Fiera Letteraria - Anno II - n. 18 - 1 maggio 1947
UN GJnVANE P/'1'Tn1rn /·'HA.VCESJ-: .I IWJIA A colloquio con Fougeron A NDRF.'Four.EHON ho 33 rmni, E' stato opc. mio metnllurgico nelle officine Rcnaud, ha studiato SOJUendo corsi scrnli ed ha 1m. paralo l'ind•ionc del pinorc Vi\lon. Oggi egli fn parie di quel gruppo di giowini 11rtisti su cui si fondano le speranze delln nuova arie fmnccsc. Fougeron è un tipo rcmplicc, ,le. <101:i. 11110spirilo carcesinno, non privo pl!.rÒ di un colore umnno cd entusinsln. La mia inlcrvisln si svolQ:e 5enza ucssun carattere di ufficialità: ma amichevolmente. in uno studio di pittor,::. popolMo du qu111. t10 o cinque ar1isti romani che discutono :,nim,alnmcnte. Gli pongo ,,!cune domande sulla que9!ione del linguo.ncio p1ttorico. del. I~, reahò., e della funzione dell'arte nella -oc.ictò.. Pnrla cnlmo con precisione: "'Qunrdo nel 1943 facemmo 111primn mo. idro di gruppo, neHuno di noi 11i cm preoc. cwpato di trovare uu appellativo che ri de. finisse. Quello di • 1 01\ figurativi li come quello di • Soggettivi 11 ci vennero affibbillti dalla critiea, cd hanno il vnlore che di 110!ito gli appellntivi hflnno. eioè nlcu11 valore. Il prob!cma del lingungJio piuorieo, pcr noi fra1tccii, ai è posto come ll<'chn, ordinn– zione, sin1e11i delle innumerevoli forme dei mezzi d"c11press1one, della no11tm pillur.1 mo– derna_ E. ~iccomc il lingungRio è legaln alla visione si può dire che il nostro t1forzo ten. do soltnnco alla chinrificazioru:: di queata vi. siono; venire a conoscenza di ciò che vn. gliamo esprimere. IL.lltÌ!. ,i :nlcnde spea..o i! lronipc ;•o~ dn,l"inf1111:nza della fotojrnfin sulla pittura, e qurmdo ti dice rcnli.m10 si pcns-1 subito ad un vèro fotografico. Ora l'nrlc è 1r.uposizio ne, e r:on esiste realtà \Hti1tic.i senza questa trasço1iztone_ ·Noi dobbiamo 1idore ali,, pa– ola rcali~mo il rno sci11111 0 signifìc.110. puri. licruln dal!t- 11corie clic si porla dietro, cd im,.,iew:,,rl :i.ed imporla. Per capirci dico pc, e·empio che In rcahò. di M,:,ti111e i', autenti. cn, CJl!clla di un pinore occndcmico faJ~a. Il compilo nos1ro è di c~rcarc la lmspo1izio. lo ho tcnulo conio della 11cmplil'icazione Mati_S8inna del colore, che elimina i va~ori, la p1Uura tonale e eh1aro11euralc per mggi.un - 3cre il mc:n.o d't:'Spreuionc più direuo. Il colore come conquista di una tri.aposizione 11p«2ialc dell'oggcllo, non pofcv11 vivere ,cn. za un contorno inteso a volere e1primcre la stessa visione Il problem{l. del disegno così impo11tato, er~ già sloto nffrontnto, cd anche per quel tempo risolto, dalla pittura Toma- nica; e<:co perchè siamo andati 11 guardate • ;ùJe fonti della tradizionç france:k:. L'im. ne pl1111-!iC':l ddfn renhà del n.ntcsimo 1'i'CO· pressionismo, il fauvismo, il cubismo dn cui lo, e 1:n11~lto di _quella .:e,,ltà sa~ divcrll<'I deriviamo ci servono a filtrare questo inse-1 dn tutll gli aspcll1 che V1" cono1c1amo li. gnamento, renderlo vivo, e 1pcro libero dn - Mn questa nuovi\ realtà ponti euere ogni formo trndizionnlmenle già orecchinf11. cnpitn do u11a •J:rnnde mnssn di individui, Na1uralmcntc, per ora, noi ci scntinmo clc,I popolo per c:iempio?c lon~ni dal rin_na~iment~ Ì!(tlinn?; , ma più I "Non è no.-cess:uio che il popo!o 11pprnvi 1ard1, qui.od ~ _ci 51 dovra porre 11problc':'a o ro In pillur.1 moderna; ciò che conln è della traspo,.Zlone del volume nello ispaz.10, 1 di dare dcn:ocralicnmcntc ni lnvoratnri un non ,i polr~ non. guardare di nuovo a Ciot. benetsetc mn~giore, perchè non Hsillati da lo, ~aisncc10, Piero. della France1<=a ecc. problemi mlller1 111i po1~ano rivolgere lo spi. Compito che probabilmente sarà assunto da rito verso l'1111cdi cui !1.enlono cerlnmentc nuovi artisti. CéZ11nne, h11 lentRlo In ,in- !_ 1 necessità. tcai _dcli" hMposizionc, d~I volume e del~o 1 Gli nrticti "IIOno ,1,ui senipre al servizio ltp,BZIO, _T enla!lvo che e rimo11!0 tale e Cc. j c!e:Ji, di_,ue dominnnle. Ogni arte è _arie_ di z1mn_e e ~pr11tut10 un grande costruttore una ioc•elà, e di una ciane. Ma gh ar11111 spaziale 11 • possono e debbono oiu111re a modo loro alla Cli chiedo a bruciapelo IIC egli è un pii• hnslorm~iionc della :-ociclà ,occondo il lnro lorc fo~malisln o realista, egli risponde su idenlc sociale, l'arre che crenno può con. biro. re-ali11ra.Gli domando che cosa inten- l:ibuirvi. Prendinmo l'ellCmpio dei _primt ar. dc per realtà, vi11toche questa famo81• rcaltii. 11ni convertiti al cri•tii.nesimo, e che pure è stola contmpposta a tutta In pitturo mo. conlinunv11110 ad ope11ne 1:ierun,:, ~octetò. pn– dema dngli imprcHionisti od oggi, che è cnnn. Usi non potevuno dnll'oggi a\l'indo. ~:ata 1acciat11 prima, di nitrnUa, cerebrale, m1111i trovare i nuovi mezzi d'esprelllione formalista oppure addi,itturo pazzesca, e poi neccu1!H1 per dai._ lormft al nuovo ideole 1i è parlato dello realtà di Monel, o Rcnoir, eh": !i an1m1wa I primi martiri furono SC• 1ealtà di Cczanne, Cauguin. e or.., dello polli in s.,rcofn°gi il cui ornnmenlo ern d1 realtà di Matissc e d1 Braque. 11 1ileJ:0J.nnu . Gli nrtidti cri,ti-ani che vi '"· • Per il 11emplicc fotto che non 80110 un voravano sentivano In neceit11ità di un'11rtc n11tratti1t,1, si capisce che io dò import11nzo nuova che e~p,imesse uh ideale nuovo: de. n 1 l'ogjcflo ed al 110ggct10. E:vidcnlemente per ro'l'miwnno In decornziouc png,an'a, cd ag. FOUGEHO . - Cowvul!b:ione FIERA LE'l7 EHAHIA UNA MOSTI/A li UN PREMIO Artisti d'oggi a Modena
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