Fiera Letteraria - Anno I - n. 16 - 25 luglio 1946

6 FIEllA LETTEHAlllA La psicoanalis1 e il teatro oonJ011i dall'int.·on~cio, m.. 'l dn un .incou, me mc1odo e t..-Omecos1u111c. \borro l'idea• ,cio collc11ho, rhe non IIJlf)anirnc a or_.,. li.,1110, in qualunt 1uc forma ..,j J)r•·~enti.. e 11,uno di noi 1:,ingolan11e111e.Per <1uL--tn , i.t1, aborro tutte le do11rinc Ju.. ingatrid. \li un,1 (u,iono t·0mpleta tra gli ~ludi 1> .. icolo- Ji .. gu~lnno i tentalhi di riprc'-a di ruiu– gici e gli Mudi !,,OCi::ili mj i,.cmlm1 il fine nnliamo e di rnorali&mo di <1u~to do1-.o più atlrocnlc rhc 1)0"-'3 oggi prc~entar&i. guerra, bli111:111dolicontrnri a) ,ero, e <1uin– ln <tunnto a un ar1i... 1n poi, e t-01,rnttutlo a di onlicducnli,i; di fronte ud e::si mi con. u 1 narratore, non ,etio tOmt• cgl.i potrcb· forta M>Lovedere come, da Parigi a Uikini, bo J)rcerindrro d11llu nozione del reale cbe la realti1 6ia più rapida del l'.M!nsiero nel gli 61utli IH•ie11n:1liticihanno co111rilH1ilo a demolirli. lo credo in un ,solo melodo, diffondere. che è quello a cui accen.na\ '0 or ora, il lin'arli• 110n J)UÒ rl1e :11>pogginr-.i a una quale ci iu.segnn a con06eerci come noi •nozione del reale, che non 1,.i ,reglie, ma siamo e a Ji<.anuarci at1r:1ver~ la cono· ,i accella. 1\on i;:i J>Olrebbe, per e"cmpio, scenzn. L'unico modo di ,sottrarci :ille no– narmre c·ort il 11re.,up1,osto che &li uomini &tre J)ll'l.Zie è quello di no,n crederci, o,;•ia sia110 6!,SCri liquidi o ga~s~i. Lu i,eop ria conosceruo l'origino. Quel coslume, quel deJrinconM."io ha modificalo lu rcolJ:'1 in 111c1otlo, che sono il cm,1u11 1ce mclotlo modo co.,i wofondo e dcfinili\o, che nar- drll'f'&.1me e della ehiarez.za, aiutano ,1 rare Ecnza lencrnc conto non ..,1rebbe pill mondo a invecchiare, 1- fugendo ai mo– un 1,arl:1re d'uomini, ma di c--cri ineioi- ,ra)i~ni omicidi, nei quali trovano <.fo. 6te111i. go eoltanlo gli istinti: 1,er giungere nllc Il teatro può rnntare r spetto alln psica· 1 mand: l'uh1mn poss.b1lità dcli uomo è di nalisi un dmtto di primoleniturn avendo essere • 1.Uero c.ome uno aqualo nel P.1ci• JH.estato l'argomento a.I fo~damenlale 1n.ito fic.o.»: di fronte ella q.uale conclusione è il freudiano: il comple!QO cd1p1co. E possa. senso comune prima ancora dcli.i filosofia mo add1r11tura rmtraociarc il luogo prccii.o a nbcllars.i: e difa1t1 11 teatro del signor Le– di codesto rncontro, là dove Ciocatta, per normand resta come una fionlura obnormc, consolare Ed po dei ~uoi oscun tenori, pro. nelk. v:cenda del teatro francese moderno. nunct0 la battuta. 11 Non paventare le noz.z.~ Un s n1ile conccUo della libertà, oinun lo Il teatro è azione, come taJe è liberlà, •<'nsib li1ò morale. Ciò che definisce Amle– to come personvg_Jio p0ttico non è 11 suo duhb:o o lo sun pcrp!cssitll, ma il moto 'lrogrcs.s·vo di un !".Invioche «i fa tanto p:ù drammatico qunnlo più Amìelo acquista ccnsapevolv.L'.l dell'·ncolmabile distacco fra la sua misura ind"viduale e l'azione mornl– mente giustificala che ~11 dovrebb(. com, r>Ìere per rimettere ord'ne nell'univen,o; finchè abd:ca egli ste'lso a favore di quell,1 • divinità, che dà forma ai nostri fin:. r-o– munque noi li abbozziamo». Di qui lo morte di Amleto trova la slTnda della 11nn• 8<'ita, avendo 6nalmente sottratto la .sua n, zione ol cerchio del male. come l'antico O. ~sic. rimettendo il giudizio sul suo d,... litto al tdbunale di Atene.. prep.nra la catarsi, Di fronlt' n ciò, il fallo che Amleto soffrn di un c-omplesso materno è appena una condi. zione obb'.ettivo, un dato d1 partenZ11: .::ho non rarebbe dramma 9enza l'acuto d"a.sidio morale che scinde la personalità ddl't'roc tragico nel oommino verao la Jjbcrtà. Coeì com~ non fa dramma nel • Lutto si oddice ad Eleura » dell'O' Neill l'immobilità psico. logica dei pcrsonagJi, programmaticnmente scl1=avi dei loro compess:, fino a ridurre le grand-iOIIC proporz.'loni della tragedia nlla meccanica ripc1iz'.one di una si1uaz'1one llpì. ca, senza pomibili1à d1 uac:.il.a di rinascila e di .salvezza. Lo spinto, do~ un ovventu. roso periplo di oltre due millenm, è tor– nato a porte chiuse ne.I tetro dom'.nio di un complc830 ;iutonomo, cui :1 genio di E. sc:.hilo l'aveva .sottratto per avviarlo .alla li~ be11à. La Jlfti1·nu.nli1"i 1>oi, più 1·he rorne licicmA unirhe cose che contino, l,a serenilà e la in Ec s1c-•n, mi 1'Cmbrn fondam('lltnle CO· ~aggczza. L' a v v e n t u r a psicoanalitica lll Italia Ln 1>Sicnnnli11i ,non lm a, uto fori una in halia, o ha a\ ulo una forlurrn dubbia, in– certa, affallo inmleguatn alla .. 1111 importan– za. i\on 1)nrlo, Lcninle&O, delle 0e1iJi1à che e~sn ha in1conlra10 nella cl,m,..e 1h.-i 110li1i– canti che lH~•rmolti ,umi ~i è co1'litui1a in guardin armuta deU'ignoruui.a; e neppure vorrei discutere i ruppor1i a \ olla II voha di diffidcn:ta e di -.u1>eriorilà 1'11ejl mondo accademico ha creduto nece~rio mantene– re J1ei riguardi della nuo\!1 ""uohi ~cienti. fic:i. Sono nrgomenli che non mi f)Cnlirei quulificr.lo ti 1ru11:1re,e che non comcrrch– b cro del rMIO al carallere di <1uc .. 10 gior• nalc. L'araomcnlo d1c i'i inl~rc.,,,,:1 C un al– tro. Un nu0\"O oricnL11111cn10 della :.t·ic,11zu 1>sioologic.udo,e,n c•i,,erc 60prn1ulto per n,1i una nuo\'a i,ro--1>et1i\a d<!"ti11a111 a integrare quel sis1e11111 di forme, idee, nozioni in cer– to senso g.r111u1te,al ((Liale dimuo il titolo di cuhurn. Ma la p::.icanali... i non t-i è intro. dollo. nè t-1:il,ilnu.·nte nè con profitto 111:IJ"or– dine delln culturu italiana; e, ~e quaJche t-OSII di bimi\c M'111hrcn'1 nll:1 firw d1e -ia :1c– c:ulu10, l'i de\l, so'o a J'infl11ern..t1indiretta che 1111 metodo in;;olirnmenlc -.1i111ol:1111c, e sto per dire: imudcnle, era mnlgrnJo lullo t'apace di r~erciluro. Purlroppo, l:1 fortuna della Jl"Ìcnnali~i in Italia è UJlpur-11dagJi inizi al'~Ot·iatu a <1ut+ la di alcuni modi lcttcrnri: il monologo in- 1cri.ore di Joyre, In ricerc-n 1>rou.,1i:11m del– l'inuncmorabil~, il 6iniholis1110 veggl'IIIC di Kafka, per 11011 ricordare l'espcdicnlc delln 6Crittura automatica. L'an 1 ersione, che Jo persona di buon,u'-lo proHL\:I per J!'.liimi• lalori di (1uei grandi artisti - troppo ori• ginali per ,non b<-sere ammirati ndl(I loro eingolari1it e ri-pc1t:11i nella Joro 1Solj1udi. ne -, ~i con\'er1i,•n fucilmcnlo in Ji ..dcgno per Jn doltrinn che si con.:,.idcr:l\a Fottostan• te o equi\ nlootc alle loro esperienze 1>0111i. c.h-:. Con unn leggerezza sconccrtanle i no· mi di Joyce Proust Kafka Freud Jung ro- 1ea,•a1)()negli articoli e nei discorai dei 68· lolli come una girandola per comporl!'i in un"unica fìgurn colorata. QuClblo errore fu veramente funeslo 1,cr l'intelligen?..n di mo). le cose, che si disc.utevnno allorn anche 1rn gente meno dile1111111o.sca. .Materia di rurio«-itù, come par('va, per i romanzieri e J>er i critici letlcrnri, la p-.i. canal isi era "tudiata poco e cnpila ancorn meno. Non si capha che la JMdcanalh,i rnp– pr~nta anzilullo w1 metodo d'indagine non solo delicato, ma rigoro..o, al c1u:ilc non fii 1,uò fur ricorso oon il medc~imo e6tro che facilita l'u"o delle met11fore e del– le analogie. Jn seco11do luogo si 1rai.curnvn la circostanza che le veri1ù ~tabilite con quCòto melodo Jl0n hanno akuna llrelesa metafisicn# sono ,erità scien1ifìche, vale a dire ipote--i gcneruli elaborate dall'os<.erva– zione di una !ierie delerminata di fenomeni iu vis1a del loro pill esa110 e profondo coordinamenlo. Tutti gli a\Vcrlimcnli par. ti,·olari. lullc 1 0 cautele e le rninutc grnda· zioni del procedimenlo inqui-.i1ivo erano la!iciatc cln parte; e si pencniva in frella, <'On animo ~mplic'.stico, alle sem1>lificazio– ni che, anche c1u:mdo erJno ,,:11"1:ialmente 1egiuime, non do,c,ano maj a,rre il \a.lor" di <..'Onrlu,ioni. Pe r di p ill ern mancalo completame111r- o < 1u a.si in ltali:1 t111el tcr· teno .speri111cntnlc, nei cui confini la p-icn– nali~i :1,rchhe l)Oluto isolar-i p<'r non mettere in di!>o<'ll~-ione da\anti u giudici incomrt'tcnti i ~uoi titoli ECi('nlifiri. "folla flua1110 una ,;;imile t·onfo-ione di idr- pote\!1 1>rtcludc1e la c••m!>r,~m,ionc dell'opern di ~igmund Freud: 1111 o,sena– tore nuturalmcnte dotato dello tguArdo il più penctranh.: for~e che si dc~~<•, e nel 111cde!!imo 1c1111>o nutrito di duhl,i, c~ita– zioni e '-<'rt11)oli innurnerc\oli. Uno ~cìf'n– vinto, ,j direbbe, -cmpre inlcnto ncll,a du• J)lice fatica della formazione e tlclla re\ i· flione ddlf' pro1>ric c,ongetturt!', uno peri• menlalore lucido, meticoloeo e Jlin:ieutc d1c, iu tulio il cor'-0 delle <,ue c-pcrienz,·. 6embrn preoc<·upato d·in>-f"gnnr<'i Nllllt" i-ia j111prude11tt.' cd u•~ur.Jo l'On1·lud•n· f0ltl• 111:iriamcnle in prc ..c11:,,adi una tJ11a111i1;, elerogenea e \arinl>ilc di 05tgelli. l'roJJl"i•> come certi ar1i.,1i ('Onh.•m1>oran<'iFreud ,1· ,e,a uu tatto, u11'abili1à 1)rodigio,,1 11ello Ect,prire e di-lini:uerc j moti, f(li im1ml-i e le emozioni ordirt:triamenle impcrrclti• bili; era ~cn..ibile, come nes-uno primo di lui, ngli i11fìni1e ..i111nli delln t'o,.1·icnzu. Do\C gli :1ltri 11011 ,edcvano d1e 11110 .,;p.1• ~io \'Uoto, e~li lro\u,a un lt•nitorio inc.· 611lora10, un:t ,c~clazione riJ:;oglio..a. un v1,aio 1>opolato di organi ..mi irrt.•(1uirti. A\eva l'aria di <'OIIICmplare la ~elida nolle e d'interrogare le. ombre; ma nc- rif('\e\a ris1,o-,te s1rn1111111e1110 chiare e calcolate. Pert'hè quel rhr ,eramcnlc •orpr<'ndc in Freud è l:1 11ii,111·add su0a r:i~iorwmt·nto riC.'ice .i 111.abilire tra gli elemenli di una c,-1>cricnza co11ì vh•a e trepidanle un rol– lclumento im1>revit,10 e orm:ai insopJ>rin,i– bilc. La dourina del sogno è 1a 1> rir.na ap– pro11,;imazjo11cpenetrante n una realtit, chf' gli eticnziati si erano os1inoti n cousitle– rore in <1ualche modo irrenle. Da <1ue::.111 seoperln mirabile, che nuncllo ai dominii delu M'.ienzu la regione ~otten-anea delta coscienzn, Freud prende 1>artito per le Sllt'• c~ive C..è]>lorazioni, da cui emerge grada– tamenle la teoria generale del di,wmismu Sieg11uu1d Freud fJ5ichico. Che le dive.ne C8preMiooi di qu('• sto dinamismo t rovassero il loro centro e– nerge1ico neJl'i, 1con.scio , era ancora una conseguenza in.e, d1abi.le del lavorio dell'a• nalbi: una induzione n ecessaria. che gli era nppa~a sin dn quando lo studio dei J;iµ– sus, dei simboli o dei fiintomi nevr,11ici lo :ive\'nno avvertilo che non tutte le :1zi<l111 umune potev:mo cssere tradollc in propv• @ili COI\SftJ>C\'Oli. E' 1>robabile che sia s1a1n 1>er molti una que~tionc di linguaggio; ma è cerio rhi: sulla J)-.icologia dell'incons<.'io si è conccn• traln l'atlenzione degli av\'erNU"i di Freud. Oggi @i Cll-ila n 1nendt're in considerazione queste t·ritiche, dettate <1uasi i.empre da e. sigeme senlimeruali. La pitl riplluta, quel– la di panses<.ualismo, si dimo•lra un rt.3i• duo dcll'ignornnza dei maggiori le"'lÌ frcu• diani, ,·hc la srncnii ..cono ~e.rwa ri"'erve. Il timore, i1woce, ('he la dottrina p::.icanali1i– ea conceda nella condotta umana una par– te tro111>ogrande all'irrazionale, tradisre 11n'i1H1uic1udine O'-"aÌ viv:1 e Jiffu<.11l'he an. eora è lonlnna dal dissipart1i, Og,ni meJ!to edur:ala l•Olliva oggi in liè la diffidenza ver– so lt> forme di mis1ici!'-1UOIonio pill peri– colo,c quando Ei c,nlt:1110 nella cclehrazio· ne della vita j,.;tintivn. E erodo bene •·he non 1>0trcbhc c-.-.ere :1ccoha .:=el:r,a ripu• gnunza una tlottrina che ronrlud~e nd cono;iglio di nderire immedialamente e pa:,· sivnmt•ntc 11gli impul,i cied1i cd elemcnta• ri Ma ·,wr lcgillimo che ~in un simile al· 1e~giA111cn10 in genci:alc, di fr(lnte alla I>'-i– canali,i in 1>ar1icolarc ('.,-.o i· giu-.1ifi<'ato &alo dalla irnperfelln comprcn ..ione Ilei <,uoi prin(ipii; o per lo meno dalla inrg– pucilà a ronce1>ire il giuslo imp:f'gO dc;:, i strumt"nli d1e la p::iirnnnli~i mc11c ,1 oo•lr,1 J, .. 1>0 .. i✓ione. E' l)roprio ncUa lotta Ira l'Ero., e il Lo– gm1 che il metodo an:ditico inlcnienc • E;t>~nare la linl'n non di divio;ionc, ma da coincidcm.:a, indicant.l.) tutti i procc~-.i !ò>pon. lanci e riflei-"i che corl"cnlono allo •1un1•• di 1rarr(' profillo dallf' energie di iruùo inferiore. Ed è proprio nel tcntali\'O ulti– mo tli chiarificare la motiH1zio11c o-.1·1iru delle lcndcn:r,e aggre .. .,i\C e di-.lrulliv<' chl' ,·oni-ii-.1(', la possibililà di dirigere un'atti\ i· lit orig1naria111cnh.: n('galil'a .1 -.('opi feron– di. Ba•len:hbe (jui ncl'cnnarc :1gli ti~Jli'lli tiJ>iri ildln « ,;uhlima✓ÌOnO .o, o alla difTe· renz:i Ira la polemil'a ideologica e In gna• ra c1\ilc, tra le gare •11orthe e i co,;.ich-tti inridcnti di pian.:1. l\on "l•Ctl:I a me rcrtamcnle di indugiar,· !oli un tema co,;.ì oomplc-.<,o; ma \0rrei dirt', infine, dtc la IJ-,icnn:di-;i rome ruo\•imcnto intcllc1tm1lc +iegue il '-Cll'-0 dell'c, oluzione hioloiira: che aSl)egna all'uomo non il compilo e-.clu-.i\O di dominare ron lo t-.vi– lu1n>0 l(•rni1·0 1:i nalura e-terna, ma lo ,.ol. kt·ita inlt·n--amentc ad C--"Cre il 1,o••C•-.Ort 1'Cntprc più t::ilmo e ron,npcvol ... ,1clle 11ro• IJric fon.t.· in1criori. Tullo il rc~lo puù ~cr,•ire hcnis~imo e Mlh:into come h:ttl'r:1• il ~coso qua•i inatt.-nutlico che lo "·uidn nel labirinto d li.e im0t,IÌgAzioni 1>iÌ1~ottili, e tura, il di~larco 1·orag@.io-o con il quale egli ATTILIO R1cc10 ...., 1ancu malerne I - Molti già dei mortali in sogno vede, è il roves,c1io esatto dell'aspro cammi- giacquero - con la lor madre. Chi no n prc. 10 percor,o dalla tragedia gr... ca verso il do. sta fede - a queste cianoe. quei vive tr.an- rn.'.nio della cosc.i.enza; concello che ha in– quillo •· Tutto il !entro greco, del rceto, a formato di &è: tutta In civ.ltà occidentale, di. cominciare dnJl"Orestiade di Eschilo, per no ndo tr.1dii.one e storia interiore della finue aU-lppolilo di Euripide, è la 1estimo- libertà, ~ che è 51010 impugnato con acre nionza di un tentativo grandioeo di 8upe- sp.rito di:,lrult vo da quei movimenti che rare jl tetro, inRessib le mondo del destino, fa.slamenle identificavano il con ce-tto tra• (cioè di una forza onnipresente ed 1mpcr- dizionale di l.l>ertò. con il liberal e.mo co11. tonale che ina1d a In cosc:ienz.a dell'uomo/, servalorc della borghesia copita!Lsticu; ;,. con il pro~eesivo avilupparsi della libertà e ,erc1ò che la psicanalisi è stata spesso impu dellu legJe morale: così nell'Oreatiode a,s. gnata oom.e un'arma d1strutt va dt•lla men• sist1amo al bcni"'fico intervento di Apono e to.lilà borghe6C dalla letteratura estremi6ta di Atena per plncnre lo 9eonvolta coec'.cnza del dopoguerra. I l teatro esprcMionisla te– di Oreste, e il trasfer~mrnto della legge del desco è saluro d1 mot.vi nevrol ci, di inver. aangue al giudizio dell'Areopago; cosi nel. sioni 11CSSuali,di i ntrusioni. morbose. os~es– l"Cd po vediamo il protagoni&ta punirai di sive condotte con l'cs1rcm.1smo melodico 11. un dehuo di cui la sua cosc:enza non è re. p co di certi lenen1 culturali: basti pcn~are aponsnbile, pey riconrennare, di fronte al a • Gioventù malata» del Bruckner o alle suo amanirn.cntc ongoscioso, la responsabi- cariche sovversive del Tol!er della primn J,là doll'agire umano: uiunlmenle, ncll'/p. mon1crn. Il leatro registra questa produzio. polito, Fedra, peracgu1tatn dalla vergognn del ne come u n documento di coe1ume in un ·o. suo amore pecc.ominoeo per il figliastro, si ra torb.da della vita tede&ea: m.."l il m:to uccide. C'è dunque nel teatro antico nui,-. dell'uomo • libero come uno squalo nel ?a. mc od una intu1tione sia pur m1tic~ e in• c1fico». traa(erito dal singo1o alla nazione, genuamente obbieuiva del subcosciente, lo produce il mootruoeo irrigid1men10 della li. impulso ideale verto un mondo della legge b1do collett:va e della volontà di ~t:enzo. e della ragione, ver90 una volontà rnzion,.1. Sarà mlerrua.nte, 'In un d.rna p."l.c1ficnlo, le che superi .e componga gli.,pposti i.stnti studiare gli apporti al nazismo dei suo p·ù dell'uomo. Ma il riconoscimento di forze d.relh avversari culturali; e tracciare uno otcure, oggi si direbbe d 1 complc 88 i autono. 1111erpretaz1one psicanalitica della .dittatura mi inc0$Cienti, di1ettnmcnte collegate ai mi. nera, in cui l'assenza lolale d1 libertà ai steri del ses&O, nel teatro greco è un fatto tmdussc ~ell'ft&&cnzaassoluta di leatro. Per. di scoperta evid('nza Diamo a codeste for- chè la pe:canalisi si faocia preteato di opc:a ze il nome di dei ~ avremo formnlmenle d"ottc.: occorrerà che 'Il suo equa.llido p,3e– ricon08CÌuto gli clernen1i del conflitto. da saggio 1otterraneo sia integrato dalla forza un.i parte gli dei, con la loro prlrno; din.le onlagonista della fonia.sia crenaice; avremo impcr90nalità, dall'altra !"uomo, teso nl l 11 allora in • Giorno d'ou~bre • _del _Kaiser u. conqujM.a della .suo libertà, a un universo no d1 quegh esempi d1 subl1mAz1one, che dello luce che 8Ul1ometla il cieco at)ua.llore uflondono le loro radici in un terreno in6- dell' Acheronte. Il cristianesimo con la sua nit.,m~ntc ptù profondo e originario del aot. prodigiosa esperienza psicologica e iJ suo tosuolo della cmcc:.1enz.a. Vorrei concludere con le parole di Jung: • Non dobbiamo far g1r.ore la ruota dellfl sltlria in senso inverso t' non dobbiamo di. sconO&Cercl'avanzare dell'uomo verso la vi,_ la spirituale•· La aorte del teatro. come fori(' quelia della pe'!c.dnalisi, è oonnes,sa al– la questione di Nicodemo, nella quale. se– condo Jung, naufrogn Freud: • Può un uo– mo I ienlrnr~ nel gremb? materno e rina- GIORGIO P'ROSl'ERI mi.stico corteo di potenze soprannaturnli, -----------------------------– perpelua e sublimil queata lotta, lrnsporlan. dola dall'ester·o,it{\ delle potenze OgJettive aJl'inlel'1orità dello spirito. Traccia di que– sla lotta è r'tmesta in alcune sacre rappre– aenlaz:oni e particolarmente nella liturgia, dove ad esemp:o ~I rito del battesimo con. tiene gli elementi, anche figurativi, di una vera e propria ezione drammat'lca. E d: questo posso lutto il grande teatro, non in quanto opera d'n1te, chè in questo aenso va considerato su un piano infinilamentc più libero e vasto, m a come contenuto e occasione pmticoln.re, cond'zionato dalln paicologia de ll'oulore, può essicre ogge11o di \nterprelazione ps'.canalistica; dalla quale •i ricaveranno elementi interessanti sulla paicolog'm intima di ShakcSpC.are, o di Lope de Vcia, o di Goet.he e sulla mcnta.lità, nrti. a!ica in generale, e si rintracceranno i mo. venti talvolta ~greti di talune azioni o per. plNsiLò o reticenze; o Bi imparerà a leg• gcre in chiave il dubbio di Amleto o In seconda parte del Faust; d1f6c:Jmcnle e.i 11i formerò un giudizio ,ullo natura propria– mente artist!c:a di quei drammi, la quale comincia appunto dove finisce la partico• lare slrutlura paicolog"cn dei 11ingoli autori, ed entra in carnpo il linguog,tio universale, In virtù c.rcativ<1 dello pnroln, in nitri te,– mini quella supercosc.ienza, che i più mo– derni. pa!c.anaJ1sti hanno pur dovuto r1cono. ac('re. A queslo punto le difficohà di un d1,cor– ao sui rapporti fra il teoho e la psic.nalil'li si fanno assat più 90t1ili, più difficili e più complicati: e riguardano sopralullo la sfe. ra pratica, che è la sfera proprin delle sc:'cnze ni' turalistic.he, nonostante i ripetuti e talvolta ingenui t entativi del Freud di lare dello psicanalim una Wehanschauung, una vis on.e filosofica del mondo. La cr:ticn del. lo Ju.ng ha sufficientemente messo in luce questa grove lacuna del Freud; sicchè, lun. gi dallo sp·egare l'nrle, la psicanalisi ha dovulo in parte ridurre le sue bnllanti pro– spettive di spiegare In più segreta natura dell'uom.o, e t~rnnre ol terreno terapeu11co, nel quale continua a rendere preziosi ser• vigi, Al tempo sleaso questa riduzione di cnmpih, e queste, più preciso orientamcnlo della nuova sc:enza nel terreno· specifico della psicopatolog·a, ra già apparire in una luce -cstremomenle limitata quelle opere di teatro che si ispirarono direttamente all,"I p!licnnal'si nel mornento della maggiore \n. fntuazione, spe880 forzando il carattere dei pcr,onaggi e la dial.ctfcn de'! .enllmenli e delle idee a conclusioni programmatiche. E' il caso dei drammi del Lenormand, dove l'anelito della liberazione della cosc:ienza. dl'll'OS8CS-Sione di complessi inc06Cienti, è espresso con cornpiac'.mcnti morbos·1 non sempre intonati al rigore scientifico e ideo– loJico dello tesi, E dove i personaggi 8011 per lo più isterici, nevrolici, ps:copo1ic1 e dunque isc:nlli in un quadro d'nico, con il qu.ole l"arte non ha molto a che vedere:. Soluzioni imperniate su una !ara psich•ca aon così poco a(fini alla logica mteriorc dell'opera d'orte quanto, in senso opp06to, l'intervento del soprnnnnturalc e del deus eK mac.hina, Manca, in codctsli conflitti un elemento essenziale: la libertà dell'u~mo la aua cosc:enza morale, come clem.e:nto ,li: 1vo e non come pura finzione o succedo. neo di realtà. E' appunto quCl6ta. assenzo di libertà, che si rilorce auU'economia ste.a. a.a del dramma, a congelare \n un puro e astrallo problemnt$mo il • Non si sa co-– me• di Pimndello: o a suggeTirc al Bour. det della • Prigioniera» nebuloso evasioni nel palelico, cioè in un compromeuo lar– vale, che non giova nè agli interessi dell'or. te nè a quelli della psicologia: o a crista.l. li.zare i drammi del Cocteeu, • La m..,.cchi. na da scrivere • e particolarmente • I pa re.nli terribili », in una almo.•fera ~vrouca, che 806ti1u·sce aricli sentori farma::.cutici ni fer1ili aromi dello tragedia. La rnpprescntaz'one della libertà 111que. sti dramrn: è quella enunciata <lai Ll'nor. J. - P. Sartre a Roma 1<,111-PnulSrirtre parl11 c,ilc,w,lo forte fo t:oce s,11/e sibilwiti, e sct11uli.scc le p,uolc. dis1a11%itrte t.'una daU'allru, in, modo c/ie il suq discorr ere ac<111ista u,1 to,10 pcrc11to• rio, mm.si cli ditTwSlrazione che mm am,. meri<' re11liche. E i,, vcrittì poco avrcmmn <,ruto eia replic-are ulfo lu11f{r1rm1fere11J.·•1 co,, cui, alla sala Capi::.ucclti, egli esposr il Ji.UO csiste11::.ialismo, o piutto.~to uno e/e. gli m,pelti di esso, quello rclmit-o ul pro– blt'111(1 Jdfo libertà. Poco, 11011 percl,è $i trattasse di asser::.io11icosi i,uuital<' cl,e 11110 tlor;,•sse st,c11tare a mettere i11 moto le pro– prit• f,rcoltù critiche; al c<mtrario: erw1,1 turi,! cose - l'esist.e11z.t1come (lnterfore ol– J'e5seri:tf, e cioè 11Q,irisolubile i,1 una t'rn• ma di co11cetti e 11011dC(/ucibil.e dal /X?II· 5H!IO, la condizione uma11<1come sitU<1:i.o· nP, il li111i1ccome comli:ionc delhi fiberuì e r111e5t'ultima illlCStl come .~eltt1 impliccm: te 1111are.svonrobilirà e u,1'a11gosciu, e ,,if, disrorre11do - cl,c per 11oi, uw111ra1i [tfu. s1,Jin1mc11t(' i11 111u1 polcmic11 i,1tcr11r, llliu nustrn cd11ca::.io11eideal,st11 e i11soddi.sfatra ,legli e~iti di ,,ue.sta, ap1x1r1e11,;0110 a 1111 111umc11toor11111i lontano <falla nostra storfo ulcole. Prtxi(.{1111e,ite, a ,,uegli cmni dal ·33 nl '43 i11 cui 11<H1 vi /11 ir1 lt(lli<r 5t11dioso 011chf' mNliocrt!me,ue informato di cose fi· fosoficl,c, if ,,uah• 11011 si 1111tris,c<' delle /011. li della {,losofiu esistl!n:iale: t/(lgfi m1lici– rmtori, comi• ,,osca/, Kicrl.-cw,ar,~. lo SclH•I. li11g cieli<> Ilire.rcht.•. Niet:(c/1(', ni teoriri (.'Olllt'mporanf'i, quelli dell, 1e.iìÌ1,ten-:.ialismo :1teo, come llei,h•gger (' g,i ,iltri, tetlcschi, fu,,,cl'.ci, ru~,i. ,li i,itomc=imrn rCligio<;11, a r,u<mlo 111{'110 f)fttt( 11i::.::.<r11te: dn Jas11ers n lfndim•U. da CJw.dòv <l Cobrh•l M,rrccl ai trolClgi dclln rr1<.i, come Bari/i, <' a q11r,l– ch" scritrnrc della Gcis1ige tfcrlicfcrung, comr l'e~iii..(trn-:.ial-tomista C11nrdi11i, eseget,, t/Pl/11 El('gie Ouinc"'i. Al' p1111toche si potè Jl(ir/111('.1:iù 11cl 19ll-42, di 1111 f'-'ìistcn:iuli. sm,, itali((IW cl,e 11el/a Jor11111fo::.io11e dlllt, ,lafl'Abboemmo 11011differMce grnn cl,e dli q11e.1to di &,rtre: e c/,e stmliosi tli ,,,,rio for11w:fo11f' affro,uarono criri('(U11e11tei ,r, mi tff,[/'esi~tt•11:illli.s1110 - .,u cl,iave ideali- 511/1,·omo il l)e Huggero o 11eoem11iristi,·a n,m,.. Call'<Hlo Della Yolve. o e1.1ttolica ,;o• mc Cornelio F"bro e Luigi Pureyso11. o di 1,1,r11 ri(.'erca come En:o Paci, per 11011 ciitt– rc che i 11omi più rilet·a111i. ,emmc110 /,i preser11a::.io11eJ"p[l'psisten:.i,,. /i(mo comi! filo..ofia rlelb rc~iHcnz:1 può e~· sert> per 11oi 1111}ttflo ,1110,m: lo polcmic11 del si11golo, tll'lf,, sull libcrt'tì ,, irri(h1cil,i/i1,~ e irripetil,ilitci. fu fo ceste filosofie" di ,w,1 rfr,ilu, che, comi11ciata in sedo culturale 1fi1H, 11culorire di sè gra1t porte delfo 1 cf'– tt>rotur(I, e specie <le/la poesia co,1tc1111,ora. 11eo) 1 11011cloveva tarcltrre a tra5/erirsi sul terreno scopertame11te politico; gi<ì ,,Ila fi– ,,,, e/e/ '!13, qmmdo fo rcsiste11::.aitaliana en, fHIS5lttadai dibatliti i11 cifra " ,le.Ire a-:.io11i 5CJp<'IÌS5im€.allo stadio di guerra gucrrCI_(• gU1tt1 e di ins11rrc:.i011c pcrma11.e111c,fa ,w– stra 110si:ione di fronte llll'esistc11:ialis1110 l'rn quella di corre::.io11e crificll che an""" chi, avemlo assimilato /H:r intero un JJet1.(ie• ro. np /,a fallo proprie le ista11::.c legiuim•. 11l lt•m1>0Messo c/,e 5eorgc i limiti e ccr(.'a di bruciarli, E tale C-lJrre::.io11c (ISStw11• in ,w11 ;•()c/,i pc11st1tori co/oru::.ione 11111rxi.d<1: tipico i,1 f)TOposifo il CllSO<li giovll11i oril(i• 11miw11c111c idetilisti, che proprio da/fa po(c. mku e5i5te11::ial.c furono co11dot1i al ro,., .. ~fomento della dialettica hegelimu1, e in 111e,10(a.(dsmo si valP11a110dcll'e.siste11::iali– smo e dclk1, sua tuminolu~i<1 per far circq. larP. 11e{l'ambU!11te italimw il loro comuni• .~mo: un /.,uvori11i, 1111 Massolo ... Lu stra,la dell'esi5tc.11::.ia/ismo è ,lum111c, ver uoi, u11a di <1uelle per le qtwlt occorre 1m~sare, m(I a patto di. 11011 fermarcisi: chè a ,erte co11clusio11i dcll'csi..s1e,1::.i.alismo d"i Stirtr(' 11oi era,•amo giù llrrivati pl'T co11to 110.(tro: e quellu che egli dice 5u.lfesi.stc11. :o degli altri (« L'm,tre e~, imli.spen.:sabfe <Ì 11:011 cxi~terice, a11s5i bie,1 cl'ailleurs c111.'ù la c·01wai.:ssm1ce quc j"ai de moi. D011-5 cc.~ cmuli1io11.s fo découvcrte llo mon fotimité "'" décom r(' cn mCmc tcmps l'autre ... -o) so110 m111j che qui. a Uoma, lo abbiamo tW• fJT<'(O d,,IJo, voce di. 1111 mtrestro come il Ca. l(ll,1•llesP. Nes5tmo di noi osa più procla- 11wni csistc11-:.ialist<1,11011 f)(JJ"c/,è ,,1/?esistei,. ::.iulhmo 11011- .siamo a11cora arrivati, ma per• cb,'· iii 1111 modo o 11ell't1/tro 11e tlbbiam11 v1s~11top<:r i.ntcro /(I, problemoticll e scntiu– mn che fo ,rostro ricerco deve ormlli vòlBer- 5j 1·cr-.w altri sboccl,i. 5'111111110 du11<111e rima$IÌ delusi qumlli. di noi ,1)('r11i:a,w (li n11pret1tll'rc ,hr 8artrf> ,,,rnld,e co5a e/I{• 11011 st1pl!3sero di ,irì (purtroppo, è, <111e'ìU1. ,ma del11.:>io11e """ i fru11c<'.(icli oggi ci dlu1110 con 1111«cerllt (re,111(•11::.o: come qmu1do ci {ICC(l(hlc di 11.çcoltorc da P1J11l f.lwvd una poeticft r/11• rim<1111111ur ai. te.mvi'. ,li lkrcl, ... , e th•ll'i1111l, ,r, H"mdi). L,, parola dell'autore del/(' .Mourhe-. rweva 1,er noi il tono di mia riP• l'Ol'fl:io11e. fJiuttosto che quello di u11ti f,.. ~ioue: ri1,<'11.,at't11110 111ticl,i discorsi, meu– ln• il 1'('1110asdl11t·a r1 tmlli le pe.c(lnli cor– tiu(' ro.~~o-111;,:!e11111 d"lfo .,1,/r,rom<uw, ,, 1' 11. 11h·o 111•,.c,u,r11('//liJ che ci giungettt1 rr11 t/tH'lio di Utili tecnic(I it1co,1s11e/11 ; 11 1111 JHW· ,f' cumt> il 11•.stro. dotti" /1> (.'ro(IC della trn– ,ii-..iimf'< t1ccmle111ic(I.~0110 co~, 1e11rwida rso– lnrf' f.,, cultura c111ro rm c,u, lo d,i,,~o. ,,1 1,1111l0di.e ."!i-"U 11011 può entrarp nel /,fÌr-o c/pflf, ,(OC1et,1 se 11011 t1mmdo .si.a sU1ll1altrh• r,: lrfllt<l/(1 in form(' di pit, 11g111•01e e i111t1w– drntf1 co1111111ico:io11e. J\/<1 •111iil discnno ri– .t,•/1Ìri di /11r1,itro1,vo l1111go. in 1r1•mlii i11• t•o/f!(' il rrecli10 cl,e fo li/o",(Ì<r ,h,·e dlii"(' e 1icC'1·t•re. nei suoi rn_r,111,rtic.·011, /,e oltrt• :.o,w clt>llac11lt11r(I {' ,.,,,, 1111/(' lo m•mi/e.,u,. :ioni ,~elfo i;ita spiri111ulc ,li t11111opolo. l,I f"\l't11p1ò cot IN.1tro. rnl !!iorna/i.,111t•, rl,<' dellu filosofia /rnn110 1111 terrore l'"ri o/ •· 1,ufficif!t1le ., e i11~i11,1tlj, t1l0 d•~•<icc.·o ('Oli ('ui i filosofi della cotrcdro se 11c '''"l!OIW lwlfw1i, E i11 <111esto c,1111:m~·11nre ~ comP Cm•ws. comp Cubriel ;\fon·Pl - ha I Hn- 11w111,1111,, le::.;0;1e da ,!tir i, una 1P.=.io11,. di cui ,/on'(!mmo trnrre a 111ufitto ~,. , oplfo- 1111• daN'(•ro gumire d,1 ,,,, ../ 11r-111 iuri,,J,,., o cl,r ri comlmwn o oscilfor(' r·rn due 11wr1ifi. ro:ioni: ,,uelltr dt'I nn::.io,u,li.._~ta go11fio di 1,c111l1111:.t1 ignorante ,, d('c/,,,rwlorio. <' r111el– ln dd ct1fòue clic si i11ctmt11<1bo(.'ca avntr, di j10111e 11 tutto clif' , <'lflr'I dli fumi, ROSARIO ASSUNTO

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