Fiera Letteraria - Anno II - n. 18 - 1 maggio 1947
______________________________ _:_>l:_:t.:RA::_'.:'.LE'.:_'.'l'._,'T::_E:J:l,~A'.'.,H~IA'..._ _ ___ _______________ ______ 9 DEI LIBRI LA TK / f,; IL PF:NSONAGG/0 ' e il libro che muore. Senu che questa morie inuodu· ca, ncceua,iamente 0 la vir,li1à, Ed è qui. co· me ,i d1cev11, il d"ssidio, il dramma. C.1ae· chè è chiaro che. suoo a queslo momento. nonoll:anle l'apvarcnte immob1litil, questo pcrlOnaggio che si muove .in uno spazio h· :j:!i~a: h~a v~:1;t: 8 lad~~= :i:i/h~àia~: ,.&monz:o. " Geneviève ,, di •uno scrittore La sua reale immob,lnà 1nm11 da questo momento. Da quando 1e:ope11a la ve11tà e L' "-U ro,RE . non è moho conoaciuto cd an• meno anco,a )a[v<1re il piacete d, ,entusi inlt' quindi anche la st,ada che occorrerebbe se· che 11 libro, C0!1~dcr;,to da un runlo d 1 e di. cJplOrare con csaneua I confini dl"I gui,_c per far si che quella .ccperta serva el- quasi sconosciuto vi1t11Mrellamenlc c,.t,co,. non è ecccz.011ale. proprio destino. lettwamcnte a qualcosa e c.oè sia ancora ~~ie~,cddi eJ',"',1'.:',e~t~,n','',1leparlare del Ve· La nota .n.u~va. tuttavia, non e aoco,a 10 produltricc d1 vita si accorge che comprc.n- L' d'lC q_". ~ chnnd. 9uesta anali11 interiore, Il Peuonagg o, mlal- dere l'in.egnamento di una e'l)Crienza noo à e.! re dehn1sce 11 libro un 1omnn1.o; ma 11, nonollolantc le apparenze continua a oi'oe,e v_uol dire ancori\ ave, ,uperato quclta espc· ", r P.IU e111,ttoforse prC1Jderl? come u~n ~ e.si : in <iutsla ricoSnizicni.: del 'proprio se,i:.mehtu n~~i.a. \vvu:ne alh,1a chi; egli d q"JCst0 . na.. d1 q~elle con.turba.1111 .lesi su q~c111on 1 di dominante: cammina, ,i muove. Ma proprio dmdto Ira COnoJCcnza e Y1ta l11cc111. il suo scnt,u~enll eh~ gli acrllt?r1 lrnnce11 da molti nttrnverso di cm giunge ad afferrare la mi staio normale, la sua condi,ione Egli non an111. •~ qua c1_hann? ablluato ad app,ezznr.e. sma della Sul\ reale immohilili\ e a dart ~i allende più nulla dal futuro p~ichè ha D1~1amo _tc~1. aull ad?le&ec111a; oppu·e 1es1 quindi gli estremi del suo d,amma. , Se vo mtellcttuolmentc negato la possibililì, s1c1 sulla 1mpo1~1b.1li:à ~ tcuv! f~ un ,oma 1.0, date levo lamentarllli - Egli racconta _ OC.Cl)( sa di questo f--.itu,o. certe _cond,1.10111. dt sen11~1l1.à. Le due c~HI revo che trovaui il tono esatto ccnvenccntt: Ed è anche di. c1u1,come s1 ,l1ccva, che conflu1scon.o. G18cchè_ se il problema della• ai miei lamenti. Il dcs'deriu di morire 11011 inizia il non romanzo. l'.impossibil là obb1el· dolc":cnza _è quello_ d1 ,det~!"' na!c cd acccl· poteYa in. alcun, modo aiuta,mi in que,ta tiva d,;J ron,anzo. Come si può fare 1ornanzo far~ I esa_unmcnlo d1_un clà m 1,m ~l!,a o,. 111;:I- pr_eoccup 11 z 1o,,c di trCYare un tono es!IIIO allo infatti di una situazione priva di 1101111. inte· la 1potc.s1O\'Po1ta, di sn!Yarc I unita e I mie• m 8 soffeieni.a. Si desidera mori,e per taole riorc} Ma d'altra paite come potrà l'autore rez~a d1 un es stenia contro le .sco1)fille delle co!e s~n1.,a impo~an1.a, 0 semplicemente pc, 1cndcr conto di questa situai.ione d'immobr y1me e.I~raKgumgcn.do una specie d1 1upeno'.c noia d1 YIYere. S1 può voler morire per delle ':!t· ~d• q;""•';i s: 1• 10 ,','°,n ~e,• ,• 1 .,•~,.,p,,i?,•"fu' 1 " 1 ,· ~m~1l1t~ refratt_ana 111 tempo e alla stor1n. cose _di cui ai sa ~en:uimo. <;<>nun po' di che " d1 ~Il passo 11p,oblcma _del rO!flanzo puo onesta, che la settimana prossima rideremo. sua controfigura. inventa Jaques, .il riYalc essere 1!1teso c?mc quello di !lcqullta,c una Ma se il desiderio di m0r:rc non poteva foraunato, lra...c.iaN1o sempllcemMte il 1>4111 proapemva stouc~ ~I.la prcprm, cspe11~n,.11, forni~mi alcuna indicnione sulla qualità del. d:gm11 d1 quel che n.1ebbc avvenuto se la C!~e_ro all~ pou1b1lttà_ date al~rJomo J 1 de: In III a soffercnu al conlra,io la c.crte;:ua che 5U8 avventura amorosa avesse trovate. com f1nir11 ~•)1 volt~. e rinssumers 1 al .,lume d 1 eiaa non mi avrebbe mai fatto &cuidere mi spcndenza. Jaqucs attendeva anche lui l'amo– una ~•mene p,u. 1na11za1a . 9m1Ie quella fu di grande aiuto. Non vi IOflOmolte sol- re. lo ,ncont111., o dopo eucrnc stato com· ,çhe ct permette I et~ o la crisi supc~tH~- ferenzc che portano in loro una tale ccrtcL· soosto vu:ne ahbandonato dalla sua aman1e: Non è fcrse 1nfa)t!_ver? che la d11trn1.1one 1.11 ••• e fu cosi die pauandc in rauegna e lui sì può trauquillamentc p,cccde1e ud tra ndoleK.~nin e v11d1!àe dnta dal fotto che tulle le cote per cui aveyo fino allora sof- suo cammmo, misurarsi con una soffe.enza questa ha imparato a nconcscere e a yaJu1 111 !-' ferto scoprii che iOhirnto <iuelle in cui vi è c:he m,o n.ma , alloutanarsi con una cono– la realt~ d_clla.m.orte> L, m~rle ~ un 11ccnd1- me1eolata la morie mi aYCVllnoimpcdiio per sccnza del mendo d1e gli servm\ nella v,la. nwn.to 111d1scu11b,lenellu vita d1 un ucmo. sempre sia di riderne che di dimenticarle ... • Egli è pntlito Ye1so alt1e 11vvcnture umn· E~lt la ~evc ac~ellarc come tale,: 11,pcl" c;am_ Cercai dw1quC:.di quale morte 51 poten~ ~i~eE ii'uPe~$0~;~::n~ i,~I r;:;;ui:m'lbil:o~~ ,mo::. ,di ~::!~:~· 11questa. morti.: l'u<,mo mv• ~t 1~1:. CQ~:r~~:h~h:r\y:: 11 \,~1~ u~:,1:t~i Da. quest11poùiQne il pcuonaggio do· <l,1,rno si t1ov!1 o ,a cCr?3r d1 1Qneirarn~la real- me, nella quale aYeva circolato lo stesso mio Yrebbe rico11Yc1tiuì all'umano e tr<>..,a1ecosl la, e _porla m d11e.un: one. e b111ters1per 1<11· tahgue, si era Se<:Cllla ed era morta ... Co5II l'unica via po»ibile per fate il 1omanzo. vare mve<:c uni\ conl1111111 fedehn della v,ta allcrl\ era morto di me? ... i luncuili che M11 queste COie nell'opera di Lcmftrcl1and 11 se alc1!'1 oppure u prenderne nito 11, quello notte doYevo celebrai e non eia no non si attuano, che 1i ricavano soltanto, per ma . s~lo mtcllellun.lmcntc, scn.r.a poter ,ego- q~ell_i_4ell,a fiducia i~ mc stes~. Qualcosa cosl ~I:rc, dt 11mb11hodal ne(!ativo della sul\ lar11 lii ,conseguen1.a .e s~_pc, procedere ohrc::: d1 p111mll"?ami:ntc mio era finito in qu~t.11 cspeucnza. ~ è d1 qu~sla •~«,e I mscgnamento clic II l'vvcnlurn: I atli:s., dell'amore 1 • ncava d~I hL,o. di Lemarch"?~· • L'allcJa dell'an't0r1!? E perchi: non dire, un~:;;;~~c::a \~ot:::ac.onto, diciamo pure, J, sen1.'11h10. r11Jolescenr.a, E' l'adolescenu J L.-.,l\11CH\t,.D; G,mc'-'1èui . ç.,ll1mnrd, Una situazione amorosu. dunque. Quelln di un ,:Jomo che al punlo culm'nanlc della sua --------------------- ndolescenza si e incCO!ralo con l'occasfonc dell'amore e che in questa occasione è italo deluso. Non, si badi bene, pt!r un lnuo sue· cenivo. un abbandono o un trnd:mcnlu, ma per 1wer trovn.lo un silenzio là dOYe si 111te11· DUE VOLUMI DI POESJA deY11un colloquio {o per lo meno un cou- Fone la "11a è qui, conl,o il Lvo cuo,c 111110 .t fuoco ddl'uuenz10ne nella rcahà viva lradutcrior per aver trovato ostinalt1mc111e nella Joro:a del aan~u., che :i h~t•e di quelle parole e ca<lenzc di _parole, odia chiu!a In porta alla quale buuaYa. a/ polso. e scan,~c 1( tempo ali orolosco la~o irrìpcttbilc neccNilÀ, mediante l'unica L'adolescente infatt, è uscilo dalla sua 10· che lo cinge... ' ar111.,.,, capace di 1rasfcrirc l'inoo.nto nel teni· litudine, dalla sua auloncmia, poichè ha iw La tua Qila è l(ià Mfc:a alla medaglia Iorio della cultura: J,1 conoi,cenz,n,. Cd è tuito l"esistenu dell'altra. L'oltrn può bene cui ,/aDida.... per ciO che siamo convinti che non appcnt1 non ,c,\iu.iue il rappo,to, restandc muta. Ma G,auc di mosfi oUob,c,.... il Mcnichini avrà vcrl\menlc cono1eiu10 qur:l- 1e1ta tullav:a come un1t prcscnz.a che sl>ana li che con vocabolo già démadé si direbbero per sempre le porle del parndi,c pe,duto !>ono I punti dt più ,copcrtu sowgczionc i •~~i testi. ceS5Crà d1 s~b!rnc la ~gdczionc d~lla adole1e.enza, che per sempre in1pedi- 11\le_lcttur1; (u,m eoggc~ione che qui giunge (7h e sempre un _fcr1:i~rs1z_~terdeth alla iac. sce il ritorno alla solitudine ccndizione 1ip:- quns1 al ncalco leuicalc) rlntrl'ICcittbili nelle c1ata) per 11ppogg11u~1 m p1u rruttuo50 modo ca di <1ucll'etiì.. \ c1uest'ucmo 11llorn. solo poetie che col ticolo • Ho perduio i compa- n~!i c;iempi da lui cerc..ati senza. materiale nonostante che l'apJ)a111.icnc di quella possl· gni • (I) Dino Mq_nìchin1 h 11 8CrÌllo in com• du,turbo in casa nostra. hilità di Ili\ rapporto abbia distrutto per sem- pianto orn d'u11 amico perduto, ora d'un par· Ma è già t:irdi JU questa colonna per dire p,e In. co11diz1011ee. vorrei agg;uugere, lll 1:11;ia110 morlo. ora d'una fanciulla O della alline che nonostonle 1nli sue inibizioni un morulità dclln sua solitudine che co,11 ,,hro nonnu che non c&istono pcù. Poeiic: le quali motivo originnno s1 s.:oprc, grazie a qualche .sarà da!o se non di decidere dircltamcnlc 111anche "'" cosi apcrtruncntc riverbernte (110110 tenrativo 11ncor timido di ribellione. tra q•ic partita con la propria soHcren1.a, e proce- poesie di rifles!IO, cioè Jeneratc sugli armo• sic pagincllc: un11 vena 11liment"1t1da dcli• dcrc alln scoperta d, esso: alla scoperta e nici delle maggiori \'OC1 in voga quelle e-ori aff,.tti pcrdu~ e da unA perpetua tene alla tempre mig_l1ore definizione del proprtO concorrenti A formnre appunto il guslo della rez7.a. 11 sentim,mto dominante n? L'uomo sembra stagiono: ul11mof, almeno per qudto meritano restare immcb,le, allorn. insieme 111 suo stn• lu1tnv1a unn 11cgnalaz1one· perchc sc.nll l'Otto timcnto, alla sua condizi,:,nc. Senza ponibi· la ncbbir. delle pBrolc Ìmposlc. o meglio al * lità di evoluzioni, di superamenti, di Jottc. di lò del diafrnmrnn d'una scelta o rinunci11 Alle ultime capcricnzc poc11che ,i rifà ~ 11• P~cl1è in ef~clli non è a~caduto nu_lla. Sem· c_hc !,,li P"~olc (1u111•~ 1mpo1110.Jun tenue dc- che Carlo Z111111crio.ra qui frn noi col ,uo pliccmcnle ci SI è t1CCO!ll del dtslmo duale s1deno di _hbc1ta chc, pr,mden o vigore, po, secondo e. il suo terzo libro di versi (2). Se dell'Uomo Ed è hi h d I 1 /rcbbe aprlfc una speranza sulla natura ::in- n_onchè privo com'egh è di quell'umiltà qua. che si è f~lln tale :C.c;~:laen:n ; p: 0 ;:~ 1 ~ co:,irn_ opfres,sa di questo (lo ,mnu,;i:ino gioYa• si rimproverata a Menichini, e spinto 11.nzi da bile, salva.rsi, da svli: bisogna ~s~ere .in .due. 111 'S~::ia= 111 ie inibizioni (perfino etiche) ~n:~11:t:~:,t:hlo ~;:~ntr: ::ii: adicr':~la~ Alt~1menl1 51 resla nella.. ~ond1zcone. t1pic11 cau"1te dn 1111 affclfo purumcnlc lcuerario. a 11tcccl1e11130,:,portabtliper l'eccessiva tcn dt'IJ adolescen1.a, :M!llza I innccenza d1 que!la cioè da ciuclla 110ggczione .. 1 primo incanto t1one e l'cccc~vo turgore della voce (un pc. età, senza. più esallamcnte. l 'olle.sa che è Yni:ioe indc1e11ni11a10di u,, linguaggio {o mc• rico!o co~li:rnte. specie in • C:unpo del $&n ciò che :mpedi!Ce di poter parlnrc per es~ g!io dclln superficie di quel lingu3Jg10 - gue •. di cadere nel più cnfi,110 dtrnnunzia. di J>cccato. delle 11~ggc_,tio11'. di:tc~t11b1li-~cmpte d'ogni ncsimo), .senz'altro lo fa rinche salut"rmcute Il personaggio divie11c cvsi ncn più ~gel· sup~rfic1c 1rnta1_11ca e. ue1 P.'~ ba~so toen~ u1ci1c d,.IJ'incanfo d'una &eggezionc del lutto d' . I , U mu111cale ) c.he ncntrn nella pm facile dcfi111· Ycrb le per trnscirnrlo {nei momenti migl'ori lo I stona ma so tanto og~el!o. n òggelto :i:iollt:del guslo. E. ~p1•iamo nnche questo: e vedi aoprnlulto in • Arennrie •J lè dov~ che nella ,ua assolutn pas&1viti\ yuole per l'I ,,uni._..eroico esercizio occorra per !J-Cnctrure l'uomo bu-ssa illle • oscure porle,; dico in quc:li, .zona religiosamente ma disperata. lt-=========================-!■ mente 1n1crro1a111c.propr'.a di tanta nostrano a'.ti~s1ma poesia. Per cu1 l'appoggio di quc!IO g10Ya11e nd Ungarcni (ali' t( uomo ferito• dei Cani:). l\llCOl'J \'is1bilc in • Arenarie • perfino nell'architettura tipografica, più c.hc un fatto di gusto mi sembr., il frntto d'un& tcc:la d1 natura profond,1men1c umana. PROCESSO J,~JIIZJONI Al GIUOICI 01 NORIMBERGA KU{L JASl'EHS LA COLPA DELLA GERMANIA E' il primo libro scrillo dal grande filosofo esistenziali– sta dopo i sei anni <li guerra. Il documento più drnm• nwlito delle terribili ton– dizioni nelle quali la di• sfolla hn precipitatù il Terzo Reich Uu volume di pog. 15U L. 200 l;CIEN'l'lE'U:llE I 'J' A I, I .\ :S E UALl,El!IA U!IIH!U'l'O 8:! · XAl'Ol,J Forse Zanncrio punta 11 euo proposito di poeti11 maggiore (nnzi di grnadc po:s1a) 11u • Il camp0 del sanJue •· E certo le intcnzio ni di questo libro 50110 impegnative, corali, c'ui/i nel più lato senso: una sequenza di in nì ;, ad perron·m •· c111t1cunod1 c:8.'!li nlznn. dosi per un personaggio illustre e semplice mcnlc f.,moso {da Caino al Presidente degli U. S. A.) nell'alone cata,trofico della guerra, Ma dispiacerà all\,utorc: se gli diciamo che, 1111chcdi fronk ;ii mig'1or1 di uili suoi inni (i quali hanno luUi il difetto, o eccesso che d,r si voglia, di sporgersi lroppo da un fine. Jlrino sotto il qual.: ,corre il limaccioso e pe ricoloso fiume di quel dn11nunzianc:simo del. o più su), prefcriomo quasi tulle le sue •Arena.Tic)•. Pcrchè se in quc!-lc \'unaarct (I) DtNO M+:NIO ·II.NI ; Ho pcrdulo i com. pogni. AII Insegna dd Pes«- d'Oro Mi\11. no. 1947. · (2) Ù.11LO ÙNyo.:ERIO: Arenarie. E.linde, J)U gine 130, L. 100 - Idem; Il Campo Jel San. guc, idem, pn-ag. 8S, L, 17S. !ABBIAMO Tre concorsi del Fronte della Ciooent,ì In occcu1'onc del Raduno Na:i01ttJlc della Giotientù che SI terrà o Fircn:.c alfa fine di giugno del c. a. e 1n prcpara:.ione del Festi– va( Mondiale- della Gioccn!iì che Ji terrà a Praga nel luglio del c. o. il Comitato ltafia– no pc-, il Fesiitiol indice i .segucnli concors-i: al P.-r u1111. poesia. Il /cma è auo/ulamente Ubcro, S1 doorà lutfaoia in genero/e tener conio del carattere giovanile. del iigni/rcato no:i0nole, JlJOtalc e socia/e di quata prima srcmde 1oonijc1/o• :iooc dei giovani itaUoni nel qooJ,o della I ,,uo/e /e migliori pouic uerrann0 lette e p,c. miblc. In/alti durante il Raduno si JCJO(gcrà una ~omota della cultura c~ cdcbrcrà !e migliod ,eal/:ro:.ioni dei gio..•ani nel campo Jc//'ar/c e della cultura. Anche la tecnica C (Juo/ulomcnle libero. Patranno concorrere tutU i giovani dì na• :.umalità italiana di ambo i JC$SÌ di età non superiore oi 30 anni. bl Pc, un racconto o novclln. Il fcma ~ asw/ulomcnle libero. Si dou,à fulfauia ll'nc,c conio delle auocden:c da/e per il concorso dello poesia. Potranno con– co,,crc lu/U i 'JliOdani J; nadanol1fà itaffona rf~ ambo i seui J1 ciò non .superiore ai 3P, anni, cl Per una c1on11ca le1te1111ia. Il tema è às,o/u/amcnle libero. Anche per queslo però ualgono le aouc,len:e date pc, i'/ concorso dello poesia e del racconto. Po– tranno concorrere i gio,,iani di na::.ionaUtà i/a. lidna. d( ambo i JCJSi, di ciò non superiore ai 30 anni che per il foro laoo,o manuale possonO c.uere Jc/ini{i o ope,oi .o contadini (b,accionti, ecc.). Lo porfedpo:ione e,cfusi– uo di opero( e conlàdini e non di pro/cui► nlsti ouol da,,• o questo conco,so un·;i,por. lan:o padicola,c. e nuOtJa: sen:o ,clorica i lalJ(lro/ori ci racconteranno del loro laooro e dello loro olla quotiJ,'ana. Le opere re.dotte in triplice copia datrilo– scritlo e correda/e di /i,ma. nome, cognome. indiri::r,, c/à, p,o/euionc o mc:s/icre, orga• ni'::d:t'onc allo quale il concorrente cocnlual– mcn/r apportfcnc, ed iJ/tri c/emcnfi che {t concorrenfc crederà utili alla sua personalità, doaranno perocnire al Comitato Italiana per il Futiool della Giooenlù • Vid IV N01Jem. bre 149 - Ron1<1, improruRabilmcnle entro il 20 maggi'op. o. Son,nno premio/i i Ire mlglio,i lavori prc– senlafi per 09nurt0 dei concorsi. I. premio: pa,tecipn:.ione grofulta d/ Fc. slioal Mondiale di Prn11a e pubbUco:ionc· 2. e 3. premio: pubblica:iOne. ' ERRATA CORRIGE C. Caproni e: prega d, 1euificarc i se· · ~~d:~itt:~:lc:i~tf~'. c: r:!i tcl lij() p,e. I col.: leqgi umanità anz.ichè Umonil,l· idem. penultima riga: leggi ohi non anz1chi che non. Il col.: lessi in gcmilu anLichl ur gemi/iJ. ricevuto l.AMRERTISoRRE.KT 1 :,,o: Isba C ~teppa M1. lano, Mondado11. 1947,.PP. 308. L. JEO. Isba e steppa. è litofo editorialmente buono. ma ,·hc non rende intero il oo lume, e co.tì per il sollo/ilo/o " la Hus. sia era comunlsla pmno degli la, '· ~ tutto questo col:.o ,o/o alle prime due parti. ,cri/le nd sellembrc·oUob,c dd '42 e che /rollano l'CJpe,icn:.a della compagno di Russia. La ler:a e /o qua, là porle, del '43, 1iporlono f'oulo 1 c in Occidente. se pur così si puù chioma,r la /ascia di parsi che dalla l~olonia alla Romania rappresentavano alloro le ,e. /,o,:Jie di quel l,on/e. <.ome ullima po, le, ma che da wlo occupa un lcr:o del oofumc. ,1engono (/ue " {cl/ere •· del '45 a un amico morto nel /cntafìcJo di panare la /inca ne/l'Appennino. Libro, o· primo uisla, composi/o per la materia e anche per la Jo,mll: qui il •tepo,t.age l1 allc,na olla iieooco:ionc, lo ,iJle~sio nt"" ol racconto. J\la alla le/tura lutto questo lesa scn:o ,for:.o r alta fini.: lo sentiamo /uso ,·,. una sola 1Ji$ionc: che è quella di qu:J/lro /c11ibifi anni Qisli da 11n italiano che ho oouto ecce:ion1/i po.uibililà (e 11uo/ilàt di oJscn•czione, lt· ha mene a fuoco in un animo ${n go/armento gencroll.l e inquieto, e le ha elobo,ole 1n una seri/tuia personale cd e/focdcc. /n ,so3/on:.a I~ e s1eppa. esp,,. mc uno g,osMl aovcn/ura, cui po,lccipa buona parie 1/d/'umanità europea. ma che è wpra/utro dcli'animo di LAmber/i Sorrcnlino, uq.,•~ /alto et1si e così com,• ,,ucslo lib,o nel quale eRli lui/o si ma ni/cs/a e s'impt>gna, dfowu/ro. l:.d ;. proprio un tale inie,:gna umano a /or la lclfura valido anche /uor de/I'altuo:itàc del docun~n/o. Onde anche chi, per CM!mplo, 110n eondiulda ccrle .me va/u ~~;io(;o;,/r:~:,~: oAo:~·!o /"~~:g,~1 Ciblltcrra nel 9i,o di pochi anni) con– linuerà a e9gcrc (On in'ereuc. E.'il è per fo #esso molillo che le più belle pogin<: del oolumc ci Jemb,o siano da ralllli– Mmi in quelle pii', schictlomcnl.! cuoco· /it•c che si intitolano ·· Lctlert" ad Al– ti/io Penonc Capono". Non son cc,lo i libri di memorie a far di/e/lo i'n quc· J/o dopoguem'J; an:.i cosliluiscono 01mni urrll" tal mono che rieJcc sempre più o,. duo distinguere U poco che c'è di buo– no. Ma lsb11 e 1lcppa ha una piop,io /isic.nomia e fllgion ,l'essere, e itfi dare· mo un posto o porle. GILUEHT MAUCE: La Oic commode ou.r p,c.uplcs · PtHis. Sagittairc. 1947, pp. 138, fr. ISO. Il titolo e lo /ascella ·· {..Jue Ics na– tions n'oienl paJ honlc dc oouloir é/rc heurcusc.J '' fanno pensare come l'autore l)('Ueguo l'ideale dello "pubblico Jeli· e/là " in un scn.!Onon /on/ano da quello sel/cce,lfcsco, quando I' csp,euionc ebbe tanta fortuna. I:.' ciò, ptul,opf)O. lraoo co11/crmo ~Ilo poglno fanale, dolle si può leggere lo conclusione: •· E il pio· b/en!ll. i'n dc/inililla, per i popoli ics/o lo scelta di copi' ilfuminati ... Parofo che, sole in fui/o il oolumc, oppoionu in vistoso J/ompotc/lr, e che sono wlo ingenuomcnlc attenuale JCJl/a riJlcHion, " Ma chi stimerà, tulio ben considcio– lo, che i grandi uomini non sono nè Ccsi,,c, nè Naf'(J/eone, mo Son V inc~· :.o di Paola e Pnslcur ... " . MASSIMOPt:LLICA/'10: V elle luminose sol/o le s/e/lc - Roma, Palombj, 1947, pp. 184, L. 200. Il volume si ap,c con le sc'(Uenli po· rofc: "Mia 9iooanc amica, ho pen~ato JedicorLe que:sfo racco/fo di nolJefle che non ha per me prdcsc d'arte. ma rop– prc.Jenla un• modc$(O /rullo della Jalica del pensiero''. ENRICOTALAMOSA: L'americano (racconlo). Bclliniona. 1947, pagine 186, fr. 3.60. Esprcs.sa nei modi lrodi:.ionali di cerio nlmolioo del secolo scor,o, questa storia di un emig,onle che /orno ricco al pone e vi si comporla con esemplare :saggezza e bontà, non ci dà emo:.ioni nè sorprese: ma riesce lclluro piana cd edificante. IL PICNA RUCCERO MAZZI: Grammatica elementare dello lingua spagnola - Roma. Edizioui halinnc. 1947. pp. 150, L. 280. IMPERIASOLI.O,'r: La rl:sota (e altri racconti). Reggio Emilia, 194S, pp. 112: Qual/ordi– d racconti. Reggio Emilia, 1945. pp. IS4. CAR, o CAMPORI0\00: Stouo del nostr; Ca. rilaldini. Lonigo. 1947, pp. 4~: Orrori e sl,agi nei pae,i del Ba:sJo Vict"nfino, Lo· nigo, 1946, pp. 48; Noi,d/ic,e Vene/o '900. Lcnigo. 1945, pp. 48. l"'\A ll.0~1.\'-/,.\ SCO'.'\(ISl'll'TA UI ll.OSSi~I I- #111,, ,1"::-rau/a a Fo,fl , pr«i..1w1c>1tt t,a /e riccl,t t<11/ttm11, ù1 porsr,su dtl/<1 BiblwlrcO ,o. 11,wi,alt dr/111 ritt,} Trai/asi ,J; uiru r:arnpo1iri011r illr,li:a dr/ ft11>1dr ,mHiri,ta r del più ullu N• /ore 11rtiJli•u. r.,, ,,.,,,,,,,,..,, rlir i- dr/la pii. rj,,, llrultura ,os~ioiia11u, pr, canto r pianuforlr, ..,;. ,:la to/ t'trso· ",Imo,.{, ser,ulclr p,opi,i 11 t ,uii• ruo,r,..',' F lu111a ri11<1ur J,OJli"r, 11cl/a .stcsur<1 auto,:,afa del Mant,a chr la d.rdic(l";.·ail IO Marra 18?1 all'amico Casu/110;·0 f:ssa t Jtara ,111(r.'<lla ila Luiri Scr:·o/i,ri ntllt riulrt" ,a,co/lr, r ~,,,;. st11nr11rr nd /<mdo Pianca.sfrlli, tlrgli Istfr:,ti fMI• turali , artiJtki lii ,.-a,11, du /M1 d1rtlt1 I.a •lu– pc11d,, ,auranvi u111l,r11 dr/ tr1rr1, s,·o,101c'll1ru
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