com:nciava a 1ent1·e che l'imprcuioni,mo poteva 11 cuci S'Jp~rnlo, 1enza, con ciò, dYe si rinuncia»c i\l mov1mc~lo della tensione ps'cologica, al fu. rore de sensi. La polemica di Scipione e Ma~ai (Pimndello per suo conto, trnsfo·man– do _m b1ut10 anatomico, in tormento della ma· lena, il brutto fo·mnlist'co. vi p,.1rlccipa) vuol es.sere a un ce,to momento un ritorno alla vita tumulll!Osae dinamica del sentimento: J 'aper- 1,'J"o d un nuovo romanticismo. Coaì, nella pillura italinna, tuHo ancora ec.one, palpita; co,ì lutto nello spazio s' di- 1pone come li caso. ed h;i valore di leatimo nian;ia d'u110 ~11110 di angoscia e di ansia: ed e~pnme un bisogno d, accertamenti psicolo– gici e ca·mili e insieme dj illusioni e di sogni, Scipione Chi fu dunque Scipione) Il suo mondo è .in crepuscolo dove le cose vac'l\ano e si illudo• oo di cambiani forma e natura. Tutto pale (eppure soffre, si ngila !) e non è. Mn non pa·e davanti agli occhi: p11re propr·o nel cuore. Fhiscono impalpabili spirili. 5. leva fu semp·e - con buona pace di Severini - \"ambizione della pittum italiana, da Giotto a Tiepolo. Il che significa, in lermin. di cri• lica moderna, padroneggiaie lo spa1.io , nelia S'Ja inlcrcua. O:a a mc sembra che la polc· mica attuale dei giovani nasca dal fastidio d·una s'.tua1.·onc di gusto dove ["immagine dello spazio a"era latta estremnmenle diafana. Una realtà, si vuole, lU\la di luce e colote, mn coslru1ta, veramente d·ammat1ci,. li ritorno allo studio del cubismo vn spiegato così: e, dopo l'amore di van Gogh e nell":irto quoti• diano con una passione espression"st"ca, non ci sembra che poua inte,p·etarsi proprio co· me una dedizione all'-astrattismo. Alla oscil· lai.ione. su/ piuno, delle lince; a quel 1010 rompeui nella luce s!ruggenle: a quelrarl'h ciato. prezioso !Clonalismou e immaginismo si oppone una ,,.olon:à di u cos1-uirc un qua– dro 1J: e cioè di architett:ue e diammatizzare lo spaz.'o. D'altro canto nelrassunto espressionistico è pu·c - per le radici di quel gusto a/fon· da1e nella ubarbarie del scntimcnto11 se non proprio nel furore della vita inconscia uu desiderio di accenta-e drammaticamente. d; sommuovere la 1ealtà. La quale è ancora .ina realtà visibile, che allraverso le \'ic della esa• spe·nione del caraf/e1e si lega sempie al GIOHGIO MORANDI: N11turn 111ur111 no nel ..:ielo di pece granate e petar?i eh: ,coppiano con un rumore che rompe I vet:1 delle fmt:slre e ricadono m una pioge,·a di fa. vii.le . E" l'ora in cui la f{IUsica la vince: e il cervello, stanco, ,i abbandona ni fantasmi dell":llu1ione. Ma quella musica che ti filava denl·o s·:mpiglia in una rete di concetti, e mentie aspiri al e,i~o. alla liberai.ione, ti 1rovi dietro ai più fat'cosi e dolorosi pensie– ri. Ti avved; allo·a che l'irrazionale è pme un bel congegno che ha la sua logica interna. Niente più prospettiva, equilibr:o, peso e ,ap· porto d1 propo"?.ioni: c'è una realtà fatta di simboli e d: apparizioni fantastiche. C'è an• cora un romantic"smo: c·è ancora uno spi,ito da realizzare con un fine. minuzioso, 101• mentato ed ironico diaep:no (pieno di -in.ilisi e desc.:;zioni nel suo impeto deformalote,; con un acceso. spir)ale colore, Scipione po·ta con sè una sensualità inquit:• ta e allusiva, spesso ,'corrente a melafore: un amore per le estreme eleganze come per le verità più crude: una c11rios"tà viva di sog· getti lradiziomtli ed inediti. E quella facilità e volontà e vl-tù di esprimere il carattere, l'asoello part"colare e mo,fa/c delle cose; e 0·1el compiacimento decadente di sitanismo. E intanto vien fuori una pittura fluida, do.,e la linea ,;i:uiua animala e il colore (quel gial• lo crepitante, quei ne·i notturni. quei rossi funerei) dilaga, vive fìnalm('nte libero d"ogni impaccio la s"Ja vita metafisica. E' Scipione che introduce nella ~uova pii· tuia itarana l"csahaz'o_n~ del p~tet1co_: che aparie di moti psicolog1c1 e condisce _di ama• 111 i·onia delorm;1trice una 1 caltà senl)menlalr e aellsuale. E.~li, che fu lutto romanllco, non nascose il suo fondo mo1a\'.,t"co. abbandoni'ln· dosi ad una imma~in.azione lettera,ia che avrebbe forse potuto cond'J,e lt1 sua opcr1'1 fino ad assumeie il si~nillcato di analisi e plud:zio de· costum•. E il suo idolo fu.!! Greco; e la sua antipatia andò tul!a ·al.pos.111: vitmo, materialismo e razionl'lisJl!O dei prim_i ann" del secolo. Ne venne fuo•t una tealta c.ome q-·Jella che si v~dc nella tavoletta de~ Principe caltolico, e cioè un.a lan~a spal$3 ~I sarcofagi. nella luce fantas!1ca. d1 un_ sole 1n cc.lini paragonato a un oc.dm ;>cieco dietro una benda nera. Ne sortì una p ttu·a raffinata, e c•ò non pertanto uli antipodi della cosi detta p}ttura 11 pura H; dove il piltore. J!'im_it~vo ~ ba·occo a un tempo, oorta come ,"Jn alt1111/à d, memoda uno stato d'animo bruciato dall'a1- dore po~fco che della reahà fa un luogo di capriccio e mag:a. Una pittura .che. mentre e,.n•ime oro..,,;,.. il <""-"-!<\re d lla vita vissuta <: 01lenta le piaghe dell'anima, ,i solleva nel• l'aria ·arefatta del 10gno. Mafai 1eali1mo; questo quid medium 11a i d"Jc op• posti (inaz'onolismo e 111.1.,onalità) che è 11 mito ,icor-ente e ancora respinto; in un mondo che si compiace dcli' antinomia di ragione e senso. Il realnmo è dilani la dauic'tà. la tradizione italiana: è um...,nismo crist"ano. Vedi la tragedia degl"ìtaliani mode·ni che non hanno più. nel fallo. una tradizione: e. tra gotic"smo esp1essionistico e clauicismo ra· zional' stico, pu, vivono, e rico-dano di aver– la una l:adizione, e grandissima. Tragedia che non è 1010 artistica: ma che bisogna per l"appunto vive:e, e fino in fondo. I più giovani Quel tonalismo architettalo 1;: quel lumini· smo tonale avevano, come dicevam~. r'dotto lo spazio a un'apparenza di superficie. La polemica è già in piedi da vari, anni, duranle 1 quali hn assunto atteggiamenti e nom: d,· versi. Come ricostrnire lo spazio) D:ciamo co– me dare allo spuio :in valo1c di profondità~ E' chiaro - tanto per fare qualche esempio - che i fo-t.i contrasti tonali di un Montana· ,ini: che :I céiannismo di un Paul11cci e cli un Tamburi; che il disegno arlicolatl"l, lii• espre11ionismo e realismo, di un Vespignant; che il vangoghismo r: il neocubismo di un G'..jttusn (e così, a Milano di un Bi1olli e degli altri giovani che reagiscono a quel loca- FIERA LETT&RARIA 5 sono cosc11!nt1 delle d1fficoha de!la 1010 s • 1,0,gente, le natura Nel primo ca90 11pittore trarsi in un punto che forse dovrà chiamarsi tlaz1one e de, problemi da molverc Non s1 è un ,m latore. uno scolastico, un _eclett1co. realismo. Il quale 1i propone giustamente CO· tratta egli scrive pe· daie ,I scn50 dello sp.i Nel seeondo ch•è altrettanto le1111tmoJn ar• mc risoluz·one della duartà. E proprio per zio di nlam ogg; a Cézanne sarebbe tioppo te, ,I p1tto,e s'moltra 1n un campo molto più la indetc:rm1natena dei suoi conto·ni. per il comodo. nè s. t·atta d 1 operaie una smtcs1 d ampio, trova per sè innume,evoli sorgenti d1 fa110 d1 non essere stilisticamen:e preci&abile; cubismo e fauv'smo 51 traila d1 ,, crea1e un stu4io. pnma ncsolorale, fert•I m bellena, pioprio per il suo accento moral"st·co, tra le costante s.c.amb10 un movimento d, va e ,1en1 e poiché le mela per lt1 prima volta, egli due poetiche il mito del realismo ai inserisce fra tuu 1 gli elem~ntl del quadro, co:ne un (ha- s1 forma uno stile ch'è originale ed ag31unge ·come ansia, ,ice,ca di libc1tà. Esso è per co· logo che ne acccntu'. l'erreuione, facendo in all'arte delle q.Jahtà d, natura che le erano si di·e il momento morale della polem·ca, modo che, p:egne di realtà percepite in mo- ignote ,,, In reali!, da che mondo è monCo, ' Occorre sì considerare i maestri come esem• menti e slnti divcui e condensate s1lla te'a, non c'è p'.ttore che non abbia credulo a c·ò. plari, m...,tuttavia impe·fet11: e qumdi CQrrCg· tutte le patti si ris!lOndano 11. Che non è, co· Lo s!esso Picasso lo pensa, ed ha in uggia i g1bd1, come s1 cons·~e!a la natu·a, c~c è_ per me si vede, un discorso troppo c~iaro; nè tale suoi imitatori. Scoprite una nuova natura e quc&to la sola che v1v1fica gli schemi. P1caa· che distingua questa da quella pit1u·a, questi inventerete una forma nuova. Si tratta insom- so, Matisse e gli ahr1 50110 i nostri maestri; da un'alt1a pos.1ione dì gusto: che non è ma di ,innovare ancora una voha :I rapporto à _un patt?; c.he li cons:d~namo a!'ch:es!i de– sopratutto un discorso dove si senta che ci fra immag'nuione, nal➔ra e storia: di calarsi e,11anllch1. Occor;rc per ciò, com eu, già _f~– sia distaccati dalla p·oblematica soaz"alc de! con ìmpesno morale in un nuovo umano con· ce·o, ,lo_uarc ~rdllam:nte per la mo~ermla: cubismo. E come non vede1e ch'e è proprio tenuto. Queslo nostro espressionismo è un DO· perc~e ,I peggior guaio c~e _possa cap1lnre 8 una • s'ntesi di cubismo e fa,.vismo u auella co troppo scntimenlnle; questo n~ocubismo lo è d~gli u~mm1_ è 9uello d1 diventare :ma to· che u cerca l'integrn·tione dell'og1etto al lut- troppo poco. E.cl è per questo che Ira d. essi I c1età di antiquati. . . . , :~ia~l:~:d::~a 'd~~:i 1: ~~: 1 1i:i1'.J;~~à tu~~ieiÌ f~z':n 0 e 0 ~1 t~:rt~eà:t~i~::·: ~ 1 ~ 0 ~~!: ~~~ lib~~ 1 /unque cso,to I p1tto:1 all amore dell11 ::~bbel~1:c~~ ~l.ia ~f~'f:n~:·d:ì :i~~~)J;· et &io esprcuionismo e cubiamo potranno incor,· VJRCILIO Guai schia "nvece scrive (e c'è in lui un calore, una conv· nzionc, anche quando accenna allt1 malualità di cone·e dei ,ischi, a,11, l011, ARTI E SPETTACOLI per lt1 conq"Jista dell"avvcni,e, un calore e una convintionc commoventi) sc,ivc che n I 'es• st:nzinle è d"aver il co·age,·o, ad un dato mo· mento. di tutto riproporre u; po:chè soltanto A Padova. pres.•o In C:il!cria Bordin, ha all'accademismo i, ciò che imoorta non è più e-9pos10dipinti ~ di,egni il prof. Otello Rosa, la coia da dire ma la u manie·a n di dire. di Venezia. contr~atl dn un motto o pseudonimo cht ~rà rh>etuto su un:1 busUt c.hius:i entro Il quale: 1'11utore:1,•rà IICl"itto Il 1>rQJ>rio nome, cognome e indirizzo. d0>•ranno pc:n·enilll alla Vedete come ciò coinc'de col mio assunto, La nuova realtà ch~$11M;~n 11 ~r;~:le~ilc~:n:r~ 5v~:i~f;zt 1 :';~e~: 1 ~t6, 11 tor~~~c~: ~!;~, ~u~unxott:i~e~ proi:osl!o di Vuniu.i, apprendiamo dal ca- JI onobrc: 1947. D'altra porte. a una nuova realtà (e nem· meno allii realtà del realismo) non si perviene senza un"esperienza di stile. Quindi, se io leggo in una rivista di giovan; sentenze come la see,"Jenle: u a noi non interessa :1 limone. ma la forma del limone I!, ment·c osservo chr essa è concettualmente vecchia. per non di,e nulla, devo annoiare ch'è comunque il rifles· 50 d'uno stato d'animo. E &e io vedo, nelln spaz'o di pochi mesi, un pitto·e p.assa·e e.on estrema disi,wohu•a, dalla poefca del reali– smo a quella dell"aslrattismo, porrò dire cht– la sua coacienza non è arKo·a ben chiMt1, ma non potrò poi esimermi dall'osservare i l"JOI quadri. Certo, chi di noi non sa. come si pu0 fa1e oggi un buon quad·o) Come cioè si pas· sa metter su una umacchinctta che funzioni n) E chi talvolta non si sente infastidito alla vi· sta di e.ella impront"t"Jdinc) E chi non M e~• me si oossono ridu·,e a formula Cfranne ,. V11n Gogh e Sou1ine e Picasso e Matisse) Ma certe volte il pittore che ti parlava. di alogo compiln10 da! aig. Fi!ippo Sacchi che i. - LII 11_rocllm:11lm1e del \·lndtore •vvcrrl la sun vii:Jone • sia posala ,ul reole con lo I~ -..er;i. del .,1 dicembre 1917. equilibrio librato, p:tlpil"nte, indicibilmente 1.,~~>:•o con c"i la fo<fal'a s<a po,o<, '"I ~~~J><><~[i~~~J> Il pi«o<e Aud,é Fo"B«on hn '"'""',cia<o ~ COLOl[JlQ EDl'fOJIE che nel !>rouimo autunno terrà n Roma una ~ mos'ra personale ndla qu-alt: esporrò. pr.-va• · · ~~ '{ ~.:\ ~:~~ed:~~~,!e 1:1::: ~~~::a~:~~;n;: tattin- . /~ ....... Pa~~c!, 7,i;ep~:c!di1~c~i l~~rt;.~;~~;gJ:r VI A C4,ai'O MAHZIO :::? la Re-:, e Accademia 'di Be'le Arti di Londra. ',EL. M--109 I :~di ~fhth: 11 :i~~~~ 0 e; ~;= ~~:m!~:• d~:;: d1e comprende opere di 700 tra pillori e 11:c.u]. !ori. Nella mostra figurano due dipinti di \Vins!on Churchill. A Wash.in~•on, pre11,o la Corucoran Art Gallery si è chiuaa 1"11 manio la ventu;ma Biennn'e di piLtum contemporanea. Vi erano ruppresentate da url lolnfe di 316 opere tutte le C()llen1i della pillurl\ americ.11na, da quella reali111iéa a quella a11rauìstn. Il primo pre• mio, di 2000 d0l:a~i è sla'o astegnn1o o Sig. mund Menkes per fl quadro • Day·a End•: il secondo, di ISOO do)ari, è sfato aiJllegnalo ft \Vaher StuempfiJs per il (juadro u Two Housea .-: il ler:zo ft Jack Levine per il qua– dro • Aptekn "; il qunrto ad Hobson Pittman per il quadro • Conversnlion •. ALLA GALLERIA DELL'" 1S01..:\ •• A GE· NOVA dirette dallo scu/10,, Soudro Clurehi, il grM/)po 111ilantscdi "l'lttun" ha ltuMto 14,ra mo– stra eo/lclliva CDII disttNi di Aj>IIOHC, Br,golli, Bertognfo, Cc.uiHori, Ghigni,rc, F,an(t"Jt, Mo,.01. 1i, l'rocrc//i, rcstori O Trrcco,.i. l..a moslra. l swra corono/a da. "" buo" st1Ur.ll(I. estenuala. e mae,aii lun.ire mnl"riconia. Quel suo esfressionismo è una protesta assai qen· tile; dove il col01e, passato nei filtri della ,olitudine e dcll'obl"o morandiani, e ch·u$0 magari dentro a un guiuante contorno mafa. iesco, non ha prop·io un accento dramm;i.trco ma piuttosto elegiaco e aensualistico. Altre volte colui che si faceva, a parole, palad" no di Picasso, lo scopri nei fatti d'un g-:istoche sa alqu;:nto di e&pressìonismo tedesco. Sono ha i casi .piiglio·i, benchè si traiti ancora d casi modc~i. Pe, il reato. rl'.cevamo, dilaga l'l'.ccademia. E si veda come certi giovan" abbiamo imparato bene a campirc di colo·i una tela - di rossi, d~ verdi, di gialli, di bleu p~~AJ~~ci;;1~,~!; 1 t:!: 0 ~~os7,/Cd~L~~ 1 ~!a I)! - e a d"vidcrla '<I. spicchi come una vetraia, Scw/tw,a Co11trmf)oro11(a fra tli ,ntisU reiic/enti con tante belle st·iscie seme; secondo uno udi, p,ovi11r1e di Pa,lo:·o, r,c-:--iso, Jliccnlt<l clu stile che già sarebbe mollo se per un verYl 1i awà lwo10 do/ 5 ul 25 gfog,ro 1947. Lo mos1,a tfi:~;~•: f1~;:;:e ti ~i~S::a,: ':' tr~:~ j ';: L cl~;;,'.~~• ~"'~fw,~: ~en:;:1p!;;., 11 :a 10 h~;10::: schia, ai Fo"Jge:on, ai Tal Coa1, ccc. !;z:~:· 1~::~~ sfi: 0 B~::::· c)~'"u 0 ,"it~ c1~;:::;:~ E . , , , noli{lcu,, la loro pa,tecipo:io11c occompal[nMG da sortaz1onc 81 p1Uor1 , ,ma (JMO/a cli L. 200 "0" O.Ire il 26 11101:,;lo e /C Scolari _dunque dee,\! scolari. Sicc~ nalu· ;:;; 0 'J:;=•:~;~;o d:,;~,:•;::,/ 0 '~a~:;: 0 ':1,A';:,.,;: 1 , 0 11~: ralm~nte s1 pone la domanda: C~slnure '.Jno dr/ Sonio !-J, l'adova. l'e, u.'rrriors• ,agguog.'i ,i. spazio, va bene: ma che mettervi dentro) I! w,lxosi inc/iriua11do u/la suc/dma roll<:ria. problema, anche per i migliori, è quello d1 liberarsi a poco a poco dal feticismo dello ,ti• le. e cioè di crearsi un nuovo &:ile. Noi sit1• mo tutti pieni fino al collo di forme. Ad OC• chi ch"usi sappiamo disegnare una bottiglia, una mela, un bicchiere. Pas.sare attraverso JL FESTIVAL DI Tl.,TTI I TEA1'RI D'ELI...A VOJVODINA ti Jla r.:o!gc.,do a Not•i Sad dal 12 aprile e conli,rwc•d fino alla fiue 1U mag,t,o. Il lcat,o popo art srrbo ,II l'ot<ce,;.:o, il ltotro t,opo– /a,e di Hubotica. fl tu,1,0 f)O{Jo.'orcu11f/ '1ercsr.di Subi ica r i teatri popo'ori d1ta1/i11i d,· Srmska J.litrot-ica e Sombcr, Zrenja11i11 e l'rrar ,app,,. u11ttra11J10 i r,·c 111ig.'io•i drammi 11d loro tt/l(r• torio stt/ polcoscc11ico tlr/ ua1,o di Navi Sad. lii ,etario11r o/ /csli:'(f/ di tu/ti i teatri dr/la Voj~•O• din11, orgo,1inato da!l'U11im,r. del frat,o a ND'"JI Sad, l'Uu/o,., cultMra/c rmghc,cu dello l'oj:•odi11a Ji i: folta p,omo·dre cli una R,a,.de 011,·:,iM. L' U- 11ione cullu,a!c dt/fa l'oj:,odfoa ha ,auoma,idato al surl ttat,; e u~io,./ culrw,o:i u11aseritJ di opuc 1/rllu /rtlna/urtl 1<11,:hrr,.se r ,lrgli udt'ori .-011• ten,po,at1ci dd/o \lo}:,ocli,w. Nel rf/l(rlorio tli Q1<C:• sl'U11ionc :,I 10110011chc le o/)ttc tiri co11nuedlo– ll'Mo urbo Bram"s!a:, Nusic (• 11 DcJmlato ,. • La pusonu sospetta•>• del russo Cuov e a"csrni lavori di sc,i•ro,; J<r.ncticico>1/r11,poro11ri. t,ado11i i,, /i11- ruc .,,._,11rrc1t. l..'wn10,rc cw:11,.,atc u,rgllacsc 110- tdlto la maxgior p,!rlc di qurstc opc,e. WILllt.LM t 'URTWAENGJ.ER, il uoro dirci/o,, d'o,chcst,a tedesco, l sto/o p,osciolto dalla Con1- nns.11011rAUeata ai dcno::i1ua:,011c au11e occusr IIJ0$UP"i di o:,u IIUS<O O disposirio11c del g01.~,– ft0 11arina 11 Jwo P,ciligio e la. sua inflMt'llO di mwficista. Uoucorso per un libro cinematografabile Allo i;cupo di :i.vvlcm:uc.&enll)re piil Il d· nc:ma alla lc.ner.1.111r:i. la Cas;, Edirrlce Bom• plani e la. Ca..n Clncmatogr:ilica Lux Film bandiscono un concorso per un roman– .r.o lntd!to italiano c:he, o:,rc: a! preKi Jc:tte• rari, presenti spiccai, possibili!:\ di lrUpoll!• .donc tìnematoi:rafic:1. NORME PER I CONCORRE~TI LE Q lTI N TE ::s DELLA STORIA 9 >< :::•.::•,.'::;rc•;;,•::::a;:;;:.~:~ 11: ,>) •••plic• ,ur,aoi1<1, Nulla .,i ••au•I•-· • _,.i., ••••11••111: •ppur• 1111'w,ì11d"111tM11- () lllrll, e/I• pw<I oo•rio,u dv/l<, lrO.od1• • la (•••:~,.:,:_, ,w,MI, • circondo • ••Il•••-1•• o/or• • cli C/W >< I.. PACCA, DA MONTt:C.f.VALl .O ALLE ">< ~p~~~-=~l~~• cwro cli A, ~-•~":C: ,/'.:) :::"°) un~::ra s:.~~e~;;·e:~;~nl!r:.l•~~a q:() e I:\ drammatica. 2, . PROCOPIO Dl 0:SAU:A: STOR14 ( ) ~:::E;·;~:.1:."t ~•• ~•~: '.-;: ..:•:~. Un11. eronac.:,.nera, che piii ltCf& aa.· rcbbc: difficile laun;a.gina!5ela perfino ··... / OKEI. 5(, ), • MAC.f.LOTn, 5CHl1TI DI CORTE E ~~/~~li::;.t~ ."-• dl Il./;:~::. . . ca~ 11 : ;~ 1 :n~: :,"';d~l~rade~-!i\ :!;: <;,_.~,-.•~ di del '600. 4•• TOMMASEO: M~:MQRIK PUIITlt:HE \< (P•U• ~16 · . L 200 ·•./ Un'au100i()!il;rali11 che non ha l'u11ua• /~, ~c;i,-:::iC:ti~~~'; ::u~t~r:1 cui va )\ S. • ALBUM CAIUBALDINO. A cura di C. M .,.,c11~h, (P•II· 1711>)• L, tiO Una scrice d'istam.anee g:uibaldi11e coj(c dal •·tro e fi.ssll.tecon pate1ic11. t,ravura.. 6. • VERHI E CORANI: DUE MIL.f.N►SI ··,.( 'I.· TOMMASEO, UN QUAffTO DI SECO• LU DI 1,.1\ILTA' ITALIANA. !IUii >•::, 184$) (P-1· HD) , . • • L ioo .._ tu~;11. u:t·==~on~cl dc~!~i~Jt e e::~ <> 11!1 ltallani ~utc:nt!cl. NO V I TA' Ma in M-..fai l'esoansione d'.namica delle forme nel colore ,i fa a poco a poco (la 1"Ja sen,·Jalità ai vohe all'esterno) tottile vibrazio· ne. luce asao·bentc e diffu'-1. Dall'impressio– nismo a Mo·andi è per qualche tempo il cam· mino d" Mafai. I suoi pae'3ge,i di Roma. i suoi fiori secchi sono ,icordi oisfoi; evoe.azioni di un aent'mento che si è sveqliato gentile ed umano. ma è luttav:a pieno di cslenua1.ione e prezioso. Sicchè potrà voltarsi al grottesco e alla fiaba. Se in eHo è l'ambizione del d:amma, sarà un d111.mmadi larve. SCIPIONE: Apocalisse I. - Possono 1>artedpue :i.I concorso tutti Mli scrlttorl it:ifoni t!,e, :11!:i.da1a dtl ban. do. abbia.no Kià pubblicato almeno un volu– me dl lct1eratura n:irr:11i.-:1 o a.bb !11nofatto r.1p1)r~ntue almcno 1111 b,·oro dra.nvnatico in Ire atti. •Mi si consenta d'essere ormai moho s"Jccin to. Ma non per que110, .io spero, sarò meno e,plicito. La realtà della più grande t·adiz"o. ne italiana è una realtà che se non è ~mpre l'epologia è l'amore delle tre dimensioni. Un'idea di colo,e si cont·asta con un'idea di c.h'.aro1euro, o con una costrui"one di lince. Sfonda1e la parete, in un modo o nell'ahro, le primordiali1mo e neoimp1easionismo); che il fauvismo violento, romantico di un Bar· 1olini: che il c:pigl'.o chiaro1emale di uno Ziveri sono sono stati e riman· gono aspetti di que1ta polemica. Ma il p1oblema più grosso è pu, semp,e pe· noi q-"Jello non già d" chiedersi come è lo realtà ma che co.sa è la realtà. L'insegnamento più ve·o che può ven:rci dai maestri (i Picasso. 1 iMatisse, i Rouault ecc.) è quello del corag, gio: è la ricerca della libertà, Abbiamo ve· dulo ult"mamente qui 11 Roma la giovane scuo– la francese, e tutti abbiam dello eh· essa è molto rispettabile. Ma quei giovani sono in fondo degli eclettici, anche 1e, come 1-'ignon, i maestri è esperienza inevitabile; ma il fino ha da e1se1e sempre la coso da di1e e non il modo. L'accento deve battere sul contenuto li pittore deve • esplorate il Rroprio pello 11, approfondire il propr:o sentimento della real· tà. domandarsi inslancab:lmcnte che cosa è la realtà, Diceva Conslable (voi direte: un 10• mantico. Ma il romanticismo è una calegoria clerna dello spirito) diceva il grande pillo·c inglese: reDue sono le strade i11arte e in let– teratura per farsi distinguere. Nell'una l'arli• sta è intento nello studio <lell'eccellenza del• le opere altrui ch"cgli imita, e d. cui sceglie e combina lt varie belle.ne : nell"altra l'nrti. da cerca la perfezione nella t'Ja primiti11a 2. - Al concorrenti l Ja_,;.ciata piena libtrtà di 11«lla J>Crqunndo rfiUllTda l'arKOffiCIIIO. J. - li 1>remioconsiste ncll:1 1m"bb!lc11zione (Alle condl.:r.lonlnorm:11!)dell'opera da p:irtc della C1111a Editrice llom1>fanie nel 5uo ac• reuisto per l:1riduzione tinematogr11fic:1 d:1 p:i,r. re: del!.a Casa Produttrice Lux Film contro coml)CtlSOdi L. .50'l.000 (compresa la collabo– r;u.!nne 1>er l:1 M:tnc.i,-::giatura, df cui fa Lux Hlm avr:\ la faco!t\ di :l\'Vllcrsl). 4. - l.:i. propriet:\ lettcr11riadcll'OJ!Cr:i. rtst:1 11.ll :1 (;a,,,:i Editrice Bomploni, 5. - J.:i. Kiuri:a è composta da. Corrado Al• .. ro, Valentino llompl11n!, Emilio ~echi, Cui. do M.. Gatti. Alberto l..rnuada. 6. - I dat11loscritti, In t.rfplkc ese1n.plur,

RkJQdWJsaXNoZXIy