Fiera Letteraria - Anno II - n. 1 - 2 gennaio 1947

l·JEll\ u:rrrn\MI\ e ENTRALE E LA NO 'TUA I' SERATA INTERNAZIONALt: Incontro di scrittori ungheresi e italiani per cl"re il buon muro alla ripre5'1 t!~i rapporti c11lturt1fi; fo 11110m Lngher1t1 Ju, nw11clt1to t1 Roma due M.'rittori "a11te11• tiri". E etile In /)(>ll:1 di t·irgolare l'oigelli• 1 o, percl1e ne/ rt>Cl!t1te JX1S.'1.(110 Ili le-uerawra u11gl1eresl' uu ct•rlo cu11osci111a in Italia. mo 111 ge11crc tJtlrt1vcrso 1>rodu1t1 d, dete– riore f!ii;L>Orrn:iom.•: ro11u111:i a pe11nn cor– re.11tc e commt><lie di /nei.e 11.scolto. (t:11 11ostro fJOpolare <111oudiauo ebbe J>er qual– che 'IC'III/JO mldir1tWrfl '11,lli rubrie!t ''I.a Jwi:elfo 1111gl1cres4.'··: 11110scacciopensieri). Ecco invece che i primi scrirtori 11n1d1e– resi a sceruler /n, noi w questo dopoguer– ra ,wri $0110 il commediografo X o il 110, velltitore l'. ""' i/ miglior J><H!la della !:ÌO· nme gc11crtt:.io11e e w10 dei migliori pr0• ., ,.1ori: Giulio /llyés e L<U!i.dno S:.abò. Av– vertendo l'impor1<111:.a ddlt, cos", la "Fie– r;." coglieva J.'occasw11e 1>eri,witare i due scrittori <! ,,u,,lcl,o raf)prese11t<1111.e della ,wova Urigl,critt. D<,l cw110 .suo l'Accade– mia u11glieresc iu. Rom<t irwitava un grup• po di 5crittori italit1111. />111110 materiale d'inco11tro: l'osterio dei Tre '""'"'i /(lmO• LADISLAO SZABO' tlale,w /_,a:.slo, IJrdirh; dr, ,,urh~ iwlimw A,1gioletti. u,,~,rctti, Ali:llro. Mort1Vifl. Pioi:ene. &wi11io. .St,,isg.illiJ 1Jigiare1tit Bi:u:irri. Fulcl1ig11011i. De C011ci11i. l'i,ì ol– cune s1g1wre 11011,crittrici, 11111 imllspe11• subi,i come le f)tlll"e /rn le note. In lutto Ullll 1re111i,u1di per,(Onc. stmtegicmuente di– !'Jlribuite w tre wvoli .,ecoudo il pren,len• IP interesse degli os11it1: così 11011 ci /11 1tliiflccio da r<w111cn• 11em1d1e 11ei primi. ci11<111c mmuti: 11 /UH!tt1 !Uyé$, JH!r esem• f)io. si trouò /"<1 U11gt1retti e iriìsg,,lJi. mentre il 11arr<ttore e saggi!'Jttr::,:,abò avevt1 t1Lca11toAla-t1ro (da lui t1111mirt1lO e tr(l(/ot- to). . A questo 111111to .(arebbe te111110rii dir (JU(tfcosa dei cluc scrittori 1111gheresi. J\lr, è doveroso premettere che il loro urrfro a Romtr erti statv 1,rcced11u, da quello ilei 11uovo direllore dell'Acc(l(/c.miu d'U11gl1e– rit1, Tiberio Kanlos. Il 11ome di ,,,,csto g,Q. rtmc studioso è di per .çè gartm:.itr dclfo .,('– rietù co11 cui Bmfope.~t .~l<I ripre,u/e,ulo i rapporti c11lt11rcrlicon J"ltolfo. Già ost,..g• git11 0 dai 1mssari regimi del Mto ,,aese Kt1r• dos. pòlitictrmerite 1101110 di .(i11istrr,, è c11l– wrnlme11le ;i mtrggior umanista d,ell'<1ltlw• le ge11era.:.io11e1111gherese. E 11mm1istn. per lui, 1mol dire· i11mm:.i tutto italianista. Sa– l)uto sertr a dare anch(J a chi (c:ome l<t nwg• gior parte di rwi) 11011 conoscet·ll i suoi stu– di 1111°ide,,delfo personu so11 bw,wte poche parole, quo/le che egli l1a proru111cia10 i,1 rìsposlll ad Angioletti e che t·ogliamo ri• vrodurre in <111estt1 rupidt1 cro11t1cll: "Nel ringraziare. a nome dell'Accademia d'Un– gheria. il collega Angioletti delle sue pa– ro.le , debbo mettere in rilievo che noi ol– l'Acc ademia E-Volgiamo il ruolo mode~10 dei mediatori. Cerchiamo cioè di av\ ii:111are ira doro g_li scriHori dei 110:,lri 1luc J>OPO· li. pcrchè esi,i intra\1\'ed:mo, a11raverso i loro euori, i dolori dell'Euro1m, e ricer– chino insieme i rimedi. r.:Europn è un uni. eo meccani:-1110 orgonico e ncm'i'ne110 la J,iù piccoJa vite vi può éubire un guu:-to ECll• ✓-r, che rii, ,·0111prome1111pii, o meno rnrdi il funzionnmcnto del 111110. l. :al,bi111110 vi– sto 11cl 1>ro'-si1110pa:-soto e lo vogliamo pre– venire ucl fu1uro. Ma nello .!-le~Fo 1em1;0 gli €critMri, che sono In costienza dei po• poli, debbono anche nt0$lrare le gioie U· mane fCllza Ue <1uali~ non è po;--sibile vbe• re. Dobbamo as:,.istere !"un l'altro eJ ar• ::''{:,i:l: 11 ; 'ci;;:,,~o 1'~;,o~C:U~111 :;.io d:;;:;::;, ;;:c~:~; 0 ~;~::~ii~)il~:at~!111~:!~ra cl:~ 111 :ini~it~irf:: reciproco di .serin conoscenza. ,I, appn•• c~ndo cos~ facdun~o di J>.iù .che col ,olo fonditi rapport i J rr, le due letteralure. Si n~o.r~are 1 ~e.-olari. le~arn! d1 !>rf"lfo~1da a• improi:i:i!tri:a co.si Miburo 28, 5 e,u:a proto- n~1c1z1a tra 1 _nos~~' 1>0poh_- E_ info1t1 ,loh– collo e con allticii ,o, la prima dPlle sera• biamo f?re d1 p1u, J>crche ru_•?rdare non J-e inJerna:.io,wli che t.a "Fieru" prevede basta, b1~ognu anc~•e creare. E con_ tfue: nel progrmnma del '47. I Ho. 1_>ens1~ro~hc _ 10 • -.ah~to I no;--lr1 cari Da JXlrte ung/,ere,e erano prcse,i,i. 0 /. osp111. ~, scr111or1 d ltuha ». trf' lllyés e S::obò. l'Incaricato d'affari Dopo Kanlos. Giulio lllyt;~ ci 1111 fatto Ptrpp. il direttore 1lell'Accademia Tibf'ri11 1 conoscere alcune sue pOe$if'. le,te in ver• KurdM, il pro/e.,:sore Paolo R,,:.icsltu, Mad• sioue italia,111 tlt, ini.,:g"lli: ,, ~on po,-o GI I..JO ILLYts dimenticare)) cfol 11ri11101,•ulumc cli IH!rsi Terra Jl6:1111(' del. 1928, (1 A 1111 pesco ù rial libro Ordiue fra le rovine del '36 e C< Mo– glie>> dall'ultimo uv.err, U11 anno r·lu• ì: Od '45. De tre liriclH' l1m11111 de:sWlu i,,11•rc.,. sio11e. specie , 'ullima nello t/1/(/lc la tmg,– cità ecce::io11du! delle coruli::io11i 111 cui fu scritto (wwo ",14) flfJ/XITe del tulio subli– m(l[(l in poesw. Jllyés è nato 11el 1902 i11 1111 1x1ese tlellti pu~zra, è rimasto fino all'ado– iescen:a /m i co11wdi11i. lit1 /rttto l"assicu• rr1tore e l"impiegmo cli ba11cll, è Sloto al– t'eucro, Jrn ,wuto 111w i:ittr difficile: ?,Sgi presiede ti B11dape$t l'l:.tituto per la ntl• lllra popolar(>. dirige fo rivi.(ta letteraria "Vàla::". è clep11ttllo del 1xirti10 r1a.:iom1,e co11tadi110. E' srato poi il. tumo di l.ad1sfoo $:.flbò. Con b11011 ,,cce1110 iwlllmv ('gli !'Jle$SOci lw lell'!I ,ilcw,i brani trtrdott, <1111 suo Diario dell'as10edio di Budape~t. \'uo ~"" certo i ""diari" d 0 (1tl11t1li1àa 111m1ct1rt• alla ,w– .~,rn csperie.11:.a, ma <1uellv d1 $:.trf}ò ha ..,u11 tcil timbro di scrittore e fo crmwco d'cr– niri v'è trasce.,:a in tale 1.1mar1itùche la fe•· tur(I è Slfl'(I seJWÌla do tulli CO/I l'otte11::io– ,1e e 1.'interesse più .<1i11ceri ( e, se si vuo• le rari frn lettertrti). S::11bò, a11cor più gio• vw1e di lllués flppartie11e dl J{mppo Jelfo riviste, /('t/('raria "Ny11f!.at". è 1,rofesJore all'Ac;;,ilcmia di belle arti di 8udc1pc.,1, st<1curr1ml.o w1'im portar,te antologia leua- 1·arit1 dedic(ltt, lll 11ost.ro p<tese: "/_,"Itali" 11ell.e lettcratun, momliale". Abbiamo parlato di t11le11:io11e e iute• rt•5se si,1ceri. E", i11 effetti. qrwle im11res• .)ÌOIIE: concliuiva ci sembra cl,c mm reci• proca sincerità nbbitr <foto il tono a <1ue– slll riu11io11e. I.,·amiclicvole sincerità di clii fHtrltr 11110 ste-5.so lfo1t11ai;gio morale, cert·a con vocabo ltirio d iverso tuia $/e.<i.saV'!Tit<Ì. è mosso da un comune impe1110 che no11 è solo ejtetico. Così . .,:crittori 1111gftere.,:ie iwlia11i. siamo Mali. i11.)iemc dttllc otto ,Ji .~era al'1111adi notte; e ci siamo lrucfoti 1111 po' sta11cl1i. ma col desiderio di ritro• V<1rci. Il. CRO'II TA Problemi della nuova scienza Breve storia del " Centro di Sintesi ,, Uno dei più in1ere11~an1i fenomeni ,·ui- dell~ V 2. nell"irre,i-.1ibilr pupilla riel! di Sinte,i ►I ,a 1>rOprio ril"crcnto ncll"e– turali di quetilO dopoguerra è stata l'im- radar, c111ro l'orrendo bramito d"uno S1u- ..j,lieilo fallimento rui' ha. dalo luogo. rin– J>rovvi'"a cr1-.i del pcn,;;iero i,cienti&co, ma· ka. d·uno Spufire, la lolla fra bene e m:i- dagine •c1en1ifica /i11e o se ste.(5fl, co-,i eo• nifeslala, •i può dire, al lacere dell'uhi• le. la linea di confine fra dollrina e 1>ra• me l'a\'eva conre1>i13 ron un Jlatho-, '!lrano ma Locca da fuoco. a Londra, comt a Ber- tica era diHnu1a 1roppo conru,a perd1C gli e diecutibile. il ~liciannove_,imo secolo. . lino, a .Mosca ronu- in Ameriea, in pa~i scienziati non •i rendessero infine conto J soci del <(Circolo» ~1 sono aclun: 11 1 o addirittura in Con11nen1i già divi-i da de1 grni•sirn 0 lle~o morale della loro rnis- prima in una -ede provvisoria. al Palazzo opposte ideologie, e. alla fine delle ostilità sione. j Antici-Mattei .. poi .~cl!"Aula. Mag 1 _1a del poliiiehe, nuournente afTra1~lh11i in quella Il K Ccnlro di Sinie-.i » CO.!òllituiio,i a Liceo Viseon11. I pm. 1lllu;--1n 1_1on~1. tlclla •olidis-ima ln1en1azionaJe ch'è Il mondo Roma pochi mei,i doJ>o la lib('razi(lne ha I cuhur~ _di R~ma .. lai_c1 ed ec~l~• 1a~11C1,~at– degli Hienziali. Le linee di frauura di l!O· molto cora~1tio•amenle enunci:ilo. fm dalle tedrat,r-1 um~er,1tari e leC'.TllCId, cJ_1rnr~ de•ta cri~i \anno appunto ri1rov1te 11ella prime riunioni la nece-,iià di definire la fama, h:inno 1111ra1tenu10 gli ascoha10;1 •111 e<JUI\OCa ambi,alt·nza di cui si e dimo• rie-crea ~rientif:ca P/llro 1111 mnb,to ,/j lit• più ~,ariali rece.nti prohle~1i d~lla scienza, <.trata eaJJafc la IC<'niea. ambivalenza rui tnessi mom/i. Per roniprcn<fr•re l:i l)•)rtala della fis~ca le?nca. alla b1ologrn vege1ale, maoo a mano )'accre•ct:r•i drg1i orrendi rivo•uz.ionaria Ji un 6 imile euuuc-iato ha• t~a'~a J)S1colog1~, _alla ctnolo,=;1a, dalla t-13· ('J)isodi bellici hanno aggiunto un I.al nU• sti pen•are che in ('S@Osi comJkndia da 11~11ca. alla_ chumra. ,. mero di a"surdllù o con1ro,;cni.i d a mi na"- una parte Ja corrente piia , 1va dc1 'criule- In ?ctao:rnu~ d7I rcccn1~ CongrC,.$0 In• ciare adrliri11ura di rovino l'intero edifi. mologia non . tarlesiana, d'una dot1rin.i 1cma:,.1onale di F'ilo~ofì:,. il Ccutro ha te• zio 6Cien1ifìcu to.~ì <'(l'llt' l'aveva orgo&lio• ciot• intc&a a riui,rirc contro il de1crmini- nuto una odunanza t-Olenne a P:ilazzo Ma- .-.amente 1nnalza1 0 - (111d1cx }<tpeti gP11us ,;;rn e il m<·Ct·ancismo le vie de'l:i ira-rcn• da11H1 nell'Aula del s,•nato :iii a-.c-oltnr'" le l'Ouocc,110, dcr~za; e dall'altra lo f'Oll"fip(•,ole 7 ,za rom~1ni_razio11i di Juc illui:lrÌ ?c;piti_ t,tra~ llom:i hu \ ieto negli ultimi due 11mi 11011 uwno urgellle e ,entira d"un:i n·· 11,en, il Prof. Con.~e1h del Pol11(•1·nwo d1 •urgn(", r1migorir,i ed affrnn:ir~i una 1fel- ,i~ione degli 1111crei-i,iprr11i1·i rlit.• ~i frap• Zurigo e il Prof. Cagnebiu dcll'U11i,cn,iti1 1 1• pil, ini,·n•-.,anl! ,niiu:ilhc ,·ulturali Ila• pongono frn f:i l'of'icuza e il prO!(rC,-o unHI• di Losanna che hanno rifni10 su argo·men• lione tJurlla <lei 1, Ccutro di Sinttst ». Vi no. li biologici: e il ra"icinamcn10, in llalia. fanno parie jn,-.icme- étudio~• d, scienze e- Que-lc due e,i~i·nzc. )hlrlono d:1 prc- ~!11ri~7zi:~~id~1ofil~:~~~o:r~l~r;~; 10 Sll~~c--~il~~ -alle t·unu- matt•m:ilid c fì.. ic-i; cu 1 1ori di ineti'P lontane e h:inno n111uralmcnte una ne di inrontri e f:contri dcllfl adunamw .IJiologia, d, fi~1,,logia, cli p-.1tOfoJiia: <.li dher~a funzione nella nuil\a prohlema11- rnUcp;iali ,;;i (" come cono:acralo nel rlinrn -rienze morali, filo~ofi, :,:iurhli, '4lciologi. ca ecien1,fica: nella prima ,~-if.(enza (dir allenlo e ,c,ero di un uditori,, inlnn:izio- 1u111 riunih da{ ronurne mlerc--e ai pro• 1 r 11110,a 1-0110 le 111..,,·gne tll."ll':11uicar1r-,ia- nale. ;;.:~:~~~r.~~,;~[;im~:f~:i:~:1~::'.f ;?!:.'.~: :~~l'::· :;~E:::t~::~i:.;'.,;,_:;,;:t~~'. •::;~:;~:!,,: d~;t',~;::~;~~: :;:~;r;·:~~:i!.'.''"q~~:::::,:~;.~,.~'::~: -oggi, gli t1nP11imP11li de,I mondo e il ron- da Torricelli a .Marroni) .. 1 prcf'i-.., l'ort('II· 1cggiare il <,uo inne.,10 nel J)il1 , ivi} 1ron– JPg110 delle singole per•one: all'ana'i--i d1 1am,·nt 0 ind"1crmini&11co cd a1111razionali. ro della soC'icià. \ura\l'r•o il ronlutlo c>On ~l7~:~:~[~?ili·I~:r.~~:,,~·~;1~~=i~;;~ii :tr:{~~tr:-~ r:::: ,;·~.:~~~··:i:.t.,~:.~1::;~ :~;~:\~·~::t~ : ~: :·~·.::. ;,:::,::::::.:.::.~i~,:~~:: ne, C'Onvinti una \'Olla 1,er 'iCmpre, non ~- ciarc ~(•mpre ))ili 11dla <.oriolop;i:1, lo come Ftudios,i, ma anche come 611ad1- E' 0\\10 rhc, la .-on('ilinzionc di rnl1 prc• ~o.-1egoo delle singolo di•ciplinc, mu la ni, della uece:,•ilà di J>Orre in di.s(•ur..éione mc,.~e non pote,a av,rnirr,, in 11 ede acca- r711~apevol_czza rl_1e il p~·n.-;i_er~ o;,,•icn1ifiro ,, di chiarire le re~J)On1--ubili1à, tlivenu1c dnnica: I.Htl'-1, 1)cni,rm• agli i:,taluli de1le e,. ribella in maniera dcfmn1va a unn fun– ralvoha 1rcmende, dello ricrrca seien1ifìca. pili irnJ>Orlanti itilituzioni culturali italiu- z 1 one rn_er:imente ~~rumc~•tal~.. . E in verità, a que,10 tlow·re etico del ne per comprendere rornl." una sintc~i fra -l~a ~c1cn... :i•• nem,eo d1 m,11 t' ◄loi:;111011• 1101,tro tempo la fine del conflillo mondia- le classi Ji 6eicoze morali e <rucllc frs1- smi,. ~ om 1.a1 _nel 111 0 1 • 1do co111empo~:1!wo lo ba ofrcno. COIII(' unu prospettiva eempre che e biologiche dovr,1c :1J)purire Tlvolu-1 rtnd;~1one md1spens.1b~le dclln d1g1111t1e 1,iù drammatica: sullo tfondo apocalittico zionaria eversione. 1 era umurw. ..._ di Hirosc 1 rna, dietro Ja tocia fol~oralrirc E il 6ignificnto vc,lemico del « Centro ENJUCO 1• l7LCJI IC.f\0\1 7 UROPEA Discorso sul costume p \IU.\IIE OJ:gi del co~tume irn'li:1110 dur:111• I(' il 1916, è 5011111n1111e111e diffidlc. C;, 111'" --i potrebbe riandare ai mesi scorsi senza riven~arc ::illc edicole zeppe di rivi,tc e di fogli volanti, di belle fanciulle ~orpre– ~e e di visi :1rcigni di uomini poli1ici? E Ot!lle t-trade è i1111,azzoto un eterno c·urne, aie d1 macchine alleate a , cloci1i1 l)au,e-clte. t! fanciulle diJ)in1c e s1,ari di rc,•oh cr e foghe di a,~a-.:-ini t! ladri. i\lu 110,;:tro com1>ilo 110115arà <1ui guar– Jare lUlla la \Ila i1ali:inn: COIIIJ11tOfa1i– co~o e 1>0co gra10. Piut10~10 ci fermeremo a ffllcffedicola zep1)a di giornali, ci ft!r• mcremo dinanzi alle , etrinc eternami!nlo piene degli stesei libri. La ,•eritù. a meucr~i negli occhi di chi J:Uanla fuori di quelle velrine o :,.crula nel fa~cio di caria delle edicole, è che iutto ,a J>auro-amente male. Non si traclm.'Ono 1·he Slrnnieri, non OJ)paiono che settima• nali di drammatici amori femminili, non mos1rnno il capo che !Jiornali umoristici 0 llOrno,rafici. Com" in tutti i dopoguer– ra. fo la sua riapparizione trionfale l'omo– ~e~i,milisrno, la prostituzione (non aliena da un J)izzico dì romantico aruor finaJc), il fur10 e 11 di\'ertintcn10 1,roibito, U11u ~era, quald1e anno fo, A. C. Ur:1• i;nglia mi rucconta\'a 'del 101110110 1918, 'llrnndo i poeti erano maledelli di nuovo, e conducev:rn 0 f·on se lo sorelle per dar~i una ncbulo,.a apparenza di complC!'JSOfn:u– diuno. Fumavuno l'hascisc, <1ue:~1i poeti, e una sera ìmeee fumarono palleue di pecora dissec1•alc e im1>os111ratoper burla Fumarono llalle11e di pecora, dunque, ma ~eguitnron 0 a smaniare e strabuzzare ,!i occhi e a poetare. come <1uando finge,·a– n0 d'e5;-,ere en1ra1i nel J)aradiso ar1ific1a.lP.. E così oggi. lo ascolto :ittorn 0 a me le tlome1:1if'l1e gridare allo :-canclulo e JJrOIC• stare le buone borghei,i sull ·inutilità della ~,ampa. <:e il quotidiano non riporla ttl• meno un su1eidio o un'aggres-ione. « Non c'è nulla, .,1asera » dicono subito e gel• tan 0 loniano il carissimo foglio di carta. l:ln spret"ato infa11i sei lire, que61a hm• ·•a gente, 9 ruso che può farne per casa, non basln a ~oddisfarla. E, diciamoci la veri1Ìl. si può in buona fede gi11Ftificare oggi una spesa inutile di -ci lire? La fame incombe. Moslra i denli rabbiosi, p come sempre, quando ~ssa numcntn, aumentano il dlVerlimento e Ja 1>azut voglia di dimen1icarla preferendo al nceeF!òlario il superfluo. Oggi, allora si dice, la gente non com• pro pili libri J)C'rthè non ha più denaro. E forse è vero, chè i senza denaro sono proprio <1uel1i più abituati a comperar li– bri. Ma indubbiamente si è formata una nuova t·ategoria di danarosi, di ricchi, di "eme ,·hc polrebbe comperar~. ~a <1uesta genie si è affrellata a creani una sua 6t!)m. pa, secondata da scribac.-hini di nessun \'&– lorc e di 1>0ca mo~ali1à. Questa nuon ricche:iza è ignorante e presun1uosa per quanlo è poi irritata e ,·endica1iva. Messa al bando dalla cuhura e ,willaoeggiata un h·rnpo (ma <1uanlo amore per la tìUa '"al– , ezza non c'era in quegli s\.U11aneggia• 111en1 i), oggi cerea di vendicarisi con ogni mez.zo . 11 potere è suo, s'illude, e va c:il- 1,estand o con la gioia del padrone cufo– ne o~ni re::.iduo di dign1tù e di veri1à or• 1i: ..1ica. l"o avrò la mia arie, dice, e infi– ~chiandone della ~1oria sempre ad oret'– ('O"Ì <li a,cr dcfìnitivame.111e bollalo i l-tt– l('Tllti), lui preferisce dare la sua merce •lisutila. ~gli, co~ì. i:enz:i saperlo distrugge più ~011ilmc11tc clelln guerra e dello epidemie 1.-· generazioni nuove. e dovrebbe essere più durnmcnlc col 1li10 dei c riminali di ho– ri111beri;a. E~li. •apendo.lo bene, anzi, è l)Cgiciorc della gr undine .sul grano nuo\O e offende l'nnP ,,,li di quanto non offen– da il po, ero e afT11111u10 impiegato il soc• <'orso dello s-puzzino. \on ,•ogliamo dunque. in questi momen- 1i. parole di pcr~one in malafede: non- vo– g:linmo che pseudo arlisti vadano blateron– dr, eui giornali o mormorino neUe nostre orecchie fra;--i di consiglio. Non vogliamo -.aper nulla della lecnica e de1la pratica. e neanche, può sembrare enorme, del1a fa• mt': l:1--i•inmo \Ole.nlieri ai poveri di ~1,irito il paradiso 1erres1re. Anche '° l'ar– te è llrOprio finita. come qualcuno va pes- 10imi&lil'nmenlc predicando da qualche tem– po, ebbene l'a\'er fatto anicoli e contro• articoli, l'a,•er twoho inchieete, l'avtt d1- i:egna10 e sollazzato o in1eressat 0 certe c:.u– riositù, non salverà certo questi mediocri dall'e1crna 1rnnizione. - ENN10 DE' CoNCINJ 5.000.000 di Americani aderiscono ei BOOK CLUBS LA CENIALE Ji\'IZIATIVA E" STATA Fl– NAllilENTEREAllZZATA I,V ITALIA DACU AMICI DEL LIBRO i cui •dennt/ godono delle seguenti -o• volu.i(Jni: I.) • segrtelezione men•il• gre/uita di un libro di IUCCHSO ice/lo ,,. quelli r•– cenlemu/e pubblicali in llelie 1 Il,} • conngne e domicilio e prezzo di co– perline, frenco di porlo, del Libro del Mese richietlo del/'1tbbonelo, 111.J • garanzia di rioevere i volumi nelle vH/e e al prezzo dell'edizione ; n commercio, in •pposil• lirelura; IV.) · invio •uolutamente gretuité, per ~nl Ire volumi ecquisteti, di un libro del Mese • scelte dell'•bboneto, V.J • •ervizio grelui/o di informazioni e e consulenze librarie. l'adesione egli Amici del Libro è /i&.ra e r,reluile e Ji effe/tue con ,.ecquido di wn Libro del mese. 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Qne-10 nrnlc la ma-1iada degli •ciocrhi che im ade le librerie e si .sofferma dinan– zi alle edi<'ole. Questa gente è stufa di ,-s~er tlominala dalla cuhura, e 1·0- me iuui gli sciocchi pres\mluo,;;i. 1en1a di comJ:>er:ir,i una cultura: pcri·hè mai iùfot- ti il cov. X.• 0 il bor10aro nero J.. non dovrebbero avere la loro Eneide? La lo– ro rirchczza è enorme, il loro ingegno uf– furis1fro s1-re1)ito-,o (e diciam 0 meglio, la loro malafe<.le e il loro trufTaldmi<:.1110). Poi:/òlono dunque anche aver ragione, Ma uni, teni~mo a dichiararlo. non po•• !IÌnmo cho di-sprcZ7..3re il pennivendolo. <:.pC• cie se tenta di ammantare la su11 poehcz– ~o moralo e :ir1istira con fol,:,i ideali uma– nilnri, e soi.tieno che nndundo ver:-o i gu– i:1i di ques10 popolo, :i J)OCo a poco ii fi. nirf1 .-on l'cdue:1rlo. Costui predicherà ceriamcnte (o:emprt' i>"r na<1condcre 111Hrn deficienza artistic-a), l'he i 1empi sono co•ì. e che piu11octo di non dar niente <.li comprensibile (crederà Il lo~linndo ,·u accluso oi mo11011cri1ti dei Co1wor&i e olle soluzioni dei ~iuod1i iu'licmt· col nome e con l'indirizzo. <->..__>·<->->..__> .__>..__>.._> t-)-<.-} ._.>..__> <--- f F I E I! ,\ L ~;'l"I' E Il A Il I .\ f i ~ l t CONCORSO J • CIUOCIII I t <->->..__>..__>..__>•<->..__>..__>·<->..__>~>.--.>~<--- INSTALLAZIONI ELETTRICHE E TELEFONICHE L A M o N A e A ROMA VIA SALUZZO, 48 . TEL 771741

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