PIEIIA l.ETTEIIAHIA DISCUSSIONI Il personaggio positivo tipo di malvaaio? E' I 'au1ore 6te8So. Il quale (nè davvero sono io a 6coprirlo) non Hl rappresentare che se stesso, il personaggio unico. La diHicohà che prima comi6teva nello smuoversi dai JJersonoggi ne• galivi a quelli 11ositivi, ora consiste nel, trovare ohre al pen,onaggio unico la pluralilà dei 1>cr.son.::iggi. L'artista oggi ei è avvezzo a scender(" così profondamente o tortu0&:tmcnte nel• l'anima umana che il tmo fovoro è più di ricerca che di creazione, lliÙ di intr0&pe· •zione che di fu111asin. E poichè tale approfondjmento tortuoso egli non può com• picrlo in maniera ei,::1uriente che in se stesl.a formulu di Piovenc « Per-sonaggi po- Eo, conoscendo la pro1>rin nnima 5empre s,t1vi » messa a 1j1olo tlel t;UO articolo di meglio di <1uella altrui, ecco l.:a ragione per fondo in Fi..:ra Leueraria (N. 19·20) è as• I cui porta OvtllHJue se fìlegso e sostitu~sce eoi (elice e, in <1uan10 ~iuletizza un grave. :ie steu;o alle altre creature u.mane. 8160t>roblema del rom:n,vo co111ein1>0rareo assai: gnerebbe che t"apJ>agamcnto da lui trova• rispondente al vero. Di questa positività del lo nell'csplornre i 1>ropri meandri (e J>ere.onaggio, di J>ersonngi che siano co-1 <1uando uno ha il vizio dei mea~dri, si 8Cieu1eme111e dalla parte della Juce invece I appaga soltanto dei propri meandri) Cosse che del'le tenebre o del grigiore, tutti, let• riscattalo da un a1>pagnment1> an:alogo tro• ,·aio nel disegnare plasticamente caraneri diver&i da lui SIC86o, certamente più ,u· (>erficiali, ma inseriti in un flu!!o di hl• ti, dj narrazioni, che gli soddisfi lnnto <1uan• lo un gorgo di 1>sioologia. L'artista insom• ma è dotato di una sensi bi I ità speciale: ora, che egli non usi tale "Cnsibil"tà come fotto da rappresentare, ma come allo che rap11resenla 1 e d1e rapprescnlu rose diverse da se medesimo. Solo così Ili giunge in u.n romanzo ali.a vera pluralità dei perso• nagg1, :i.Ua differenziazione di e!9Ì in ti1>i, la cui, diciamo, « banalità» sia ugunlmente una realtà poetica, una positività. Il contrai;to è1 al solito, fra il bisogno di psicologia e cioè di cosdenzn innato nell'artista d'oggi, e quel tanto di « non psicologia• e di incoscienza che rarte e,i. ge per essere grande e duratura. li punto d'arrivo si toccherà quando un arliSla avrà trovalo la 6trada per riscattare. la J)flicologia nella rappresentazione. Dirficile &trada. OTI rnno Ù'l'TIERI tori e urillori, sentono oggi il bisogno, per - -- - 1ivi, cri•i ormai vecchia, m, sco,.,,1, solo COM/<;SI TRADUCONO GLI STRANI ERI su1>erare l'inflazione dei personaggi ncga• 1 in teoria. Oitendo però che la positività del personnggio debba trovarsi nella sua J «bontà» (,•nlc a dire «: cos1ru11i,•ità » e T d • t • ri-tponden~ "un ide~le non erlico pafk.i-1· ra 1men I vo, ma v11almente :att,vo, generoso e oa • mistico, mi sembra che Piovene sia rima•, 6lo 1ropp0 ntt:u.·cnl<> ud una queslione J>er-1 T . .. . . , . . . , , fìo11:1lc e :1t11obioi.:,rarca: al fono d'aver ec• r'! ' p,u recenti libri <b ,pacsu, 11sca., ,n ceduto nella <f nwlvngitù » dei 611oi perso- lr,g/!ilterra, ,un volum~tl-0 d_una tre rl~,ui di naggi, guidalo d11 unu coerenza del resto pu~we e cl mia treni ,,a dr compo111me11ti. ammirevole suggestiva e di desiderare I (llir th of Venus and othcr pocms by Suade~o un co~tra,veleno ~otcn1e. Persouug- .<aruie Knowl,cs, _l,~1«/rn, ltfoc,!iillau & ~o. g.io posifvo i:on significa necessariamente, ~tcl, 1~·&-5) poc,a_ •11 ~c.ssaro il lctt'?"e. lltt· • 1 C.. ! fiano f,&- esservi ospitate due verswn, da persona&F: 10 _«nu~no »: . 10 non tanto. J~Cr I no.stri poeti quali l'A11gio/icri il l,eol'astrnlla ra1rone idealistica la qual~ ~i strn• ! fHlnli, Non ~er il valore di tali t!rsioni - guendo ~rt!' e morale arfe~ma possibile un I chè a11zi ci propo11Umto di 11w!Jlrare uanbello urwtico a_nche d~,•e ~111un brutto 11 .'°- to vi sUI, in esse. di, lrai.nte,ulimento qe di raie, ma _perrhe propri.o sul rampo. pratJf"() !JOrclità poetica - per toccare con ma110. dello H'r11tore a lll\'Olrn?, par u:ica~e d;.~~-I ben..!Ì. 11uali e 11umtti rischi corra la nnstra l'angu!'llia ,lel J>C_r,;onag!,- 10 mal_vag 0 , JJIU poesia in mani in.esperte., seppur volente-- che contrnp1>oq;li un pCrP~nagg_,o hu<>no, ro!Je, e sopralutto conto ci venga re,o, e occorre creare un personaggio nust?.• buono con ge11ero,ità, il 1xu1e di tali storpi<iture e cattivo, rioè normale, cioè il piu uomo per le /re€11ienti focacce cli.e taluni no,tri poss bile. <( Si dovrU alloro, srrhe Pio,·ene, poeti e trncluttori sogliono speSJo amman• ricorrere al metodo romant:co dei 1~en,o- 11irci, malam&rto int~c a <liOornlere tra noi naggi con due anime, una buonn e 1 allra la poesia e fo cultura angUr!assone. cani,·n? Sinmo 1rop1>0 iHruiti sulla vera· La scelta delle liriche ,wn .~(mbra cli-'? menle ferrea coercrn:a dei caraller. umani, sia !Jtata contlotta, dalla K11owles, tenendo 1>er <1u:1n!o ('Olllpletei e venmtili ». Perchè ronto di 1,-articolari criterii, e w1zi appare Piovcue ~caria cosi risolutumcnte il melo• sollecitata come dCJl caso, ovvero <fo qual· do <( ronrnntico :o? E' un metodo valido clic antologia p:cesi.stente: il ,011etio •• S'io ~cmpre, t.C ogni eporo giuntn alla mutur"tà fossi fuco ... ". in/atti, o 'ticliUio '' L'infi• Jo riarnplin e lo rieo:,1ruiscc con nuove ~- nito", per appartc11cre a due stagioni delfiJ>erienze. Bisogna arrivnre nl JlCrsonaggio la poc,ia itali<ma che ,wn si potreb~ro in cui malv11gi1à e bontì1 non po!òlsono defi• immagillare ,,,:,i. di.1ta11t.ied estranee, testi• nirsi in :aslrnllo, ma i;i fomlano entro quel moniano già, nel loro ostentato llCCo~amenproblcmalismo fluido rhe è l'anim:i e il to, u,1a in1maturità di sensibilità e d'oEentimcnto di os;rtuno e ne forma il. 1>reci• reccl,io. Ecco la prima qm1rti11a deU'A.11puo ·ntere~e artistic~. Chi è ormai capace giolieri tradotta dalla Knowle.,: dj ra1>prc:scn!are un personaggio O tullo, <'O· l'J burn the world away i( I wcre fire, ecien•emcnte, buono, o tutto cau:,·o? An• lf I wcre wind thc worltl l'd blast ::ind che i;c di un 1>ersonaggio si potrà (e ~i do- [blow, vrà) dire alla fine tlel libro: « cosini è buo- U water, dro""-n it in a nood most dire. alla • poesia Nol-0 anzitutto come €/1iel bur,1 away ren• eia male e anzi tradisca l'arderei originaie. To burn awny sig11ifi.ca, più che ardere, di- ;;!ruggere medinnte il Cuoco, e!'tinguere e, illsommo, contiene l'idea cli un totale (111· 11ieuuww111 0 che non è ucl verbo italiano il ,,uale cumporta, invece, et.mc il soprav• vivere alla d~tru...--ione malgra<lo l'ardore. 11 riso dell' A,igiolieri è proprio nel ,·edere ar• dere il mondo a lui osti!•. ma Cf'"erC!bbe se es.so ne veni.sse distrutto. Am1loga ouerv<i=ione porrebbe farsi per il tempesterei reso con )'d blnst and blow che siJruifica. let.teraltne1tte, io lo forei sahnre in aria e ci sor6erei fìOt>ra e e/ove a:ncl1enella forma blast è co11te,mta l'idea delfwinientamei1to. Non sarà il caso di far notare, nel t4?rzo ver,-o, quanto sia poco opporhuro l'aggiunta di quel flood most dire, di ,,uel molto diro flutto al rlrown che rPnde !J11/ficif'11temenle L'annegherei dell'originale. J'd ~et at enmity aU Christian men lf I were Po1>e, aml oh, whot fun l'd have! JI I were Ei:>eror, wby, guess whot the? 'fhe heads or all the stable•boye fd shave. suona la secvn<ICJquartina, clove apprrro cfiitlro che la K110U1lcs 11011 lia inteso il ,i. gni{ic,Jto dell'imbriglierei che sta per tribolerei, imbrogliere.i, (arei naS(ere equivori e procurerei fastidii - tutti significati. cioè, coule11uti nel verbo inglese, to trouble - e che non è affatto re,o dall'l'd 6et at en• mity che ,ignifica più propriamente, mette• rei inimiciz.in: anche qui l'immagi11e dillamica e viva dell' Angiotieri viene re.w sta• rica e sorda dalla tradutrrice. Il tiare' aUor giocondo. spirante serena sodtli•fn%ion.e per no .o, OJ>pure « t'o~tui è C'allivo », r_:mlore l( T were God l'd @end it down bdow. per farne un 1>er~onaggio ,•ivo .ne_a,•rn $.Clii· ------------------------------- vrc dato uno svolgimento inler1ore_ abba: Etnnu., diale1t'co e '!11in,li misto. Pruna rh dialettiuare il romanzo, come dice Piove· ne, bisogno di11le1tizmre ~ J?Crsonaggi?, narrarne la bontà e la cat11vena messe lfi continua lolla, and1e ~e runa finirà per trionfare t;ull'altra. E' l'unico mez.zo J)er dnr figu.ru artistica a un buono ooscicnte. ( 11 buono incoscien• te e anche il rati vo inroe.ricnte <'i porlerebbcro in unn uhm sfcrn d'arle: quella di scrillori i cui bbgoni intclle1tuali fì()no fìcan1i e passivi di fronte o1Ja crisi de_n•u~- mo e del mondo contemporaneo, &<'nitori! bisogna dirlo, un l>Ò i1wecrhia1i e fuori dalla via maestra di una civ:hà ormai eu· roi>ea, anche 8C dodati di forti capnc.ità. li· riche e inventive). Ed ~ @opratullo I u~•c~ meno per un romanziere. il <1uale uvra iii una suo ideo teorica del bene e del male, mo non }'avrì1 così ri~oro,a e a-.solu111_come un altro individuo che dedichi, pom~n~o. tutta la sua vita aOa politica o alla re.I g10• ne e che eia portato quindi a discrimi_n•· ,:ioni oltremodo violente e mania~be. L ar· tifìta anche il 1>iù uscilo (se 010 vuole) dalla torre d'avorio con.serverà un JJiù_ alto llotere d'analisi e uno più alta osetUa• zione 1>sichir11. Altrimenti non 68rebbe artista. In tal 111a11icr11lo positività del perso• naggio si pone come necessità ~i rappre• sentare il perion:1ggio con maggJor. dram• matismo, 1nuggior rilievo figurativo ~ più « e11 vlei,i. air » di qu_el _rhe s1 sin fatto finora. Buono o cut11vo 11. pe.~· eonnggio va. nllargato e « narralo d, P1~ nella li rezione del racconto i va fatto a~1re e funzion:ire di t>iÌI. Un personagg.io largo (ohre <'he profondo) a questo znodo, !i riempie difficilmente si:1 con la sola. mnl• vugità esasperata sia con In rola _l,onta, cogciente. (Ma del resto che è bo'.1111cose en· te !e non vittoria 6U un ma~e,. il <1nal! sul 5erio ecisle e di continuo si runo~tra.) Un gro<1so nemico de.Ila p~sitiv·~ del J>er~nnggio così intesa è la 1>Stoolog1_a .. Intendo per 1>sicologia <1uclla rarfinat1s.rnna @emib'lità di alcuni narratori conte_m1>0r~- nei che Efunta :1ddirit1ura nello 1>s1co~og1Elll~. La psicologia 1>0rla, nlm_cno ogg,, al personaggio rnalvop,io o meglio ~l pe~~onnigio negativo. lnfoni, eome prnn~ _d1ce- \'O che non mi ccntivo di unire, pos~L1vo a buono, co6Ì oro non mi sento d1 un _re ne· gativo a cntti,•o. Conmnqu~ parlerei fì~lll· 1>re d'un cattivo tutto spccJ.!!le, un ca111vo 6ofTercnle e debole, (spesso un b~on~ mancato) J>ÌCno di rimorsi, di e~ror1, d1 dubbi ciechi di fo1:1lità, da commiserare e educnrc, non' dn punire con immed·a10 ~cn· @-o di giueti7.in. Mo chi è questo cu.noso I I GIANNI M. POLIDORI, Disegno L.Jlanco s E POLEMICHE la burla ge11erale è indebolilo e reso 011gu. So in immensity my think"ng drowns. 3to. pur se posto all'e.sclamarivo, dal wbat And oh, bow cwecl to ehipwrec.k in tbat se•! fon I'd bave! che suona lertcrulmente, che Conce.s,o che il lonely renda tutte le ri. spasso qe avrei! Quanto ai Chr"stian men, 1011lU1zedi em-10, rimane problematico quel essi re,ulo110 solianio l'id.e" della con/e..ssio· last horizon che starebbe a tradurre, la.- ne religiosa, mentre l'oriflinale li crl!Lianj 1eU11ulofuori la tanta parte, l'ullimo ori. supera quel concetto e sta per umU11:tà in zonte e cioè l'estremo, il celeste confine ge11ere. Il teno verso <klla 11uarti11a, poi, d.4ltauto1ra/o napoletano. Il la!t inglese tra. A tutti moz:t.arei lo capo a 1ondo. cluce cOettivamJ!n~ l'ultimo del Leopardi? trodotl<> letteralmente in ilaliatuJ, dn[l'in. Afa sembrerà un 1,ignoleggiare troppo 3Ql.ti• glese della Knowl.es, suona a questo modo: te, un. rilievo del genere, in specie quando Le tesle di tulli gli stallieri io raderei. u..ssistiamo, nei versi seguenti, a un totale Qui è chiaro che la traduttrice ha pre!Jo /rai,11endimento e annullamento dei preK' un gra11chio maclornai'e 6 talme 11te compo. più gt1tosi deU'idiUio. l due gerundii lyin1 sito che mi è stato di/facile r:COstruirlo fio e reflecting non. rcndcno per nulla i ~ creduto, dapprima, cl, 0 UI traduJtrice ~e originali sedendo e mirando, poichè ne/. ~•te.sv il mozzarci a 1~ndo come taglierei ,n:imo c'è. l'idea d~llo ,tar di,tuo_ ~ che mtorno e, illvece di riferire come si deve dutrugge 1l $f!lf~ d, attesa e attenzione che in eQeJ.ti, il ge,to circolare ~l braccio e aJr 1è co,1tc.nuto nella roppresenlazi-One del_ P"6; l'arma cl,e vibrano il colpo, lo avesse ri/e- la !eduto - e nel secondo, seppure ci puo rito al capo e cioè al volto: ho pensalo euere il ,igni/icmo di riflessione odica, ol• quindi cl,e la Knowles, a ques1o ptu,to, si tre a quello di meditazione, non può e.s.s~- sia chiuta cl,e cosa mai si potesse UJRLia. ci a0allo quello di mirare, di guardare, anre intorno a un volto e d,e subilo abbia somma - il che potrebbe far supporre aJ. immagU,alo come ,wn si potes ..e lagliare clirittura, clal momento che to reflect può altro che la barba, donde quell'l'J sh3ve. curcl,e voler dire ipeechiare dte la Knov."5 Ma a que$lo modo no,1 si spiegavano gli abbia inteso il mirando ita1iano come pro• t.tallieri e cioè gli stable-boys. Che la 3i- venieztle dali'o radice mirror i,,gLe.se eh.e à. gnora K1w1t1l.es avesse voluto, come più Ml• g11ifica, appunto, specchio - e quanto a pra co11 li cristiani presi alla lettera - mCJ distant e cioè distante, loo1ano, remoto non fo t111« caso l'equivoco era in certo modo traduce aOato l'inlerminato leopardiano eia. /civorito e pl.ausibt?e - limitare il 11 umuo ca11tie11e l'idea centrale dell'idillio e cioè e la ,,ualùà ciel tutti originale era clo. uclu- dcll'infinilO. Sovereign e cioè sovrani è un dersi aOatro. La sp;egazione è questa: il tropvn cltUlro fraintendimento pcr sovra· verbo mozz:1rei dell'originale è stato preso mani per indugiare a cliscu.terlo. Ma fi.n qui per il diminutivo della paroki mozzo (qualr si. tralta solo di !JVisre o inesatleue leui. co!Ja come mozv.arelli, forse) e in/cdti stable- cati, mentre invece, comi'è 6lliden~, il n«:16· boy è wt climO:n"tivo di stable-man che si· gior /raint.en.dimento deriva dal non aver gnifica, appunto, mozzo cli s1alla. Quant{) a aOerrau, il peri.od-O !Jintalrico. E' cosi ev~ lo capo a tondo la K11owle3 deve aver i,i. de,ite clic la Knowle.s non ha neppur d1 le!Jo la parola tondo come prima per,ona lon.tano sfiorato il concetto informato~ cW,,. del verbo tòndere e ,,uindi radere e non. ~i la lirica, dal momento che mostra di non è troppo preoccupata se la forma verbale intendere come tulto il periodo dipenda tornava. E.ua /,a quindi tr<ulolto un verso dall'ultima propo,izione e cioè da io nel clic, nella sua affrel.tata leltura, &uonava pcnsier mi fingo menlre essa lo fa dipend~- preSJ'a poco così: re da rdlectiag e traclnce quella propoM· A tutti i moui lo capo io tonderei. :ione principale come se .suona.su, in~, Procedendo oltre, la prima rerztna cklla io mi 1>erdo a pensare. /n, tol modo )l eo Knowles ,uo11a for a liltle the beart 18 unafraid ol.lre a alf l wcre Deatl;, by Father J'd be scen, sere in.esatto è anche inp,,tificato risp,etto Jf I were Lire, from him rd take my alL' economia dello .11e.ssa lirica della Kno- [fligh1. uiles cosi cmn'e.na l'ha malamenl.e aaL:aio And in the same way would I servo my sul IAopardi.. [motber. Naturalmente dove la ~~lu .® ~o e• cl,iaro che L'andarci del primo verso masgiore della ,ua ~~ poetica e P[~· i! stato inteso come andrei a (armi vedere, prio n.e.L co,u:ludere. r,ddlw. Il verso --· fo tJtwle so."uzione diminuisce e rende co- go, ri.conante e dolcis,imo 11111m1ueproblemdica la presenza di quel- E il naufragar m'è dolce in questo mare. la Morte clie va 3olro1110a (arsi vedere ed ,i tr0$/0rma in. uno ,trim.in,ziro çiderello è flnnullat 0 tl mirabile eOet.tr, dal verso se. cut non è risparmiato nemmeno il J'U"'° guente. e.sctnmaJivo onde farci meglio vedere il .sor:· But werc I Cecc0 (as I"ve alwaya been) ri,o melato, re!Jtatieo bianco degli occlt•, l'd chnsc the girl,s mosL beautifol and ligbt le nuUU con~. il collo torto e le spai• And lca,•e the lame and ugly to anothcr. lucce brividenti della signora Know/es che suona fultima terzina. l'd cbase e cioè da. se ,,e va it1 brodo di KÙlggiol•. rei la caccia toglie eleganza, malizia e m0• 11ime11to alfi.taliano torrei. Gli a1uieui11.i beauti(ul e light e cioè belJe e leggere non tr(l(/ucono giovani e leggiadre com'è 11el• l'originale. Light è bensì usato nel sene-o cli ~azl.oso. eleganle, armonioso ma sulo se riferito a oggetti inanimati come edifici, ,clr((lluro etc. •• .Je riferito a per!Joae, O:S.SU• me solo l'accezione di leggero in quanto frivolo, incostante, volubile - i quali ,;. 1p1i{ica1;.$0no a.iatlo assenti dal L'ff!JO de?• l' AnKiolieri - nè può accertarsi, aftro che con una /or:arura a.ssolurnmen.te impoetica, 1wl ,,:·.gnificato di leggera d'anni e quindi giovane. Allo ste.,,o modo l'aggettivo lame che sig11i/icc, letteralmente, zoppo, 81.orpia- l to e comunque mutilato non traduce l' ita.- lia110 vecchie, posto cM il laide verrebbe I a csser re.so, seppur genericamente, daL l'ugly che significa solta,1/0 brutte. Fin qui abbiamo toccalo solo della vcracilà fil.logica della versio11e. della sua onestà i,a una. parola. Qua11lo alla versifica.zio,. 11c, aIU, strultura, allo stile o al t.ono, cl,e son lulli faUori egualm•nte es.,en.;iali e connaturali al fenomeno poetico. 11011 .sarà 11eceS$W'io s1,e,,ulere troppe parole, Ml m.o mento che il lettore ha sol.t"occhio il com• pouimsnr 0 nu!d<C!Jimo. Si ricorderà, così, la mirabile armonia conseguila dal ,onelto ()ri,i11ale in cui, pur con u.n acce11lo popolare$CO e discorsivo (« sare· a'lor gfocon• do ... •• « 5<1' clae farei?») i membri son di- .,po!Jti i11 sapienti, simmetriche e rispo,uh.n. ti, (fTCliitetrure; si ricorderà l'euritmia della 11rinu, e della ,econda qua,ti11a, n.elle quali ,ono equilibrale e spaziate variamen,- I.e /rasi i.polctich(:, ripetuta nelle due ler%ine In cui ,i dà completam,earo, i.n w1 « ritor• 110 a ,è stesso dopu aver la111-03paziato, .sì. che lo svariare del ,ono segue una intima coere11:ro che 1:li dà ,u1ità e armq11.i<," (Rus,o) al ciclo lirico. Nella venione Ìti· f{lese nitto ciò è andato irrimediabilme11le perduto. f)/lr se la traduttrice /,a cercato, per qmmto Sra in lei, di con.servare il nte• dcsimo !Jllmrpo - ma con. schema diverso: AIJBA ABBA CDC CDC ncll' Ang;olieri, ABAB CDCD EFG EFG nella KnoU1les -, se11:t1contare cli,e i versi ingl,esi 11011 Iran• li-O accento, non. presa, non plo.slici1à, non spirito, non sapore e che, illsomma, casca• 110 eia turte le parti. * I Quwito alL'idilio leoparduu,o, eccolo: Always th.6 lonely biU was dear lo me, And dear this cdge that from the last [l,ori~on c;1m1s out the si,bL But l.,ying here. [rerlecting On dislant s1>ace and so,·ereign iilcnces [ond deepes-t quiet, I lose myEelf iq tbought; to for a liule The heart is u11afraid. And as I listcn lo [the wind Blowing through gratis, Ji woul<l compare That voiee with infinite silence; And I recaU eternit_y nnd the dead seasons Aml thnt the presènt live!, henring the [sounJ of it. * S'intende che tulio ciò non è ,rato ch111. malo in causa per la signora Kn.owtm '• q,wl"'. a quanto ci è dato f"'~e dal VOiumetto clae abbiamo sott occli•, è p,oda+ sa di re.spiro breve. to1che se addestrala • un c~uunaato mdiue - e solo in qu.estn .scruo pos.s~ prender per buOf'to ciò eh• leggi.amo nella pre3enta:.ione e cioè c/1e e,• .sr, po3Siede « a subtle .en.se o/ wlua worfP ca11 ,lo » e che « Her pou;ra/t is admirabl,e, ,md tl1e adjectiue, si~ ch.Do,e, are admir ... bly cvocalive » - e ne~no troppo < educated » e « wphi.Kicaud » oome ancora ci viene promef.so. dal momento che non ,J ptritcr di tr,«lurre, allo .stesw modo che i due poeli ita'ia•1i. Gau.tifr, de llerédia ,. Maclwdn: è Mato chiamalo it1 C'OU!Ja, bensi per il rispetto che si deve a quei nostri thui poeti che ù1 ne.mm modo meritano udi aovilim1111ti. Ma ,ovralutto ho ceduto al di• vertime11to di que,ra 3pulciatura - la qu• l, l,a oOerta focccuio11e, se non al.tro, p4!I rileggere e risentire più inten.sa, a contraMo colla meschina versione, la voce di quai due pacli - perchè il lavoro della Knou.•les mi somiglim:a 1roppo quello di alami poeti no.strani e pe.rfi.no laureati, aUe spi!• cc di poeti di lingua inglese i quali meri-- tano, .serua dubbio, lo stesso ri!Jpeuo e la stessa revel"enzn clel,'An.giolieri e del Leopardi. Non. sehle far noml, fXW cnere più ullfc mostrare c0m.e ve11ga morri/icata la poe- ~u, da tali e.,perimenli e non c'è dubbi.o d1c coloro clie vi portano amore e ,tuclio procurerwmo di evi.tare la cattiv" figura clic è cmtrctta o fare, tra noi, fa signora K11owles. GABRIELI, BALDll'òl INSEGNANTI STUDENTI La • Fiera Letteraria •, certa di farvi cosa gradita, ba stabilito per VOI le seguenti condizioni di abbonamento: Annuo L. 900, con pagamento rateale mensile di L. 75 Semestre gamento di L. 4EO, con parateale mensile L. 80
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