Fiera Letteraria - Anno I - n. 5 - 9 maggio 1946

FIERA LETTERARI A. N N O I N. 5 ESCE IL GIOVE01 SOMMARIO Comitato dì Direzione: CorradC' Alvaro, Emilio Cecchi, Gianfranco Contini, Ga– briele Pepe, Giuseppe Ungaretti Direttore: G. B. Angiolr1ti Redauorc Capo: Bruno Romani Direzione, Ammini.sl'ra:.ionc e Pubblicità Roma, Piazz:1 Madama. 8 . Tl"l. 50~J'J G. B. AngioleLLi: Paura dell'originalità - Umberto Morra: Breviario cli politica - Giuseppe Saruonaswso: Adolfo Omocleo - Corrado Alvaro: Come una ferita - Sibilla Aleramo: Due Poesie - Alfredo Gargi1tlo: Campi Flegrei - tVolf Giusti: La cultura tedesca - Alberto Neppi: Pe,·sonaggi muti - ote e rassegne cli A. Pie– ro11i. F. Uli,,i, A. Bizoarri, G. Spag110/e11i, E. Fa/qui, B. Migliori11i. E,. Fulchig11011i. Paura della originalità I N halia si ha paura di mostrarsi originali. Fare come fonno gli stranierj, più che una mocla, ò da noi un vizio che neppure le recenti sciagure, l'incomprensione provata a.ltrove per noi, o il <lisprci.zo degli ~ stolti e dei cmplicj per le cose no•_ stre 9 ricscouo a sraclicnrc. Ne abbia. mo innmuercvoli prove. Hicorclia• mone alcune. La buona lctlcratura 11nrrntivu dc. ve venire soprattutto dall'Amcric1.1 {e certi nostri giovani scrill.ori imi– tano Calclwell o Sarovan forse senza tropra convinzione, ,;1a pcrchè scm• bra queslo il solo modo di farsi tol– lerare da 1an1i Jeuot·i decisi con tul– le le loro forze a tenersi Ioni.ani da quei dicci o veni.i scritlori nostri che ancora si esprimono in ilnli::1110, e alla maniera italiana). La poesia, unchc la m<'no :1s imi• labile, sernbrn sfolgorante solo se vieue cli Francia (e si ignora dai pii1 GALLERIA DEL OISEG:'\0 ITALIA\0 che, come sostenne Bnudrlaire, i francesi non sono affatto i pii1 do– tali per la poesia, e co111u11quc lo :,0. no meno degli inglesi, elci tedeschi e - sia dello con sopportazione dei seguaci indigeni di Aragon o di EJuard - 1.11r110 anche degli iLalia• ni). Il tcau·o, come _la 11arrnliva, deve essere .!a.110 ull'amcricana (e la gen– te va in eslasi da,,ant i ni pii1 mac– chinoai e grossolani drtu111n1 di 0' Neill, dimenticando - qunsi come se non fosse mai csi~lito - Piran– dello). La filosofi.a deve venir" du II~, Gcr– man ia o clnlb frauciu {e perfino nei o su .Mcudclsohn? L.u piuura e la ~cultura jtaliaue so110 ul posto d'ono– re i11 Europa. Cosi lu music..a. Mo.1 quaud·nnchc ce lo ripetessero un franccoc o un inglese, la gente « col– la» coutiuuerebbe u sillabare con rapir.ncuto: Picasso, i\ 1 lnti~se, Honeg. gc,·... E nncltc in politica: si vuole unu dc1rn.H·l'azi:l all":1mcricaua, all'ingle– se, alln svizzera, ma quanti pensano a una democrazia :ill'itnliana, fati.i pc·r il nostro lcmpcr.t111c11to, [cdelt· alb rcnllii, 1.ollcrante, u11i:111n, viv11- ce, i111111agi11os,1, fantasiosa? ealoui mondani sj chiacchiern, senza * * * sape, bene di che cosa si traui, di (JuC.!lla paura dcll'origiualità di• Bcidcggcr o di Sartre - spccia.1- vcutn focilmente puura della veritù. menlc clj Sitrtrc -: e anche le si• PoichC' abbiamo t.:.rnlotimore cli mo– gnorc sussurrano le .lodi dell'csislen- lrnrci qua.li siamo, e~itiumo anchc– zialismo e insinuano ge11til111c111c a svelare del IUIIO il nostro pensic• che Croce è C< ormai un superato»). ro, pur a111111ira11doprofondamcnlt· I giornali dchbono es~rc fatti al. l'originalità e la spregiudicatczz.a la trancese. all'inglese, all"amcrica-1 altrui. Ne sia pro,·a, per la piccola na (e dai p.il1 si ignora che l'Italiano ma recente esperienza clic ci rigunr. e .l"Onwibus di Longancsi - per non <la, lo stupore suscilato in rdcun.i da– dire di altri - sono stati almeno IÌ• g-lì arlicoli pubblicati qui sulla Fiera pogrnficamc111c j periodici pii, ori- da Savmio e dt1 Moravia: e ne ~ar:1 giuali d'Europn negli ultimi decen- forse una riprow• l'accusa di nazio– ni). ,wli:,mo. tli .:\enofobin o peggio, cht' Il ('incma, come il teatro e la n.1r- ci ::ii rivolgerli da qualche parte per rati,·a, dcv' essere ricalcalo sull<t le ~~mplici opinio .. , da noi esposle. 1raccia americana {e per quanto sia- Xo, non cadremo nc!Perrore delle no gravi le nostre manchevolezze, aè:~11t·d<' ~loriftcazioni, nè diremo clic bisogna auclnre i.a Arucrica per ve- tutto qunnto oi ~;1 ~li l?cllo e cli ~ran– der trionfare tut fùm, mett.inmo. co- de n<"l 111011do e 1talinno. Voglrnmo me « H.omn città aperta »). anzi <·oncorrcre a far conoscere gli Potremmo continuare. Te) nu.me- stranieri, e giù ne abbiamo parlalo ro scorso di questo giornale si -ripor- cou uua _frcq_ucru.ache a qualche n~– lava un giudizio dello scritlorc in- stro amico e parsa perfino eccess1- glese Mortimer sull'architellura ila• ,·a: e se occorre li additeremo al– liana: « la più bcJJa archjtellura l'nmmirazione dei lettori. Non ab. contemporanea». l\1a chi da uoi non bia1110 invidie, come non abbiamo giurerebbe in,,ecc su Le Corbusier timori. Non abbiamo nulla da na- sco11clrrc, nulla da perdere. Cerchia– ..,....,...,""'...,,..""""""""""""""'""'""'""'"'' mo ::iohanto cli rintracciare nrl oa~– Partecipate alla nostra inchiesta su L'arte'" e il pubblico Que&tionado in 8' pagina salo, di scoprire nel presente, la· vC• ra, inconfondibi.lc Italia. Cerchiamo cl.i incoraggiare gli italiani a rfco– noscere almeno la loro ,·eritl1. la )o. ro di,·ersiti1, senza imrniserirsi nelle adu.lazion.i non richieste, senza pro– sternarsi dnvanti a chi ci ignora. o ci compatisce, o addirittura ci ~iu– dica come tm popolo di scn-i furbi e ignoranti. Alla dissennata a.lbaµ:ia che ci ha portati alla cn1astro[e. OC· corre sostituire non l'umiliazione della ~ente per sempre perduta. m:1. finalmcnlc. Pamol' proprio. Senza il qunlc - diceva Leopardi - "' •·o– me l'i11divicluo. così le nazioni non far.111110 mai nulla ». G. B. A,.-c,o,crr, Biblioteca Gino Bianco 'ite/tmo Della Be/h, Incontro con Paul Eluard lo non so .e l'uomo Victor Hugo poHa, lelteratura della clandestinità. Su un piano a~r ai,uto la ooce di Eluard. Piutl0alo che propriamenle arlistiCJO che ualore ha avuto a Callino o a Tirteo questa angelica oocc l'opera clandeatina dello ~rittora} In clic armoniosa piena di purezza e di cani,>, di modo inaomma dobbamo intcnclcrc le pa• me/os, potre~bc euerc quella di Mimncr- role di Picrrc dc Lescurc ne/ prog,.amma no. La /olla ooriegata di /eslelJO/i sciuscià delle Editiona de Minuit: • Il a 1 ngit dc In della cultura clic a Pala::::o del Drago g/, puretè spiriluellc de l'homme,? hanno beouto il oermul a due passi aog• - A rti'slicamcnlc - risponde Elnard - guardandolo con ammirazione, che coso il problema era uno: ritrol)Ore fa nostra li. a11ra delto ddlo stile per.aonole di qucato bertà d'esprcuione. Le Edition11 de Minuit. poeta, che non passa più ormai per .sur- olle quali ho laoorato con V ercors cd al. reaUsta, ma f)f!.r canfore eroico della clan. tri, ha pubblicato appunto ogni genere di dcstinit,ì e della resislcnzo;> opere di osm' scrittore Un pubblico allento l1a osco/lato le •ue - Persona/mente - chiedo ancoro - parole. Togliatti, l'ambosciatore Parodi, Af. lei intende la •ua opera come un'espres– sione della -ocictà in cui 11it1ce come un oaro, Moravia, la Manzini e l'Alcramo, Ungaretti, Sapegno, Debenedctli, Ma/ai' Cutluao, tra gli altri, hanno aeguito nel di– •cor.o le 11icende della clande.atinita /ran– ceaie, nella quale gli intclleHuali .ai .ono troi>ati a fianco dei loro compatrioti: • per compiere grandi coa,e. ha rioordato Eluard citando Monteaquicu _ non bi.a– llna eMere al di .opra degli .uomini, bi.o• gna e.uere in.aieme con loro •· E' la sem– plice aua poelica: • g1'acchè - dice - ac io aono poeta è p.erchè vi è un poeta in ogni uomo che aia degno del nome di Da queate poche parole n'sulta già ab– baalanza chiaro quale aia la sUa idea ge– nero/e aulla poeaia. Per MJl)f!.rc qualche co.a di piit abbiamo proi>ato a cercarlo e r abbiamo raggi un lo a caaa mentre .-looo p« taeire. _ Che cos:a rappre,enla - gli chiedo - nell'arte e nella storia di Francia la ldte- raturo clandestina} - Rappresenta la rcsisten:.a atti'oa degli inlellettuali e degli acrittori ai nazist.i, - S'A /alta però giudarnenle una di6e– renza tra la lclteraluro della resisten::a e mcs5Gggio alla stesso aoci(fò;> - Naturalmente - risponde Eluard. Ricordi le parole di Boudela1ro: « Le poè te doit Ctre à In foia lui metnc et nulrui , . lo le faccio mie. Per mc, il poeta si con. /onde con un essere, con .uno sociclà 1 pren– de costante-mente il posto degli altri, d1 quelli cioè che egli e•prime. E' qua che si pone il problema della sinccrilà. In quanto non si può /ore un giuoco poetico di sola inte/ligen:.o. Se ha auimilato I' en– tità dell'oggetto, dcll'cascrc, della società di cui parla 1'/ poeta non può non eucre sincero. Il grande .segreto per me è amore gli uomini: solo a questa condizione po.. trde esprimere l'Esaerc. - Da queato punto di i,iata - chiedo allora - la poesia per lei è un ri/leuo della politica} - Per mc tulio è politica. Come può e.sere allrimenti;> Il poela dolffebbe coatan– temente cuerc parto atti11a dello lotta nel· la 11ita. La poesia riflette il mondo, la .tO• cicta nei suoi di6erenti aspetti. Il poeto non può che uscre uno .specchio di quan– to gli accade attorno. Chiedo allora il auo parer-e aulla poesia pura. E' gia tra,corso il tempo conceuomi e per intenderci presto non /aedo d1c un nome .cn::a commenti: Valéry, Pauli E– lu.ard aorride, mormora di non PO/er parlar male di un a:mid:) •enslb"ile, intelligenlc e gentile, pt!r di più dc/unto. Mentre mi al.o laccio un• ultima' do– manda: - Che impronta ha lasciato nella sua arie /'esperienza surrealista} - Mi ha la~iato due abilith: quella di aapermi imporre al lettore con lo sorpresa poetica, e quella dell' ader-en::a alla i,e-rità. - Ha qualche relazione col gruppo aur• realista del .- T roi•ièmc Con voi , o con al• tri} E quale è oggi la sua 1'dca sul surrca– linno? - Peraonalmcnte non ho alcuna relazio– ne La mia idea ora A che c'è un surrcoli– sm00 cri.talli;:::a1o, che ha perso naturalmen– te ogni oalore, ed uno evoluto, che non manca d'importanza. S'al::a anche lui. Duemila per.o-ne, non .o dooe, lo ospeltano: un bel colpo d' oc• chio, per un poeta. ALFHEDO PIFUONI ROMA - 9 ~liiggio 1946 UNA COPIA L. 20 Abbomuuu,11: Jnnuu L. 910 · •cmc,.1r.ilt; L. •190 . trimu,trnlc L. 250 . E~1cro: annuo L. 2000 - Avv,.,; eco11omici: Al rigo L. 50 1'11bblicitù: :Il mm. L. 20 fino :1 500; L. Ja da 501 a 1000; L. 15 ,la 1001 a 2000 ~1-li.lonl In •hbooamento po•••le {CruJll-'O 11) Breviario di politica Il libro I he ~ino \ ah.-ri, ~1orieo i11,1g11c .: ,i\a(c. h:1 co1111,o-.to, (La lo11t1 110/irica in J1alfo dntl',rnirà ui 1925. Idee e ,lucume111i. Fir..rw:. Felice Le 1\tonnicr 19 lb), con ~r:mdc :u·umc e :ntcll11;c1w.1, adupcrando\ i l'ozio forz:110 dt:I 1cm1-i.o di altc•:a che in- 1crror~1• lr:1 1":1rmi ~1i.1.io e J'arl"i,o ll1acti alle:11i. in To-.cana. i1wi1:110 dal consiglio cd ai11t.11u ,1:ill'upera dei fr.tlclli Pancrazi, di Gi:u-01111110Uebent.·dct11 e di altri, C 11110 tlci i,il1 ncce:,,,:1ri .ilrirnliano meJiu t.·he d1.•l,b-:i toomc oi:=;1111110 dC\CI rcnd11riÌ co1110 della comlizionè in rui l"hali11 ri– prende, oggi, la \ ita 1,oli1i,·11. I damoro~i c\c111l :.loriti de~li ultimi anni ~0110 prc– •c.nli a 11111i;e chiunque 11011 ahbia g.li o<'– chi ehiu•i da selle sigilli \ ctlc iwola,;cn.i, ne)h· 111,111ife:-.tnzion.i (kll"cni fo,ci-.13. la )Qf:_ica del di~a~tro. , ol -.u,, •JHIH!lll01oo cre– ~cerulo. Quel che rimane irnc-ce confuo::o, :m<'hl" nt•ll:t 111cntc dca,;li .uluhi, è l'Italia di priurn, 111 \ ìtu itali:11111 ,·om"crn tra~cor~:1 fi110 nll~· ~oglie tlcl 1111,lulm.! \l'nlcnnio, le Hl(' r1~•H"iC e ddì1·ienze, J,:li a11i e i miJ:.111i i·ht: rh:mnu prct.·ipilala ,cr-o l'a,•,•cnto ,!ella tlit111111ra. :5c 11'rn -i :1cqui~ta. per qu,11110 i.· poa~ibilc. d1ìar:1 c-o-.cicnui di quei h'mpi. 1w11 -i riu•l'iri1 mai a <'apire ahro die ~fl11111rnri:1111cntc ome tiranno le cose opi:.i• .; 1"11ziu11epolitil-a, clic è richic ..111 :ul u11,11i ri11:adino, ne ri::-uhcrÌI a\ vu11a1:1 l' mfo11da1u, Q11c::-lo non ::-ig,dfìt':t 1·crl:1111en1c che ei ,i dcl1IJa ril"ollei;ur,· ,, quei 1em11i con imli,(·riminata 110-.1:ilp:iu: e ~e n<'I lc1- tor e-i fo-,c mie tcnflenza, Va!eri pro\\, .• de t•g1rgi;H11entc. col for precedere i h'•I i d1t• pul,hlu·n da un hreH• rollo c-.po'-to .-hc li 111g;:rup1111 •ct·ondo a,;li :1rgumu11i tra11a11 e ,·ht.• 1.11•1•l1iurlc. 1._,'lmedc\C Of(lli informo• :du11· i li(• non l)i:1 clcnro Q 1·ro1H1c:i 1 un rlli:1r,, ~ì111/i1,io. La vol11111ino:.a. ma non •O\ r:1blJ011dan,e. opera ,._ infolli divisa in di,·iolto p:irti u .-apitoli, el,<' ,:111110 tl:il com111mcn10 •lt•ll'uni1i1 itnliann alla n:uci– la d,·I fo-.1•i-.1110;ognuno eon1icnc i dot:u• mcnli d1t.• •cnonu a ill11111i1111re il periodo o il ICma l'Ui ~i rifel"i~t:t', 1-, la r:u·colta dei dorn111,•111i (che ... ono ro11ll'1t11)(lrnnci :1gli C\Cnli. oppure il.:!~u111iria opcr,, po~lcriori l'd l°'•pri11h•111i <q.iunli ili \Ì?llnu :1n·redi1:a1i e ~~1!::;,i:lir •:ft:~~~~~ 1 \ :;~,tr: 1 / t~:;:~~:ll~i\i:: 1111 ri:1-,111110 del 110-.1ro ~torieo. clic li fon. t.le :11 una mcdi1ata 1irv•1,c11ha. ne spiq;a il ccn-.o e l"imporlnrn:a, Co--i. c1ucfòla 810· rin 11 :i 1110-.uirv •>. follu ,li 111\cr~e idee e 111,111irl'~lu1ioni. In :-i 111•rro1rc con In scor- 111 dì 11110 il cui <( ri•1'11ti111t.•1110 u storico non ti h1-.dn 111rh:1rc tlallc e~ic,rnze :trm• li1id1c. o d.1 un itlt·.alc rii cqu:111i111i1ii a4lran,, (' inro11clu~ivo; ~r,11prc condot1i a ~.1gp.iare In CtHl('l't'kzzn 1h•i problemi, e a ,agliarl.' li.. 1eqi111oni:111zc e , rngio11Jmcn1i post J"cl11m Sl'condo un c-rileriu l,cn i:oli. 110, rhe vede ~icurnmentc lo connessioni tro i motivi i11 :q,parcnzn 1>iù dis1un1i e i.i icpira n 1111censo umano di 111or:ili11ìooli• tirn. n 111H1 visione cioè picnomtnte inie· grnla ddln ('Q,eicnz:1 e dei falli. Uu dub- 1,io etfH"C""O doll'autore 11clfo 11rdazione, e ciot• i·hc le pagine addotte (iu cui si Enl• la da 11 una sJcrz:ua del Carducci una vi– iionc del t\111zzi111 l> alle « pa~in; criLiche di un Croce, di un S:1h•n1orclli, di u.n Bo- 1u,111i ))) 11011 lc1:hino, endo sc11z'nhro 1 ni,• 1mnto, per In :,nggezz:i dcllu scelta {« il tr:1pas~o 11:111'11110 all'altro cslremo dovreb– be rimanere quasi inav,·rr1i10. nnche oer• .-l1C s.i è usn10 l"accorgimcn10 •.. di segnare il punto ini1.i:Ue della Jlolcmica con una 1e~1im(lnia111:a t unlunpor:inea EÌ ma già al. 1 1ua1110sollevala dalla forocc aiuola, talor11 come nel cnso del Cnvour, irradiata dn una lmuinosn consa1)Cvolczz11 morale ••. ll), tun più per <1ue.l« Lessuto » delle singole wefnzioni ai capi10Ji, dove il Valeri e.i dice il cuo animo. e ci e,:;11one con stile 1-,,idcn1c, con robusta racollà tli scorci e di f~enmn,jonc il resuha10 più 1>0sitivo e più ~ucc060 d• i suoi int.irni dibauiti e raRio– namcmi. ulJa sua kUida ci è agevole condensare in un rnpido sguardo quel 1u111ornma che egli ci offre, non già mi.11uto e ozioso di pa_rLieolari. ma certo bcJ,e spiegato, la– Kiandoci ripo~re, nei tCEli, in con!idera– zioni assai i,aca1 .. e scrc,1e (t!i vedano le parine di Croce) o che 1i piegano &)('rfìno nlle .!-utliglicue dell'ironia o del 110.s1algico humour (:1lc1111e pagine di eco11omis1il. Lu EIOria della poli1iea i1nlirrn11, tl11Jl'unili1 in poi. è, eom'e~li la vede, una ,1oria 1>er gran parU: arida, sopra tulio per un con– lf.1'"101 in f'lli gli animi dei prolagonisti o degli o;i:o:cn•atori &i sono dib:1l1uLi isen,-,.1 J)Olerlo ri3ofvere. con l':mteriorf ap11ao:o._io– na1a e lcnde11zial111cnle mitii·n ~loria del Hi~orgi111lt1IOj <1u11~i l:a ~loria di uo dc– t•a,lere e di un tisrngrrnre. Il &uu inlènto è di riwllovarl:1 da.Ila l,as1.11ra in cui ahri (e In c-O$cienza comune) l'lmnno \isla Ilei'• derE-i C• All'e~uh:uwa miE,ln di 111er:wigli11

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