Fiera Letteraria - Anno II - n. 19 - 8 maggio 1947

DEI L. VENTURI ~ i "pittori moderni,, ·o oPO la • Storia della critica d'arte II u,ei. ta nd 1945, finalmenle si può leggere .anche il testo italiano dei 11 Pittori moderni 11: un'altra deUe numerose opere che Lionello Venturi hn man rrt..lno pubblicato iO lin3:ua francese e in lingua inglese negli ultimi 15 anni, -da quando abbandonò sdegnoso l'ha. lio per nndorsene prima in F"rancin, in Amc– iri.cn poi. Per lo ~più quellè opere, ancora inedite per n?i, trollono di orte moderno., dnll'impreuio. n1emo al fauvll'Jmo. al cubismo. di cui Vcn– hai ha in<bgato nspetti particolari. in rap. ,porto 111.ntonlle forme del paunio quanto nlle condizioni &pirituali dello scorso 11ecolo ,e ddl'attuale, c.hc hanno dcleTminalo un rin– nov,,_mcnlo nel Jinguoggio delle arti e una nuova visione critica. Basta citare, tra gli altri, i suoi sludi su Céi.annc, In 1un intro– -du.r::one af!e pitture del Rouault, e quel suo ,,,.,ggio • Da Giotto a Chagall • per i11dicarc ai più giovnni 11tudirui quali 8iano gli indi. riui critici di Lionello Venturi. Chi, fotte le n.rc eccezioni, consideri la sordida diffiden. za degli storici italiani dell'ar1e, i quoli di eolito e a stento si spericolano sollo i dcli del lìcpolo o tutt'a.l pi\1 con folle vo!o 1uri. vaqo a carezzare le serpi di Michctti perchè le ~nno 1wdenitc; chi consideri dunque la indifferenza di tali storici per l'arte moder– na troverà ncll"opcra aitica di Lionello Ven– <turi. più che un avallo o una sensibilità acu. ti9im.a, 1a migliore riprovo. d·un proocdimcn– !lo ealctico volto al fine di riconduue le va- 1ie conenti dell"artc moderna al loro natu– .rolc fiume, c.he è quello dc-Ila sua atori.1, nel. .ki qua.le CNC vengono non t10lo giu81ificatc, ma rigorosamente accetta.te qua.li cepre.aioni .òcU'ntiìvilà cre11tricc. Cli interessi uirici di Lionello Venturi 10- ·no molteplici, complcpi, direi wnivi, per. -chè ca:li non ha mai /atlo loco ,su un deter– minato periodo dcll'(lrte, non h11 mai ,pc– cialiaato la. sua cultura, non hn mai for– mulato un giudizio per escludere unn possi– bilità di dibattito o per for della sua catte– -Gra ,un bastione difeso dai numi; infatti i ,.uoi eacrdV. di critica 6ui leali dcll"artc non .si sono mai limitati a quelle pagine di pub. blico dominio, i.n cui pure egli ha 1',.lpulo lesgcrc Ira le ti,6he parole non~ da a.Itri !to– rici decifrate bc~ì h.anno 8Confinu10 di con– .iinuo in qu 0 c.Ui che si presentano come i .. fluttuanti territori .- dell'arte moderna, do• -ve solilomcnle non .i allenta il pi.cd.e del ,critico abituato alle strade di eicurczza. Sin dalle sue prime iinpresc di critico appar chiaro che uo artieta antico (Giotto o Leo. ,siardo) non gli vieta affatto d'impcgnar,i con ~~ ;:;;r:b~n l~u;t;:i:!i c;,::;f: h:on~ 'IOno diventati nè remoti nè postumi, secon– do le rea:olc del metodo '81orico Sono perciò dichiariu:ioni illuminanti quel. le che si lc,,,igono in 1c Controcorrente 11,che ,è il titolo dcll'innodu:tionc ai • P1ctcsti di -critica , : • E. non cercare le bo1i tolidc, i principi incrollabili, le lradizioni 4ugua1e. Tullo ciò tcrl>e ,olo a confondere, Nullo di .meno aolido che lo ba,e delt'ar1c,: ~nlirc è più leggero d'un .affio. E. quando lo stupore .vi prende, e agli occhi ai palcso l'arlc più ocra, uoi parfole di '• IJ'Olo ". pcrchè la bak .è tcompana e ui appare ,o/o il ua/or dcllt:1 "/orza "... Cerio fc idee e,po,te sono un poeo anlicipafe ,ulrav1Jenire 11. ln1'0mrn<l le ..medita:tioni C$1etiche ,non hnnno mai ma• aclato la mente del Venturi, che 110n ai la. ac.ia contrariare dagli schemi o dalle cateao• iric; quando c,8J)Onc un ,giudizio che è un jdfa -::o c~ftu::~ ~tc:'°~nil gtdi 1 :om~h: 11 : impone a~pre pcT il suo acc.cnco di misu. .Ta, per u.n valore 1( affettivo • del tema trat. ::~~~f:11; 0 cnh/~~i :i:b::a!J-:i;: .d'un affetto per una paasionalc a:iustifioozio– ne che «onfinercbbo daH"indaginc estetica. È.' vero però che daali "ffctti è pos,ibue .,ri,a.irc al 1entimento, generatore dell"otlo creativo: il sentimento. quand·è a&aunto co– .mc con.tenuto delra.nc , è kmpro un senti. mento morale, come afferma Venturi nel u Gusto dei primitivi,. un libro fondamcn. tale per W. formazione del noalro • a-usto •• Di questo sentim~nto morale 1u1ta l'opeta -critica di Venturi vibra e &accende proprio .nei momenti in c.ui pare che il filolo,10 per. .&egua un'an;ILs.i mctico!osa e tecnico dei mo– tivi che fanno aPOluta l'opera d'ar1e più che la to•tonza spirll'uale da c.ui eB1111 opera hi,. ,origiroc. Pcrchè. non rintanandoti mai nei -dogmi del proprio sapere. il critico ha affi_ nato la •ua ottice guardando certi cicli, E ,quanto v11alc e generosa possa. essere una -cultura non fine a -se !Jlessa, ma 11peso con la stcua fon:a dell'imDU1;:inazionc arfrstica è dim<Mt;rnlo 90ttilmcntc da Lionello Venturi in questi 11 Pittori modemi 11. Scopo del libro è. sì di far la stotia del• fa.rtc nel secolo XIX e 'delle occasioni in cui 1fartc di quel scco!o si svolse, ma sopratutto di far « dialettica , c.he è un modo critico proprio del Venturi per • ,cl(uirc if capo/a. ()OrO nella sua vita d'allrctomba, nella sua t>ita clcma, quale ai ,volge nella noalra e~ scienza ~elica 11, diptingucndo co11ì storii,. ,dcll'arle da storia del gu,10; sicchè il lettore vede raspcllo nuovo dei maggiori protago– nist-i di quel periodo artist.ico che, inizi,;,to da Coya sul finire del settecento,. conclude a suo prima fa3e alla morto di Courbcl, ne] 1871. Con Goyn e Con.stnblc, cioè con due ar• tisii di divcr1a natura e non francesi, ha ini. ;.zio il gu•to del set.:olo XIX: cc E' difficile im. maginar,e. due caraHeri. due cuflurc, due ai. tuazioni !Oda/i. due dc$Lini arli:dici più Ji. .,xmi di quelli di Goya e di Conllablc. E.p. F1€RA LE'ITEHAHlA• LIBRI fiwto medi.ante analisi così pungenti, il Ven– uri accetli almeno buona parie dell'opera nel– pure, ,mo/grado le foro origini di,lanti. ma/. grado la diuersilà dei cammini, occorre rico– rcoacere che accarclo a Goya ai del>e porre Constable, &e ai vuole inlcndcre nel 5uo com-– p/cuo i/ ,orgcre del guslo del ,ccofo XIX,_ M·entre David « col suo rigore di decisione, di oer1cua, di prcc:isi.one nclfo tecnica di,e. ,:naloria • e con la ,ua • realtà brutale cd empirica, fuori da ogni imma1,•inaz1one arti– stica» 1>rc1)ari,.Courbet: lngres )lUÒ eucrè omm.irnlo cc come un prodigio, ma non lo ,i ama come si ama un grande poela o un grande pii/ore. Si ammira il ,uo s/orzo so. urum.ano, ma non ,i ode da lui uno para/q umana. Egli è i/ caso tipico di una formo volulamenfe elassica c sovrapposta a .un con– fcmrlo lcrcdcn::.io/mcnle romanlico. ,ercza che /orma e conlcnulo 11i ,fono compfclamcnle /u1i. NA ~ ,a 5e attribuire la colpa di oue/. fa mancan= di /iuionc, di ,inlcai ol/'a,aur– do dei suoi principi cafolici o orla fiacchez– za del suo lcmpcramenlo moro/e •• Dc.la– croix • compi la suo r1t10/.u.::ionc .tenza rilor. nare a nea,una età pauala 1; Corot quando dipinge sereno ~nz.a preoccupar.ti . di piacere ai bora:hcsi o di <sacrificursi alle esigenze dei • Salo1\8 1 e sente la proprio immaginazione fluire limpidnmenlc, raggiunge t( l'uni~r:,a.. ,ità e l'infinità della conlempfozione II e • col ponte di Narni, nel 1826, da solo, scrcw pro. grammo. nel modo più naluralc pos,ihr/e, ■aflava cinquant'anni di pitl,ur~ e pauaVQ dal gus1o ncocfouico o/ gusto imprcuioni- 1tico,; Daumicr • ,cmbra non abbia moli. vi da dipinRcrc: lavandaie, curiosi d, slam. pc, gio«Itori, uiaggiatori, genie a leafro. Ep. pure, a ben guardare, è sofo lui che ho un molioo da dipircgere... ">iunga d'un halzo a//',uniucraa/e umano •; a Courbet o un ol– loccamen/o tcnsuale gli è nece1aario per poler1i ditfoccare dal moliQO çon una imma. gina:.ione ircgenua e ,cnlimenlole a un tem– po. Se l'allaccamcnto ,cnauole uien mcrco. egli si abbondona alrabililà con frigidilà apirilualc, E l'arte non sgorgo più. Quealo è il fimile e qucalo è la Jor::a di Courbei. Più ■lre&o il limite e più travolgente la ,ua potenza 11. la quale invece trova moltissimo da ridire e LE IMPORTAZIO:-SI DI FIU! I~ ITALIA, .Ji con un discemim"cnto dei più singolàri, anzi tw11i_ i fi/111 tJlt11' di orìgi11t e pru-.:t11ir,uJJdui con un'aud":cia_ spcricol?ta .sa isolare dal folto :::;' ;::t a;;:'m;s:; ~:~ 0 :\~i,~i;;,~a ; ~o~:::~:~~ e m~~ » di ciascun d_e&SIalcu'_'ICopere es- <an l'Estero fino o/ JI diu,nl,,e 19~7. Il rt,:Ola– &enval1. poche ma ti,.h da offl'ire un pae- mtuto dtllt i,ppo,10J1a,,; di" 10/i film Jorrl rl:Jrl• l'aggio \/'cramente dcc.anroto d'ogni spurii,. co- 1...ato in /i,e italiane. Sw1' eo,marti ,t1a1fri a Jìlm struzione, ridolto a quel lanto di grWa che da ;.,,po,111rsi iN ''sf,·u110111tnto., sa,u11no ,puifi• è i! limite e l'infinito d·ogni capolnYoro Ma ,art lt ucip,otht oliQw0lt di putintuo. La. 101>1• d! quanta ~1.ù umi,.~ ragi?nc ~·~ecalo~ la ;:::,a~:~~toi:g/J 10 ~;~7: 10 ~~,fi:7i}~ .. t•;;',::e d;. 11 !'"; ~IOJra~a api!1tual~ ~• q~esl~ rul'n:ll1, Co~ tut: t,,ovc,,li lo,d{ ckllo p,ogrofm 11 nio 11 e dei film ;,,.. !' quei p{1r11cola_,1 d1 m'.~r1e:. 11gat_lena_d1 r,o,1o1i ;,, "J/•wflomt11to", 1oro1010 :•t•.SOlt i11 w.. idee, prosunvon•. patet1c1 fol!tmentt, viltà, tonto non trOJ/tribilt dt11ominoJo "tOHIO cinemo.- 1diosincrasie e infine l'in90spc11abile rendita rog,ofio" p,eno uno BonUJ obilitoto "oJ ,ommçrcio de!Ja gloria eterna. dri cambi, o no1ue ddl'autnlt tliritlo. Le d1"1,P011~- Sorebbcro da citMc le numerose definizioni ~{UtiJ del w111_0ci~emotot~ofio patro,,,i,o nu,e,,111~ e o~rvazioni che_ non _sono ~ai dette 1n ~~~~:od;~ ~~~~7.' ,:::•i:,,~:;:t;) i~;~;~ft';! nuitgtne mn nel vtvo dei motivi sus.segucn- .srob,"/imtnti td impiam,· i11 Itu/io nel stll'"t cint• tisi a dimoll!razionc di quosta o d1 quella vi. mutog,ofi,o; b) ,011 parucipazioNt o/lo p,odwrio11e cenda nella vita e ncll"opera di qu~i • pii- ci11tmoto1,afi,a itali.ima; c) lut-o,o:ia11e 9'1 to1110 lori moderni,; C88C valgono per noi come 11tl srt/orc 1/tl/'i11dwst,io d11tmoto1rofi,a: d) tO• tante preziose 11pLcgazioni del fore 0 rtistico, st;wzioN~ di J~lt ci,itmotai•ofid,t; tJ ,,ue di 10,:- come_ un pr~::ivvi?o. acquisto_ di idee, e_ di g•~;" 0 M~:i,!:~~o.dtllr J,"i,io,izt (Dìrtriont ftfltroll! t:!p::nenz.~,. di cu~ s1nmo g~a~I a! Ve111ur1. E Dogotfe t /n,posrt it,diwre) ho up,rsso pa,ut /c- 91 vcdan~ i.e. pa,g,ne, in cu• e d1mo,1ra1a s~l 1,0 ,n<Ole circa u11 u"o,do dntmatalf'<.1/ito ira/o. /allo l,1 rluse,,ta d'un abboz.zo contro la gch. f,a.,,ue pe, /'in,pq,tocione td npo,tariotfe di filn, da m111uzia del u finito •• la vi,ione contro sulla bost dtl -;,igentr u,eordo com"'t•t:iulr f,a i la realtà che per il pubblico è soltonto i.pel- dru Pau,·. tacolo dciii occhi. 1nt~ •~o~:r:;:ea:~~~1egl~j~~~or:1 te;;c~" r:· ~ : ··=1 V~ll~:: 11 ~~: 11 ~efi~1z~~~t dat:u d~ao•:i~crS: COLORJ no J:D l '110 n E a un quadro d1 questo artista (prollC m8/c Cl u gourcu,e) Ventun spiega la ragione d1 ~ 'l,1-" scntrri: /'arie come mezzo e non come ,co \ quel rimaner e pros,a » che COMl91c • ne/ • ~ • po, come me:zo per ragg ungere ualon mo ..,., Non aj cred11 che d'ogni artista qui 11i1ni. rati~ ,ocioli, polilici .-. Quand·anchc avc,si. mo dubbi. il ,suggerimento d'un Mocelro co– me Lionello Venturi ci anistcrcbbc sino al. la fine. LIBERO l)E LIIIEllO LIONELLO VE.N-PURJ · Pittori Moderni, (pagg. 200 con 157 ripr. f_ 1.) 1947, f..di– z.ioni U, Firenze. Libri di versi Non so lraltencrmi dallo scrivere ila parola Autore con !'.iniziale maiuscola, dOvcndo qui ~cgnalare di cor1a I vc~i che i] scttantacin. quennc Ciovonni De Ci,.eearis ha rnccollo Tersa la luna di gennoio, lcraa nel gelo questo no/le lungo_ E la mio mano di /arcciullo per due sue nipolinc 1nor1e (1): Maria Cri. che ,già 'lli avvicinano il un segno prec.i&o; ;t:;n:::daU::'co~ :eit~i~~ol:Ol~i,.ti}de':°i:b:~i e questi, ancor più prossimi, del Maccioni: che spazza dai ue1ri f' alito ... morie segue ad appena due anni di diatan. ·'/ riarcgofi d'anatrc/lç za, Cerio sarebbe facile e comodo di1e. di ,oi'omano ad oriente questi veni. ch<1 nobili Rhtimcnti e nobili prote,o il bcoco come un tagliamare. forme, frutto d'una vira tutta dedicala agii Nell'acque della foce sl'udi e agli affetti familiari, si rispccchii,.no }ra i lamcrici e i giunchi in c:.ui. Sarebbe davvero mollo comodo po. la bi1eia acquaiola meriggia, lcrsela cavare garbatamente cosi Senol\chè Allendo i/ suono d'uno /rt:.ca oela. io rimm1-endo pieno di stupore nCllo scoprire Oi,.i quali potrebbe putitc un discorso su come, sulla tc?Ta. es\sti,.no nncom uomini come anche i simboli più p'rescnti (perfino d"uno stampo così anlieo (uomini così fcr- quello di Montolc), raggiunti da questa che mamenlc radicari in un'immobile ma pur qui abbiamo raltra voli.o. detto risacca della pit– commovcnte tradizione di scol.urico civiltà), turi,., poss.ino io essa co11vivcrc in un mede. e anche sgomenlulo per ha solennità con cui simo • tempo II perfino con quelli di un una simile tempra ha accolto 11 dup!;ce Giusti, di un Bcttcloni a orecchio, tnnlo per fulmine sul suo capo, prcfcrillCO non ag. ripetere i due 110 ii nomi fatti fin qui. Scnon– giunJcre una ~J\aba di giuatifice.%Ìonc alla chè dobbi~mo sempre di corsa procedere mia reverenza e trapas,arc il discorso su W'I nella r8"Cgnn, ora incontrando nel risucchio terreno meno sacro, e perciò più libcrnmen- un ~ teno periodo •· qui ini,.ugurato {anche ,e ca!cabile dai miei frettolosi pe.ssi, Del che se scrivo senza impressionarci troppo u infra vorrà scu98rmi il Dc Cacaari• e XQ_rranno /e 11a.,.:ce scure, sagome di ma»e ondeg 8CU~r~, con lui, gli altr! autori qui rad~- granii 1 ) da Cilly con le sue « Sinfonie a). nuti., pr1_m~ fra costoro Giuseppe Tròc<;<>h. pc,tri • (7), il qual titolo e l'cscmplo citato a_nchegh. 111_ccr.to_modo, sebbene con mino• mi pare ba,tino a far comprendere di quale n ragioni, r1fcr1b1lc con questa sua • Om. teru, periodo (!'« ardimentoso 11) 10 i1itcnda bta _c~c ne la ~ente paa.sa • (2) ,1 quell_a dire Cui è parallelo !"altro u terzo periodo, tradizione _scolashca d~~t; ho_ 1nc~nlralo 1 1 rapPrcacnlalo (In Enu, BruzV. (8), cioè quel. De Cae!8r1a, Una rrnd.1z10~7 IO cu, la P:U?· lo noto di chi. • svegliandosi 11. • ucde la b orm~1 non è ~hc r1petiz1_ono ~ e"SerClZI~ vita-. i(amaro come fiele II appena • fa fa• lei_e.ario, coi:n.c lii Aldo F1amm1ngo (3), d1 vola del sogno è /ircila •· rimpiongcndo in cu, pure abbiamo un volume sul laYolo, e dinoccolati endecasillabi da rotocalco (un Cailo Barduzzi (4), _qu_ut:ultimo _ tutt'~tro eh': ten:o periodo che da Gozzano discende a spregevole nel 9UOI r1tm1 e nel SUOI umani Da Verona e rotola an<:or più giù) il « lem. movimenti, cos( prosaimi nelle intenzioni a po _ ire cui credeUc ancora nell'amore - un Giusti e a un Bctt~oni. Fedeltà ?- u_na a quelt'amor che dona mille ebbrczie11, cui ura si« _pure.SC?lastlca c!1c ~on giust1fi: non una di più ne una di meno. Il che se co t:f':atto, _ invece, •n un Giorg_io Boscud1 non impedisce a! ,Bruz.V. di ,ecriverc I cuo-, F:o!lcn _(5~. 11 qunlc _alryicno dal r1!rnll~ apenr ,e .- con qucll' u elle, tanto colta ma anche gio;•amnimo e_ quindi u'.1~ ~pc.c1c d1 mon- lallto gommoso. i 11 bocca al povero lettore ~trum da fa~- rtz.z-ar~.tutti_ 1 peh quando ~a d'oggi, nemmeno gli impedisce di nnnun- 1] fezato ? 1 mgenuita_ (mi perdonerete so lo z.iare come futuri la bcllt:zza di altri cinque 110110 corso a ,leggere 1l su? ~ ,Cani? per ~;"" suoi romanzi. di cui uno indie.no (• B111adere nova»}) di rispolverare_ s1m1l1 fi_ori rclor1ct: d'alabastro 11) e uno slorico (Difendo Giuda e Sci bella, o marircor_a,tala glor1a li, lino ~1- bcariota). E chiudiam~ per questa volta il l'inevitabile epitçto di Superba che proprio circolo con In segnalazione di Giuseppe Za– mi ha dato una t'rafitta ol cuore. Un Troc. :,J01Tio.anche lui perduto nella folla con tut. coli, che pur potrebbe '81arc, per la sua elà, to i\ ~110diligente lindore di parole (9). :::~~ t~~:r:::io~~n~ ;a;d;'l:~~ dfn~~::~: G. C. in lui un'ineoddisfazionc di quei simboli e di quelle parole, fino a sp:ngérlo a un • sccon. do tempo • di esso: un ,secondo tempo che invnnu il lettore cercherebbe in Boscardi Polleri. anche ae 1al II seco11do lempo • è oppcn.a quello della comparsa, nella nostra poesia, di Fra Ginepro, di Frate Fronccsco, dell'oggetuvo «.aulcntc», dei motti e 1i!ol'. in perfetto latinello esornativo, dcll"1 umo– re per le co,c belle, e. insieme a un'endc• casillabo col busto e perfino squillato (per il Dc Cacsaris queate devono già sembro, fol. Jic) i ritmi fri,_nti u i,.I modo moderno•· Un "inaoddiafaz.ione c.he si fa onco, più forte e viva in Attilio Maccion1 (6), in lui appa• rendo subito, come una ~a forza CXI mct. ter tot;,lmente all'attivo, una ap1nta e una folgorazione umana e verbale che, se più spesso slni.Zla i] tc:11su10linJuiatico, non di rndo raggiunge molto da vicino ccr,!_ifulmi– nati poesi,..ggi del primo Mont11lc. Ccrtamen. te due nutori, dico il Mnccioni e il 1 roccoli, ingius.t.nmentc inclusi in ur~a 1101~ttCnz.o giu• dizio qual'è qucatn, e dei qunh ora sento il dovere di ci1are (a ritf)lo di parziale ripa. razione) okuni vetili. Questi del Troccoli (I) Giovanni Dc Cae-!lllria: MARIA CRI– STINA, Pcecua. 1945. pagg. 74, L 200. Idem: MATILDE. Arte della Stnmpa, Pe. scara, 1947, pagg. 24 a. p. (2) Giuseppe Tròccoli: L·OMBRA CHE NELLA ME..NTE PASSA. V..-illccchi. Fi. rcnze, pagg. 224. L. 200. (3) Aldo Fiammingo NEL SECONDO REGNO Zonetll Ve.11ez1.- 1946 paJg 45 L. 40. (4) Carlo Bnrdu2~1: RITORNO, lmperja. Roma, 1947, 1>agg. 150, L. 160. (5} Ciorgi 0 Boacardi Pollcri: CANTI E BAL.Jt...ATE Di Stefano, Genovn. !946, pog. 'ne 115, s'. p (6) Attilio Maccioni: IN GIARDINI TER. RENI, S.E.I., Cagliari. 1945, pagg. 120, s. p_ (7) Cilly: SINFONIE ALPESIBI. Ongo– uia. Venezia, 1947. pn.Jg. 110, L 300. (8) Enzo Bruz:z.i: BAMBOLE, F.1.L.1. R. Calabria, pagg_ 120, L. 200. (9) GiuMeppt: Zagorrio: ~L MITO DEL PIANTO, Ed. Akrnga!, Agrigenlo, pngg. 100. L. 40, V J A C,Utl'O MAHi'.1O ,~'.L. 64.tO<J LE QUINTE DELLA STORIA ~;'. ,W'emod•, /91t•••• bUlfrufi•, r•/a•i,,•i, "'" •••Il• """ col crif•rio di ••lldi,fa•• a ""a u"'plfoe ~"r/o,ild, Nulla di 5rouolana• "'•"'• ••manuuo: •PP"'• IIA'orla d'a.,,_,.,.. 1ura, d• p11il uarior• dol/G lr<llfHlia allea b,.r/ca, le d,.,.,,d,. • ,ollev<1 1111/ca •f•ra di Cli,, I •• i'ACCA: DA &1O:,.'rt'.CAVALLO AI.US TUILEtlH.S. o c1Ha di A, Htddlni (pag, l.Vl-2~0) , L. 150 Una grande :i.vvcntur:i. prel:ttl11i11 in un'aura vag1:u11enie1.,:,,ldiniana, m:i. qu:i. e là dnunmatica. : •. PROCOl'IO DI CESAltt:A, STOJUA SECH~-:TA. A. cura di V. J>a,.,.unaio (P"III· XXVI-li~) L, 120 Una eron:i.ca nena. cl1e più nera 11,a,- rcbbe difficile lnunagin:i.l'Kl:i. perfino J•• JIUCA.LOTl'l, SCtll'ITl OI COkTt,: t: DI JotONOO, A c10ro di I::. Fa'q•i (P•I· XLIY--02) • L. 210 Una scelta. di ticordl tu ! p!ù dcli– cali e punsent1, tra I plù de,·oti e trU• di del '600.. - TOJ.IMASEO, &U:MQtlll! POi.'TICUJo: (P•811·!16 • L. 200 Un'autobiografia che r.on ha \'ugua– le, per aeuteu:,,, fr:i. le tante di eui ,•:,, ot11:ogl!0&a 1:,, no,;u-a. letten,tuna. S•• ALBUM GAHIBALDINO. A C10t11di C. M~r.,e,J11i,; (P•II• 176) . I•• 130 Un3 serie d'i $lant:i.nce guibald!ne colte dii •·ero e f1!1Salc epn 11ate1iu 1,r:i.nirs. 6.• \'l'.HHI E CORANI: Dui,: JI.IILANKSI Al.LA GUERRA OEI Sf.'ITE ANNI L. 200 Un r. sen·iiiot giorn:i.llstieo d:a fare i1wldi:i aeli americani piU !oeand:,,Ji. stid del '900. 7, - TOMMASt:O: UN QUAR'l'O 01 St:co. LO DI CIVILTA" IT.t.LIANA. (18:0 IUS) , ..... JIIO) , • L. 300 Una ric;-01:uione dtl V[css-eu:r ch•t tutt:i. una cclelm11.ionc de!l'i1alfa e de• i.li ftaliaq! :i.utentld, NO Vl'f'A" IHIACAGLIA: u; MASC1u:t1E RO– MANE. (P•U· 556, cou !O tuul~ foorl tc..111) L. 500 u .J1otthtrt romo11tr sono 14 s10- r1u atj "airo popa10,t a 1to"'a n111 l.111qurtt11tv " J'rtro1011. A'1fo11 t,111. 110 BrotDklia lru esomfooto .rlstrmati• CDrlttnlc /',lrcldvio di Stato r qu(l/o Cupito/i,w, l'Art/Jfrio dtllo foli:io Po,iJi{,tio tld pubblici spttta,oli, i 11111- HOStrilli tlrllt BibJlotrclrr rama11c , dtllt Ro,eoltt prit-au, riwsce,1do a s,a. prirt ct11ti..oi11di eq11m1cdiea Ili /ulli trotrali fi110,a drl tutto itno,oti. 1·c,t riw:lu:io,ii larauno, prr lo muggio,a11- u, dtg/1 stru{ studiosi. '/t Zlng:uc,,che, lt Farse del Xorcino, e lll Cludlatc, do na~u110 {i"Qro i//11Jlrott. A"clle Ru– gantino e C~'>ll!lndrino non a:,n•o,io af'l;rn ifoo,o, ,rno dotwmtnlCUiOnll SID• 1-ka. L'origillc d,t Don P11M1u :i.tc rr a rr>z:~:;,•;,';,~:; :i :: 0 :·11 a vu,i,r<I dti /<., :;:~i~::.~:.tll;,w, s~:~::so;·~a ';~::•e10l1;g: ,?\ dr;o :;;~;~fit rii E•1rieo P,0111po/l"nf, <:> :~r:~:~~~e::::::;:;:~~f.::~{:t;:~r d=~ :: : piana Navona ntl Sci,e,ilO, ca/ bantD tiri Comlti dc/1',lrte, p,o,11to ,rei ~wo """"".'.:;:~::·.::..:J 9 ABBIAMO ricevuto \ViLHE.t.M ROEPKE: C:ivilas humana • Mila– rio, Rizz.oli, 1947. pp. XXII. 260, L. 350. Fra le opere che il J<opk.c, do qual– che anno vien pubblicando p,c, illwltare la ,ua conce:iane dello •• lerui via ·' questa Civ,tas humana è /orse la più significativo e ci sembra paua /ungere da chiauc di iJOtla in quella cancezionc, Le quallro pa,li in cui .si du.>ide ,i inlito/qno ,i,pelliuqmenle " F(;ndamenfi spirifua/i ", '"Lo lla/o ", ·· La .società'', ' L eco– nomia" e una tale .struttura c,p,ime /'am• .bi::ione dclf"auto1e di abbracciare per <1uan/opitÌ pauibilc la tololilà dc/J'og8._el– to c,pre!,Jo nel titolo del volume. Es/i ~ la con.sape11ole:za che '' il limitar3i al la– voro parlicolare degli .specialisti c,a utile, an;:i .slo1icamcnle neCe.ssario /lnlanta che la .sadclà nel Juo in.siemc era relativa· men/e inia/la "; ma " quel periodo idÌ/. lico Jella :;1peciali;::.o:z.ionc ha perduto og– gi ogni fondamento, pcrchè la premessa non è più ve,a, dato che per la primil volt.a ci troviamo di /ronlc a una g,alli,.si– md crisi totale della .socic/à "; quc.sta •· eligc perciò nuovamente di essere con. siderola come quc,I& totalità che è in real· tà, c quel che ci vccarrc è adcuo la .sin• /c3i .su largo },onte ". Le ba# da cui parie il R<.1plt.enel luo e.some .wno: in– yanabile opposizione con con,cgucnzc in agni campa fra economid di me,calo e co/le/fi1J1.smo, nello rifiuto delliJ pauibi'/i– là di .scindere il col/el/iVismo economico da quello polilico-cutlu,ale e conseguente de/ini::ione di quella specie di co//ettivi– ,mo che .si dice non lola/ilarfo come '' /'e110,e più /alale e più tragico del nodro tempo, dfatìn:ione fra il principio dell'economia di mercato e la parlicola– ,e {ncdrno:z.ioneo fo,ma storico che Va sollo il nome di capila/i.smo, rlgorojQ cri– tica del ~apitali3mo ~torico ispirala a un r,idicalismo che non cede a quello dei socia/i,1i 1 ,iabcrmO::ionc del principio or. "dina/ore de/f economia di mercato purij,.• calo atfravcr!O quella critica, e /ìnalmcn· le /o,mulazione di ciò che egli chiama la " terza i>ia '· o '· umOne,imo economi– co ••. L'animo del Hòplt.e, insomma, re· s!(i p,ofondamenle liberale senza che per questo egli .si senta legalo a }orme .stori– che di un panalo del quale, lungi dal nasconderli, me/le a nudo gli errori. Non è quc,ll'I (o ,edc per di,culere la com– plcua concez(one. Quel che però .si può dire ( ,i sia o no d'accordo con le idee del RUpk,e) è che eua treva nel uolumc Civitas humi,.na un' c,posizionc quanto mai felice per sobrietà, per chiarezza e pe, un infimo calore che anima anclie /e.più tecniche di queste pagine e /a .senlire che il /ib,o non è dato seri/lo a freddo, C1NQ FUNAIOLI: Studi di fet1erqlu1a qn/ica • Voi. Il, tomo I, Bologna, Zanichclli, 1947. pp. 412, L. 500. Avemmo già ocauione di ,cgnalart il primo volume di questa Jerie di ·' Stu· di", che reca come s01/olilo/o "Scn'fli e /orme, figure e problemi delle lc/lcra– lurc dajSiche '', JI pre.senl.e lomo del Il volume viene d confermare quanto allqra /u dello lullc quoli1à dello J1udiaso, del resto ben nolo nel campa degli .studi cltmici. Appaiano qui rqcc:olti ventisei rostgi, qua.si lui/i (tranne i primi cinq~e, dove si parla di Catuf/o, Cesare e .Sal– lustio) dedicali a /cmi 11i,giliani .su uno ~;':ìfo q~~;::e ":tf • =~: ~ri~:~ d~ ,~:; egloga o di un pus.so dell'Eneide, da.~ indovinello bucolico 11l,e leggende VITSl'I" liane del Medio Eco . 6ERTRANO RUSSEL: La conquhla della /e· licit9 - Milano, l...onganes,i. PP. 284, li- 1e 300. Seri,simo /ilo,o/o inglue, il Hunc/1 vuol apparire qui spoglio d'oan1 1 paluda- • men/o sdenti/ico a da, con.sigli pratici in un linguaggio qcccnibile d lulli. li .suo libro intende essere un manuale 1iuo110 concrelamcnle a coloro che. pur avendo garqnlilo un Idio e un laoo,o, il cibo cl, una salute normo/e, ,ono tullavia infelici. Caii tale p1cciSll1.ioncveng no c!c.usi da un lato i manimi prob.cmi del dolore e del male, e da/l'ollro la m.,c,ia, la ma.. lai/io e in genere le llravi cau,c di infe– licità p,oucnienle dufl estern ..... Ug_ e.fu è l'uomo medio e il lUO .scontento quolidia– ' no. Conccnfraz.ione ifl 5e sleui, troppo /t1cile soddi.s/acimenfo dei bi.sogni naluro. li, spiri/o di competi:ionc, paura della noia, Jalica sopratutto nervosa, invidia, ,enso della colpa, manìa di per,ecuz.ione, paura dell'opinione pubblica: ciascuna di codeste cause di in}cficilà dà materia o un capitolo del libro e tulle insieme alla primo parie, dove la /oro penet,anle ana-. lisi è leguilà dalla ricetta pc, elimina,/c. La seconda parie del 11olumededicala al contrario al/e " cou.se di }elicilà " far.se, a patagone della prim(i, delude un paco. li riccfto,io t/Ui si Ja più oogo: .si porla di gioia di vivere, di cordiale inlere.sse per gli allri, del sen,o di Jicuic:za che dà i/ sentirsi amo/i, ecce/ero. Mo c'è davvero qualco.sa che p0Jj(J apparire in sè couro di Je/icità? Anche dove i/ libro pona lasciar dubbi come manuale prali– co1 re.sta pe,ò valido per la ,ingoiare Vi. CJocilà della lralfa:ionc, le notazioni in· ciili1.1e, i/ gusto moralfalfco e ,oprolullo per lo spiri/o di umdna ragione che lo ha dettalo e Ji a/lerma nelle migliori pagine, IL P1GNA

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