Fiera Letteraria - Anno II - n. 20 - 15 maggio 1947

FIERA LETTERA ANNO Il· N. 20 •:SCE IL GIOVF;Ui Settimanale di lettere arti e scienze ltOMA • lo illaggio 19H UNA COl'IA LIUE 3o ,+-,~-..( ( ( ( ( ( ( ( ( ( (-. I Direttore : G. B. Angioletti t SOMMARJO: Alberto Moravia: Dopoguerra bigoLto - Giuseppe Gironda: Gli amo– ri di Do11 An.toni.,w (racconto) - Paolo Monelli: Il ghiottone errarit,e - Libero de libero: Afwi:.tì e Mafai - Filippo de Pi.sis: Ferrara e i Veronesi - Lorenzo Giusso: ( ( ( ( ( .( < < ( < ( ( ( ( ( Oinu,ione e reduii<me : t Lungotevere Tor di Nou 3 . Tel. 55679 J J(mminiatroiione e Pubblici&6 : 1' Piaua Madama, 8 • Telef. 50.919 f EDIZIONI i:'~L~AA BUSSOLA t t............ ._..·-·->--+<-+-----+--+~>•i Bergson 1- 'rou.st Vall>ry: - Enrico Falqui: Elogio dei picculi Jor11wti - .Milena Milan i: L/Ascensore (racconto) - Nelo H.isi: Una poesia - Note e rassegne di:· E. de Conciai, A. Bizzarri, G. Caproni, V. Mucci, E. Galluppi, G. D. Giugui, G. Bonfante, G. Armandi, G. DorlJes, G. C. Govoni, U. :M.orra, ecc. i Abbonamenti: anouo L 1500 - aonuo coo l ·p1g,mC-llto. ac:meat.ralc L 800 - annuo coo pag11mc11to trimcatralc L. tl!0 • Eatcro: ao• nuo L 2;)00 • Quota mcn1ilc per abbo- y namenti 1peciali ( ioaeguanti e studenti) i L 125 · Pubblicità: al mm. L 25 + i copia anctrata L 50 \" ii,-dhlcn,I I■ •bboD-■1110 ,..,.a. (c .. ,,. l ) t 't' < ( ( ( ( ( ( ~~--<--<-- UN AkTISTA CONTRO I CeNSORI e j cnMMISSARI l.'l, lOtlo la il'an cupola di San Pietro, nYrcbbe ac:c:umulato in secoli e aecoli di ab;. !e 11.mminis!rozionc:. tesori inauditi di aa1gcz– DOPOGUERRA BIG·OTTO za. E noi vi diciamo invece cho quc11i r•. mO!li tesori (laaciatc: fare al Papa, si diceva. quando fioccaYO.no le bombe), aono ridotti '»'mai a pochi ,piccioli e: que&li pochi ,pc.ito ma.le spesi. ~ Chieh. come lo dimostrano e ,uc dia.:.Yvcniure politiche negli ultimi vent"anni. può anche abagli·Jre. Come ncll• nn:ella del iliudco di Boccaccio. ac oc po. t,c?;;bc SC:iuire che. se nono:,tantc questi ,ba. gli, eue esiste tullora Yuol dire che è fondata w basi mo.lo 110lidc. f\ab noi dobbi11mo intan– to pensue a viYc1c; e per vivcrr. dobbiamo difcndt:rci da.g i i.bagli d~ll/\ Chiesa come. del rc,to. da quel,i di qualsiasi a'tro i,ritut.., Il "o-tro gior,..ole, /in dal ,uo pri– mo numero, ho atJ1c,malo il dfril– te dello. acriltorc alfa più ampia /i. bcrl~ ncflo ~a opero e nel ,uo pen. .ie,o. Pubblichiamo perciò que.slo articolo di A fberlo Morac,io, dolJe il problema ~ posto con una deci. ,fono che polrebbe a,cmbrore cccc.s– licJa, ,e cerli ainlomi proprio in qu~i giomi non giu,tifica,aerc le morgiori appren,ioni. Seco,..do no:, anzi, la minaccio no" l)iene da uno parie aola; aaremo lutlcn.No lieti -.e a/lri .crillori, di qual,:u.i lcndenza, t:,rend~ro l' occoaioric da questo o,licolo per c,porrc 1u//o Fiere i/ loro punlo di l)i,la (N.d.R.). u \I:::: :.:::~e:!c te~ nh: ~f~,!~~~ .t procuralore ddla Repubblica I" editore E.i. naudi per aYcr pubblicato il l:lr.o di Sartre Il Muro, da :ui con.SdeTato _pornografico. D"ahra parte !"avvocato Zcto non è il aolo uJante moraliatu che prosperi 1n que,to mo• mento in ltalin. Q~a e là ai ,ente po_rlnre di ,cquelllrì di libri come il Dcicomercme o Mo. dome 8ouo,y. I que.cori che la co1tituz.ione .-ttohco-comuniata ai appreeta a fornire di unchidli «.appkmenleri, ,tanno per diventa– re fone i !Pudici inappellabili del a noatra ealtun.. Co:nunquc 1'1cardinale Schu,ter ha approV&lo la· fiera azione dell"nyvocato Zeta e non c"è dubbio che oani parroc.o d"Jtalia no!\. approYi i pcnec.utori d.i Boccncci,:, e di Flaubert. Tutto quello è mollo (rraYC e ci me 0 llc: nel. h noio,e obbliaazione d.i difendere c.iò Che ai credeva orma.i acquisito e pacifico: il cli. ritto deJl"artilta di rappreecnlare la realtà nq'.i up:1ti e coi modi che preferisce. D'al. tto parte tali .equeatri e tali azioni giudizia– .ie aono un K1rflO rivelatore dd collMSO che ae,iue le auerre. Chi pcnaa che -i dopoauc-na debbano per fon.a cuere ,freinali e liccn– zioai ,.i 1ba1lia. L"ahro dopoauena fu liccn. zioao. Ma qunto dopofl'Uerra è invece timo. rlLlO e b.iaouo. L ·altro dopoauerra ai acate. nò IOClo il ltlJnO della v.olenza degli istin- 1i: queato dopo(tUerra ai rann1cc:hia invece rotto il 11eano dc:Oa paura. Le due coae in fondo si. Yll~,1ono. producendo ambedue un ofl'u6Camento dcll"intelligcnza. del irusto e del retto a,cntire. Ma, tulto ,ommolo, la vio– lenza è pre(eribi..le al:. paura. * Cerchiamo intanto di definire che coaa sia la i:ornografia e dic coso eia invece la pwa l'loc:ceaità de!9."arte; ae non per noi e per i nostri amici. per lutti coloro che: non ai 150. 'IO mai da1a la pena di riflettere au que,tc: facc:c:nde. Prendiamo un argomento che per 1"•9"ocalo Zc1a e i ,uoi a01Menitori in 10t1a. na ,cmbra encre di per .s~ pornografico: !"atto sessuale. Evidentemente. conoac:endo la melizin umana, ra.fforzata nel cal50 dal rrori.iamo dei fanti avvocali Zcls {il moroli. •rno non serve: che: ad c.tendc:re i vizi che ,-,o:rcbbe .opprimere o addirittura a crearne dei nuovi). i 0 J>09150epc:rarc: di far denaro lusinlJGndo tale fJMiizia con una descrizione oc:concio dc:ll"atto ,cs,ualc. Cosa intendo per acconcio? Intendo una descrizione in cui lul• li gli effetti saranno subordinati al ,o!o fine di cc:c:i1are nel lcllore quei teli i11tinti mali. zio,i. Ora r.ell·atto &c116ualc:.preso in quanto ~:'.cE~:t!o::,~m;;!:lt~tJ:e t c:;c::: .idcra dal punto di V:sta delrartc:. ouia su. 1ec11ibile ,ome tutte le altre: di diventare ma1ciia di poc,ia; è una cosa moho seria. rrolto impo~lante e molto bella sc vitto con gli o:chi der·uomo sano e n11tur1.-c. Per for diventa.re it.c:dlante qucst"atto doYrÒ dun'lue ~;;f:r;::;11; 1 :;:i:10 ~n~=i:: ~~r:ci:1a d::: 1o!a. convenzio:ialc. Come: nelle copertine: delle tante riviste: erotiche: che circolano in. di.iu.rbate in ltaha. e: nel e: quo•'i ai vedono 6gurc di dorme dalle facce: anonime e: ap. ~la accenn11tc: e dai fianchi e dai petti 1tudio1tJmc:nlc Ji1<:iatie gonfiati. tulle le par. ti del libro che non lrauano di quc:11"11110. 9Uanno embrionali. come risuc:chintc: da quelb !IO!a pa,;na. da quel solo cop:tolo in eui. con dovizia di particolari inuti i. è de– acritto :•atto medC$tnlO. Del rc:110a che p,ò inaistc:re in queata dc6nizionc? Tuoi sappia. mo che: cotta aio la pornografia; e l"nvYoc.11.10 Z.cra lo _aa meglio di noi. Tra un libro ve:. r11.mcnte pornografir.o e !.a lettura comunquei 11rdi1adei Miller e dei Sartre. corre una di. fllanzn c.he 110\ttmlo In m,ùolcdc può spera. re di colmare. Prer.d:Ymo invece •I 8Ccondo ca<'O: quel'.,. dd:11 pura necessità dcl1°11rtr. Se.rivo un ro- 1n11nzo, unn novc:1111:ed a un certo momento mi lrovo obblignlo ,, detcrivcrc !"atto ~._ aua!e. Pcrchè ohbliga•o? Per mille e: una ra. gione. Perchè oucetn clesçrizionc: c:i vuole per chiarire il mio pe111iero, per completnro u.n"azionc: che altrin1enti risu.'terc:bbc: difetto. 111. per aggiur.g~re un lrat:o al carattere di un• personaggio. ma. 10pratuUo, perc:hè quc. stil dcec:rizionc è nella mia fantasia. pronln e puro. e ."opera d•arte non c:onoec:cndo al. Ire lc:g,; che quelle: dcl"a poUÌ11. io ru,n vedo i] motivo per cui doYrci rinunziarvi. Sotto iJ (a,citmo mo1ti "<:ritlori rinunziavano a di. te quello che: pensavano o me(l:lio rinu1u-i11. Yano a parlare del fuci.-mo; col risultato ncm sohanto che dò non ha impedito 11ll"l111lio di nndarc in rovina anzi. pc, la sua parte, ha contribuilo e ta'c rOYina ma anche che i libri di quegli scrittori oggi sembrano man. canti e muti.ati. Del reato i motivi per cui introd•1ca una Eiffnlla deac:rizione nel mio li. bro, intercsaimo me 150h1111to. e nc:s-~unavvo. ~alo Zeta ha il diriuo di' ficcarci il na&0. Può bensì non comprare il libro, impedire: •i pro• pri fiJlioli e alla propria moglie di leggerlo, sconsigliarne la flc:tlu!11 ai 11uoi amici; me. quc.ato è tutlo. Prima di fare delle denun• zie. l" avvocato Zcla doncbbe rifleltc:re che egli non ha alcun diricto cli salvo.re l°nnima egli n'1ri, •(la 1un non gli bawta?), che: i suoi pre}u"izi pouono per avventurn euere d1. Yerai tfa quc·li dc:g'.i ffltri, che: I.a 1u11com. prcnsione artis1ica può e.sere molto acarea (come: in effetti è qua$ .empro) e che, anche 0Ye il ,uo zelo non aia dovuto a mera slu. pidità o a malafede. egli può arrecare alla comunità che: c:.rcdc di d:fcndere un danno molto mag;iorc dii quello che vorrebbe cvi. lare. Pensiamo IU\ niomc:nto se i Fiori del male o Madaf'l"IA!Bouary. per non turbaro l"imma(Jinezione cli poche donnaocole, foqc. ro stati veramente proibiti e eoppreS&i: la c11ltura cwop,-...a ne avrebbe ricevuto un dan– no enonTV!. Ma è conto!iante e. per :·avvoca. to Zeta, iatruttivo il fo.tto che non0$1ante i prO'"...csai, quei, due libri immortali aiano oq. di Alberto Moravia gi univc:oealmc:ntc leni e ammirati. L'avvoca. o Zeta dirà che: Sartre non è Flaubert. non è Baudelaire. Quc:1111è 1-a ri11posla di tu1ti i ce1rori. da quelli f.isc.isli a quelli cat1olic:i. !:'.Mi YOrrebbc.ro d1ire a inlendcrc: che ai può censurare fir.o ad un cerio ,e-ano, che nella cong:untura naprebbcro fiutare i'. Jcnio, Ma i:i ,ca.:tà e■ai non sanno nè i.'Og!iono distin. guc:re: e, venulo il n10mcnto, «ipprimono prop1io F:aubc:rt e 8:,udelaitc. A quc::,lo punto ci viene: impeto di in150f. fcrcuza. Pc:n:hè. Dio m.io . perder t11nlo tcm. po per dimostr11re una volta d.i più ciò che: è staio ,ià dim011trato in poasato un milione di volte} A che serve? Diavolo: nella vi1a l'atto acuuale c'è e ~ rnon ci !oue nnn ci 9.'lrcbbc la vi1a. lo YOQ:Hoche i-I mio libro .ia comp'eto come la V:ta. ecco !urto. E quon. do M:inzoni diceva che ne·la vita c"è ,ià troppo amore pe,d,è .e ne parli nei libri, •bag.iava. E il •uo •baglio .i senlc in quel tnnto di tiglio10, cli senile:, di invCl'osimilc, di irritante, e di inutile: che c:"è l'ICI suo lib,o (avete mai c:epito perehè mai Don RodriJO 1i accaniKc tanto a voler' far sua Lucia) Qui non c"è nè.. prudcn1a nè miaum ben,ì ,ol– anto mancanza e incapacità. E se non .i voir'.iono o non ai hnno descrivere certe co– lC' è mc-g'10 non focc&rle. I'. S.x:caccio. asNi 1JU1ggioreartista del Manzoni. non cercò mal di ,crivcre vite di aa.nti. Perc:hè mai il Man. umi. così pio. volle: deecriYcrc: la pa9aio~ ib.idi~oSII, di Wl ma1e&lzonc>). Vogliamo, dopo N9Crc ,iati ,cmplici, case. 1e perfino ovvii? La vita è quello che è e n11n c"è vef'ftmcnte nulla nella Vlta che sia di per aè c:atti,·o. L"artc che ha :e aue le;:. gi diverse da que'.lc della viu1. dovrebbe ullavia per qucst"u,pc:tlo imitare 111;:cner0- 9ità della vita. Il popolo clic vive più moml– mcnte e rnaturalmcnte dcdla gc:nre dotta, ser– va di U!mpio: CMO non si vela ali occhi daYanti a nulla. tullo accetta e comprende:, è apeaso crudo ma non mai immor&e. T>icono: la Chicae ... Ln Italia, circo.la , flC– compagm1ta da fuzbcechi cenni dc-I capo e d;i, striz:uatinc d"occhio, la voce che Jo Chic. o ai11emo per quanlo illustre e antico . Almeno le chicac p1otulan1i parfirono hn dagli iniz.i col posante e ini"ato fardello del rr.ora"inno. L"Yvevano ereditato dall"arcaic.a 1r.orale if.udaic:n e non seppero nè vo~~c:ro mai èlJfar:sene. con danno enorme dcl."ar– le nei paesi di fede: riformata. Ma le !radi. zioni della Chiesa un tempc .11nzi in t11tu i tcfnpi fino all"elà 1ridc:ntin11, furono sem. pre, pc.r quanto i.guarda 1·ar1e. 11asai libc. ~ali. Cè bisogno di parlare del Medioevo del Rina&cimento} Ripetere: la solita ~ezion; di ~Jo.ia dcll"arte} Annoiarci e annoiare: i: ltttor::? Ci busti d:rc: che ae og;i la Chiesa •i è mcN.a II fa.re kl ,moralista, la rclriva, l"iconoclaata. noi non posaiamo prcndcfia ,ul ~rio: ha cambiato idea già una volto. potrà oncora farlo un•a~lra voha. Non vo,liamo che ci accada come: agli an:hite11i russi cui trcn. t'anni or wno ai raccomandava di costruire çaac in ali e novecento e, OiWÌ, avendo lo staro ,usto cambiato idea 11ull 0 a.rte, ,.i impon– qono le colonne. QuaJche anno fa. casc:ndoci ancora il fa~mo. ebbi a confc:1111.nni . li prete, c!o!)O avenni aacohato, mi domandò dl11. fine: • E dimmi. figlio mio . .ci per caso iacritto a qualche ,panito sovversivo? ,. Mi ,·enne fatto di domandare: 11 E voi padre mio. fate per c:.,o parte dd:a questura?,. Quello che arom per la Chie,a era 110vver. ç.ivo, orJi l'IOn 'lo è più, o comunque non più nel o lll~uo modo. La Chiesa come è ,hiaro. ha l11•ua tatlica; e mentre nella Spagna di Franco proibi1c:e oUe donne di fare le bagnature aenza panl,1loni, ;:onncl!11, maniche e sciarpe. qui pennette il c:oatumc a due pcu:i,: me la tattica. non easendo ap... punto che tattica, non ci intere .... Dc: re. ilo facciamo un pò di conti. La Chic.a, co. mc ci ricordano speaso, è antica di duemila anni. W.o. la tradiz.ionc dell'arte: e ddl.i li– bertà nell"arlc: è vecchia quanto !"uomo La Chicaa non ea1.tcva quando gli artiat: aco'piv:..no le statuc:tlc: callip:,Ìe di Malta o 8criYc:vano gli c:pi,1rammi greci. I titoli di no– biltà degli artisti più antichi e più i:!ustri di que:li di qual,iaei Chiesa o ,istcma po!itico. -------------------------- socb..le e morale. I loro Papi sono veramente AIARIO 1'1AFAI: Teaa di Jonua infallibili, le: '.oro opere veramente eterne. U torlo degli ·artillli è di non ricordarae:O .b. ba,tania ,pc:11(1. * .La Chiesa cercando di far &eque,tra1c i l'.bri, mentre .i mette al (iyel\o della C"na. glia• hilicrian4 coi suoi !alò di bib'iot«he del I ~? 3 d/:::rc: 0 r:!;;:n;,i;ti~~. d~!a~ e:=,:: ~o:gheaia. di cui :•avvocato Zeta è un chia. 10 rappreeentonle. che: COM difénde} La èor;heaia italio.na è la borvhc:sia più iirnorantc: e più inconseguente che c:i ,i.i al monèo. Non legve ma vorrebbe: che i libri fo111ero sequestrati; non va in chiesa ee non la domenica per ,lar mostro di vc11iti e di mondanità, ma ipida che la morale cri. ,tiana è in pericolo: è del lullo refrattaria I 1.1Uc: inf.uenze cuiturali. ma fil\je di. crede– re che i libri di Sartre pouano portare la corruzione ne le anime:. M"a allora quante: nnimc si perdono ,tiornalmentc: r,cllc ìnn\lmc. rc,oli Cf!ae di tolleranza) Certomc:nte i frc. quc:ntlltori di in.li case, ac.hifoai e barbarici Log¾i, eo~o infinitamente più numerosi dei ·cuo:i di Sartre. Tanto chiasso per due o tremila cop:c e W'II 1ilc:nzio così profondo sul. le venti e trcnbmila frequenze. In Francia, ;./e;~i'i::"h:ni!:r1::ia 0 ~~;=8:a c~:~~ la prostiluiionc. In ,cuhà b borghesia ital:ana, il cui 10 10 pensiero mi fn venire male: ai denti, difende: la mo- .. '.e del ...aJ0110bono, In morale dc: co-rp omcaso. la morale: elci bicchierino di 1030Jio, la mo·alc:, insomm.'l, di un ottocento c..c: non è mo.i csisf:to ae non ,nelle caricetu ,., di Longnnesi e: nc!(c nostalgie: di 8nm. enti. O1a non si Yuo·c fo.re gli immoralisci, posizione anche questa tipicamente: borghc. 9C (Sartre. appunlo, mi diceva a Roma che Gidc nonoslontc le predicazioni immoraliste è 1imr.eto tutln la vita s1re11amcnlc legato al. h sua patriarcale fami.ilin di ricchi prole. stanti), si vuole anzi specificare che la vita morale. che è tun"a.hra coan dal moralismo precc11is1:co, è J.1111 di libc:1tà. di coros;cgio. di slrcnu&. critica. e insomma di un incessan– te alterna:-.i di fasi" diatTUttive e di fasi c1ea. tive. Quca!a vita momlc è de: tutto 1<:ono. IIC.iulaalla nostra torpida e melcnu. borvhe. sia. E.sa ha paura dc:l'.a libertà: e: in fondo al suo animo impregnato di buonsenso con. 1roriform.i1tico. ha acmpre acca.rc :u.ato !"idea dC:kl dittotura. E ae non 11,11,à quella di Mu•• rolini. aar.ì. quoll.a dei carabinieri a eaval:o. Si penserà for9e che p11rlando della bor. ghtaia, m.i e.crc1ri contro i mulini a venlo cli una vuora astrazione: demogog::ca. Ma io dioen::'o borghesia. intendo dire i miei vici. ni di caa11. la genie c.hc vedo nei aa'.oui. nel. le sirade. nel bar, nei ministeri. Guardo\te co1nc Yeelono. come parlano. come arredano le loro calle. come ai 1pos.1no. come muoiono, come umano, come vanno in ville-J,Ìatura: e poi ditemi che: diritto hanno di torcere il 1,a$0 dai libri di. Sartre. * E" atr;1no del resto con quanta !acilità ,i diment:c:hi la realtà in lrnlia. Qucata realtà poi è la sevucnte: i libri non si vendono e quei pochi che ai VCJ1dono. pio1gcrellc: ,ten. te au un polverone. non fanno a.lcun c:ficlto. Chiu.nquc del re-alo c.onosc:a a fondo ;:li lt•· Jiani eu che: su[e cose dd sesso ..non h.vi.no l;j150gno di prender lezione da Sa:rtn;. In In. ghihcna la aioYcntù anossiac.e facilmente: in Italia la. ;ioventù la aa IWlga e, acmmai arrossirebbe di .arro1111irc. Non c:"è nu.l!a cl! male; e il valore dii una naz.ione non ai mi. ,uro con ,ta' sua capacità di sc:andaliuani. Ma acquc,strare i: libro di Sartre per prole::, . gere eYcntuali lettori dai miasmi della corru– zione che e.alano le -.uc pagine, qui da noi, come: del resto in Francia, è come mettere un fo.uolcllo imprepalo di CNCnza di mae aolto il naso di un fo$fnalaro per timore che durante il auo lavoro non abbia a acntirai male. L"amico Brancati, ;:iu,tamenle rim. proyere. agli italiani il foro • ga.l:ismo , c,1,. ,ia la. loro oeacuione ca,anoviana. M11•llora chi ai vuol protq:1crc e.on i acquecri? * A·cuni critici dimoetrano o cercano di di. moltlorc: che la aeawelit.à in arte è aempre nntiartiatica. Questi critici non 10no and11ti in. fondo alla que1tionc. Se • iOMCro d•ta la ,-,ena d.i riflettere un poco au"Je faccenda, avrebbero tmvato che 4a acuualità in a,te ò •p~eo an1iartiaiica non perc:hè cli per aè a,n. t1artia1ica ma pc:rc:hè viziala fin dall"inizio, c:o•ì nella mente del lettore: come ,peno in quolla dello acrittore, da un -giudizio morali. stico e convenVonale. E" da queslo ,it.idizio che dobbiamo liberarci e non dal:a &Clii.__. litl cho CIIÌlle e di cui non potremmo fare a meno. ln altre paro1e un h.c.io è molto più facile a ~verti che un amplUIO pcrchè è più lecito ... La. colpo qui è dd~o ,crinore che non ,1e90C a rendere poetica tulla 1a reaìrà ma ,ao!t,anlo una parte: cii essa: e ,o. pratutto elci lettOTe che:. in d.atc c:ircosmnzc. potrà trovare incitamento a:lc: proprie viziok: indinaz.ioni perfino nei versetti della Bibbia o nc':lc tenine cli Dante. A riprova. cercate: di immagin:.rvi una letteratura aNO!uta– mc:nle depurata di ognj elemento pcrtur. bantc:; o avrete i •7i r1;~,. ,ti Made me de Séirur. Ma i surreali,1i vi dimnno che: Proprio in tali 'fome.nz :i il 1ct1SOscacciato per 6 porla rientra per la finestra, nelle: rapprc– acntazioni molsanamcnte patetiche o senti. mentali : llll pò come nc)e p!Uure inconM• pcYolmente perverse dei prcrafaditi. rr utto ,d un tratto ci viene il sospetto cli eucrci impigliati in una polemica orrib.ilmcn. te antiquata e provindale. Amore e arte, aca.- 90 e: lclto:ratura, pornog:rafia e morale bor. ghcac... che diavolo di argomenti 10no que– ,ti) Roba da Mnnlc(J(lu.a. diciamo, o cla Max Nordau. Ma di chi la colpa} Non ceno no. ,tra, chè siamo .ente bene educala, e cerio di1euuioni 110n ci .arcbbe davvero venuto in mcnle di imp:ontarle. I maleducati ,ono i i.•arii denunziatori di Sarttc. di Flaubert, di Boccaccio. Ahimè .a che punto siamo ridot- 1i. che rau.a di genie ci tocca hc:qucnlo\rc. ~, (,----.._ Il rnquestro di " Lady Cliatterll'y,, L'editore Mo,..dodori, ol quale la polirio ot.'clJa noti/:cc:/o che nei prouimi giar,,i ,o. rcbbe in!erue,..ulo nei 1uoi J.J//ici per ~que. slrorc, per ordine dello P,esidcnxo del Conti. gNo. luflc le ropic dc '• J..' cnnonle di Lody ChcA/crlcy ", ho t:olulo inaccnorc una curio. $U protcslo: alro cerimonia, diremo co,I, del DCque,tro egli ho in1ilolo gioma/isti e }olo– grafi. folonlo si è r >t.ri/icolo i l prelJcdibile Jo. nomeno che il romanzo incriminalo è 1olilo in Ire giorni o prcui ,orprcndenli. Si è pa. gato uno copio anche 4000 lire .

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