La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n11 - 11 lug 1919
LA mn:sA DELLE LAVORATRICI la magra coppa e rinuuciare alla spe– culazione. Figurate,·i un oro-anizzatore con un pubblico _atLeuto ecf aYido, iniziare la sua concwne presentandosi· come capi– tano reduce dal fronte che saluta hi fbngatn, Sassari; i militi portano la 1na– .uo _al_b_erretto, essi che sono venuti per int1m1d1re la massa e pensate· l'oratore che m una ci:ld~ esposizione convin,ce cd aYnncc m1ht, dell'esercito· italiano e . soldatesse dell"organi~zazionc ope– raia. assassinato un'altra volta ... Entrò aUo– <a nella chiesa. Si gùardò intorno atto– nito: statue d'oro e d'argento e fiori. Davanti a un altare fulgido cli luci e di gc_mme era inginocchiata una coppia: le, una giovinetta bellissima, lui un vecchio che portava sui- rnlto le 6tim– mate elci vizio. PONDENZE- Una rcntina di donne qua e là arre– s~at~ scn~a- if!d}zi, giustificarono Ìa sete c]t d1sordme cle1 poco sereni agenti del– ~ ordmc, ma ora sono tutte in libertà 1 solo pochi uomini rimangono in atte'. sa di un processo pallone. La lotta di difesa si è convertita io opera di conquista. Questa battaglia data e combattuta dall'elemento femminile elevo ser,,ire cll monito a tutte _le nostre operaie anco– :ra sonnecch1anb, e deYe convincere n-li ~1omini a 1nett-crsi di impegno per da~·e 1,:icrcmento a questa nuoya miniera di 1·,cchezza e cli energia- pet· il Partito S-ocialista, che ò la donna educata ai nostri principi. L 1 ora rrra \·ida, di ay\·enimcn ti nella otoria del proletariato si compie con Yertiginosa. rr..pidità. Ogni baUagìia sia un am1nacstramento. Agii uomini con l'incoraggiar1i a con1. pletare i quadri àelle nostre oro-aniz. zazioni, eliminando la zavorra d~i re– calcitranti e degli indifferenti. A noi clnnne per farci animo ad as– surgere a dignità, ad emergere dalla fiumana sfruttata e dolorante nella .rass~gnazion?, ~ a prendere posto per la , 1,a, nella ntu. Le nostre eompai)"ne biellesi compat– te, forti. e coscienti, eolio- sguardo sui no~tn g1ornah seguono il risverrlio femminile, e si augurano che anchd la donna si troYi . con l'animo corazzato di _fede 1wr le_grandi prossime battaglie dei produtton d1 tutto il mondo. - m. t. E la strana novella s'era sparsa tra gìi umili della campagna, tra la tor– ment,-, ta canaglia famelica della città dei ricchi: Crrnto, il biondo martire di Xazaret era risorto daY-..-ero, era ri– sorto alla Yita e non solamente nel simbolo rituale. C e cosa l' m·e,a destato nel suo buio sepolcro? li tuono orrendo del canno– ne·? Le imprecazioni degli assassina ti sui miHe e milie campi di battaglia 1 L'eco dolorosa del pianto senza tregua delle madri, degli orfani, delle Yedove 1 Ecco, l'onda lH"icla di un odio mal re– presso che minacciaYa frange-re ormai il cuore umano, odio che si fondeva in uno strazio- immané, era arri,·ato alla gdida pietra della sua tomba e col suo cupo mormorìo l'aveva destato dal ge– lido sor,no della morte. Si leYÒ Cris:o e i-iprese il suo antico cammino; era solo con un dubbio afro– ce nel cuore. Fot"se la .sua scm.cnte non ayeva gr,rmogliato 1 Ed allora chi l'avc– ,;a avvelenata? Camminò nella campagna deserta finchè arri,ò alla- città: come allora nel– lo spTendido imper-o dei Cesari v'erano riccl:i e maestosi palazzi e luride cata– pecchie. Pensò: foi's<, queste ultime so– no riserLate a chi viola la gran legge uman:i del lavoro sfruttando la fatica altrui... 1Ia ecco dal portone del ricco palazzo uscire, proprio in quel momen– to, un sontuoso cocchio dove erano a– dagiati un giovinotto azzimato e una dama elegantissima. Dal tugurio uscì un yccchio lacero__,curYo sotto un' enor– me gerla piena {li rottami, poi un uo– mo in abito da lavoro; sul volto di tutti e due v'erano tracce profonde di sofferenza, cli fame. l'Ila allora 1 - Forse, pemò, i miei apostoli Iurono tutti uccisi prima che potessero p1·opa– gare la mia parola cli giustizia e di fra– tellanza, Ma no, proprio accanto al palazzo <,ignorile sorgeva un tempio che l'inse– gna della croce indicava cristiano: Oh, 11 tradimento infame r Gridò indignato: - K on vedete, o ricchi, che il vostro lusso -si compone di quel superfluo che secondo la mia legge avreste .dovuto dare ai ,ostri fratelli 1 La vostra ric– chezza è l'unica causa della loro mise– ria, è il furto del loro pane, della loro vita! La dama gentile, i] giovane {)avalie– re s'alzarono dai soffici sedili lividi di collera e tendendogli il pugno minac– cioso gli gridarono : ~ BoJ,cevico, bolsce,·ico·! - e Ia folla incosciente ue~ affamati, dei reietti Fu sacerdote celebra,·a il rito nuzia– le, e quel sacerdote era ammantato cli porpora 0 portava sul petto _una croce d'oro. risto ebbe uno scatto d'ira: oh, ma quella era la benedizione alla pii, vol15arc prostituzione. Allora gri– dò : - 10 assolsi la Maddalena perchò molto aveva amafo e non perchè si era venduta a contanti ... Infami tutti: chi si vende, chi compera e pii.1 ancora chi benecffr.e ! ! Gl_i_sposi, il sacerdote, gli ast2,nti, colp1t1, guardarono atloniti il biondo rabbi, po_i ebbero nn grido furibondo: - Bol~cevico... bolscevico... boìscc vico ... E Cristo _dovette fuggire per non es– sere assassurnto un'altra volta ... .Arrivò a una, gra.ndc piétzza grcmH,a di gente: da,me e signori elegantissimi e popolani. In n1ezzo c'era un gran tu– bo inontato sopra una specie di carriola. - !\fa che cus'è 1 - domando Gesù. La gente rise: Ma diamine, era un c.'.lnnonc, un meraviglioso ,cannone Che uccideva a centinaia e centinaia di me– tri di distanza. Ad un tratto il maestoso sacerdote si a-vitnzò e dopo aver invoc:nto la vittoria per il ,mo popolo cristiano in guerra contro altri fratelli cristiani benedisse l'orrendo ordigno di morte. - Traclito,e ! traditore! - urlò Cri– sto. Giuda tradl me solo Ìl1a tu tradisci milioni e milioni cli fratelli. No, non fu questa la novella che io portai nel mon– do: ana sola è la tei-ra ed unica è la patria in -essa e tuiti siamo fratelli nel gran mistero della vita e della morte. - La folla lo guardò trasognata, si scosse: - E' vero, è vero - suss111-ra.rono al– cuni, gli 1 ~nii.li ; n1a i ricchi, il grande prelato g!t si avventarono contro gri– dando : Bolscevico... bolscevico ... bolscevico... - E Cristo dovette fu_ggi– re per non essere assassinato un'aftra 1·olta. Si rifugiò allora nella campagna spe– rando che là al contatto con la buona tena l'uomo avesse mantenuto puro il cuore e perciò la n1entc. Passò fnJ.. ca.m:. pi <l'oro di 1nessi 1nature, in 1nezzo a frutteti ricchi di frutta dolcissime, fra gia,·dini che erano tutto un trionfo cli colo1·i e di profumi, ma, strano, da quel. le terre benedette dal sole non si alza– va il canto •giocondo del lavoro ma una nenia lenta che sembrava un pianto sommesso che raccontasse tutta una lunga storia di dolori. Camminò, cam– minò sotto il solleone di un arclerìte po– meriggio e nel fresco silenzio di un'ar– gentea notte di plenilunio. Arrivò .in un'alba azzurrina, a u.t.~ pie~ colo paesello. I rintocchi. lenti delle campane risponcleYano ad altl'i lonta– ni campanili. Dalla piazza si vedeva il tempio gre– mito; Cristo entrò pensando: forse qui si è rifugiato il mio gran sogno cl' a– JI!Oi'C ! Una folla di contadini gremiva la chiesa: as~oltava immobile la parola del prete che ai piedi di un'enorme cro– ce parlava con un'espressione cli duro rimprovero : - Guai a chi si ribdla al proprio pa– drone che rappresenta l'autorità divi– na sulla terra. Chinate la testa o pec– catori, pensate che la miseria, la guer– ra ,;ono il giusto castigo ai vostri pec– cati'. - Mentitore, mentitore! - l'inter– ruppe Cristo. X o, io fui ucciso pcrchè rimproverai al ricco la sua ricchezza co– me un fnrto fato al povero e la condan– nai inesorabilmente; fui crocefisso per– chè maledii tutti i prepotenti, della terra. No, l,i, mia non fu la rassegnazione deI!a viltà, dell'ignavia, fu la rasse– gnazione del dolore che non piega per non tradire l'ideale ! Il mio ideale fu appunto 1'ibellione ad ogni ingiustizia, a<l ogni prepoten– za. Mentitore, mentitore! Così disse Cristo in un'imprecazione di dolore, di sdegno disperato, e fuggì., fuggì in una corsa flenza sosta al suo gelido sepolcro inseguito al grido fori· bondo cle1 potenti della terra: Bolscevico ... bolscevico ... bolsecvi- CO! Giuseppina .Moro Landoni, OR 1.iJlf S a chiunquenefaccia fi I richiestala Società ALLELJ\VORATRHCi ! Lavoratr-ici! E' vostro dovere cli/fon– dere il (JWrnale che vi proteor;e, che io– stiene ,. i•ostri diritti. Unitevi. La Di– fesa sia la vostra bandiera. Pe,· me:::;o Sl<O si~t~ informate dell' opww delle la– voratrici_ tutte, che comuattono con voi– e pe1· voi la stessa causa. h'' a,i-a di ayirc. Unitevi ed allo1·a- 1JOtrele procla.ma ,,e con sicurezza i i·ostri diri-tti. Garofano rosso. Prodromi - Un'ailra villima femminile Alla compagna TcrcsP, Galli caduta a Mibno nel tentativo di pror;rom borghe– s9 del 13 aprilo u. s. scg11e un'altra vit– tuna femminile: Grassi Geltrude in '.Canla1·dini ferita a Bolo,,.na da un uf– ficiale, durante la dimo:rtrazionc a vvc– nula dopo il Congrnsso dei laroralori della lc_l'l'a, e morta dopo pochi giorni lll seguito alle ferite riportate. La bor– gh.esia vuole che le piaZ7,c cl' Italia di– ventrno, anche per le donne tri"ncce e campo cli battaglia.? ' Tutte le lavoratrici italiane mandano alla memoria di Geltrude Grassi un rc– nrcnlo saluto. La Difesa- delle LavMafrici. P2r la ~ifln~imrn ùella" Dite~a .. .P.cr 1:-101te comp:1gnc laYor.ntrici, il nostro ~1111patieo gior1wlctto è ignoto. Ho parlato Hl q~1e.sti giorni con un'operaia di nno fit.nUUimento hulust1:iale, e CJ.Uando le ho dato rt leggere nna copia dcm1. Difesa, ol– t;·e nu nrermi ringraziato cou una esp::u1~ si0n-c elle posseggono .sollanto i cuori r-:em– plic:i, mi hu poi detto che il giornale -è ])rissato cli mano in mano fra le operaie <.:onuu'avidlt.'.l incredibile. ' Pel'ò non h1itc le compagne 1a\or.atrici i)ossono r1b~oila_rsi nl giornale, e per questo 1~ proJJ01-re1 alle abbonate e collaboratrici cl1 .flCq111s1·arc. per ogni numero della Dì– f~sa~ 11n 1mmero minimo dl copie (nel CS·Clll– P10 2QJ e cli::;tribuil'e poi il giorn:nletto olle ~~~.fbdiegfm11agne, 011ernie ecc. 1 per ccnte- 1\I-entre per noi &ll'il un:!nYoro di socldi– -sf,.1zione, la llQ-strn. simpri.ticn, Difesa, f,'Htù conosci_utn. da tutte le n-0::trG compagne, le quali St1r.1unoliete di ascolmrc la p:irola <lei ~ociaH:-;ti, cd a.Yt;;rnn0-1>er qU<~st.:1 nostn-1. F°('(lt•, unn fiamma più Yint. C~lll])agnc, mettiamoci all'oricra di propa– g:l..lla~t: DIN"A LEOXI. B sta britr. !Jla creda la- compagna T,roni olte il, J)iù va.c:to 'mezzo rli clifjus_ionc clel gioi-- 1wlc1 dorrebbe r,ssere l'uomo socinlista. nei seno cl ella sua, famiftlia 1 ve,· le sue donne! ROM!A Un giornale soci ali sta femminile E' stato,. clircimat(l, la, seouente circoTco·c. che an,11111:tia, la 7lrossima 'ltSc-'lo. di 11ngior~ nafo socdr:lista f<:mminile1 cui rirolgiamo fin d'ora i z>iù fcn:icll auguri; · Oo>iipagnc, compagni e stmpaff.'.!.~·anti, La gPerr.a ~an~uinosa è ce~~nta, 111n. ne rim.ungono lo conseguenze, l'irnungouo i h1tti e le rovine degli 11omini e delle coEe, 1·ln:rnuc il I)ianto di migUnia e rnigli:tla <11 ma<11·i, di R[lose e di sorelle; rimnne il clì– Ragio ~eonomico lcrribilc 1 a:-:sillante 1 i cui effetli f::i rivei·c.:uotono 1nnggiotmcntc sulle donne, I'<'Spon~abjJi dell'avvenire dei piccoli ligliuolctti che furono orbali dal Dal1re nel- la strage imma ue:. · Ora quante di questa irumensrt folla di 1•eietti1 doloranti, scor.nggint0, disillns:e f1nl~ lé' mnncate pro1ncsse per r,mtc della bor– glwsia, tendono le brnccin al soc.:i~tU.::.-1110 c.:o– me a un faro ùi snl\·czr.n, 1mp1orando un raggio <li luce che illtm1ini Jn loro_ cosc.:i0n:1.a, un f-:Oillo· di f<:cle che ru.,·Yivi i loro cuori? n il Partito Soéialista ltnliano, il solo partito chò sia semvrc staio hrichic.ibilmcn– tc eontr::n:io alla, gu01Ta 1 il sol<>c:lic fo<liclan– do le ]Jiù clure 11<>rsccusicmi abùiJ1 tenuto feùe nll'intcrnazionale pn,lcforia, e ne ab· IJia rlifeso i srrcrosunti (]!ritti, non può in quc.~t"orn.clccisiYa per il prossimo trionfo ciel Dro]ctariato, lasciare lnaseolta to il griclo di quc~te anime femminili assetate cli Ye• rifa e cli giuslizia: sar<>bbeuna. colpa. Così il Gn1Pvo fcmwiuilc soéialist" roma– no, consr,io di qnesto cJoycrc, si è fatto ilù– ziatprc della. p11hbll01zionc <li un foglietto men,ilc cli su1mlcmento alla Difesa ciel/e la– vorattioi, intitòlato: Uguaglianza, il quule ha il compito cli epnrgcrc in mezzo al pro· letariato cli ambo i sessi, specie fra le don– ne, il seme socialist.a. Ma per riuscire nell'intento non basta il lrnou Yolerc di pocL!, è assolutamente nc– ce"'ario che tn,tte qurllc ~omp.ngnc, compn– gui e f;lmpatizzanti, i qnaU .s.ono couvinti ùcll'cillcncla di una p1·01mg-nnaa svicciol:1 fra le masse ci porgano Ja1·_o;hi a uti morali e flonniinri. Solr, lu fon~a <li quest:i frater– na mlirlnricti1., il foglietto r,otri, aYcre lunga e prosprra vita. In attesa di risposw, vi rnTutiamo cor– cllalmen1:<>. Per il Orurmo fernminnr - La ,~P,r1rrtat[a fece eco : - Bolscevico, bolscevico ! - .. Cristo dovette foggire per non essere .. Editrice"Avanti!,,invia il CATALOGO della LIBRERIA :; VITTOIUA MMUA..."ì'II:A:\Il:ELLI. I O g· ROMA. - Manifestazione di protesta fcm.– m,mle. - Nella C..1sadel Popo-lo Ila avuto luo_go_uncomjzio dl protesta contro i trat– tati cli pace cli Vcnmillcs, contro il blocw della fame e contro l'intervento armato °;e.lh1. RuSSi:t e nell'Unglleria. inclctt-o dallw Seziouc italiaua delkl Lega internazionale P<'r 1a pac:.-c e la libertà con l'adesione dc! Gruppo femminile soc1a!ista. Presiede,--a la signora Elisa Lollini A!!'llÌ– ni,, che ap1i il Comi;,io con S"<Olltite parole >SJHratealla pace e alla fi-atell(tnza dei po– poli, dicendo elle questi ideali saranuo con– ,scguiti non col cannone e con la violenza, um con opere feconde di cil·ilti.t e col 1•i– eonoscere a tutti gli uollJ..ini i medesimi di– ritti. Omtrice clel Comizio fu la prof. Anita Do– belli Zampetti, <:be pronunziò un magni~ fico discorso, bollando a fuoco tutti ~H enori e le ,iolcn,~ elle si commettouo dai governi vittoriosi. · Parlarono poi la giowne compa!!lla Irma hluccloli, calda di fede socialista~ e la com– pn~Dà Cesira Fiore-ì\Iammuar-i, ·1a qmlle spiegò opportunnmente, il Dercllè clell'ncle– s1•oneclata dal Gruppo femminile socialista. 'l'utte le orat,ici furono ascoltatissime e molto applaudite. Per ultimo l,:i, comp:igna Vittori[l l\fa– ri,111inamoelli fece, a nome clel Grup110 sç>c~alista,Ja seguente aITermazjone cli prin •. CiiHO:. cc Koi doru1e socialiste abbiamo aderito a questo comizio, pur manten~nc1o la no·stra cl ircLti \·a (li ta tt.lca. intrans.igeute, tracciaL<t dagli ultimi Congressi del rai:tito soc'in– Jista Hnliano; abbiamo adcrilo per u.n atto di oolldarietù colle donne delle Ka.zioni vinte le quali in questo momento si di– batton_o tra le sofferenze d,:,lla fomc, tor– turate clnllo strazio di veder morire di incclla l propri nati. le vittime innocenti d,:,lla guc;na; Yi abbi.omo aderito spinte da un sentimento di ri\""olk-i,Coutro gli 01-r-0ri, le infamie e le ingiustizie che attualmente 81 eommcttono dai goYerni della borghesia. capitalistica contro i popoli Yinti. ,,. Clliuse manclando un saluto alla Rnssin dvolu:7.ionaria , in,·itando tutte I-e ùonnc opcrnie acl entrare nel partito internazio– nale dei lavoratori, esortandole a tenersi pronte, poichè _l'ora del loro riscatto sta per scocca re. Dopo di che ,ennero presenta ti due or, dini de! giorno. Il primo clcll·Assòciazione Pro Pace è così concepito : «La Sezione itnHail<.'l per 1a pace e In. libcrUt, eonstat.,ri.ndo e:he il trattato cli Ycr– ~nilles. lungi òall'tl!Jl1h1nn.rc 10 illY-~rgenzc politiche dei vopoll, i Yitali problemi soA ciali &'Orti con 1.a. guerra ed ingigantiti c:011 es:sa. lxrnanclos1 su prin<:ipii · giù sor– passati, ha disconosciuto l'atltwle clivenire soci-aie, ba tarpato le ali alle aspirazioni clei popoli ed ba lasci.1to insolute le loro questioni, creando per coll'n~rso situnzioui nazionali ed intcrnazlonali inlJ}O-SSibHi a. regger~i per tutti i popoli e cbè doYrnnno f-Or?.atnmente. risolversi e-on n110Yi conflitti; C<>nstataucloche il blocco d€lla fame è ratto più criminoso compiuto dllllo scoppio– della ~oerra, pere:hè se è -concevibile elle eserciti ebbri e ucciecati d,11 furore della mischia compiano atti inumani 1 non si può comprendere un atto l)arbaro 1 emnnnzione <li poj)Oli ciYi!i, deìibera to in pcrioclo di D0C-e,qunµdo In. padronanz.1. di tntte le lll'Ol)rlc faco!Ut ne rende 1Lm1~icla, le con– seguenze che ri~ultauo 1 nel caso del blocoo applicato ~1lle Nnzioni Yint0, rniciclin.li , non solo per i presunti colpe,o!i, ma per tutti gli ÌllDOC'f'll1i; Constatanclo cile, JJ€l' rispetto al (lfritto della libertà dei popoli di disporre sè stessi, l'Intesa non ha nessnn dil"itto cl'inl.etTe– nire nel moYimento politico o socinle di 11na ru1z.ione; Dc11lora elle: Con un trattato di pace im– P"rialista che stronc-a la Yita clei i-inti e to;:lie loro ln possihilitit d<'lh tinaseita; non il blocco della fame; Con l'intenento in nu,sirr e in TTn– ~heda, l'Intesa abbia Yiolato ogni priucjpio lli giustizifl e cli. umanitit: Auspica la J,eg,i in1:<>maziona]c; dei popoli che nrrN;ti simili sopraffazioni e trovi la Yia elle porti l'nmmùtà V<'l'SO un clivenire ROc.-inieche nbbia per principio fonclamcn– l1l1ela frntcllunzt1 e l'egunglianza univer– S!tle. >) Il secondo, clcl Gruppo femminile socia– lista è il seguente: cc Le donne del Gruppo femmi1ùle socia– li~Ut di Roma, ac1crendo nl comizio in– eletto dall'Associazione Pro l'ace; consiclc– ranclo che dui 'l'rattato di Ycrsailles esce la più fcroec affermazione capitalistica, per cul cento ml]ioni di lavoratori sono ridotti in schfovilù economica e politica; consicle- 1·:,ndo elle per accettare questo p:itto c1· in– fomia Ri ricorre alla feroce minaccia del blocco della fame, per cui milioni cl'inermi e cli bambini souo condanna ti alla morte e al clec-aclimentodella r,u,za; consiclerando -che l'iutcrYCDto ,umato in Russia e in Un– gheria, non sol,o contracldice alle tanto v-ant.lle promesse di Ubertà e autodecisioni dei popoli elle. secondo le mendaci aITerma– zioni clella democrazia clell'Iutcsa, dove– yauo uscire dalla guena, mn è lrr realt1t dell'.attcggiam<.•nto capitalistico ,crso r-0r 4 cliuamcnto social-comunista in ctù solo DUÒ trovare il suo assetto il proletariato del mondo; protesta conLro tutte queste forme di violenza - che pure il Pnrlito socia– lista nvcva luclclamcutc preYcdutc - tanto rii, che esse prepnrnno nuove e più tc,nl– bili guerre; inYila il prol,:,\:uiato_ a dare
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