Fiera Letteraria - Anno I - n. 5 - 9 maggio 1946
4 FIERA LETl.'EI\ARIA l!..-R ........ A~S=S=E=G=N==-------=A=B=I =B=L=I O=G=R=A~F=I=C=A"----1 "STUDI " I adeguarsi pienamente alla sua coscier.za, la sua passione ai segreh dolori fmo a rappre- 1 sentarci un aspetto di umnnità che conosce di B • • • I unicamente di sè la inclinazione datagli dalla 1gong1ar1 ~rte e il su~ vivere in 8:°litudine; ~uman~– st1camentc, si potrebbe dire, purche si ri. trovi l'autentica vitalità e non il cuhurali- _LJna .i,c~ie _di scritti c~!tici, ~ucsti Studi d~ smo di questa attitudir.'e 81gong1an, m parte g1a r,011, come, tra 1 --. ' più belli, quello sulle Operette morali, il I: EltHUCCIO ULIVI promemoria ~u Ton.i e la .- s~oria di Mon- 1 P1E.ROB1C0NCIARL, Studi, Vallccchi E.dito• Inie •· che s1 delucidano oggi, e non per re, Firenze. mere virtù di raccolta, nell'intima esigenza --- di una cri1ica di Bigongiari e infine di qun. u d" p · qualunque eseze;si: di qualunque applica- Il raCCOlltO l etrOlll zion: c!\: nMCA c~n. intenti moderatame_nte 111 fatto che Guglielmo Petroni ci ripre– esplicat1v1. Una opm1one che fu anche r:af. senti oggi il racconto igià apparso nove anni fermata da Contini (nel Saggio d'un com• fa nelle pagine della rivista fiorentina e Let– me~to alle correzioni del. Pelrarca oolg_a_re) ~aturn • e che lo ripubblichi da solo in sostieT,e nella _pre_senM. d_1un lav~ro cnhco un esile volumello, è giustificato dalla sin– com-e qu~llo d1 81g~ngrnn, nella p1l1 rece1_lte I golare qualità del racconto stesso. Il quale cul~ura, il segno di ~na educazione poet1~n ai divide in due parli, perfettamente armo– d_er~vata da Mallarme e ?a Valéry .. Se ciò I niche e fuse: narrativa e cor, valore intro• s'. mt~n~a come una fatica costruttiva per duttivo la prima, epistolare la seconda, ver– r1darc1. 11 senso puro della poesia, la rafii- 80 cui l'interes8'C della lettura si accentra e nata d1da111cn fra~cese. h~ trovato certo a~- che ci dà un romanzo-epistolare in nuce che nel nostro 81gongum . u_n conse~so s11- (forse non senza valore di esempio). Il tim. molar.I~. !V1a n?n dé~e po1 mtenders1 com_e bro della prosa, una scrittura misurata e una fi_lin~1on~ 1ntrnns~ente. Un uguale st1. espressiva la validità umana dei due pro– molo attivo : venuto a qu~ste pngine dalle tagonisli 'pur nell'aria rarefatta in cui si lettu~e. foscolw_ne e leopardiane. fin<;>a ~en• muovono e la finezza dell1indagine psicol0- t:rars1 m _un risultato anc_he esemplificahvo, gica sp~ie nella seconda parte (piena di c~e no~ e affatto. com~ s1 potre?be_ credere, notazioni felici, come quella sul contatto d_1 &ottile e_ problematica eserc11az1one; un fra Renaio e i lavoratori de.I porto). fanno risultato, d1re_mmo, ~~ano <:· per quanto di ueste Lettere da Santa Margherita una concerne. oggi. la critica, vah.da .~ente r~p- del!~ rove iù riuscite della nostra narra– presentat1vo d1 quella essenzial1ta spregrn- tiva c!ntemp~ronea. dicala e dolente che la guerrn ha limato in tutte le direzioni delle coscienze. Secondo Sigongiari (e si veda a questo propo11ito il limpidissimo capitolo introdut. tivo) In condizione del pensi'Cro coincide con la storia, totale. della persona: coincide fino al punto di potersi parlare di una • intdli– genza fisiolo.1ica •. I vecchi miti clnssici di un"opern che esiste quasi separatamente da noi. o pii'1 recente iderilista di qualcosa di divino (cioè avulso) pur nella sua imrnanen. :zn, nonchè la stessa illusione decadentistica (leggi: d'Annunzio) di un corpo ferino so– stituito a quello umano. sono da conside– rarsi come altrettante approssimazioni a una cultura creata con una partecipazione asso• Iuta dell'uomo: e con lutto il corpo•· Que– sta cultura. beninteso. non "esclude le com– prer,sive malinconie di una mondanità trnn. seunte nè si frange sulla cronaca. intenden– do n un e corpo• in tutte le sue possibilità umorali come etiche: in altre p.arole. let– terariam-ente non propone affatto un neo– verismo di marca americana come punto d'arrivo del\.a narrativa. nè lo storicismo ir,. tegrale per la critica. a. bi. GuCLl[ .1.MO PETRONI: Le lettere da San la Marg/1erita, (Ed. Astrolabio, Roma). Eroi e briganti La prin1~1 parie di quc&to lilJrcuo di Nitti è cu:-1i111i1a da 111111 conferenza ('h'cgli lcsst 11cl 1a98; ru:i i 18 an11i 1rnstorsi 11011 ne li:11111,1 i,n ct·l'ill:110 l":irgomcnto , c111ralc. Co111ro la 1·e1oric:1 e la e&nlrnzionc dell'eroi– ~1110 •• \ ili 1 1111111:1, a in u11'cpocn che non ,·onul,Lc l"inf.1111:iziouc eroica degli mmi ~utcc~&i, i. \In il woble111a dcll'croi~mo è, in ltalin, all"ordine del giorno, cd ogni gener:-11.i,rne. ogui (·i.-lo, h:1 i Buoi eroi, un HIO p:1rtit"ol:irc nillo dcll"croi8mo. L:1 p:t– roln ervt' , ien fo1·ilmcnt1.: !o11ll:1 pc1111a del– lo scritlOl'C italiano o r10ìora 11ntur:ilmc111c f1illc l:il,lira dcll"on1torc. Ln pal'ol:i eroe è in l1nlla c•ornc In 1·nrt11111011e1,1 iu(\azionntn; il suo ,alorc &i l• llratir:1111,~111eridulto a ~ero. Se .\itti a,c& ..c doH1lo ~crivcre oggi il -uo fii~cori;o, o il capitolo del MIO libro, ,n 1 rcbbc dovuto u8arc tinte più accc"-c, mcnlrl' l:i l!'O ..lanz:1 tnrcbbc rima.;;;1a l:1 mc• de-..ima. P..rehè la 1·c1orica dell'croitmo, an– che :;e t-i l· :iggr:l\nl:t ncl\"uhimo mezzo ..cculo cd oggi rinost.'e dopo l'nb,.iacn1ur:i del V('nte1111io. e nuovi miti 1>1·eudono il po-.to d gli antiehi, è uno dei mali cosli– luzionali del co::-tt111h.! it:iliano. Perchè h:i ragion-.,- \iui quundo ;.i•rive ehe r.-::roe è. in ltalia, J"c,.,prc::.')io11c della « l,asl!'cua i•ullc11iva. I 1>opoli d1c hanno ncll:1 ,·i"ihà moderna 111:•g~ior numero di eroi . .,;,:1110 <1uclli che hanno una piìi 1,;rn11- dc dcprc,.sionc )). E. J>Ol'Oolire. aggiunge: (< Ma 1111 pae::.c o,e l"cducazionc popolare SALA DI LETTURA VARIE Dlf\U LE\ I CAV1\GLI0\E: Guerriglia 11c. Cllstel!i lfonumi (Edi1ore Einaudi, Hom:i/ Sono p<1g111e nervose e dr(lm111-1,1ichedel clforio cli un gio11011eebreo ge11011cse, cl,c per sfuggire c,i rostrclfo111e111; tedescM, •1 flrrtiofo nelle ba11d(>fJ<1rtigio11ecl,e OJJ<'· r,1110 (lflQrt10 Cl Homa su: Colri all,,wi. I di<trio, cl,..._, 11011 lw 11es:;w1apreles,, lett•• rarfo, lrn momenti a/uwwn,e tlrm11111,11ici. spccia/111e111.elù dove lo .<:cri11orcsi 0011• fes5'1 e melte a uuc/o fo Sllll u111a11itcìP /e SIIC rC(1;io11i cli fro11t.e ,ilh, 1/JO. le P (/gli 11u111i11~. He110 felice r,1umdo te11Ut di scl,i:::.(lre rilrolli di capi e di 1><1rti– gia11-i. eOcace, i11vece, 111certi scorci, co– me 11ell~ J.>OcheJX1gi11ecl,e descrivo110 d suo st(IIQ d',111i1110di /ro111,, all,1 gio1)(111e spia condt11matC1 fl morte, o 11ella descri• :iu11.e dellll 1c1111110 11cds 011c di 1111 m11.– rescfoUo di J>oli :Ì<I. M flllC(t og11 i i IIIf)C– g11o di stilP .o il vQl11111etto è i11forcito d: luoghi co1111w:. di espressioni volgari !>J~so groOu'J~, rti :0ssenm::.·0111 t!-~•::1• e informi. 1'111tavio, le 1x1ssio11i ,, le m1• goscc di 1111eimesi ri..snfumo eQ C'IC(•men– te c<I è 1111esto. ci s<•mbn,. il 11regio r,mg• giore dell'i;v<'ra. f'. P.r\SINETTI - G. l'UC(I \I: I.o regio c111e111fllogrn/ic(I (cd~ Rial10, Vcn~zi11). Q11es10 .~ag{:iu ime,ule oOr re 1111 co,1- tril,1110 il 11iii fJOssibill' esallo e imlicll– tivo o una storù, elabornto e cvmvlN<t elci trns1..orsi cil1q11m,u, ,,,,,, di ci11P111{/. 11org1t1do u11 ragg,wglio mm frettoloso circ11 /'a11ività del regi,.;ta. (J11<mln o di– re delfo figuro f)ri11civale. 1>rotflgo11isto e domùrnrrice del cincmu comf.' arie. I d11c nutori. cl,e so110 tra i pi,i 11oti e orewirati cultori cli t(lk PSIPtir1 i11 lu,- 1ia. it11e,1,1?,-,,o co11 li.11g11ogg·o semvlicc rit•<·lare ver i 11011 ;r,i:•oti. ~li (ISJJPlli e · mome111i fo11da111c111<1/i <h-lfo cr~a: o. ne del film. 1w11 11 11111i11oti. /,'impor– u,11::11 t1'1111a cl, '11rifìc11;:;il}11e $i,(Jolff1 dt>i li111t11r1p.gio c'lll<'fllll'Of!r"/ico (lfJfJore ;,, tuftr, fo sua cv't/e,i:a ,,re s; colfs1der1 cl,r Ira t11fle le arti d(>/ ci11<111<111tc111110 189:i-1915. il cii1e11111 sopravw1:u 1p ai,, .. f)Cr ,,,, c1111111lo glnrioso di OJKre c11tru!c di t:ello 11elfo storia del!" civiltà uma– m1. C fU!T la SIW immedilllfl e 1wsse111e viciwm::.ll a tutte le 111101>e vicende del progresso civile. PSICOLOGIA Qui s'innesta un discorso nssai fruttuoso e grave a proposito dei metodi critici. Sto– Ticità e filologia estetica. osserva in sostan– :za Bigonginri. m.irerebbero a con~mper.-rsi nella migliore critica vlj:ente (questa defini– zione viene riferita da un testo. assai noto. di testimonian:r.a critico-metodologica). Ma (chiede il Nostro) , può esistere una vera fltoricità senza la possibilità di ur."invenzio– ne spirituale• o non ~. quella dello spirito. e una ricchezw solo nell'atto del suo f.arsi continuo)•· E non è la poesia un e diritto immotivato• della coscienza e quindi sciol– to dell'annosa intercapedin-e esplicaliva, che la ridurrebbe a uno schema letterario) è elevala, 1111 pae~c o,e la co&cicnza co\lel· J. FI.ESCI:IER: Psicoam,Usi della vira E· vero che al lettore degli Studi resta sempre il sospetto che la e non ragioT.e • di Bigongiari venga attraverso una inflazione della ragione più o meno idealistica e che l"astoricismo di questo lavoro sia come la 90ttile, acuta inversione del ra.:zionalismo; .ospetto che fu appurato in sede filosofica. a proposito di tutta la critica di questi ul– timi anni. Ma il senno del poi, anch'C que• sta volta, avrebbe torto. almeno metodolo– gicamente. La discussior.e potrà riguardare il contenuto da darsi all'attitudine della nuova critica (per conto nostro, ad esempio. avremmo da rilevare come so~nte la p<>esia si celi sotto il suo baS80 velame di co1ltem– poraneità con un rgiuoco pericoloso e diffi cile che non è soltanto di ben compresa mondanità ma di storia penos.."\mente scor.'– tata; di ~ronaca più disperata. che mai n-elle sue lunghe stagioni storiche: e altro vorremmo dire, confermando la vitalità e l'attualità di una disposizione a cui sostan– zialmente non c'è chi nQn aderisca): non potrà che respir,gere o accettare. in bl~o, la mente di un lavoro che ogni volta rico– mincia solitarinmente in noi. a costo di de– cadere llhrimenti dalla esegesi nel senso più alto alla notizia e alla erudizione. Che cosa farsi allora di una polemica screditata) QueÙo stess~ sapore conclu~i~o e _risol.utivo rispetto ai problemi della cnticn d oggi che è nelle pagine di Bigongiari non è in far.do che la segl"Cta angustia contemporanea, su cui (e non altrove) poggia la cultura per fare qualunque passo avanti. Discorso tendenzioso. questo) Si poteva forse dire qualche anno fa. oggi non più. E il libro di Bigongiari T,on è più così ten.– denzioso come allora sarebbe apparso. Nato in nnni e di O!lcura 'C insofferente limita– zione,. esso esemplifica un'aura intimamen– te raggiunta. anche se legata tutt"~gzi a um, oscura insoddisfazione che ha finito per appartenere più al momento st_orico.,che ai linguaggi. Tanto che le sue pi'.l~ine pm beli~ esistono disciolte in una .fragile ma lumi– nosa rete di intendimenti e d1 sug-:;estioni: si pensi, ripetiamo, a quegli appun~i sulla poe1ia italiana delle 011igini (eh~ h-a mterc~– s.i.to profondamente anche Luz1), alla noti• zia per Elua.rd. Dove lo etudio,o sembra liva si è formal:1, dove tulli fonno il loro isti11tiva {cd. De Carlo. Roma). dovere. non ha noi». E Nini concludo U110 degli tispctt 1 pilÌ i1111,or1~111 i d, 1·011 la ::cntcnza: « Felici i popoli &enza <111e~tu libro è d'essere i11si-Pmt> una gui- croi », d1e è 1rO!)PO rcciH1, però, e che tfo tdl'cduca::.io11c del bt1111bi11u ed 11110 ~01tovalu1a certi inncgnbili \'alori ~piri. studi() cl,e rivroponc $Cr.t1111e111c i11 /u1- 11mli. lic, il vroblemt, cultura!<! de/f,, psicOC1· Come llllto, in Italia, si ridu<·a a un fol- rw/,_..,,_ Essa si divide i11 tre 1>arti: Evo to di cuslnme. n una questione di educa- l11::.io11enor11rnle, Pert11rbamc11ti 11cvro- zionc e di cosci,•nza colle11iva, Nini prova tid. Eclt1c(l:ia11L 11rcve11tiva, domlo cosi nella ~cconda conferenza raccolta nel vo- 1111 t:11111io1><111oramC1 delfo scic11:a psico. lume. una conferenza tenuta nel 1899 sul 1uuil,1ica seco11do l' i11seg11ar111e11tud, brig:iutaggio. li brignnlaggio, ch'è anch'cs- Freud, e (11el/1i ter:a parteJ 1111a 0 rig·. -so una forma mentale e morale che ritomn na/p lra1ta::.io11e fJCtfogugica (1/it, luce di ,·iclicnmenle in halia, non è solo un pro• <Jul'llo scie11::.a. F;clm;are e 10/1-::rore g/1 dolio delle condizioni economithr e so· is1ùi1i del b"mbi,w. 110,1 reprimere nè ,-iali; è unche re.sprcssione di un dc1errui- te11dnc a clistmggerli (poichè la rc11res 111110 eos1umc, della cnrcnza. in alc1111i J)C· .,·011p prov(lcr, la 11,rv-osi f'. d",tftro par- riocli "lorici. ilella coscienza collc11ivn e te gli istinti. sono illllistrnllibili.) è l',111. della :111todisciplim1. pcg11ativo co11siglio che il Flescl,cr cU L'eroe e il brig:1111e non sono. secondo ai. gc11itori ed tigli etl11clllori. u,111 volta Nitli, che duo a5JlClli del medesimo fcno· flffer11wto che 11ei vrimi c11wi clel/'in- meno morale. E moho spesso ,1ues1i due fmi=iri si decide il ,/Jrstino di tuffa la :is1>et1i si fondono e confondono in uno vita. Così Ili fu11:io11e pc,h1gogic<1 si i11- ~tesso, e dietro l',•roe spunln il hrig:m1c, e q11nd1(l i11 1111avi.sio11e dell'11amo. d.isc11- b. r. F11. SAvt:1110N11"T1: éroi e briga111, • Lon– ~:rne.!'i e C. Collan:1 « L:1 Fronda :u. Mii.i. no 1916, pagg. 116, lire 100. Errata corrige Per impresci11dibili 11ecessità di Sf)a:io, nell'cirlicolo e< Le varùi111i di. U11g<rrctti » di Adr.ruio Seror,i (n. 3 dcllt, Fiera Lcllcrn• ria) f11ro110 S(lcri{icoti lllc1111ifJCrr:Odi .. Nella imvossibilit<Ì di riprodurre 1111ti i brcmi. S(I,. cri/iccilt, così come desidererebbe l'1111torc, ci flrl'm<• chiorirc "'' f)WIIO ctellti co11clu– sio11e cl,e vorrebbe essere llpf)arso, a q,wl– cl,c lettore. oscuro. Scrive11do « ... safJfllll• mo e .<:n1tiamo cl,e si tratta cli Ire versi. di Ire su.b-di,,fsio11i. per dirla co11 .llaf,;ar• mé )). 1'011tore si riferiva cr u,u, cita:i.o11c prCCt>lll!11tc.ricav<tla clallll 1101(1prcfa;io11c (I Un l'(lll)) dc dc,. di M(/lf(lrmé. E il ,,e,·,o• do 1111111cw1te eni questo: cc /.,e papicr i111er. rie,11 d111q11efois q11!1111e image, d'ellc-mé mc ce.tsc ou re111re, <1cccpta11t la s11cces– sio11 <l'a111res et. comme il ne s'agii /H.•·'· ,,i11$i <111"'J1011jo11rs. dc troits son<, res r,:guliers tw vers plutot. cle subdivi-1 -ion$ pris111a1ic1ue~ de l'ldéc, elc. ». (Do– r·e 1'ch!11w11to « romcmticismo » è evùÌcn– te). tibile qmmto si rmglirt. mo di f,11i "lrn– mLr:te 111111111itari, per i <1110/iil libro ci si r,ffre Cl}t/11' 1111 111e.çsa1:wio di'. fibem– :i-011,, dalla pmirr, iC d,,f dolore. e 11011 certo come 1111a ..;erie di '' sco11cc::e por• 1101:;rof,cl,e" (secomlo Ifa rermi,iolngi,, critica 11saltl d11 tilcw1i 110.Hri s111d:o..;1 nei riguardi ,lei/,, r>sicormalisi). TRADUZTONI JULIEN GREEN: I cattolici. (A cura di O. Giulio11i. Longanesi Editore. CoJfo. na t( L• .-. Fronda». Milnno 1916, L. 80.) Qm•st,1 OfJeretta di ]11/ien Greetl Ju la primfl volto v11bblicllta i11 /111/ia <la f.,011 gctn'"'si pi1ì cli q11im/ic; (lt111i or !.mio Presto esm,ritasi hl bello edi=io11P, Es,ç" rlivNir1e rnoltn rar(f: l'd oro l.,011g,111csi la ri~tam,,a come pr:m.o volume tlellu vrima collc11111 dn lui i11ir.fota. VIRGl\'l'A W00LF': l,11 signora DaU-011,ay (Milnno. ed. ì\fondadnri. rilrgn'O . .,on nito illuHrazioni di Luigi llroggini). Quest,, Signora Dalloway J[it111g<' i11 Ita– lia, nelfo tr(l(/11:ioric di Ale~.~mu/rr, Sr,,– lcro. con vent'anni di ritardo s11U'origi· nale: ma 11011, /,a perduto niente riel suo rolorito. né a111Krrcsclff{il(, da rugl,e. Al contrario resta 111rn delle O/>ere pi,ì rap- 8 blloteca Gino Bianco prese11u,1ivc di Virgi11ia Jf/ oolf; e in ogni eliso <111ella in cui la scrittrice, digeriti gli i11/lussi. pronstio11i. 1e joycùmi, esvrime per la prima volta se steSS(I con 1111 f1bbm1• do110 e 1111a felicità, che r,011 semrue ri– troverà in seguii.O. Così lei giornato della sig11urc, Dalloway (1111c,giormllt1 è il ro– numzo) si steri<lc ver circo trecento 1x1g,i. 11,• pier1e di falli e di evocc1=io11i,cii s,,,,. sc,zio11i, e di persor1c, fa11t<1sio5'1 eprwr 11u· tvrnle: tti quelle, 1wturt1l.e::(I cl,e ha sul– fo corch, t..est1 la b<rllerù1ll di gnm classe. SYNN0VE CBRISTENSEi : 0110 111111 Amici del libro Si è costituita ai primi del corrente anno a Palermo p1er iniziativa di un gruppo di studiosi e di amici del libro e sotto la Pre– sidenza onoraria di Vittorio E.manuele Or– lando. J"c Associazione Italiana Amici del Libro •• con il fine essenziale di svolgere una vasta ed efficace azione per la propa– ganda e la diffusione del libro tra luttc le eia.si socia.li . tlo1111a norvegese (Milano, ed. I\fond:i- dori). L'Associazione promuove ed orga.ni: z.zaci- i/ titolo che fC'-lcl111e111e traduce quello cli di le:z.ioni e corsi speciali. con(erenz.e, origir101e, potrebbe trorrc i11 i11gc111,wcol radiocon ~rsa:z.io .1i, riunioni dedicare alla alo– suo sa11ore sottilm,wte rewrico. ll sollo· ria della letteratura ed allo studio ddle di– ti10/,o " Hcln::.io11c di falli twvemai" n- scipline e dei problemi connessi al libro, , specchio invece l'indole del libro, cl,e pubblica una rassegna bibliografica interna• r(l(:co11tc,i11 vrima verso11a le dure viOf>tl· zionale dal titolo e La Voce, del Libro•· ish– de di 1111adomw, e l.A->J!t, famiglia di cui tuirà un e Circolo di Lettura • con annessn elfo è />«rff". rl11rn111,, ti ,r.~,e 11eriodn ,!e'- Biblioteca in Palermo e nelle altre sedi pe- 1 oocupa:iune ie<lesca. J.-.,.1,g.wru, campi riferiche dell'ente stesso, appoggerà la costi• di concc11tm111.c.i~toe traged,.e nori "''"'" I tu:z.ione e Io sviluppo di Biblioteche Comu– t"tmo oerto, nut il ra~contf! s,. svolge sem~ nali 8Colastiche ed aziendali. plice e sincero, e l tmtru:e Sl'll:fl sfor:1 · , . . coloristici rié declamatori S-(1 raggiu11gerc La Sede Cenernle ~ m_ Palermo,_ via V_e- !>fJCSSO vivez:(I di r"JJtJrese 11 w:::ione, re11• triera 52, quella per l ltalta .seuentnonal-e m de11do q 11 <'llo drommaticittÌ cl,e è 11cllP Milano, via A. Volla 16: st sin procedendo cose. E' 1111 lmo11 libro delfo Hcsi.st, 1 11::.1'1 al\, istitu:z.ione della Sede per l"ltalia cen– 11ori.:cge:!'.('. JAM STRUTTER: L,, ,signam Mi11h-cr. (Ed. Mondaclori · Collezione « :Medusa · M~~ar;~J; 0 è stat.() scritto nel 1939, 11 /lu SCùf)J)io dcllfl g11crra. ed 01te11J1e 1111110- 1c11ole successo c,lirorial.e. Esct> oro i11 1111t1 b11011t1 rculu:io11e l! 11011 gli 11H111cl,e– rà, cuic/1p in Italia, r'l successo cl,c meri.• lo. I.a vicemfo /l{t per sfondo l..o,ulra " /" l,1eliilterm in <111ei giorni grevi cf,,, 1>r"– c1,,/enero e .<K!g11iro110 la dicl1iora;:;io11e di ~m•rra: "" quadro pieno di i,11erP.~se e I rl, s11gges1io11e. Hl M~R G0DDEN: Narciso Nero (&lit. ì\Jondndori · Collezione l< Mcdu..,n •> - 'ì\li. lanv. f' le, storia, ,urrrata cori siucerir(l, di ,,,, gr111-,po di suone che l011orin co11 lii l1cf/.e::.:r1 ciel/li ,wrura che cire-011clala foro lrale in Roma. Unioni, Se:z.ioni, Delegazioni sono già sorte io ai vanno ovunque costituendo nelle princi• pali città e maggiori comuni d'Italia. ~ ~ Nooi1{1; PRTMO AMORE DI ELISA MAGO P"t· 172 • lire ISO Nuovi Editori Uiunili "DOCUMENTO " VIA P. CL01 'tt.DE 5 • UOMA C(IJtl ,(11/lc falde dell'éverest. /.," scri11rio• 1 c/1 1 :;crwe lo s11le1ulido pere.saggiò, e In r.ot – til'f>sc1fo:io11e che esso esercilfl s11ll'01d· 1 mo delle monc1cl,e. Apf)t1rtie11e CL 1111 ge· ,,ere facile r tli maniero, m'1 11011111c111co. ._...,.__..._.. ... _.,...,...,.. _____ , e, /rolli. di ,w/cl,e. origi,wlitù. Un libro di Erenburg E' il titolo di mi romanzo di llja 1:;rcu• buq; '-C"ritto nel 1928 e receut ..mcntc tra– du110 rn /1alia. Soggcllo rivoluzionario del romanzo è la IÌb'lll":t di 8nbcuJ nel 1110- mcuto drlla 6un ;1tti, 1 i1à 1rnbblicistico-po– li1ica in seno alla riv1Jluzione frnncc~('. J\on a caso l'E. ha Bcelto l'ulopi::t:i Babcuf. E' evidente 13 sua intenzione di rinfran– gcrc at1.rnverso il personaggio storico la "ision,~ comunisln modernn. Questo assun– lo provoca un accentualo &cadimento di tono del romamr,(). Poicl1è non gli è st:110 po&.ibile di cnudcarc dall:i figura storica tl1 Babau( una esislenzn nrnr~isrn, l'E. ::ii è prodigato 11e..l gonfiare cd i111uq;idire il personaggio nella -speranza di coslihtirgli una YitaJitì1 che, usccmdo dal momento :.lorico, si 1,rolunga~e nel 11tuclerno lcrnpo marxi~ta. Si d ..tcrmina una situazione mc– las.8:11:t. L'E. insiste a più riprese M1ll:i pnro:a « apos1olo » e ciò produce, contra• rinmente alla volontà de.ll' nulore, un :1h– ba&.nmcnto del significalo del.la parola e non un:1 clevnzione della J)Crsonalitìi del prolagonista. Qucstn cadu1n è dovutu alln mancata np1>lieazione di alcune cJcmcnta– ri leggi poetiche. ta ili f:1110, come uno studioso di in– dubbi:1 fede marxista dimostra, che « la figur:1 di Babcuf rimane quella dj un gia– cobino, intellenunlmcnte formalo dai;li il– lumini~ti iCOlllJC Con(t'orcet e Didcrol, e d:11 Rousseau, l'ho :ivev:i e volle fon=e met– tere in allo dot1ri11e uguali1:1rìo-asccti– the». (Delio Cnn1imori: Note su Ul()pis1i r riformatori sociali: 1, Gracco Babeuf, Socialismo, A. 11, 11. 4). E quesla è una ac– cettabile schenrn1izz:izione cuhuralc. Jn– !:'Omma sembra che « i lr:tlli davvero ulo· pisti,·o-:iscc1ici di B:ibcuf » sullo stel!-SO 1,iano dcll'E. allorchè vuole che alcune 1>:l· role di Bnbcuf, nella loro eco « lung:n o po1en1c J) debbano essere riempite rli altri sig11illca1i <rper OJ)crnre profondamente>). Non si lratta ancora della pretesa ap0Holi– r·i1i1di llabeuf? ln ogni caso unn co!lÌ falla inlcrprctazione è più idealis1ica che mar- A. G. FEJuunA ILJA Ent::-.11uuc: /.,a congiura degli cg 11 a- li. i\l111:gini, M.ilano, 1946. La Fiera Letteraria è a di$pot1i~ione dei lettori per procurare loro attr.1t:erso le li– brerie, e senza alcun onere di eommis• sione, tutti i r.,ollfmi desiderali. Spedi::io. ni a me.rro stampe raccomandaJe, franco di porto contro il pagamento anticipato del prezz.o dr copertina; o contra.sse;rno, tJ! prez.zo di copertina gral)(no dalle sole sf:)e.$e po:,/ali al puro costo i-= VALLECCHI MARGHERITA CATTANEO CORSA DI PRIMAVERA Dopo IO Nf;/, MEZZO (l'renoio Vi– ressio) ., NASCI:: UNA DONNA • chhui 11el br,i.,., siro del/'1111,eri,m%c, !lutobiogra– ffo,. - ,\l,.rsl,eriw Cmr«,.eo affro111a ;,. q11111tolibro /'(lr1l1rn /'rov" (/e/ rom11ncao. S!lrà 11nc, ri.,.,/1uio11e nel q11odro dello no• ,,,.,. narrn1iv11. PIERO BIGONGIARI STUDI Da Cavalcanti a 1,·/,.ar1l la naruri, del– la po111fo. Una •flrie ,li ,aggi collcgMi dn "" inlimo filo. p•gine 270 L. ISO Grande successo: PIERO BARGELLINI LIBELLO CONTRO L'ARCHITET- TURA ORGANICA l,1, ""ova moda noascherau, 11ei •uoi motivi di vieto conformi,noo romaniico • 11ella ,1111 clefìcienH di ver,:, fecondità ,pi- EDIZ. NAZIONALE DEI CLASSICI DEL PENSIERO ITALIANO diretta da Giovanni Calò e da Enrico Castelli Sono u,ci1i: •ol. VI • G. ACONCIO • DE METIIODO e opu.coli rdigio,i e flloeofid • 1:ur■ JI Giorgio ll•deui voi. VII • G. ACONCIO. S1'H.ATACEMA- 1'UM SATANAE libri VIII • cur■ di Giorgio lhdeui CÌ(UCUII vo/11me l. 100 VALLECCHI
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