6 FIERA LETTERAIII.\ CUPOLUOM O --erate l"inabitudine al 1ra1to che J)Cr ch·ihia. 111uno dei <1uartieri più -ordidi di Roma, I rtlu, r 1-.'~ne Lertnc: une...' t:~nlina di ,uper~i I ro-cienza, tallo, na.c:onde ,otto l'ironia e ~ui tetti di <1ue-1i n--onj inlorno 8(·01>r0 difegnt, C.:olll. quanto ~nwa ac,O~atto al a la lenenzza il gre,e e l 1>rofondo. \ cr• aff'uni particob.ri arcbite(loni<"i <"he mi fan- Jabco. du>enlato6l 1 mal.eM<.lmenl.e ,n~le~; iine •ono io pure, Andromeda e Angelica no J)(.n•o•o. perchè nulla f'Omc la tlUJ>idità brlr dd mpxte.ltare. m~ipllcotJa d<tii cin<iuanlenne e nu13chi1, e a-petto ht- da ~1 mola I ~n•iero. La~iù un ra-otlino Ml I 1'esto e diseg11u di ,tLBERJ'O ·.4 Vf1VJO <1ue-1a nube f'he al Mtmmo del cielo lor- una terniua è «denu1to di merli•. Lu ma ,·a-rell11. un Pe!'eo ~e nf' rali ~ul Pt', altro <"a• Uino più in là, laqrnderio for-.o alla di-truVone di un ,nlero patrimonio ga.so alato ~ , en,a a libera~n~i. _Ta.pa:lzé· o riparo dei cassoni dell'acqua, arieggia il morale perpetrala con CO!Ì neru di&imol.tu-1 mala m01l,~m'}1a, Qu_e.et:i 1mg1~n:a in <'Cr· lemp·o cli Ve~la che <'erchiato di colonnetra, la ierr:n.za di mio c-ugino ~i melle 3 lo o.e?--0 mi_" ,oh~ m ,a111?ig.0_1• _l>t'r~_ua le --0110 il lello a c•1>anna ~la nei J)rè•"i girare intomo all:i U\Ìa tt'~la e l"profonda, merC'e taluni a_--pe111_ de~a ,11a m1 -• ~cl11u: tld Te1\re. Mohe c~e po,·eri•'""itne ript'IO• e io sprofondo o~ieme ron e.-.-u 11 un abii,- dono che ahrunenh 1111 .!-an:bbero r11uu~11 no ali archi del Colo-~eo. A Romn iL 1110, 60 6enza fine. Ma e('t'o riemergo dall'uhi&- chiu;.i. ~copro ~li <1~111~ù il _tcllo di Rom11. 1i,o dell'arco è un Leitmo1h. E non purso e mi ritrovo n t'llmminore f' wi>ra me Roma d1 <1un~su 1111r1,cln 11 t.UO ,·ur:illt'ri· lo di certi ulifi<"i recem.i~simi e tullB, ia cammina pili lenlum1•, 111e 11111 ;,iii ,n8111111 eu- di ciltadona pc~nntc e dh1onlim11.,. Pci-d1i· incompiuti rome la nuov.111-lozione o il co• te il cielo romano delle ouohrntc, nubi tonlc case, rnr11e cusine, t:mte c1,1i,011c, lun- .-.iddelto C< palazzo ddl:i civihì1 » della fomo• I b·an<'he w fondo iurrhino, " in ciualche cc ca~uccc intorno'? Pl~r(•hè c111c\lÌ 1•ubi ~11 t,;_ 42, nei quali il moti,·o dcU'nrro toe1 p.arte de.Ilo terra t'he il leno della folla enormi slipati di uo11,ini. donne, bambini? ra il ,cr1icc del romnni,:,mo fo~ullo. Imo il fiulo della follia noi\J ammorb:mo IUI· Perrhè que:.1i g.iganteècl1i de11o~i1i di rame prndC'nte in~islenza ! L'arco - e la cupo• tavia, gJi u.l)irui ca\llieri <•rranli ,unno umana graveolenli di cibi in cottura e ,li la im•itono a tener fermo :e gambe a io cerca di mostri da u"ddere e di ,er, cibi d'geriti? Pen·hè rnnta \1t1t inu1il_(''! tlirnno legg~ ~rch·~ettonica_ ali!. tradir.ionagini da liberare, Ma fJuali vergini? Seri- Pereh.è tanta vita bruna? Perrhè tanla , 11a le ~edentimeta dea romani. S intende che vo queala nota da,anli 3 u.ou fiobtrella al, rn:sera? Perchi: 1anta ,i1a ltrf'ia? P1•rrhè l'i1w"to non fi ri"olge --oltanto aUf' 1 11m• ta. La mis finetìtra guarda i) fianco d un iant.:a vita ~1upida? Perehè tant,i re"o~d_i I he ma ~nr.he alla mente. Te.-1imonia.li. a educandato tenuto dalle Suore del ~1onte 1à e quale la ra1ione. l'ul le. il lwntht'ln 11u("•lo r11uardo le ,ambe a 1ron1·0 dalCalvario, e poichè I'« e.&llle aduh• -.. Nmc di questo m:tgna carnale rh(" tra, er-..a l:1 bero di alcune donne di. qui ,l1e ~i Ira• la r.hiama Lucttz.io, costringe a lenere le vita unza tle-iderii. ~enu -prran1e, •e1n.a -.rinano --u bre,·i tratli di s:1r:ad1 C'Ome fo. finestre apene, parte della vita t1onora del- volontà. -e.nz.a la lut'e di unu ideu e in- rhe -..ulla boll('h.glia; 1e5timoniali eoprat• l'edurandato enlra nella mia ("ame.ra. Me.n• gorubra solaUlenlt. insou.a. attri•lu .. tu Ilo la paura tielle idee, queit'allra for• f Tr°'o alrune mie noie di tre anni sono. AH~,o follo ritorno a Roma il 2 ottobre 19-tl. 1..·indomuni mattina ero ancora a Jet10, urhl unonima telefonata m 1 avvertì che J'a,iu d Homo ern t'attiva ai miei polmoni. Hi,pose mia moglie d1e non ero a Roma nHI ne! nord, « l...o avverta egualmenlO v loC)fu5iunse In mii,tcriosa voce, che era femminile e ufTe1tuoi,a. Solo l)ill tur<.li conobbi rhe la clolrc vorc ummonitrice era Ji Aunu Maria Sacehe11i, 1)Uri&1ima bellez.- xa t1 ttÌUllleéO » d'halia, b quale dal mio amico Corree:o aveva avuto l'incarico di mellernu in guardia. Si era venuto a sapere rho a palauo Brtsehi avevano tlceo ana lisia tli « in1dJeuuali • da fame una retata, e il mio nome era il 1erzo. Mi ve-- tl'i in frena e uKii di ca.sa, En1ra,·o an• ch'i1:> jn qudla quadriglia che gli abitanti di Roma ballarono tra il 6Cllembre 143 e il 1:ugno '44, e durante la quale metà ddla popolazione @.i tr~eri nelle cue dell'ahra mclà, Parlo 1lelh1 11ar1e <• nobile-. tre io i,cr ,o, alcune edur11nde act.-ompa• dcllu 1,opoluzione, 0e~iu dei 11: ricercali». gnale da una tiuora piunitla, t'0ntnno uu Gli altri che contano? Ge.qtc -che eolto i canto alJeluialit'o, Mi dice mio cugino che tedeBebi vivevo como tollo gli italiani. E fra quei,le educando alcune t1ono cieche ~ and11va andte al cinc1nutogrufo. Ecco quel-1 ahre sordomute, mn non lo cicche cvid,·n• le note: lcmcn1c nè wnlo meno le sordomulc cun- « Mi sono rirugiato in caso di mio cu• tnno nlleluiu. Chi 1>uÒ ufTc1·111arlo però'! giuo Pietro F. Quct1Li obito nel <1unrtiere Nella , Ua Puccini, u Torre del l.,ngo, t!O• S. Gionnni 1 aU'1maolo di ,•ia S. Qujn1i- no conservate du1tro una vetrino le tt let• no e via PrinciJ>e Aimone. Ogni giorno a lere di ur\ ~olclo10 mulo che riacquislò la meu.o,·orno ~lgo in terrazua e fino al parola ascoltnndo la Bo/,ème al tcnlro del locco faccio la mia « pe.Heggia1a del pri- Casino MUnit'i1,alc di San Hemo ». Mio gioniero ». Quando arrivo al 111uret10 di cugino vorrebbe e-a1>crerome 1>uò un mu• cinta e mi. tocca ritornare indietro. pen- lo andare 80110 le armi, 11111 io non ..o che éO come per un oma,gio ira ooUegbi a risJ)Ondergli. Gli tliro P-Oh.an1o c-he anzi• Piolr Aleseè,ic Krepò1kin. Questi, a evi• chè ~n1ire b llolai-ml', preferirci c,~ro lare il ranuuollimento del corpo e de.Ilo anch'io rnldato e mufo. Qur.-.1e ,oci alle• 6!)irilo per manraua di moto, e non di• luiatiche .;ono diafraunnale e induhhiamen• a-ponendo ne.Jla Jlrigione t.o.r"ata nella <1ua- le ,·erginali, una ha un lremol'o irritanto ]e l• 6U.5 a11ivi1à ri,·olu.2ionaria lo a,'en e !Ìmile aUe , ibraz.ioni di una fa,1r.a di fatto ca1,itarc nè di queil 0 aria nè di <Jue- lana. Quale tffeuo hanno "" me <1ucHe ilO ~pa:r.io, race, a ogni giorno tanti pa:=si voci di ,-eriini? Prnc;o a ili ocdii ci~po-i avanti e iqdietro nella ,ua cdla lunga quat- e inanella1i di congiu111hite; 1,en"o alle ditro metri e larga tre, quaDli ci ,ogl1on_o ta piagate di geloni, olle unghie nere, ai per comt)iei-e un percorso di qualtro cht- nasj incoriu..ali e pitui1osi ai capelli olcolome.tri_. l"..01i_n.lm~rio egli tni"e nelle. ~1:1esi e gr~weolenti, alle asr~lle 1>elose e (è- ;1~e~i~:n:~ee \:~: 1 • :~~;•a~i~~t~~~~/ 1 ~io~; 1i_de, alle mu1nr~de . 11u1rul~tc. di màrule I . . 1 . H • h . 1 . , gialle, nl le1.1,o '11 ac1tlo lmllrriro, alle t'·al, Alexet•~1c non divento m~llo. C e ? a v,- ze sudice, al grigio, nl misero, all'inu1il6 t.a dell uomo? Nascere, vivere, morire. Tra d" Il . f> Ja ru1s(·i1a e la morte ci 1occn rhi J>iÌt chi 1 1 q~e 0 vite. enso t;oprnllullo che la meno l:a\'orare faticare toffrirc, Corso fnniasrn pkbea ha !i0pra, vulululo i pregi ~empi ire in ogni modo e' l'he 1>otrehbe tra- della \'Crg!ni~ù. lo per mc 110n ~0110 obbafleorrcrc in 111anierJ incrncnta. Invece no. stanza « b1bl1eo .» do np1>renrnre quco:1i pre• Gli uow'ni &i rontr:1.1,luno, ~i uccidono, uno g.i. Una voha t-ola ncll11 mia ,i1o ho ,wu· vuole .i,o111orrc all'ahro le proprie idee - lo da fare con una "era;ine, e mi IJa'ilu. le idee cho douebbero ~ ..ere patri':"o~io Fin-~e l'alle.luia e allorcu jJ( piano il coru comune, e n(Wolro comune terreno di g.io• inlerno del prologo dti /Jork Suono inn, co, e_ l'uria _cli lutlj noi, il c"e.lo, Ja_ lu_ce Epeltalo! Come mai que-ta muo:ira co-i - f" io, arrl\&lo al meno ~e.eolo d1 ,·,ta ,;.., . ~ 1 I" . e dedi<"ati i miei anni alle co,e deUo spi- ru : in un e u_caruato. ( 1 ~uore callolirilo e dunque J)ÌÙ meri1e,ole di un pr-e- che. Le no•.~• ;tli a~rordi Hngon~ fuori :,, le, di un ~emplice lìlantro1>0, ora mj toc- s!~? 1 ~0 : ad_~ 1 11; 1pre,._aone t'be ~>er incompaea na"t'Ondermi come un malfattore t1ollo la 11 1 IIJ 1 "11 11• <tuf'•la rnu-.ica or1odo"-u / miml:f'('ia che un poli,; 0110 abbia a pren· non t:u~ fur!i .sonar~ da mani caltolic/ie. dem1i e impri,:ionarmi, 0 deportarmi, ien· Insanabale _anu~a"e~o.~one d_elle ~lue ~hie• za nei>pure quello forma Ji a.rre.6-lOJ>er t!C e vecdua d1 und1n t-Ccol1. '\01 d1l'1nmo mandalo d.i cultura che g)j uomini tanlo sonare, i france"i dicono jouer, i 1ede..d1i avevano foti("OIO 1>er onenere e, che nella ~pielen., gl'ingle~i to p/ny, i greti JJ i:f!i11. 151oria delle le,:ir.i urnune cos1itui,;ee una E giocare dicono ro•toro ond1e quello rhc rosi ('O'iJlÌcua e merit:114 , iuoria, o che il .noi di(~mo « rctit11rf" » e i no•tri allori fo,;ciuuo un bel giorno abolì 6Cnza una fra loro « lovorurc ». Urlo ogni lnnto nt'IJn scusn, llf'n7.n un O\'vertimento, senza un nn• 1 « «;crictà », nelln « gnn i1i1 » llelln J'ngua iln· nuneio nei g·omuli, E' 6(H1ven1oc;:o,Peg• liarrn. E' soltnn10 gr:1vi1i1 0 non uncho grc• gio: è OJ1Surdo. lo rammino uvunti e in- ,,itit? l,'llg[{ellit10 piri huullltivo che i 1'('CC11-. dietro In H•rrnuo 1mvi111cnta1adi malloncl- i;ori hanno dnlo nl mio Libro N(trraw. uo. le t11t1gonnli biarwh(' e brune, e flC J>CNIO mini, la vostra atoritt, è « di, 1cr1cn1c ». 51 V muore Eenu a\Cr , i-•uto? \ here è CGJJf- u1a di inarubulazione. Solo una rit:olu~foue re rinn1i.i1à dc la ti'u. m,, a sQl•, P'''"' J1 nlir.,1uM1 1,01rebbe romptN" l"im111obili1à ui arrh:are al co, O•l'imènlu ili <1ue~1a ,erili. <1ue-,10 popoto, farne un popolo aniH• e in npo a una lunga t-erie di ,ro1ui111e111i, ,111,rnlr: nu1 t"h. ,o.-r3 pren lrr•i que-t_a 1at, (atiche. ·11umina1.ioni e in meno • una lu la da pebre? Quan10 alla cu110la, 1mmace iJoÌgoranle d'i111elligenu. Nulla ('Ome g-inl' ard1it~11onica del cielo 1olem1ico, ot· la <'' mi>ren"-ione 1< finale• della , ila giu, •a rulut'e la mente di coloro I he le 81an• ~tifica il p~inci1>io. de.ll'nrlt• _P'l-r. t·,,,.,e, Ci\ '~<! s".llo alla condi'Z.ione dei c"bi colli à: ~iam0 intesi? Il i ot·o i.11.. r •I gioco. Sono l et111·ee. UN GRANDE SCULTORE SCOMPARSO Evaristo Bonèinelli Nel panorama detzl1 .cultori 1lol1ani IJI. a.:enli, i quali gicwno pn- siorno ci opera dopo opera .ano t.1enufie oensono c:o.truen• do la /iaUT~one di una prop,lc.t 11fccnda che nel( atto di progredire gioca con I' om• b,r e le luci delle re/olive occoghenze e maniJe..tar1oni cri~che, t.oart,to 1Jonc1nell1 appare ,,e rim,•ie 1n n'>e''lb dr Gflnrpre. ~nle i.alato. Ou,ante gli anni della pr ma ,io&hneu:a ÙJ •ua slo,-ia è quella di un popolano in, namorato dell'amcre, della bontà, dell'arlci e di Oio. E ai • che ognuna d, cofe•te c,ocazioni eru deahnala a concluder•i a/meno in un attimo di alrenuo •plendMt:, come per e/letto d, un .o&>,-umono •/orzo ,enlr· mentale, moro/e e al"li'•t".co, o m<IJluri, l'n• du/gendo a una melo/ora per unti' di quelle lroppo /orli ftnmi~sioni di corrente clic J,ul. minano la lampada. Oggi, in sede d: accorala commemo,-a~ don.e (Boncilenni ~ morto que,l'onno il 16 a,ro.to, n,:lr o•pedale p,ichiolric0 d1 Soti Salo; doo'e-r-a internalo aino dal lontano 1919}, dò che più imporla è ,ntende,,i a definire ;J ,egrelo della ,ua e.p,caaione. Uilmto duna sene di qualto,-d1c1 /1111, melà dei quali mancarono in lenero etd p,ima che egli vedeue la luce, l:..vo,.·,to era nCAO a ManUgnano, un paeacllo aul/e riuc detr Amo nel comune di Ca,ellina e 1 orri. La famiglia p,epalana ero dr modt.,ti convnercranli, ma il pod,e, dopo la du,1• ,:one del pdrimonio iera douuto alla1a,e come impiegalo in uno lipcgra/ia. I:.. aono dati lmporlanh an quanto da rHi •i de•ume quel carotlerillict> pr,-ncip,o di 1nu,bamen• lo, qu.ell' equilibrio Ira d,' cc.•,,pagnolo e dt cittad,'no, nel quale viene n modifìcar$1 la ,,,:cologia di un comp,eaao domc,Uca per un sorgere di nuoui, latenti ideali. Cote.ti ideali, indirizzai( a un'ar'.tocrazìa di fnti. co,o conseguimento nel campo della inie{, ligcn:o, •i auommano r }anno groppn in Euari,lo. A t>rebbero ooluto farne un oa.:ooct1.o, ma per /orza di. i",tinto lui premew dalla parie dell'ade, in un tempo in cui e mode e R:,Uo/e e ambiente ben poco a&>ei;anoda E. BONCINELLI, L• idiolo promettergli, seppure rgli non /oeae in sro-- dc, di ,cnde,-sene conio_ D011effe dunque, in compagn.: e moe•tri, amar •opratlullo una rncA"naz:1011caentimenlale nel clima d; una morale ollocenteKa pcnnec.f,;a di gene• rico idealismo. E Ju alahMlrino per molli anni, durante i quali ,co/p1 innumcreooli 1,czzi di genere, «:ecc/ii mendicanti f(IHi per il g.usto della sernr,Ucc gente t>eccl1iellc ar. :ille e sorridcnU iiovinclti, • Una slrada Jalaa, e dannala, ,i tarrbbc detto, ae non foau che lo OKtrra ma po.i• tiea polen:.a del •uo fempero~lo tende- "'° a dilllr-ugge,e il 1ro.1ao del .enl.imental1• ,mo p,t!r giungeY"e al .odo di un aenttmen• I.> p«l"ento,iomentc up,euo. Ube,-o,.i dal• l'orl1g«Jna1o per infroduu1 di colpo nello :ona del copolaooro Ju per lui come fare un .alto a piè pari, con uno •forzo fern.bile naolutioo e qua.ri mortale, i cut e/letti rmpl'icat>Ono tultocia una Jor:.a di inerzia, o altrimenti d1crndo la po..ibi/ità, nel tempo, di un in~CTo cunicolo crediuo. Sei o xlte anni dura la meravigl10MI /llff laucwat,ice boncinelliand, lntorno alla quale molto è alalo .critto, ma in modo •pcc•ol• mente pr"eciao da. Mario Tinti che allo •cui• tore ded1Cò una monogra/i<J nel 1928, e dat ,lottor Lario Pariani' nel oolumt': Vite non roman:tn\e d1 Dino Ctmpana &c:~ltorc • di E.vorieto Boncinelli scuhore (1938). In virlÙ di quello fa,e opero.a ,1 No.tro non aorà dlmenhcato. Euo 1'a dal 1913, cha oede il Ritratto del lrotello maif'tPore, al 1919 che ci darà la le•ta dell'ld11'ta adom~ brando la p,omena di u11 allro pezzo, il R1mor90, dol)e, a detta detr art••lo, • per.,·~ no nelle mani si .sdebbe doouto r>educ che ai per.onaggro aOew ucci,o •. Ma l'opera non nac.qu.e, e /or&e fu q1:.il• cc.a come la prot"e:.,one di un 1mmog1ne po,Nib·le nella }c..l:ta.Ia dei pi'ù an•io•1 e .a. &acl a.spe-Uator,. Si rc:staoa dunque al ,imu locro deil'ld.iola, al ,egno 1mprr.s•io11anre J,-Ilo .cnlpello che a."'vcuo tentato di dialrug. se,-/o. L'Idiota è dd 1919. Succede a quando .se,-oendo il Parae do ~!dato nel tempo cfuno g.ucrro dal Ncutro appo.siona"tame ile uiuuto (e la pa,.rione della l'atrio aom,nata a quella del!' arie non poteva non e•plodcre, nel oaao •p,eci'1-~ e a cc»to d1' quelle /a,:J. che, in ttn Jafto p•ichico) Boncinelff era en. Italo nel regno incande,cente della pa::.zi(I, Nondi.meno nell'adito alla pa::.::.:a, re•ta compreso un miraco!o, nonchè di mO<lrlla:done, di. leneri•sime modula:ioni plaali~ du:; ba.tcrebbe ,if/e!lcre alla geniale e c.tnoro.so parienzo con cui &nci'nelli auc,,a pocanzi ,apul.o indagare e plasmare il volto della Madre: non pttnlo di una criai eapr"-- •lOGYnenl.e perentoria o fulminante che di, ai uoglio, .ma principio di un d-u.:o,-ao quanto mai ,icco di inaegnamenti. Nel ,aper condurre d'1mpdo ;( \llratto o llafore di simbolo prolotipico. e 1n altri coai ndl' ca.sere riuacito a sapC!f"VIII nairat c>GI mò'lle 1nlrotlent'"re,. conaistono i due poh della grander:,a boncindliano, d1 un orli• da ci~ che nulla ebbe di. inlellel!uo/iatico •ra ndl'arle che nello •marr!mento menfa,. le, in ambe i cast di/ferendo anche da V;;,. cen::.o Gemilo, e slabilendosi come un /e• nomrno aoslon:.foimenlc più alto, e p1'ù ,aro. énorme, date fe cond:zioni dcll'e•orclio, era stato il re1ulta10 d'a~ di.:.rulio in o,-. dC1re !al zona gra.ua delle contJ,Cnzioni •cn· limentali. nella p.untata oe,-30 la conquisla pia.sii ca del sentimento (dal generico ,,Il' a► •oluto1, Bisognerebbe aggiungere che Bon. cinrll, non /u inlen:iona/mente uno acuito. ,-o di leale aoltanlo, e che .sopr:dlulto pc, ciò /e .sue leste sono opere complele. li •g• go ~duto dcli' Arringatore e la promcaaa del Rimorso gli indicai>ano la IJUl della .ta tua,-ia. Con qu.e•ta di/faenza, fra lui e lropp1 altri ,cullori: che e~/i aspetlaua di a&.)0.1 re adunalo in sè facoltà di. pro1elta,... In corpi dei quali lutto ot~ .. e. e tutlo, IJi. &Jrndo, foasc •pirihlalmcntc esaltalo Ora, oltre il .segno che si rJrdc ;Gl';g1un- ,o. g,d un'alba illitmina,:a • modi di" un sereno commino. Se un equilibrio nuooo 11 Jcn,,e stab1l:to, tsoncanem, a~bc po,uro 1Jolgerai a conridcrare parecchie uiltone. Jn, t.lece dooet.ld. fulminar-lo la nasc:da di un capolocx.,ro: l'ldiola. che oggi :,j allinea col Prete, col Ritrotto del suocero, con la reata di vecchio_ con la Madre e con lo Cieca. Or aono pochi anni, intorno al '43 CrJa• rislo Boncincllr ebbe una parentesi di ,ca,i. t.1,'1ccri::.a genfo/c; cf/ello di un oseuro ma certo assiduo r1capital;zzar.si di potcn:.a nel fondo della. tuo anima non mo,-ta mo smar, E. Bonclnelli: Il suocero /anla11"a ne.lld faoola oc,-e r pateti'ca del puro teRno; per" immagini di pena t.l"inuta nella ca•a der minorati, per motioi di /orme dna•clmentali proll"att« .sul piano della vita odierna; eroici richiami dal p,-ofondo. eom era nel p-op,-10 del se,ub boncrnetliono. Soprooc.•cnne un ah,o crollo. L'ulhmo. Non prruo di bene, .e da un fondo conuinto alle rLt..egnotioni .upreme I' arli,ta ebbe anco,,a curare e mente per- ricono,cero 1---era compagna la donna che sebbene lontana gh' era atofa compagna /e,defc di tulta la oifa, e per int.lOcare .epoltura OC"Confo olle tombe det. aaoi. 11 I RAFFAELLO FRANCHI t IN VENDITA 1 Un'opera forulameniale per ogni cultoro di itorin d'a,-te IL QUARTIERE ROMANO DEL RINASCillfENTO di Gu1ta•o Ciovanuoni Ylll••• rih,1•10 d, P... lt6, Il In, (. I. Preaao 1- 2SI I.a rl•-•au del C,o .. anoon;. l'ac:cu• UI.IH •• -h• delle doc11meo1allioni iconogu6c?lc, l'•1tc•10, lnfl~•nle rifcri111eeto ali• cuhuu riaatc.l111catale f•nno di qac.10 1'0lume l"• ifoou•c.010 huliofl""ll"blle per •ludi,..; • ~ •pp ... iCHa•II dcll'.,,e e delle •lori• di Roma EDIZIONI DELLA BUSSOLA olivetti UM,CCW .. STUDIO ~li IL YOS1110atuo,o 1'1t1YAIO ~ LODOLI CLICfffS TRICIONI[ · BKROMIE Pl:R111VISTE·GIORHAU FOTOLITO ""'~~ [ ROMA] VIAD[ll"OR/026 TELEf.52385
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