Fiera Letteraria - Anno II - n. 15 - 10 aprile 1947

FIEHA LE'T'Tt::HAR!i\ DEI LIBRI Il ll vere i limiti del razionalismo di ieri. luna mettere a nudo nei moti che scroluuono cl.al• rl 'torno a a rag•i'one p,ù o meno i,1etl,11uali01i<o - ,. d,t,',lu a, le fondamenta •tale edinc10, uon 110.,011\0le pecche ma. anche le neceui1à che es.ai inclu. I letton che conoKOno I;, Slono del /du~ro I &teno che dovrebbe acrvne Q temperarla e deva.no. ohre \a loro steHll aberrazione. In f / 111110 europeo, scnlla du Dc Rugg1ero venti- nd u1civdn!a, è unmedrnbde C latale 1:11 vo breve, individuare C corre,.:ge_re gli errori de}· {acconti della pas ione due nnm or aono, non farnnno fnt1cn II dare ton della c1v1ità • !'intuizioni~mo dc\ prammu11:imo, deJl·e,tell- atto nll au ore d1 quel n -. conl1nu11à d1 pen ' !:lolo che conviene atn.re in gutud1n., e\llnre ,mo; ma non fcrmnrsi qui, procedere ad uno E" queste, il primo vo'.ume dcll'univer,a. llltro e d1 1nd1nz:r.o, che. forse, non è troppo I che lo nollra Opt"ra possa mettere capo allo inchiesta delle esigenze lcl{ittime che pure !t. Ave che • nnnunda ncca di le.tti 111\,lO– comune 1n tempi co•ì vanabth •, alla quale ev111none d1 certe domande m11stent1 nella co- dovevano ~rreggerli, 8C la coscienza li cspres .ari ed intereuanti. Ci $GIÀ un Maurine. uo eg:'1 tiene come ol premio più omh110 scienza moderna, m quanto questa non polè ,e e ,i affidò loro fino II deformare se stessa ·1 erludiano, un Magalot!Ì, ccc. To.nto, inllOm• Con11nu11à. Il mtcnde moillMlcd aperta· tare a meno di g:cnerare m se 11 romo.n11c1 Percorrere quella duplice ,tr:,da, per arrivare ma. da ripromeuere una buona lellura. che è ah,a cota d.alla c11,tt1I1zz11z1one1n cui smo e I mov1menh da quello derivo.Il, do ad un razionali,mo nuovo e di ,piriti più Mù per lornare a questi racconti df'lla Il chiude cht abbia cong:elo.to 11proprio pen- n:1snde che n.nn lrovercb~ro_ ~,sposta 1n u~ apcrli, comprensivo e non t'KIU$Ì\'O, di quei pa::.11ont",diremo che il ritrovarli coeì in fila. ,iero in formule IICre{ltipc: e ne la fede lo nnnova10 raz1on.al ,,~o d1 9Pniln e d1 ~1od1 temi che. respinti dalla ragione, potrebbero ci ha p,ocurato un·aucruione inM>•pcmua. ■J)l'lllnrsi dell'originaria po!nrità dinlettica li. ancora -~llecenrc~h1. Occo~e ~he la d,f-~ <'saspcrani fino olranurdo e muovere ali/\ Mc1ito 10pratutfo della ocu!.atn .c:elta del Pe– bcra'ismo-democrezin nel sento che a.sorbi- della civiltà - m q~etto 11 nHsu~e ogg, ragione atefll\ una guerrn che riuscirebbe fo trocchi, che in1elligen1cmente hn ,cartata i le le conquiste del liberalismo 1u,di1:i~nolc nel- I~, nottr11 c,1?er11- 11a prospellnta _m •,en-.:i tnlc al nostro destino. i più cot~ueti e i più noti riu,ccndo " crea• lb'idea dem 11 ,ocratiea, il problc 11 ,=dvicne oggi di- nrn h"luro di quel.lo che potre.bbe 11~mfic.arc li ,itorno n!ln ,aaione mura carattere, 11 0 rc:,•.,•,•,••ll·P,',~t d 1 ~i 110 "',.'. ;F.·o•,~-i,~ 0 •.,er:~mvio\:c~~ altulo II interno 11e1110 de {\ c1nocrn1:io, frn una nuro e ~~phce _retl.au~z,one: vi.sto nel• queato punto •i prescolll come necenità .di .. " .. .. = .. ~c~;c::~:in;~r:nt;"d~i :::ir.~:~b~~nd;!: ~e 11ue sr111!d1ld~cc, 11~~plto che ~1 1pe11n inv .,,igare e arricchire dall'interno la noz10• :iu~u~~':° Jo~~i~!~\~~n!!er~ro~k ::::~ nulla qu·1to volUme ,invia a unn battaglia da\\:~;ri:f:ni 1 ch: 1 iac~:: 1 i 1 tà:u:i;:~ ,m~~:r d7 1:~--;• 0 nu~v; 0 ~~.~;;, ~:,;a .. ~:;i~~/ei~n\ 1 ~:~~ itol11itoe ,;11i_iui10 in _uno ~u 1 bol 11 .più va- roli ica non ancora elllurito. in quanto dal- la che tutti, enchc quelli che 1,on fecero in la aun complessità di usi e di forme. E' uno sta. 1;1:_rra2:1om come I~ peth~OUO di Se\m., l'c■Ìlo di es.,, molto_ dipende delln nosfla sor: tempo n conoac;rln. per anni vagheag1emmo dei debiti il più gro~ forse, che l"odiernll ~ager of o !a flag:ellaz1one d1 ~nna Cath~ te e dello noslf" l,bcrtà, che non porla g/1 come un parad110 perduto covavti dcnl10 . 'fil mfic deve pag11re e vale un rina E.mm.cuch. è slnto un acrv1z10 re«> al Ul'lTIÌni a isolarsi e a contrapporsi a.tilmente di sè e che dovevano condur 111, ■ull'orlo della r~ienzn ~:io ab" imi, di tutte \e que,lioni. bcllez.z.a del volu!"e· . . . Rii uni ogli altri, mo /i porlo .•. od o.HOCÌof'li tombo. r !)rhpod~ Il eh ritt'ncvamo dcfinirivll- Lo strano è. ,nfalh. che quut1 racconti, e<} o ri• ni,1i, dooe è aorrefla dalla convÌn• Non ai 1r111t110!0 di ricostruire. qui c'è d11 ::;:,,: rt!O~:e Diffic~e debito da pAUl'lre in co11ìeimi'irnel _1em~ !i lrasfo,mano .10tlo la :: :10.ne ;_he ro:o gli 1/or:::i unili po1tono cona,c. du mano ad un t:"~ificio ~iù 10lido di quello verità: ma d;biro tale che ad eno non po•· mano. d;a,1 ~llllori 1n una se11.e d~, nu,we guire 1, /irie comurie. che re11e mnle sii nualt1 del mtlltempo: e ,i,,mo sollrarci E nel conlribufo che arrece rmoz10m, ,e d! nuove aperture: ti, p,u ddlc l.t, l'H'ltleci~11zio11e. del pr Hug1tiero n co- n. quc1co punto il. 110~110 fronte deve .all,,rs11r: al ~amento d, tale dC'hito ritenittmo poun vo ,te felici. 51 v~ ad -~mp1? 11 r~cconlo desto brltlllòfliil negli 01\IH. 1?44-45, è legnta lii, c!1è .In h,,11ogl111., lll!rnprc~ dapp!mU\, I\CI fon~rsi 1"importnnz11 non m11rgin11lc,l11du- de la M11?onna ~I c. 811g1,dndd·Svez111 ?b.r alla N.uol•o Europa: un pcriodu:o che 110npos- mod1 d1 una t1trcm1, d1fesn d1 ml'lteuoh nvan. ffi d. • d I O Lnud11 d1 PerUJ\ll. dove I nu I e tern 11 •inmo rnmmentare sen-;i: 11 commo-;i:ione: pri. znti del dolce mnndo perduto. hn acquietato j,t" ~on e mhera I ~·qÌ~•~e llf"J(llf\OC• e. d,. h1tti della p11Nione. ritrovano ncl111sempli– mo indi~e di compo'ltll diwnità nella babele di un obiettivo più ,,mpio, si fa raccolta e 11p- ~ggirro. 11 t e a 1 1 ~i:: oc;:al'ln.n, 0 rifà della narmzione o nello forza dell'ora10- imp1ovvi!ll'.!7ionisuperficiuli. qunndo non 1cnn• p!ontnmento di m11teriali nuo\•i. E il ctimmi- cui csM:. vola per vo 1 "'• e ro avvio. rin, uni\ loro validità U"1111\II,une len,ionc da'i'li1ichH o ricatto.toric, di quell'immedi.aro. 110. in quc1t:1 fose di cui 1iamo 11ppena 111- HO'HIIIO A'>'>UNTO 1n,ospctlata. . . . . . . .cao•ico, dopoguerra romano. Un periodico del- l'inizio. dovrÌI, IC''tuire un doppio e parallelo La potenza _divina d;1 Va~11cl1, 111fot11: la cui or9anicità e aeveri1à tc1limoni11no que- j•inera,io: individuarne da una ~rie, e rip,.• dug&'e ad Olflll pre1a tm.mcdiato: cns 11 1te pa.:,ìne. che hanno il merito di addiuue, une le incrin111ure che provocerono In le..-ione Cu,oo DE RUCC1ERO: Il rilomo olio ragione • pone etrrna .cd indifferente. con . un ver~ 1ul metro di 5trnvi nvvl'.'nimcnti ripensati con dell'edificio nntito che è come dire Timuo- Uan, Laterza, 1946, pp. 295, L. 320. che p11rla direnamenle alle coscienze e 1 seria 1presi,lico1uza. i motivi sui quoli fa cui echi non ~"MOno es1Kr ,11ccohi da nes- rerno un11 crisi intc.rnn del J>Cnsiero idcolisti- -------------------------- r\111n mnno umana. Co,ì per quelle lil(ure co _ e che aono poi gli 1ne11i sui quali ,i 11ulle qu11\i ogni siudizio ,; 1i.t0lvc nella di mn"i·•11no i no~tri di11ensi dell'idealismo. Il vin11 giustizia e nel divino amore, u;n<l<'ndo Dc Rug:giero hn IIVVertito ; limiti de!l°idcn- Una cri' sti'ani' ta' f11l'i,cr e pcricolof.tl o:rni umDnll voluta:r:ion~ li•mo e, pur scnzn UIICirnc.h11 impegnato fllt• n u o V a PN Pi 1 1110.ad <:■empio. O per Bnrabba, O per lo se ,•cuo in uno sforzo di orricc.hirlo. com• i due ladroni. rrisurnndonc Rii esili .a quelle richieste della Pc, tulle que1re cose. In. letturo dei Rac- .co,cienn1. au\1,. qunli le vicende di queali ul- Nuo\•a rn:-tianilÌI nun vuol dire nUO\n ,._-J a \O'le una deri6ione della vero· e 11:m· con•i delln Paasione avvince nncora. e il timi i-nui (nelle qu11li come è rinpl!l10 csli cri~ti:mcaimo; infoui il Cri,tiant:!Ìlllo ;_.u1111tu lihert.à dcla crentur.i che lo ,:ru:ia uni confronTo ira le p.,gine 1i fa ne--:e 11 ario, in• non ebbe un at'mplice ruolo di commentatore) religione, e cristinn)à E<tno Je forme 1110- •Ce II U.o; iuoltre C .errato 1~nsare che lf'•cH11111,..Merito del roccoti:litorc> Diremo piì1 acn1ibi 1 mcn1c hanno fallo battere l'ac• ric"he con le ciuuli le do11ri11c eonlèmllfl in fiu du •1uaggiù l'uui\erso tulio •utero d1.b· d,.,; 00 •~· -~oi~~:<'~:•~~nd::~: 11P~:, 1 :u11.e ';:~:; cen•o. quella refodoue !-Ono stnte rcaliuote nel b:1 l)O~ore 60tlo il go,·erno pol"lico di D.o , <J ne ~- E~co 11llor.a.1ulln ao1lin. del libro. una re- corso tfoi tt•·coli O rontallo con 1 .... d 1 verh'" e che si poua realizznr~ il rl'.~nu d, D1u r'irlMc■lim il Petrocchi si impegna a tpie• vi1ione dello s•oricismo, 11i1111ificota dalrinsod- coiuinw•nzc, ir;li nmbil'nti e le ncccHitÌl 110 1.;clle .:rpJ)llrcnze e nelle 11ompc deJo vita gr.rr i t.. mi e g:li nnJtoli vi,u 11li Slori~i che disfnzion<'. che:: è delrt'lutore cd è no.stra, per cUl1i. J~• rnci e comprendere che le 1·ris1iu· ~oria'e; infine, ,.., è indul,b,o t·he il .iO• rro'l•r-ro gli nnimi e l'impc1no di icullprn, unn dotrrinn 111 quale prOJ)Oll(' In I vi11ionedi 11i1ù d1c ,·libero vil:i nei tcmoi mcdioeHlli ciuli;;mo è nato COIIII} prOIC;,la dello co· nl contnllo con In Pns,ione di cr;r 0 • :t· un mondo dn custodire e da conaer\l'(\re , a O nel Hiuu,rimcnto non pow.ono pii1 "od· ,.<"il·11z:1 unrnno e del ,uoi i.. t:nti più ge· rnzionc acmnlice compresa di qut:" 11 mo e– h d d d d I r · bb · ne.ro ~i et! ho iNltullo il prorC5f>Q comru ~ti"' nereSMria 11d un co~l foco1e epi10dio :,r~ir~nveecl 1 ~n:v:rc ~~ ed 0 h/ hi&0; 1 n;•~; ~~!~•r:h/ ~~;;:;~ 1 !ia:~e:~~~ 11 ~;,e rii~~:~ ::i una c:wi'ti,._ in nome della _ciu.i,tit:iae de'ltt .,.. 11,. ,toria dello ,pirito degli uomini e del fiurre /'cuen:::o pc,moncnlc che celo Il ,e. e:i;;c· inollre ~e erano viziote do oltuni tli1rnitÌI 1lel lu,,oro, è- nnclie ,ero l'hc e L:i mon,lo. grclo del ~iuer.i,e e che fiuo il preacnlc e!er• ~ravi inconH•nieuti che Je rct1er-o c:,J~cbe, trni;cdia del mar:ci~mo ii quejl:a: vo ~ndo. ~n.,C·\~;~ ..';;";.~~~i:n~Cl'-u~· ri:~:};roq~tt:i ,::. no c'ie 11 101cnde al _/uluro non n.1cno che I 11iiuo~1ra111lo che corre t.empre molla 1h~tnn ~a:r:~•~::u:• ~:;:,~~;~;io::c'\jc,jl:llu 1 >e~~~~~~ "Clllll'~Z'>'tlitipoflnficn dcll'edi-zionl". cottella• ::o~;:m.0·1:C:uto,:q~::'::nde"n::~''7-i:::::: :o,:r.u l'idca!e e le 6Ue concrele rc11hzza· Ullllllut oclla Qua e doc.w lo dinlenica del '" ~i refu•i e ml\l illustrata dalle bannli :ii:i- nen.i:a si fondono in una. mobile •m!~•i ": t::d Non considcriumo, dumiue, d p11 ;.110, l'unmnetoinH) antro1,orcn1rico, è e,,~o tilCtt logrnfie di P. 5t11mpini E. O. C. ecco 11 aa5:g10 con cui 11 volume 11 chrnde, Qi: giudidii.uuo con &"pirito di 11ur1c; pe~1- vo tributarin Ji quell'umanesimo ne 11 11. ali:. ~:t~c:~onf:m;r:~I:. l~n;;m~o~;i'e10~; 1 ~~to'1:~: :~:il~lJill~l~!'iC~C d:,: r~ ~~l!di~~:~i 0 :t;n~M:il: :;~c;l~lfis;lc:Cs!!:~Jti~l~=r~t':u: ;::t i/1\~ 11 ;:~~ll~ R-,r,w1/i Je/!n bOUi,,ne· 8 curn di Ci-,ro-in roluto e del suo ridur1i .ill'io clic rion ~no vita, nello l)rC!,cutc situnzione cconomic11 lii n,n ~pern:r.ioml » (i►• 70). Pet.,..r<' h i • Ave editrice Romo · Png. 174 · ·io, al1a 10pp~t"s•1onc della pru•onn. D11i cui la e sociulc. i\ Cri~ti:ane.~imo lui c1uulcoao J11 H.isuha chi11ro ormai che lo t1copo del L. l20. necrs•ilà di riconoscue lro il lu e l'io una dire. E' cotlinte.•o d1e. in qucsla tiCdc non l'ntlÌ\•ità 1e111porae dei cri~liani non può ffc1oroci1à olhuo dr ,n/luui e de /1m11! aura- si fo poli1ico s11itcioln o pro11agamla 1)i CS<:'Craltro che quello di fore • Ji 1 1u,-,11n v,,-r•" la qua'e le pe,10nalllà 1i formano e 1i p:artiio. 11111 ai csamin11110 problemi lii ri mumlo • .i,eco11do l'illl'u'e ,storico nth e~to ,vi'upponn. Quo,i 7lj estrt:"mi di un 11rcovoi- \'i't3 e di ruhura, tti richianmno al<'•me cl:illc 1Jivehe elÙ, il luogo di una \'ila 1l't• ,.,.;.-o alla luce del quale l'ou1orc ecru111 lo 110-z;nnì storiche e ;i.i pongono principt: rl re11.1 \•ernmcnt,- e 11icnomenlc unrnna, cioi- !:~~!~'::c::r:;~al~e~1:n:'i::t';:;:i:C:,'t:~:- t di(ft~ i,, :u~n 11:::!~rcl~~~ ~::~•e ~ta'~~~~~;~ ::::~~ J~a~~:~:~ 1 ~o d:c,itl:!'r°~~t:z:~ ::in at 1 : 1 },C 11ir-hc. dai f1ma1i1mi. d11llc tcomp03tc pauio rhc lw pul.l,licalo su J'11rco1nc.n10 ,ari ,•o bian 0 come misura la giua1izi11, la ,l'gni ni. a 1le quali è neceu11rio dua:sire, 1c si lumi {l)u ,.,:/(ime 1emporcJ e, de fa libflrtii; 1i1 dello perso1111umana, l'omore fro eroo vuole che la civihà rc1i1tn. ~kllc(l et .•.fogcuc; Rdigion et Cu/lu,11. e che pertanto prepari l'avvento del. re LII via de 1 ffl ,alule, il Dc Rugi::-iero le ad Il 1 ,r, 11 wto ,te/lo .tpiri111r1',: c. l'O['•<!_IUl!ll••no (li Dio in modo filiulc. non :-ervile 'Il dito nel n·lorno a:ta raRior,e, cosi nell11 filo 1t 1111 umi!me illlégml rccen1emcole ir:11lott11 (p. 92). 11. Una IIUO\'a cui <li cuhurn cri 10fia com .. nella politici\ e nel cp•tume: ur alla pcrkr.ione in itllliano) (1). ~i'anu capirà senza dubbio un JIO' 1 11e~!io ri _o~no ~g:i . i_deali dopo. lo ahcnaot_o predo Il Murilu II prOpone per l'appunlo ai t't 1- di• ciò che non si1'. ·a\•venuto ,inura ~1110 ':e::: .ili ';'~': ~:~o• ;~an:ie.~_\:m':1'i: -;~~ ~!iaf~n:~~:•~;•e" ~i i::~~io~•!o!:m~;ts~::.;it~le~ ~111~:al af":'e~o mi:1~1r':rt; :1:;1:nzi:;1~1::~: fr: diffe·enza c~e ti:- rasione e i •t.in •_o•· ~roccia ton prcciaione e c.hi: are:1..:11a le Jinre ;;tiano sulrapparc.ntemenle e decorntl\l Impresa d1flic1le ,e altra m~1, in_un .~o~ mnc;;:tre di rn'c t'Oatnu:ione, caralteriuan· mente cristi:ano: c.:rpirU anche che ti :affer do che ha abbandonato le. m11olog1': d~ 1en dola nei suoi (')ementi e di#Jtingucndol11 ma im~no In dignità e fo \'Ocazione della ~a 1en.z.a rint_1nciare a ~erti. pr!.!po~111d1 rea- dalle Hltre contcx.ioni del mondo pitl dir- persona umon:, se non ai lu,ora a tra•for• /11mo 1mmed1olo che 1_11e~1~no~1 d~r ere foFe :rl no~iro temJ>O, in .-;pec·a1 modo d:a more le co11di•.ioni che l'o1)11rimono, e a -dii? ~ nuove_ formulaz1om. uraz1onal.11te:.; quello comuni;,la. di cui e,11:·iha il mcrìu, fure in modo rhe t!l!60 poaa:1 1lei;11:unen:~ qui ,, pone 11 probkn,a d1_uno rnz1onnl11~ di O\•er me~~o in ,-ilievo le csigeu~e jni· nurngiure ìJ J)rnprip pune >1 lp. 80). Pc1 operata, non mera ycd11go&1<1mu •forzo d1 rial i e le benemerenze storirhe. Care <1uesto 11i richiede un (I 1100,•o .ii't• captar~. per con•.og!u,~le a_lbc~e, le fo~~ che 1.'etÌ1 ,iorìcn, che d'ord'norio viene <li 11 n111itU ». unu @11n1i1ù voll11 ,•cn;o i la 90c1età nella propnu d1t1lethca_. 1pr1g1o~a: rhinm:alo Unrnneeimo, ebbe il lorto di ce· 1empora·c, il sccolure. il prnr1mo (dr. I_, e i~ qut:'llo , ..n~ va nppro.fo ,:idito quell ac- sere 1111 ,ro,►ocentric.:r e fir~ col ,li,•enirl" magnifiche JlP. I0H03),. ndla Q~al~ ! 11 11 : -co'thmcnt? delle 11tanze 10C1~l11te.Jenlro lo inumana; in 611a vece può essere instou- ci l':aranno in 11rimo p1ono e 11 ms111cri .democrn1~. e n~n contro d1 eq.a, al qu.alc rnto un nhro umanesimo. \'eramente in " sul valore del'e ,·ie or1lin11rie • per rag ;~: i:;~:;:c sf'.~ra':~~ 1 -~n:;;,/:;_~'di ~:~rinc~ :~r:::i1·~~~1:. r~c;n~~~i~beil 0 ~:n:e,:~ t'ce::: giN~~::o ladi~~!; 1 t'7.'rofda, 11uindi OC6S\I cl-11e I.a '?ro.,petltva roz1on11li111c11_. ev11and~ @IÌ3no dell'uomo pcccaloro e ,cJenlo e il no può dire se e quando e come l'iJ°e:rl, eh-_~--;~•~ nd'.1c~ ad un vashegg1amcnro di conrcllo cri;,tiono della grazia e della li Orll tnnJeggiato \'errà rcolizui10: neU·a1. IP?s1z1on1 zl 1_umm1ste c~e ~ 1 ~ebbcd~i :~~~~ bertù • (p. lll.•Menire nelln ch•i)là onua· l~'I bisogno andare a\·:inti • occctumdo • .d11armate d1_bl".'dn1e all 1n1 1 o •""d" I 1 . te nino i.: 1• 0111111i~urnto :ad uno nui;uru C'lu• rischi de In libertà rrea1rice; conben.end che,. hen_no_1 n il~ent.e ccon ~10 ". • oria è e&tcriorc all'uomo, in una visione um:l• :i que;;:ta specie di ca11ovo~gime11lo dei ,·:r ~ca•~ u!1'.m1dt_ccnm, aino n. quei _frulh 11t1os- nistico dd'n rnihi'i il criterio di v.otutozio lori che in tulli gli ordini forù pr;mcstin :::1;o~e1 qu11h ancora •entu1mo in bocca lo ne C l'idea evangrlira dc\!o digni•fl de1'o :~:1~!io;:al:u.l6l~!~~c.~t;~~lu~ l~~!'~~~~e!1ci: fa Da cui quel i)rOCCMOdi revi,ione che prc- ~i~:~i:a e u;;:ir~n:r:è~°::11:~:o ,·:1~:"\: 11 : 1~: vorando per un a,·venire lontano qunnlv -~::~:~:n;:ii;~e~~::?giF::::f:i:i~\~:~~ :~:~ne;:~ ~~:~; ,~~::i c:jnc~7,i~~~1~bc;!:' 1 ~;~; ~iitù~ 0 ~1~1Ìo aqu~l:J)r;a~:z~:: di~7:, 0 .:~~l\: turd icdeM:a. anzi, luttn 111 ,piritunlirìt, tede· 1r.m1>i moderni eJ ull'idealc ~11cr11'e del inleHrale esprime il c:arnllere dist1111wo » 11<"& ad e-ie coscienzo civile: necessità che ~!~~-o;~o 11~ 11 "i~i~,:i:t r: 11 Ja 1 ~:~e 111fm:~~;11~~~ (ph 2 ~tritaìn 1Jecive,·11 111u\;.1e nobili c- Poesia (VI) E,ce in que.di giorni il ,cito qu.1dcrno di Poesia che col ·47 si rip,omelle dì usd1r regolar'mente ògni Ire mesi, si do po/et con /inui'Jre a ,volge1e sen:o in/euuzior,e /'opero critico gi(J introprcsa cor, un rigore e coi una sensibilità che /ionno già oolso o }aria conside,are davli sleui slronicri (~fr. ( /o- 1cicoli 23 di Poés'e e 83 di Honzon), pe1 lacere di tu/li i ricòn~scimenli ilafioni, come uno delle più importanti pubbficozioni- del genere. E non che ce ne sior,o poche e di ,ca,◄, ,ilieuo. Al contrario. Ma cerio Poe– sia è uno delle IJeromenle più '' intcrnazio nali •• per la la,gheu.a dei suoi infercui, t.. /orse è anche uno lto le più /rul/uose, per chè non .si limita olla porle sftel/omcnle mO· demo c aoanquardi,tica, eh' è quello sulla ••uolc di soli/o più ,• appunta lo ,;urio111à. No. Poc1ia. -tende a mos/ra,c, con .saggi e ~1:~a:ffita11:~~ ::mt 0 d : ,a~::r. t c: ~~~::'. M e la pro}or,di'!àdel lauo,o poetico, e le ri,pOndenze risconlrabili da un ~eco/o, do un ;~e~:,o~: :,i·a~':::.pci/a,:,t p:;u!~;:';;r:,: , un sempl 1 ce eppur utile compilo d'inJor– ,ia:l'lnc, btn,i per ,oddi,Jore a un più me– ritorio. pe,chè più ombi:io,o, bisoqno d: ·hiari/ica:ione e di oe,ità. Uno ,ioisla ·• a,.. 'uo/e " in.tOmma. <..osi in questo sc,lo (foa– /crno, oflre al p,oscguimenfo e affa3piorna– mcnlo def1'c1cmpfi/lcoz.10ne poetica italiana cO-nlemporanea (con oeui di Hacchelli, Her •olucri, 8clocchi, Oc Libero, Gol/o) quasi ,occhiu,a lta due lllggi di Ve Hobcrtis Ju Campana <! di Vivr1r,/e su lJloke, il Lei/ore lrooc,à un srnpoia,is,imo saggio di l:.lio/ w che cos'è un doJJiGl> (ch'è lullo un'e30/la– :/one di V itgllio e dello sua poe,in) e due orivir,a/i proue di cri(ica stilistica o /rrmo della NfJ}cn ( su/ Pet,arcoJ e del torciti (,ul ToJJo), 7 ABBlAMO ricevuto Ju:,; RoussELOT: Max /acob {L.homme qui foua't penser à D1eul, P.am . Lafiont, 194b, pag ne 164, li. 120. Lo figura di Mox }acob ( orre,lolo dof· la Gutopo nel Jebb,aio del ·44 e morto poco dopo, con lo slcllo gioi/a, nel cam– po di conccntramenlo di Uran~y) nel· l' cntormc /iorilura di ,cri/li apparsi su/ poela in Fronda, dopo lo libero:::ionc, ho doto ftJOilO su una ha,e conc.o,d~ menle ammiraliua - a due ben J1oc,sc inkrprda:ioni. Va un loto quella che lo a/fianco ad Al}red Jorry r,ei /u'>rf– ciOJJc della /e/fe1o!u10 Junombolcsco e lo coruidcra in ,aJlar,:d un ,ub/ime pagliac- ~:: ~~ 1 !n:ic;ar~i~,:;~n;.~:e ,:u/ s::,r:o p:~ genio/e ltoiJalo: la com1er1hne al collo· /ice.simo. E f'afl,a che, al contrario, lo conside,a seriuimamcnle oddiiillu-a un ,ar,/o, che un bel giorno bi,ognerà pur pensare a canon ::are (ne-rfi ultimi tem– pi questa scc-ondo folcrprelo:::io~e 5emora lcgge,mcnle prcoalere e dpparc ,o,:enulo onth~ do uomini della chie•a}. Jeon RouJJelot non uila d quoftft=are enlrom– be I~ in(erp,cta:ioni come " feg]ende " e con/or/ofo dall'Intimi/a da lui, come /~uc neuun a/1,o, ovulo col poeto nc,g/i anni fmmedialamcnlc prccedenli lo nurle. ,i propone di Ja,c il punta su Mox Ja– cob ner of/erm(Jtc quella che egli },a due leggende ,cnfc come lo ·• Verità ·•. Lo quale può sinlcli::o,si cosi: " 11èun pagliaccio, nè un sonio: un 111mo ", con l'aggiunto '' un uomo che Jacevo pi:n· ,ate a Dio''. Il libro del Houuelol /'l'On ha la lradi:.ionale andoluro d'un Migglo critico: coglie il poeto ne/ pde,elfo di Saint--Bel'.'Oil ne/ ·41- e lo accompagna fino alla morie. è lessufo su uno I ama di inconlll personali e di /llla corrist>on· denzo, ha innanzi tulio sopore di lc.tlimo-– nior,:.a. Un tale upro,e, l'oppo lo d 1 11• I· (e lettere intdile di Mox )acob, /'abz'te cru/,u:iont:" del uolumc, la oit'eHo espru- 1ioa e il colore clic dnirnaMJ /e .tue /Ja· gine, ,ono afl,ctlonti Jalloti che concor– ror10a rcnt/cre p.c,sua1i1'a la Jalico di /con Ho11~1clot. I:, che comunque Jon,io del libro uno lefluri2 atlraenlc pc, fui/i e indispensabile per gli 1/udiosi ,Id poe/d. GJ04CCHl~O PAP4RELL•: Tra Uma'"esimo e Ri}o,mo (Napoli, Lih,e,in. Sc1ent:lica t::di· lrice, 1947, pagine 120. L. ISO). A I centro di queslo sagl,'/io è la ft8ura di Eneo Siloio l'iccofomini quiJ/e apo-- 1/ol-o dd/'Uman.-simo nei poe•i eermani· ci, l'opera da lui svolio In tal ,en,o e pa,ticola,mcnlc il Jocumcnlo che !I l'tr porcili chiama lo sua Poetica t:' che sa· ,ebbe l' epi,/olo 402 direlld ol co1 1 1i"1-0fc Sblgncw e .trrilra d-:, Ncu•ta-1/ il 27 ot– tobre 1453. To/c nudt:"Ocenlrolc cliioma, no!u,olmenfe. in cou30 tulio il .-,r,s,o p,oblemo dei rapporti l,d Um1nesimo e Ri/o1ma, che il l'aparelli es·m;n1 ilfu· s/rando jr, oari c:opiloli ( che vanno da Ec,..harl a tftumo) la suuen/e le,I: " Non rcrlo ,lo/ seno d;fl'Um1ne,imo ,o,ruri ,,uclla corrcnle di idee c"e 1/oo,– Vo cond1ure olla Hilorma; ma /'Um ne· ,imo ,leuo, arrivando in Gc,m1nia, ui trouò lui/o uno tradi:•one di pcn,iero on– liumctr,is/ico di 01igini oet~nome ~ ormai in Ja,e deci30menlc a,cendenle. J),. qu~l– l'inconlro nocque una nuooa cu'furo ;n cui te due coirenli, dopo eucr,i a p imo giun/:J combollulc e ,upinle, /mirono a lun'"'O ant/11,,. Ocr C"nf 1ui·c e a..Oia•,i, or– mai 1'nscindibi/i, oe·,o il pran fiume del· la R:t,,·ma ". Il Ot1fumclta reco in ap– pcr,Jice 1n lraduzio ..e della cojidrtlo Poetic:i di Enea Silvio Picro/omin 1 , }ot· r1 ,fol.'o slt".tta p,.,.,,.,relli c/,e Pià oo.-va curato presso C:arobba lo prim'1 oe,,ione italiano delle Miserie della vita di C(l!IC. Vst\'OLOD GÀRSUf: // Ji~,e rosso rro,·no, l::i-– naudi, 1947, pn.gine 100). Nello ricca ,cric di n"rro(o,ì ,u•si del· /'Ottocento v,.:oo!od Gàr,i-i pu, c"n un'ope,o,:là b,e1ie (tronca'a dal suiridlo a lre11lalre anni e dalla ma/otlia ar,cor primo) i cui }rutti po1•or10 esser coni~ nuli m un sofo volume, ha cc tamt:"rte u11 !IIO posto e di ,icuro ri/ 1 cvo. Va qu:ndl lodirln l'ini:iafioo di p-es~n•arfo lradolto r,c//' " Un7oer11fc " Cin~ud.i crn due racconti: dei quali quello che dà il ti– tolo rii volumetto t:"che è l'ullimo ,c•il#o dal Gà,sin p,ima di tJfjor:dorenella ne– u,osi che lo con-luceuo olla morlt. è on– ch<' il .suo capolauoro; 'e /'nitro, Nadicr da N'.kolaievn~ è uno dei niù alti a do, la mhuro dcli' o,le di que,lo ,cril'ore. il quoTc, 01/e prese C(ln und ,toria d'omore e di ,cdtn:ione che fir,i1ci- co., un de/ 1 /lo da cronoca nero, 10 oueivo,c una misu– ro che con/crilce e/ficncio feflcra,fo ofio paeina e so ,ofoorsf d1//e Pduzioni di un }acile •eo/ismo in nome d'una •· Oerità " più pro/,.nd1'. Ollima fa prefo:kmc di Leone Gin:burg la quo/e, P1t1 .succinta com'è, ha oalore di saggio cril;co. lL P1CNA :~~:::~~~:8: d';ì ;::ag~~~i=:~~ ;~:n~~c:r~~ ,•ersa, tutte le veri1à :aHermate o 11rel!et, :~; 0 c~~fn! 0 ~:di~!e::i'\ 11 ~r :'i7<t~~~e /:1a~:~ d11''o Sl.urm und Dron11, fino nU-11vvcnlur& t~;liì d:;~I 'ftj::;~~~~~~ 10 (~. li f~· u!~ara!:/ri~~•11 i~ re, Clrnrnio1, Journet, ecc.), che ~ianno ,-------------------------~ ._i'l,.ri•n 11e nll111uo cnduta. in uoo ricerca di 11111,rofontlilo i ,rc,:ncclli ed escmp!Jficato q"ci rerni irrtt1;ior,a 1 is1ici che !• pt"rcor~on? _e 1;;,,"='"='"""""'"""""'"='""""""""""='91\ le forme tlcl nuO\'O um:mcs'mo rris inno. -che persuodono il Dc Rugs1ero ad 1ndiv_1- Fort.e Je do'oro!e ei;peri('nzc <ldl11 recenti! du11re come mafoltia roma-ilico lo • malnmo L J B R E R J A i:uerro favoriranno 1 3 rncJi11u:ioue. 6U 11uc: mcn111le che era ,11lle rndici d,-1 confliito ,. t,i lcmL a1Tret1o>n111110 la t;oluz,one d1 Una sorfa di p,oceuo al romonliri',mo - e S L · molte cri•i foto>nli cii 1111rirauoo la vi11 od CO"\ CSI() olle ,u .. filia7ioni immedi 111e e me· cienze e ettere ordinrimenli ci\ ili p1i1 ri~11e11o~idei dirilli cfi111c- che turti el,bi"mo rir,-nu•o ne.ce. . ,. --------::--.,,.- dc In 1,er~<.uio 11 munu e 11dl 11 d gni1à del rio 111fine di riporlnre la regione tu quel RON.4 - p;.,.,. M•""-· • - r.,. H-'" Ja\Oro, più li~i a 1 11Lgiusli,:iu e fedeli alla •t:"gfl'Ìn /alicoa,,mer,le conquistalo, ~al qual~ ---------- ,cricà! • in•uizio~i•mo. e,letiamo, prnmm11111mo, m1- 1riri-mo fid-i,mo rdi11io■o t"d altri innume– revoli i,mi hanno farto D gora per seolzarla , : pro7cs'IO che 1t1 confi 1urò come una 1011~con· tro • qucll11 che Vico chiama lu barbone dcl- i libri che "i occorro110 ... PAOLO 8REZ7.I GAHZANTI EDITOHE )11 LAN 0 Michele aponaro MICHELANGELO la fip.1irt1 del pi,) com11leuo lf""io 1/el Ri1ia3eim1m10 ril'il'e nelle JJagine dtdicme e ,,moro,e 1lell'o11tore delle biografie dì Foscolo, Cllrducci, luopc,rtli e Mn::::i11i. llr• .tOO ~aell'~~•~;f:,n~r:~ic!~~~:;;;dl0i: ;!u!:~:; I .!!,;"='"='""""""""""='""'"='"""=="""""" 1 (Il J. MA1uT41"'1: U1111mri111w iu1crr11lc, 1rad ili G. Oorc rn•1•1lut:1dnll'A.; Editri" t·r S111Jiu111.Il.omo, 19·16, ·•-------------------------•

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