Fiera letteraria - anno I - n. 29 - 24 ottobre 1946

FIERA LETTERAR A N N O I . N. 29 ESCE IL GIOVEDÌ SOMMAJ?IO l\OMA . 24 Ouobre 1940 UNA <:;OPIA L. 26 Dirett-Ore: G. B. Angioletti Dircr.io,ie, AmmiuUira:ione e Pubblicita Pinzo Madama, 8 - Telef. 50.919 ROMA A. Moravia: Assenza di maestri- L. Sinisgalli: Autobiografia - A. Gargi,ilo: Campi Flegrei - Romeo Lucchese: Tre poeòie - Sei poesie segnalale ul 110s!roPrimo Co11cor– so - L. Bigiareui: T. LandoUì - G. Necco: H rinnovamento della Germania - R. Mu– sutt,i: Sulla stasi della critica d'arte - Note P rassegne <li: I!:. Fa/qui, A. Beccaria, U. 1\forra, A. "· Ferrara, R. Mucci, A. Corpora. G_. Ar111a11di,G. Prosperi, T. Guerrini. Ablxmamenti: annuo L 940 - aemeetraJe L. 490 • trimc11rale L. 250 • E&tero: annuo L. 2000 •. Avvisi ecouomi.ci: al rigo L. 50 Pubbliciuì: al mm. L . 20 fioo a 500; L. 18 do 501 a 1000; I,. 15 da 1001 a 2000 LA POLEMICA SUL VENTENNIO ASSENZA DI MAESTRI ~lume: dedurre dall'arte la murnli1i1 ei:i j tSLre111ameme difficile. Lo pro\'a st non altro la 1,enu!i.11 di ,::tggi in un momcnlfl t come <1uesto che cembrcrebhc a prima , j. ~1:1moho fnvorcvole. [ vent'anni di 8ilen– zio imposto ~i prolungano in altri di un ,ilrnzio <&Oe:.l.aYolta ,·olontario. Sembra i L • diF"u••.iOnt= :.ulle qualità e i difetti !del• mc:.,:1gi,:io e Flnubcrt. nel 1-4·11~0 che ab- llllte le loro forze, J>er mezzo e attra• I . , Il d d' I ~ .. e 1e non c1 fiia nu a a ire; o ptr o ) la letteratura del \'Cntennio, secondo bi.uno dato allu Jl:trnlu. non ru certamen1e verso la loro opera, in mnniera e:,plicita meno, ché non si \'oglia tlirc nulla. di" me, è stata imtlOiòlatu '1ìubaEi errate. O per un maeiJtro. e !!Ìs1ema1ica. E che non si limitino. comé :: poi lo ste&o. I Jo meno sopra un'imJlerfeua conoscenza L'ultima , olrn eh,• in haliu 1'i chbe un è il caso in halia, a elenre delle pro- For~e 6C ne JlOtrebbf" ,led:urre che, dello esigenze che aono alrorigine della maestro e un mes.!=aggi0 fu con D'Annun- test<' {quando le elevano); ma :rnche in- mentre la sensibiliià è fortr, la te&ta è discu;,sione 6 te:isa. Mu, a dire il vero, co- zio. Mae:stro nefasto. ~'" , ogliamo, mes- dichino mia d,irezione da 6cguire. debole. Doi>o tutto, intencnire vuol dire loro che l'hanno prom01'SK sono i primi a saggio pernicioso, ma 111m etè dubbio che Da questo punto di vista, non •ohun1u 1,cn:,aro in maniera originale e diretta, ignorare 1 11 ver, 1 n:iturn del proprio ~c-on- il messaggio fu uscoltato e che per mol- la letteraturu <lei vt•utcnnio ma ancl1c ~cnza cadere nei luoghi comuni della pic– teoto. tissimi _i1aliani, letterali e non 1Nteraù, quella presente ci pare iingolurnwnlc i111- cola eenk O nelle astrazioni inoperanti Radio Mosca e gJi scrittori americani La di11cu~ione i,Ì 1'\'olgc nei krmini ,-o. D'Annunzio fu moe11ro tli vila. pari al co1111,ito. i\cll11 nrnggior 1n1rtc dr! rie.i filosori. Ci sarebbe, insomma. uo di- liti che tutti conosci,uuo. Da una purte si. Durante il ventennio il 10)0 maestro fu romanzi tli questi ultimi u1111i,()er cscm• vario tra l'ambizione lellernria dello scria– n1uove ugli ecri1tori del ventènnio r:te· Mussolini o il wlo mei,saggio, sostenuto, pio, 6i notano posizioni p11icologiche u tore il.aliano e tJueUa intdlettualet, Gli <'usa di essersi tcnuli lont.ani dalla vita; difeso, <" imposto <IAlla poliziu e dnl mi- sentimcniuli ma non idee. Gli 11ai11ori mi scrinnri italiani non sui-ebbero abbas1anza dall'altra si ris110ntlc che <1uesli ,erittori nis1cro della cul1ura popolare, fu quello foronno ossen•are che essi p11rtcci1umo \'i• intclleunuli. Adopero ap1,osta que11tu pa– man1enendosi fedeli :1d un ideale di decoro ------------------------------ rola perchè essa (n ed i.: tultora il ber• Giorni fa un anonimo critico lettffarlo di Radio Mosca ha accusato i principali scrittori "mericani di aver "di~rtato" lii guerra, mentre gli scrittori sovietici "han– no speso anni al Jro,ue, contribuendo .-. lidamente t1 sco11/iggere il nemico con lG penna, e aU'occorrenaa col fucile in ma– tw". E più oltrr: l principali scrittori Je. gli Stati Uniti sono rimasti silenziosi •· formule hanno fouo il loro dovere e 1>iù del loro Jo,·cro e hanno salvalo il eal• vabile. Dove è da nolartii che cosi il ter– mine di • vita .. come quello di "\lecoro formule • sono ad operni i in een&o moho generico 11enza tro1,po badare al signi(i– cato vero delle parole. Jn ahri termini, da una parte -&i afferma che quegli scrit– tori si ti0no trastullati con le parole: dal– l'altra che rhanno ratto dell'arte. Ammettiamo ora per assurdo che gli :-c.rittori de: ventennio, invece di acrivere d,.ev"iri, avessero eonitlOSto romanzi, cia- 11cuno menendo nei suoi romanzi qul:1- l'CEperienzn ti.i vita, quegli s1>un1i ideolo– gici, quelle osservazioni del reale, <1uegli umori che hanno invcco 1!par6Q nei cosi- ~ dclii « fumunenti •· Credete forse rhe il rieuhatv enrebbe etato divel"6o? Per Care un e11cm1lio. inunagin111e un momento che certo scrittore ben noto ptr il euo conser– valorismo e sceuicLllmo, invece di espri– mer-i.i due vohe al mese sulle colonne del Corriere, ~i foSM:efogato una volta per tut· te in un romun1.o di qu111trocento pag'Ìtie. Crl!dcle forse che i critici odierni sarieb– bero eoddisfau.i Y lo sono convinto di no. E ques10 per– e.bi, qualsiasi roman:r.o, anche il più re11- li1tico, non è poi tanto ldiver110 dall'elze– \Ìro e dulia prosa poetica. Obbedisce, cioè, 11gli ~,essi principi estetici. agli 61e8&icri• ieri espressivi. Mndamc B01J(lry 0 o l Jllala– voglia souo chiusi negli eteStìi limiti che rinsernrno i poemi in prO!!tt di 811udelairt o le operette di Leopardi. Ora non i.: que– sto, non è, insomma, l'opera d'arte in forma di romtrn7.0 1mzichè di fr:munento che è in rcnhìe a11s1licat11da tutti ,·oloro che \'Orrehhero un rinnovamento in sem,o « 1>0polare • dellu no~lra lc1teraturn. 1.,a loro eFigenza. 11econdo me, è diver&u Nel prol'l@imo numero pubblicheremo uu' inter, i@la con han Mf'~lro, ir: e ha un cnrntlere particolare. determinato E,·co inlaolo la 11uu Pl~"fA' 8colpita a noma nel 1942 ..hc du moli\ i strettamente 1ettt'Tarii. Del piut1os10 da condizioni Etoriche e eociali I res,lo è dubbio che eNi ne siano cousai,e• '8!cista 1 mesculanza eclettica e poco re• v:nueote alfa \'ita politica 80-tenenclo ,1uc• voli. Non è vero che es 8 i vogliano roman- s~stcnic, ~i da,_rnun~ianesim~, di ~ragma- :.to o quel par1iio, perfino J>Ortando:.i dc– ai die rispecchiano la vita in Juogo dei t1smo. d1 nazionalismo, d1 futun.smo e 1rntati. Ma ù llroprio que~to rhe, iecondo ._frammenti », che ,secondo loro, non ri- di confor111i .. 1110 controriformictico. E' me, e6Si non do\ rebbero fare. La sola ,pecchicrcbbcro che i capricci lettemrii chiaro che qn:1lunc111escrittore che 3\'ta,~e maniera di cui di-rongono gli ~rittori per dcUo 1crittore. In renhù essi chiedono una voluto pre~e111ar•i come maestro a lancia- partecipare ulla ,ila del loro p11eEe è &cri- co11a Jh•erso che può essere esprusa coi-i re un -uo mrt--aggio, 11arebbc_~lato man• \ere libri. E infatti i loro libri. eul pianC1 nel romanzo c-omc nel frammento. E&i \O• <l"'to ul confino. Ciò ~1 cleve ricordare 1rnli1ico sono azioni 11oli1iche, .!-1J J>inno gliono un mc~1111ggio.E insieme c-on il mc•. quando IFòi rimprovrra agli tcrillori del morale sono azioni morali e sul piano so- snggio \'Ogliono dei nuicl!lri. ventennio di c~cr~i tenu11 lon1aoi dnll:t cialc sono azioni so<'iali, ancbe •r. c""i Orn che cos"è 1111 meS.!!nggio e che cos'è vita (ossi:t di 11011 nvcr formulnto nlcun quasi ,empre intcccro fore 1,ohan10 opera un nrnc.siro? Un messaggio, come è diia- mcssnggio e di 11(111 c11screst111idei mae~tri). d'arte. Ora mi .•crnbru clic per la mag. ro, ~ un corpo di consigli pratici, \di ar- Circa poi il bit-ogno di mnestri e tli gior pane degli 6cri11ori i1al.in11i uscire fernrnzioni teoriche, di osservazioni criti- mcssaa:gi, pen11u che e5so ~ia Uovuto sol- dai limiti della pocsin. intervcnirf' nel co- che e di definizioni morali che, tramite 1111110 in Jliccolt1 parte all'inclinazione al In let1t:rat11r11. 1cndono a esercitare un'in- conformismo e ull'obbedienzn coltivala l>er flucnzn 11011 1oltonto sulla 1etleraturn ste!• vent'anni do! rn .. ci11mo e allo scompiglio w ma ancLe rnl cOfitume. Un maestro, poi, del dopoguerrn. Sopratutto CS.'in ri~ponde è uno ecril1ore che pur facendo opera di ad un de:,idt>rio diffUSQ e, a mio parere, poe,ia, e giu ..tificandosi con la poesia, giuuificnto, tli \Cdcrc gli 8Cri1tori ,oste• mira, consapc-,•olmenlc e conseguentemente, nero quclJa Jl:lrtc che in ogni aocicti. brn a dirigere la condotl:t altrui. Per fare uo falla essi rcciiano naturalmente e, per esempio, Cidc, per molti anni, e stato un così dire, scnw neppure rendersene con• maestro per la gioventù lettc.rnrfo fran- to. Non 6:Ì trntln, insomma, di distinzioni cese; e il suo messaggio non si è fem1a10 formali e ozioiòl;e. come queUe tra narra-, allo leueratura mo ha anche Ulve&t.ito il tiva e prosu J>Oetica. bemì di una ne– costume. Oggi J.. P. Sartre sembra \·Oler cessitò più t)rofonda, di carattere #òociale esercitare lo 6tesso genere dl influenza. e morale. Perciò è inuùle parlar di «vita» Nè Cidc nè anre, ovviamente, hanno come di « decoro formale 1>. Quello che 1eritto un romanzo così bello come, per tìi vuole ~ molto più semplice e non esclu• eecmpio, l'Educotion Sentime,uale. Ma dc nè la ,,ita nè il decoro formaJt. Si nell'Eclucfltion Sentimemale non c'è olcnn vuole che gli 1cri11ori ei impc@:nino con lioteca Gi o Bianco Nel prossimo nu111nn: Relazione sugli "Incontri internazionali di Ginevra ,, del nostro inviato G ia.11 frru1co Couti11i 11 :1:dio preferito di tulle le reaz.ion.i e di rante la pwra, 0 hanno rrat.ta.10 temi vuo– lulli i coaJormismi, e designa, nonos1ant~ tutto. in contrappo61.o a leacrato, la parte più aggr~iva e più sociale della cla1se let1craria. Cli intt?Ue1tnali hanno fornito ti astrM.ndosi dagli swttanti problemi d4I Porno. Il mercato librario americano J.. rante la guerra è Italo illondato da IHICUi e doninali roman%i tles,inati a dutrcrr• l'atren::sione dN lettore dai. vari e po,Nl.. CJttalche \'Olta Idei maestri; i leuerati mai. rosi problemi del tempo. Radio Mosca laa Ma fol"'&e@idovrebbe concludere che lo cosi proseKUÌlO: "Eugene O' Neil, il Jn,,.. ,nntur10, non ha roao il suo silen:aio, inl– ::iat-,. anni or sono. Emest lfeneingUJGy ltll pubblicoto quasi ni~nte; Jolm S,einh«à ha ,crit.10 ,ua romanao nel ou.cle desaiw CHtraltam'!ntP la lotta di uno- " plebe nor• dico" contro i fa~sti: il lavoro è su,to se~1ito da nltri che nffl laonllO avuto mJ.. la da vedere con la ~erra. 1AJ naiOIM' nmnictmn ;n ~,erra non ha wg1erico J. cun. tema a uno M:ri.ttore come Sincb,ì, l,ewi!f. A 311a unita Unton Sinclair ha eon– tinm,to n .,crivere 1u,Un lolla contro il /a– •ciimo, mn in pan. pare !ful eondneate europeo". Il critico dell'emittente mo~ 11ita ha trovalo da ,I/re m1che dei ml,Uori ,. piri appream ll lib ri di ~,r.-r,, che a,t.. darono a n,bn ne.li ,'ittiti Uniti in que,lfl 11c.riltore italiano è lcth:rnlo e basta pet la uessa ragione che la.nlo fipe,680 il me• dico italiano è medico e basta, il conla– dino italiano è contadino e bas-ia e l'ope• ruio iialiano è operaio e basta. Ossia per lu buona r•gione che l'Italia è un paese JO\'e tutti eserci1ano con amore e diii- gcnza una loro profe\lisione c11e con!ienla loro di campare nu dove nessuno, o ben pochi si ticntono membri <li una società non proressiona1e. Que1110 vorrebbe dire, J>erò, in ultima anali~i, rigettare la coltu• o per lo meno la responsabililà della pre• !!~nte @iluH1one su falli pree11ie1en1ie 810· anni. Di 0 5,. L itrle Time" di. J. P. Mttr- rici. Mentre invece, nel campo 1euerario quand hn nl/ermtll.o dlf' "rautore 1i tra– come in tutti gli ahri 1 ciò che ronla t) va proprio perdllto davanti alla reollà tl8 agire ,secorulo coscienza. giorno. come lo &ono i suoi principali ca– ratteri". E di "Unn campo,aa pn Adatl' di John Ilersey: "QuelCo eroe -1Hl.i..,.. ro dimoura di non capire la vera eqen. ..n deUa den10fTflia. In vPrità e8li ..,,. i /a.sciiti". E del fumoso "A Walk in CM Sun" di. Rorry Broum. il critico .10VNtico Qualcuno opponi a quen 0 punto che non e'è necessità di maestri e di mes• ~aggi. D'accordo; almeno per qu1n10 mi riguarda. :Ma bisognerà pure am.meltere duo .__-osc:che il regime demo<'ratico, al Jaa deuo: "I soldati americani in. alone ro111rario di quello 1irannico che non 101- Jnn110 il loro dovere sen..::a capire lo sco-, lrru ee non letterati, \'\IOie invece e 60 • po pcrchè combattono ... IL Libro è o&tuso sci1n naturalmente mae!tri e messaggi; in ~,e,•::,.fr:e"ia Late!!::~;: ~im!'::O • &et·ondo luogo che i maestri hanno unu lcmpo di Kt,ena non è fi. 11 itn qui, ma sJ loro uiili1à indubbio. Esei tengono lu ,r:io- 1 ,'fldcntra a criticare acerbame11te f'at.tuo– vc111ù lontana doi varii conformismi da Il,. di$oric11wn1enlo pou.-bellico. AUa silu. quello nazionalista a quello cattolic: e ~ione americam, Ra1io Mo.(ca contrappo- 1 • ' ue ''"""" della R11.s.,,a, dov/J tutto va bene n 1e111110 stesso evtt1no che, in mancanaa pcrcl,ò "c,i,,re t1cgli scrit.tori """ coscier&• di maestri colti, i giovani si 1ceJgaoo dei za sociale". Come ha reagito L'America maestri incolti, come avvenne neJl'ahro letteraria a 1111c1Ja tiritera? n· giorno .,,~ dopoguerra all'inizio. del fascismo ces,1:it:oun <111otidianodi New York è wci- ' AL M · to co11 ,,ues1<1titolo: "Radio Mo.'l("n ft1 ,;. BERTO ORA\'IA tlcre gli a"wrironi". INCON1RI E SCONTRI La sola ." gloria ,, del ventennio nero Giu,uo " teMere l'eloiU, di Pietro Pan– crazi o la cri1ica Idei buon senso, L'amico Montale. si è la.sciato andare a ripeterft 11,el/.a Lellun1 del 12 ouobre 1946) u110 rlcgli. nrgome11ti più triti. it1e.salli e mole– voli clic .siano stati adoperati negli, ultimi tempi contro la Letteratura del cosideuo Ve11tefll1io nero. Ce ne tlisphi<"e oer l'i11- dipemle11:u1 dd suo giudi::io. Davvero egli CTC(.fet.uUt1 •· c,uluru '' '" "glorfo " ossia (rcstil11c11do i 1.ermi11i al/,, •crietà a ,preci.Ji-Onc neces.saria) la diltin– :.io11c, l'orisfoalità, la rinomanze, delle, pro– s a d 'arte che i11 parte uide la luce 11elht " t.cr: :a pagina " dei no.stri /osli quotidiani? Davvero esli crede clie <1uello sia ,tata " la sola gloria po"ibile in tempo /asci– ''" " ? Per la .sua arrendeuole::::a, per la suu acquicscc11:a, per il suo conformismo, per il .~,b accwlemismo, .~uvia, pcrchè non dire chiaro e tondo invece tli ~ot– ti,1te11derlo o suggerirlo, per il .mo ossf'• quio,o e /ucro.'CJ e smaccato fascismo? Null'aùro, che pur fosse degno, fu di rnnseguc11::arico11osciuto e stimato ;,, que• gli a1111i?"El::eviri., e basta? Ma gli .sie,. si, lodali articoli ,li Pancrazi ,1011 mciro– no, di- uolta in volta, 1opra L'uno O l'altro s,onwle? E furono gli unici che si salV<Uo110?Cli unici che fossero merite– voli di salvarsi? /\'ori da oggi noi lamentiamo fo 111011- ccmza di qualche tauola cro,iologica clte valga ad illu,sirare in un batter d"occJ,io <1uello che s'è fauo e quello che non ,'è fiuto nella 11oatra Leueraturu contemporo.– nra. Si ve<lrebbe allora, per citare u 11 • sempio, che la I. e(li::ione ,le1li ONi di i,eppia dell'indubbio a"ti/a!SCisla Montole fu uampma a Torino llel 1925 dal Gobad, la Il ugualmente a Torino nel '%8 dai Ri– bct e_con prefmione di Gargiulo; la lii a l,t11tCl<LW 11el ·31 ,h,t Curahbu; ie succe.ui– vc di n.µovo a Torino dall'Einaudi, ma cori """ fa.scelta che 110n risultò abbastanaa /f'· dele alla verità &torica dei /alti. " Con que– sto libro - vi &i leggeva cominciò la pou. 1ia italiana contemporanea". E' chi sa che nor, &ia .,tato il mancato con.senso ottenuto tlt1 ,m'r. 1 /erma:.iouc del genere ad insinuare i,, Mo11tlllc. le, 11eri11asioneche " la sola glo. ria ,,o.,&ibilc i'.,• tempo fascist(I " /11, quello di ",utto il l<ivorì.o che portò alla caducn gloria della • ,crza pQgina. ". Eppure Mon. tt1le l,a auuto il ric<moscimcnto e L'opplmu 0 che si meritava. Lt1 sua bibliografia critica lr, dimostra largamente. Da essa risulta a,i– cl,e eh,. il primo risicato sc1,no di rico,. noscimento da parte del Pancrazi gli è ve- 111110, sul Corriere, 11el 1934; e a propo. sito di quelli si.essi 0Hi di seppia di cui l'elzevi rist.a Emilio Cecchi aveva dato a11- t1i.so n el Secolo XX /in dal novembre 1925. Tutto questo c'è parso doveroso di farlo pacat.amente 0,1:servorc. Ma vogliamo chi~ dcre la post,illa con l'augurio che almeno in sede di critica letteraria si ce:rchi di 11011 continuare a mescolare ~li nppre::%ame,ui ,,otitici coi ~iu<lizi estetici, poichè riesce u <letrimento della verità. Nota bene. - Noi qui non ci sopi• mo al/atto di dif endere il Ventennio nero in qucmto tale, ben.sl vent'anni di lt,voro durante i quali <1twlcosa di buono e cli di- 1,:11iw1u ,. di mdipc11de11tc s'è 1mr combi- 111110. ENRrco FALQ<'I

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