Fiera Letteraria - Anno II - n. 15 - 10 aprile 1947

FIERA LETTERA ANNOII-N.Jo ESCE IL GIOVFaJÌ • Settimanale di lettere arti e scienze IWM - JO A11rile 19~7 l'NA COPIA LIU.E :15 ~+>-(-,.(-,,<-,(-.-<-..<-,+---<~<--<--..<-.--E--. i Direttore : G. B. Angioletti t i Uire:z:ione e retla::.io11e: t 4, Luugolcvere Tor di Noua 3 • Tel. 55679 j -t->-+-t->--<--.-<--~.-<--•+-<-v-E-~~ l ç Abbonanumti: aii.ouo L 1500 • aoouo con t pagamento eemettralc L 800 • 1u10uo con Ai pagamento triwc1tralo L 4~0 . E1tcro: •n• nuo L. 2500 • Quota mentile per abbo– namenti flpeciali ( insegnanti e studenti) ~ SOMMARIO: G. B. Angioletti : Dalla libertà alla saggezza G. Santonastaso: Socialism.o. e Religione - R. M. Ue Angelis: li. cielo è vi.cino alle 11w11t.agne (li) G. Caprom: Due poesie - C. Cases: Ernst ]iinger - G. Petrocchi e li'. Ulivi: f Ammi,1i.,tra:ioue e PubbliciW : t Piana Mudama, 8 • Telef. 50.919 .l f EDIZIONI DELLA BUSSOLA tj Poesia it'!'liana delC 800 - In memoria di Arwro h'lartini: Scri.tt.idi: G. C. Argan, C. Brand1, L. Dc Libero, V. Gu.zzi, A. Savinio, L. Si.nisgalli, G. Ungaretti, L. Ven– tu__ri - A. Pellegrini: Visi.la a Gide - Note e rassegne di: .K de' Conciai, C. Lozzi, E. GaHuppi, E. Fulchignoni, P. Brezzi, R. Assunto, G. Aristarco, A. Bizzarri L 125 . PubbHci1tì: al mm. L 25 r co1)ia arretrata L 50 A ROMA --+--+--+--+--+--+➔--->--+<-+--+~>•i 1. s,-c11UoD! i• .i1bo•••-•o poo1oJa (C,oppa t ) ~ i"-< < ( ( < ( < < ( ( ( -(-.•-<-,-<-.t UN ANNO DI LA V OR O .);.....,.<-<-..,,.<-><-<-<-<-<..,,..,_,.<-<-...,.<-<-+-,<-----<-<-<-.·...,.<->·...,.,._,.<-> t f Dalla libertà alla ! OA (,,IUESTO NUMEHO LA 1 t I t i f FIERA LETTERARIA f saggezza i ! U :-: ;umo fa u~civa il primo numero to pii.1 è dlic:l(:e quanto p'.i1 (· libera, f • \· cli qucsLo g"iornale. Oçcorre rieor- ~l: ~i sente il bisogno d1 giu<.tilì.:nrln, .,1,. • • d vi •• r arncchita i nuove rasse,,ue it.aliane e straniere cl e dare dlC usd in tempi cliffo.:ili? Come qunsi CO!-:-t in sè nprovcvolc, C(ln uni, ""r• o vf'i•• dopO ogni grnnclc guerrn. l:1 gl'nh.: si sua vaga huuionc wn:,nitari._licn, al- 1 ojfriranno ai lettori un cornpleto panorama dcll' urtc, era abi uarn ,. non d:irt• n~~::.una im- !ora è meglio non scrivere, 110ndipin- della cultura e della scienza nel mondo, uscirà an- portanzn all,i vi1a :illruj, e moll;:i, gcrc. St: non ,si 1': convinti ch1.: In ri- ~ troppn, .:illn proprin 1 mirncolosnmente cerca della v1.:rit!1,per un fìlosofo, pr<:-- "'I zichè a. 8, 0 : 11 \f.' scampata nll,1 :-.tra'gc. Donde la triste :.uppone lo svincolo cl:t og-ni çompro• al!canza cli cruclcltà, di egoismi e di messo p adall:mH .. -nto :dlc.- ncc('s::.i1à paura che <luvevH tanto offusc.\re il dc.:I prc~cnte, allora è mcgliQ nbba11 1 2 p a g i Il e scntimcntodella libertà rccupcrnta. ~la donare la lìlosolia. L'uomo, l'incli\·i- mentrc nel dopoguerra prt·ccdcntc prc. duo che vogliamo liben.1re e non dc• 1. * valse un 11 certa rnflin:Hcz:,.a cs·etinan- primcre, si realizza soltan10 st= perse- T: $ te, in questa si notavn, e ancora e.i no• g-ue la propria vocnzionc, se trae IUt· t UN A CO p I A CO S. '/' A L. 3 5 ! ta, unn Fm:rnia dì abbasF.irc il tono, to il poFsib:lt: tk11\c proprie a11itudi- t t di pareggiare le forme, di portare in- ni; cd è p<'r qucFto che II una :.ocieth i * "'f som1·nn tutti i componenti della socie- di cf ag-gr<'gnti II preferiamo 1111:1 ;;;ocie-1 i' tà a un minimo l.'.QllHl!l denominatore. tà cli <( persone n, non già chiuse nel I r Gli abbonati saranno informati direttamente dal- Si os cntnrono 1·inclcg:1m:a, In trasan- loro egoismo, ma solidali nel dnrt:' tigli T ! clntczzi:i, il \ingunggio uppro;::.imntivo nitrì il meglio di loro stcs~c: in quc· Y l'Amministrazione del conguagl.io delle quote. f <" abbrcvi:ito, e .si pretese di imporre sta socict!i, l'nrti"ta dia l'arte, il poc- i Ì un.1 figura LlllHl1H1 do\'e 111111;1 1>ii.i, e- ta la 1>0Cs;:1:e divcnlcrnnno memor:i• Ì nissc affìch\lo alle nppnr1.:nzc, ma tutto bili, co.<-1 come ogg-i sono mc.morabili ,i. M:ntur;s-.<: dalla pienn interiore elci gli artisti e i 1>0Ctidel passa•o, nnchc f.. f sentimenti e delle idee. Figura a.ssur- ~ clalla pi{1 profonda soli1L1di11e tras- Il prossimo numero sarà dedicalo alla v da, come a~surclo è 1utto ciò che non sere In forzo di dirci pnrole che oggi I~ ! rag-giunge una ronna ('Ompiuta. Quc- ci consolnno d'esser(' vivi. i" e u L T u R A n u s s A t sto desidccio di es"ltasionc dei conte- Dopo un anno, la fnn,ione di , 1ue- + v I . .__ _______________ _J ! nuti e di, redenzione per livellamento e sto b'"IOrnale si prccis~. Un m1ghor:,~ ~ t non per super'::imcnto, non poteva 11 0n mento nelle concl1z1uni generali del t..... >·<-+-·-+··➔·->· ➔·➔· ..... >-<->;~"'->-<->-<->->->·~->·'->->->-+->-+"->~·._t. influire ~ull'al'tc e !'=ulpensiero. Resi paese c'è stato, e il libero g1uoco del- c<:.it.-intidalle intimazioni di critit:i acer. le op;nioni ha resistito agli as;;;nhi 1>0litica che consente acl ognuno ùi noi bi O !-provveduti, di piccoli fìlosolì ag- pili v:olenti. Se un certo di.::,ordinc di aderire a un partito, ma non si np– g•·•wigliati nelle astrazioni, di politi- persiste, sarebbe follia opporvisi con poggii:i a nessun partito, unn politica c,inti pieni di rancore contro la lette- la rinuncia alla libertà. che ignora i dogmi, le strette osser• rnturn t:hc li aveva respinti, scrinori e Occorre piurt~to che gli italiani si vanzc, gli inquadramenti; ma che di– arti-.:.ti parvc:ro rinnegare il lavoro pt~r abituino nd essere liberi, esil!cndo fende beni comuni a luni, difende i wnli :.umi compiuto: come se. l'inquic- spm,taiww 11 cille da loro slcssi \'ordiiie singoli conLro lo tirannie dei pochi o tud:ne dd mondo non fosse un segno e il rispctlo alle cose rispetwbili. i dei molti, .dei potcnli e degli uomini di malattia mn di salute; come se agli tr.lttn di non cedere nlle tentazioni, cli dclÌa strad:!., dei moralisti e degli ipo– nrt:sii fosse riserbalo il compito di cli• rinunciare all"nutorità inmO!-l:l con In criri, dei conservatori e degli avve1Ìi– s1ruggcrc l"arte e non·di ,servirla; co- forza, cli impedire allo Stato di divcn- dsti. Ed è la n pelitica ,, che meglio ma se i principi e~tetici e morali po- tnre un dispotico tutore, indiscreto pn- si adclicc agli scrittori, aKli artisti: • tessero a un 1rallo esistere come sem- dronc dei nostri pensieri e giudict: dei non l'assenza, non In rinuncia, mn unn plici cnuncinti, senza prendere corpo nostri sentimenti. Questa può essere, partecipazione atliva, appassionata a at n.n•erso le opere e gli esempi. Si a,- se si vuole, la nostrn H politica ,, : una I questa antica e sempre ri1rnovata lottn scutcva - e .Sicliscme - .sull'arte, se _________________________ _ doveva essere sociale o individuale, npparcnza O .sostanza, umana o supe– rumana, e intanto non si creava quas; nulla. Le nuove genernzìoni non si so– no sentite incornggiate allo .studio, al– la pazienza, :il mestiere; ma sono sta• te lasciate in balla agli spiriti scon– tenti di tutto e di tutti, arrog-anti, teo– rizzanti. o ag-li innumerevoli u satva– tori dcll'umanit!i 11, sostituiti~; ai de– precati II salvntori della patria "· Eru triste vedere .come i giovani nu11 dessero ~cgni di impazienza di froutc alle H <lircttivc" dei vari Comi• tali di e,alute pubblica, e seguissero docilmente i pii.1 stravngaoti consigli, timorosi forse cli non apparire :icle– guati ai tempi se.: ast:ohavano g-11 11t, pulsi del loro ingegno e della loro fan– tasia: i soli che contino in un e-io,,anc Fummo ira i primi n rCa!firc, e 11,. clicammo con qualche insis enza <1ucl· li che ci" parevano scopi ·univers:tlmen– te nccettabili: ritrovar<:, nella libertà della persona 1 l'autonomia c\ell'ar1l: t' della cultura; proseguire senzn di– strarsi il proprio lavoro; avversnre i fanatismi t i rancori; disimpegnar.si dalle ..imbi✓.ion1 loc.àli e nazion:1li, abo– lire le frontiere spirituali, guardare al· l' F.urou.a, nl monclo. Pro1)ositi molto semplici, :ibbastan– %a chiari, nei qurili crn implicila la fe– de nc\l';irte. Nell'arte :.i crede o non t,i crede. Lu strada di mezzo non con– ta. Se non si è persuasi che l'arte tau- AHTUHO MAHTINI: I.Il Ciusii:fo (pnrticolure) ( Vedi f)flgina n. 5) contro le forze che s.i oppong-ono ad una pili degna, libera, felice realtà umana. I nostri 11cmici, come i no– s1ri nm:ci, sono dovunque; e come prenderemo il nostro bene, qu::mdo coincida con il bene cli tutti, là dove è possibile trovarlo, nnche nelle idee dnlle quali. ci sentiamo per naturn lon– tani, cosi rifiuteremo la connivenza con uomini che delle idee pili vicine alle nostre sj servano per nnscondere equivoci interessi. In quanto abbiamo detto all'inizio è implicita la nostrn opinione nei ri– guardi dell'arte d'oggi. \"ogliamo per– ciò tener conto più elci risultati che non delle inten,-Joni, diffondendo da persuasione che le opere primn Si fan– no, p0i .si discutono; che i modi espressivi non sono la vernice, ma il sangue, la carne delle opere ; e che 1\ nostro tcmpc nvrà un suo volto solo quando sarà scoperto e delineato dagli artisti, e avrà un'anima solo qunndo esso si paleserà attraverso una cultu– ra che continui, e ncn interrompa, In grande corrente clella civiltà in cui nncorn crediamo. Rap:do è il tramonto delle idee im– provvisate, e già cadono le esteL1che e le filosofie scnturite <lalla crisi. Noi dobbiamo riconqui.stare la saggezza: che è cli nobile e sereno aspeuo, sor– ridente, illuminata, pietosa; così di– ven<.a dalle immagini funeste e fune– ree che ci si vorrebbero imporre. Da ogni paese del mondo si levano voci di uomini liberi e coraggiosi pcrch<: gli informi spettri dcll:1 paura e della contrizione siano fuga1i. E forse que– sta antica rerrn, dove lo .str::miero ascolta ~memorato il respiro clella fc. licità, dovrà rcstnre muta? Alla natu• raie intelligenza del popolo dovrà for– !-e opporsi In foma o la tetraggine o l'infatu:izione dei cattivi mncstri? Noi continui:1n10 il nostro lm1oro. Ci imponinmo anzi un sacrificio maggio– re, un:1 fatica pili g-rnndc, pcrchè que– slo giornale cli,·<'nti 1 di quella libCrtà e cli quella saggeizn, la voce pi{, di– sintcressat.i ccl CS(:mpl:irc. G. B. ANGIOLETTI Socialismo e religione di G. SANTONASTASO Jr. ~01..1,u .. 1,MQ irr,m11>e11el m1J1u!o motfo.r· 110 come rtligi1me dei 11orcl't, 1/cgli ,#rot· ,,,:i. cnme 11/tima er("sfo cristi«11a. Il .«'nti· 111.elltn di ril,ellit111e al Jt1mwio <lei ricch;, f• ,lei c1111italis1i,nl libcrulìsmo in1cs1) in w1a /,m:io,w .,olume,ue co1 1scn:111r.ce, det• le al primo t.ociolismo 1111 nffli-no rc1igioso. fa 1c1uio11e tli 1111 mwi.·o cristia11e.~imo, eià lcl~·cc ,lc/l'1111umiui, .che 11111111Ur1111to il (lmi– lismo rii cielo e tfrra, 1>0rt1wf.1· l'i111p11lso a 11n 1JÌ1Jere fclit:4> i11 </IH!S!O mo11do. cmun) ogni 11.~ctiimw medievfllC u ce!cbrm:u i rì· uef11tor,._ i11c«rm1zio110 d"idc11li. t11to1J11 /or mn di 111e.s.si1111i,11110 socfolo i111c11siuimQ. 'f"orw e pr11tict1,scieit:;;(1 e imlustrfo. pc11• .<ero e,/ auo f11rmw i11lf!Si come 111111 fctle 1·i1N111/l'. l."af/eggir.mcmo emotiuo /1111:cMtù:o ,lei primo socwli.:imtt $<trà sostm1:folme11tc critica dì osnì dogmatismo i! ,:crnrd,i.mio religioso del. $Ccolo scors11, vcr q11a11to 111101Je di.."c.5e di effimera ,. .sirptw tMptY: ric,1:a mi.:it1c11 .si sitmo vcnutc crca11do in .scs11i10_ 1,a rclìsio11c, primfl del Marx, nel· le Gorr1•11ti iocìa 'iSle si f/$(mrisce o in mw religione ,wwrule o i11 1111 a:tcggi11me1110 imlZvid11a{is1icodi libera rcligio.sdtÌ ,li de· rilJ1i:io11e rou.uca1111ia1111 o i11 /1Jrme fii mi· .s:.icismo, ili cm llllti i 11/Q!jvidi t!f"csia mc,ltC'Vale n//ìorc1110, J.i 11rotwn co11tro il ,lomì11iu 1cmpor11/c delfo Cl,iesn (5',int Si· mo11, ,..011ricr. Pm111ll1011). Tt1le .soci"li.smo, pur svil11p1H111tlu.si ulle b11sj maw.ri( 1liSJi• che dcllfl /ilo:HJ/it1clcllfl ri1mluzio11e fra11• CC.$(•, ebbe 1JÌvo il M?'llimc11t~dc!L"ì111li1Ji· d11nliui, delle f11col!ti /a,1tas1iclie e i111ui· tive 1/ell'uomo e. /H1rtc111lo rlllil~ /ifos,./ia rii IJ11cm1c o d: C,mtsio . .ebbe ùi passione ,!elle itlec, il f11.sd110 <iellfl co.•1r11:10,1r ùtei.r losica, 1111r imµuswmlo 11cl c11m110 econo· mico critiche flCUlis ..,ime nl cc,pi1,,lit1m<.<. Noteuuli.ss:"mu /11 l"nccanimemu dcmoJi·ore 1fc/~~~l t::C:!i~~,:,t!'~l;;~cl;a ~':co;~:;":;11 ligiosfl, 1111 pro/omio spirito crù!imw, o volle cli. dcrivm:io11e fi11a11cl1eµ11scu/ia11a. Ma11 m1r11u cl1e il. sociali.smo romantico .,. aris1ucrntico si 1r11.sforma r,., soc:"ali.~1110 tK:Ùmt.ifico,la 1cligio11c, undi,e sollo l~im• 1mlso del. cforwi11ismo, perde fo sua wi.· micra for:11 rim1011atriccdel cuore umano e di1Jc11tamom,m/tJ s111>erato da. superare netfo Moria 11ma11a,pcrcl1è •· c,wre Ji un mo111lo .scn;;;a c11()re, la cui 1/is1T11;:io11e è una ,iecc.ssit,ì, J>erchè" la 1lis1ni:io11e della ,eligio11e, felicità ill!i.soria de/. popolo. è unn c.sigc11za clclla sm, fdicitù re11lt~" (Marx). li cr,iS1ia11csimodeve scomparire con la 3ocictà ca11italistiet1, con cui ha .smltlii.i..so il 1lomì11iopoli1ico. Jl panito clegli operai deve libcrtirc fo co.so, 'c11zudallu f1mtusma· gorUJ re!isiosa. Il '-forx, i11 0111Ucsi. al Feucrb(lc/1. co11siclcrn la religio11c 1111 pro· douo socilll.e che 11011 si risolve solo nella cssc11za 11man11: la religione corrispomle alla Jormn cco1wm."ca. perciò e.ss11 1w11lw ragione ,tessere i11 se .stes.su . T~arcligìo11e sparirà .:iofo 11iu11itlo raJ>porti chi11ri e ra• p.io11evoli. si a11plicl1era111,o tra gli uomÌlli, 1ibern11do da ogn-i mi:.tica 11ebbia, e sii 1w111i11ì li&ernmc111c associ11ti ogirmmu co· .-.ri1•11tcme11Je e sar1m110 paclr1111i del loro r,roprio movimento socicile. Og11i fllie1111:io11e11111cu1a soompu.r.fràallor– f/1UH1clo produttori e prodotti coincideran· 111,, se11w. resiJ.io, e il risp,c.cchwme,110 rcligio.Jo 11011 111 rù rm;iou d'essl'r" pcrrl1è 11011 u'ha r,iù ,wl!u da ,iJpecrl,iarc. t'anar– cl1ismo russo 11tul11rrcì nel!,. foruJula !)4Ù. 1Jtofc11111 fu rt1Bi911i.d1>lr,tu1:v110; men.tre 11el marxismJ la religione .1compariri cu• ,u.g 1iortu/J) d"lln (ffofettica 11111terialisticu, ,udl'a11urcl,ismo è ri11mliata pr.r 1111 senso i11tli1Jidm1!iMico c..s1cti:umre. So/o• l'ateismo può liberare l'uomo: se Dio c.5."ste, -l'110· ,,,o è .sd1ilwo: ma l'uomo p11Ò, deve essere libero e quindi Dio non e.~istc. I~" {011,1 co11tro fo rcl,gione nct111ist11 il e11r1111cre ,li mito libcmtore che colpisce capital;"smo e bnrl{lit:sill 1>ersempre. l.(I Rìvoluzio11c mo· 1/erm1 i11i:iwasi (/(t}fc. Rifar11w. s11ilup,:1fl..– wsi a//rtwcrso fo rivolu.:io11e frm1cese, deve 1t{11111{ere fotulmcme fil Socillli.smo e libe· rare l'umtmit(Ì d11 tlllti gli idoli c/ie le s,mo ,l'impc,dwrn,110 11clle vie tfd 1,rogre3• so. Il Socia.'hmo miglior(!.rÙ, i1u.:\!s.s11111e· me111e i me::i 11rti/ioiC1lì i11 cui 11ivll. [,i r111esto111/egp.wme,uo so1,ravvi111:mo i mo- 1ivi ill11mi11isticiche lo sll!$M mlllerinfi~mo s·orico de' Marx 1wrl<w11 1d s110grembo. l'llar.t lu, m1 sc1uo 1,rof,mdo delfo sforic~rà 1/ellc i.su1u:i1.111i (l rlci /e110111cni ('cm,omici, 11111 1~ s11c basi materialis1icl1è (lcllu co110- $Cer1:11 gli i111J>et/i$Co110 fo 1:a/1110.:(ouc 1He- 1111 1/rl /JfQ(lur.~ì ,Icl!e- forme spiriwali. Il

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