La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 17 - 13 ottobre
T,A Dlf'Ef:;,t DHT,T,EJ T,AfOb'.4.TRWT 3 n soeialismo arà la neiazion~ ~e1r~morn1 Ricordo il senso di disgusto di di– sp~eiz~, dipintosi sul volto di' uoo, :i cm fui pt·ooentata come donna sociali– sta: - La donna. socialista - disse con una. si..nceriti:, poco cavallPvrosca. - è q~'\.ut,o 1:'è di più antipatico, di piit odioso, non pel' il socialismo che 0ssa pr?fes.s-a. 1 ma. per l'aridi~-à d<: l,Ja sua anuna, ct1e non sa concepire, 1 amo.re , l'-unico sentimento capaco di far e dell.1 . donna un eroe. La donna socialis-ta è un essere amorfo, una orcat.ura fredda, apatica, cho non ama ne il marito, nè i figli e uon si cura cl'allro che di poli– tica. P\A]) lieai abb::i.stanza vivaoemc.nte, che le dvnn◊ wcialistc non solo amano com~ le altre e piì.1 dello alurc, ma non ingan– nano, non tradiscono mai, o per dir me– glio come donne socialiste non cloncb bc-ro 1v tradir,', n è ingannare. In quc– st'or~t di genera.le conuzione le donne soci.1,li~t piìt delle altre, hanno saputo rimanP.r, oneste r compiere i;acriftci e rinunrit: che dimo.31.rnno chiarnmento come il socialismo, iuwce di atro5.zza.rc l'.~nima fomruinilc, sYiluppi in lei i scntimt'nti pii1 nobili "· appa«sionali. I.r:c-ggendo sull'..:!ra,iti! del 17 settem– bre le dul sottoscrizioni di prolcsta, mi sono domandata con un sen~o di ama.– rezz.1. ~e quell'uno, che trova,Ya così ari– d~ le donnB _ociali:,tc aY=e ragione; per fortuna fu un attimo solo; m'è ba.– stato S"andaglia re nella mia anima, in cui l'amore ( la lettri~. o le lettrici me lo p-erdonino) o-:cupa il primo posto, (a.nche il socia_lismo io l'intendo non corno una nunpa di odio, ma come una grande- fiamma cli .:-,more che abbraccia tutta l'umanità oppi-essa e sofferente) m'è bastato pensare alle com_pagnc mie i cui. 6-~:itimcnti mi erano noti, per con– ,,~nir.:- oou un s~ns-0 cli gioia che non &olo quell'uno aYe:va torto, ma aye,·a torto anche chi ,·u-01 neg are a n oi don– ne so.::ialistc il ùiritt-0 di ama.re o il do– Yer.:- di parlare di amore . Sicuro, anche il clovero; perchè quel libero amore; che è uno dei postulati dt'l <:>0cialismo, è inteso, quas.i sempre, come una sfrenata lice.nza, come una ;,pecie di libe,rtinaggio che urta e feri– sce l'onesta. anima. femminile. Natural– mente non ,criviamo per coloro che intendono la peTfotta moralità <lel li– bero amore, ma per le altre., per le la,·orn trici. che non sanno e debbono sape.i-,_ E mancare al socialismo dire a que– !>tr donne. che domani sa.ranno nelle no– stre file: «Yoi a,·etc. il diritto (l'unico diritto c.onces~o a tutta: la genera– zion• J <li amare ma a,·ete il dovere di non ingannare alcuno, perchè la since- 1·ità e la prima e la più grande one– stà?». E. mancare al socialismo additare doveri che la dottrina socialista impone anchP. r sopratutto, nell'a~o_re? Perchè c'è l'amore nel ~ociahsmo, co– me c'è il ,;ocialismo nell'amore. E non è l'amore sociali.sta, il sensua– lismo impuro che fa accettare alla don– na un uomo qualunque purché sia uo– mo. nè 1o stupido amore platoni1:o che fii pac;ce cli sospiri e di languori, ma l'amor/' nel suo significato più alto o piu notilc, l'amore che non conosce m~nzogne, e si confessa arditamente! senza ros,,ori pcrchì• non ha nulla rh ,·c1·,,.ognoso e di riproWYole. Co~ì n~i don°nr ;,ocialiste dobbiamo amare e ch– mo~trare che· il sociali<:mo non ci renne orcatnre aridP, inl'apa,;i di concepire, un i:.entiruPnto che non ~ia politico, ni• don– ne !P~~rrr. e spensierate che i~tenrlono il libno amore come una. teona molt.J comod:i <·h!' sen:e di pretesto e di scusa a tutti i ca 1nicci. . '\Ti-. ·ia.mo la vjta in tutta la sua J'.1e_– nezza. afferm ando e godendo, (se ci e po.;,,;ihile) di ti:itti i :rnoi cl\ritti, m,a compiamo anzitutto 1 nostri dovcn, pensando c-he w_ltan~ c~i n on ha nuUa a riropro,·crars1 puo_ O.ll ' _tutto ? com– patire 1,, debolezze ? 1 falli altrui_ nella certrzz11 assoluta . di non a-rcr lnsogno dell'indulgenza. d1 a Jeuno. . Il nr,stro aiorna.le che deve nsprc– chiarP i no' >tri sen timenti, non <lev_e Land i1·e dalla sue colo_nne q_uesto ~,nti– mè-nto di tutti Se noi parl_1am? d~ de– litti, rli vi'.'i, di g1;1~rra, r)i m1~ne, •? di morte. rh tutto c10 eh<. Cl <,traz1a e d1 tutto ciò che ci esalta, pnchè non do– vremmo parlare d'amort'1 F or.;;e che non ,. nella vita r<"ale i E noi donne eoeialiste possiamo qualche v-0lla \'i vere all'infuori della legge, !1el– la legge più gius!-3- della. nostra. cosc1e1:– za ma non possiamo, ne 1obb1amo vi– ve~e all'iniuori <lella realta. Dc-1 re,~t.oque.,t,j bozzetti aUlorosi, con– tro cui si prore.sta., giovano molto alla diffusiono del gioru~le. Bisogna es.:,,et'l' nati in mezzo al popolo, e, senza essere molto profondi in p.;ioologia, oonoscC'ro l'a,11ima sontimentale dolìo SUL• clonnc, per sapere che cosa può mcglio sc-liofur- 1.,.,. od impre."Sionarl<> in un giornak• che è sta_to fond:.,to per loro, e cle-ve quindi convmoorle senza .annoiar\('. Uno c.J.e,gli c-rrori, anzi il pii1 gz-ancJ.c-, fo1-:;o l'unico errore delle cloun~. socia– listo è quello di ostentare una frccld~z– za the non è nella loro anima. Questa specie di ma<schc,ra, che noi ci mottiamo, per non so qualo slupido pu– dore, ci stran ia dalle bvoratrL·i che ci sentono co.sì lontane, così diYersl! da lo– r-0. Per carità , compagno, non abbiamo la stolta pretesa di e.!:SC'.ro di sembrare cz,eature superiori nè di,·ctse dalle al· tre, ma dimostriamoci uguali alle a.ltrc. loro so1·elle, nei sentimenti comuni .a tutti gli esseri; e cho nella nostra ,·i La ,·i sia una moralità supC'riore ad ogni critica, ma non l'aridità, che toghcn– doci ogni merito, toglie tutt-o il fascin-0 alla nostra prop::i.ganr!a, d1e devò col– pire il punto più vulncrn,bilo doll'ani– ma femminile, il sentimento. La donna operaia \'iene a.l socialismo soltanto per se.ntimonlalismo, per i.stin– to della sua a nima, che soffrendo si ri– bell.a, e n.on per la fredda teoria a1) pr-.-.sasu i libr i che essa non ha. il tempo di IC'ggerc. Ma non sarà fra le operaie che si tro\'Crann-0 le transfughe-, .al pr.incipi<> dc-lla gucrrn quel sentimentalismo iste.s. so ch{'I non potc\·a .amrnet~rc certo a· .zioni barbariche e, con ragion<.', 1e no gaYa., le tenno nelle nostre file, mrntrc le altre, le freclcle teoriche,, passarono a.I– l' altra riva, giustificando la loro dcfo– zione con quel sentimentalismo rimpro– ,-erat-0 a noi 0011.1e una oolpa. E p-crchè non don-ebbe essere soc-iali– sta chi Yie-ncal socialismo non per odio Yerso gli oppressori, ma per .a.more ver– so gli oppressi, chi ama. il proprio com. pagno più cli sè stessa e pc.r conseguen– za più dell'intera collettività? E noi socialiste non dobbiamo amarC', oppul'\', dobbiamo tacero l'amore come se l'ignorassimo? E non è c,,uest'ignoram.a ostentata (non reale) una spocie d'.ipo– crisi.a, tma mancanza di sincerità? Perchè l'.amoro è dovunquo; lo si tr~ va. nel quartiere operaio doYo il povero non ha altro conforto eh~. l'amore dei suoi cari, lo si trov 1 a. ne.i fatti di cro– naca, nei resoconti teatrali, in tut ti i romanzi e in tutti i giornali; lo si t.ro– va nc!l'o:;pcdale dove la donna spa. sima nel dare alla luce la crratura nata dal su-0 amor.e,; nella prigione doYC. è rin– chiuso il ladro che ha rubato per dare un po' di benessere alla donna amata, e l'a...ssa~ino che ha ammazzato pc.r ge– Jooia, llJ si trov-a nel mani-comio doYe vicino alla madn--. impazzila per la mor– te del figlio, è la giovin-0ttn, cl ici.a.sset– ten ne, che, perdendo l'innamorato, ha, perduto la. ragione. Io non credo c he per e;;se r donnp. so– cialiste si debba: rinuncia.re a q u-ella !';(Ju;.sita nota di f emminilità che ci ren– de pili car a a chi ci ama ... poichè non /· riossib-ilc d.iyenia.rc uomini, pe.rchè mutilare l a nostra anima :fino ad ap– parire creature sc07,a sesso troppo de– boli per ffl""te nomini, troppo aride por c.saer donne? Libero. ,,Aeijuaie lavoro euuale ~aJario,, TIOLO(}NA. Xello f.l(·,or,.osettemliré Yi fu <1ui l':1gi– tazione àél 1ierl'Onale delle 'l'r<1mvic•1Lr– ba ne. J?er lo stato di guerra il 1><'1~1.a)c femminile è qua._"<i in maggioranza, e pro– vi<•nr <lalle più disparate cttegoric. J,'agl– la;done Na i.n1!')01,tataooll',aumento di J)ll– g,1. ~u·aumento àéi giorni <li riposo pn– ,wti, ,;nll',tumento della perci>o.tuale <l<>llc ore ;,itraoràinarie, e q11-1t.lche nitra quei;tio– nr, int,•rna. K<'i prelunloari d<>ll'agitazione Jl€'ri> f<-'('(o <Jà[>OJi.no à,t parte- àC"Uu Hooif•tit la qu<•.sti(;Jlc à61l'aumento alle doun<•. 8pn– za fonnuh.trc- delle preci,;e pr<>roste alla Commi,-sk>nc si facev:i rileYnre che in al– tre <·it tit il J)('rsonale femminile :1v<."V:.I un tratt.am <.'nto diven,o <la quello JJL.'l~hile eompien <lo l'ei:roale lavoro. La Oommia.4ione dbl veroonale per quanto coropo.~l.à in 1nag– gion111za <li 110111ini n<.,nlasciò 1wrsuJ1ò<>J·;;i dall'egoL<Jmo dl oos'!O, e mantenne inalu~ rato il concetto: ad <-in11tl<.' l:woro <.'guale salario. L',1gitazi<>1,cottennr f.-oddisf,17,iouo<lc•IJ.e rlPhif'f!te e nelle COll<.'llH<iolli MD Kl iJOJ'lò più ne.3nchc (le,l di\·Nw trattamento <1elle don:n<>. Non è una conquista odierna quindi ma è l'Nòndirnc•oto dei voti cU ri:11-c•ccl1i Oou-1 /!'l'm;sioper:1i, applicati lll'ima <' mantenuti poi, '1 1 a.Jc l'(.,.:'('lllJ)iO clont'hl><! (~l'(' sc·– ~'llit-oonmque, .per <'t>flJlL'imen· uua buona rnlta lo i:,fruttamento kwmi1ùl<' <' infao– We. Per le [l'.llll\'Ìel'C bologuc~,i clobbi:1lll0 tlnC-ora.,1~iunge1'C' (Jll11h:·lw p,n·ola. Brivido arcano Roma, Di fe8la. lo IC'JtJO, o cfl~'l; sola. .lf'a,rnoiv. L' ohe l'a11tur 8Ua n·tc iwm1/bi Contro alla NOirn:a i: 1·a110, o all'alma iic-110/a. (1) N'e:U'agit.azione, intrapn.>sa <' ooudott,1 a bnou fine- le tranwiere 1Jo1' 1 1g11c•8i clle<lero Col fra{lorc dei tram;; lr1 [Jei.tc a i culli, Pr<~\·,1 <li m,1tur,1 co,.·•cienz:i e· iHirnitaL:1 di– •~elpliu.:1.Xon il Ul('110lll0 i!ucidl,llt('. 1l0Il H miuiimo a$::,-entci.srno d:1 ll'agit.a7,iooe. Tutte Ai parchi, ai tcmJ>li, all,, rniM• 1•0/.a. 1111itl• e eon,p,1lte c,ime una wl:1 l'f'l.Stlll.1. Jfa a•11111rnla. B ~u ft., cllif,sa, ohe cstolli ::11atur('quindi alfe lotte ec,momic-lH•. é':->,,-C e · non dC'YOll<> t.-1rdare a m:1tur,1n,i ,wehe 1wl llpfl fronte fra S!lllte 111 muta stola 1',1zio1x, 1,oliticn. ,<, 'a[Jita11 l'c, br· e-on brit'idi folli, ,','agi/a i11 mc 1111ari~o9110/o fola Lt do= che- è sklce:1t:1 1~r forz,1 chtlle partic-,,1ari cure della famig-lia PN' <'S..'lC'l-C irr~gimentat:1 iu tuUi i g"l'tWri di l:n·oro, deve 1nrrc SC'lltir('l'alito rNlPntore òl tutta D'csJa.•i arcani' e rii 111f'/anco1,re: la tl'l~ um:rna; ulito re-clèJ.ltorC' cho <:<fa Premer di boschi c mar: ala ohr rola neJ SOCilllismo. J Per gfi spr,~1i alla /Cl'nt amica soia. Le tr,1111\·iere bolognbi C'C>:,ì matur€' Dt'lla lotta economica C'OllllH'elldt'1-tmuo elle n.on tutto il bell(\._~1-e um,1110 :>ta Ul'il',mml: 'uto Roma, ascolta! ... Più C'lrnw fonte e<1la! ... paga, ma che c'l• qualc·he co.~,1 <li più .ilto, 01 Patri't •11111·r,·~,11. <•oora l'ocsio! cli più nobile, 1~r la mallre, pes la spo.~1 1 " ' ,, 0 pr~nt-e e futura, la redenzione dei ,pro- ( 'r.r.sn: -..\ l:\PC!. 1,i-i fig-!i e nou tnrder:umo le loro adesioni 1 Hl nostro Circolo fcu11ninile soci:tlist.1 cho ------- i9- unione ai confrate_lli l.:l\:or,1 per il rng-1 {1) Uno degli autori con"<eozieoti al!.1 g'lllDg'llllelltO cli (Jll('Stl f<COPl- . . compagn..1 di IA.•one D.1udet c:ontro la . Ln foro _novella C'O:::C1t,m.,a 1>0I 1 bc.1 _s:u-.\ sr:uol:l po.<\iti\i:;ta per ricondorr<.• l'uma- 11 coro!lano dt'll.a lor-o m:1turn cosc1c,oza Dità all'oscur,rntismo. L t-one Dc1udet. « la eeonomic:1. • ien..'l ne-1 11roe<.·:::s o :S.fa l\ ·y " (come lo ha. '" _ _,,,.. •- definito- Paolo V aler a co lla :sua 1,'{)nua cli Un i,llere.,i;rwte articolo della com- acc:i.tio ) è wlui cl.le <.'<'.c:tòall',1ssa~io 111 {{ e, da.l nc..rand ct òc-1 nost ro nobUJssimo ~tpostolo pagna 1 aree e apy, tracLO/to J('l;.ln Jaurè:;, fac't'nclolo <·onere 1 ,c.r i g-ior- qu.ot i dian o Verité di Pariyi è sfa lo =li cootratratto, col 0,11'CO da pru~,-,iano comv letamwte ceT1surato. in tc..<ota. ATTI DEL PARTITO La sera del 23 settembre nei looaJ.i I Confederazione G'enerale del Lat'oro a della Direzione si adunò il Oomitato me,zo delle loro le,;illime rappre.~entan– EsecutiYo .sedente in Roma. Erano pre- ze e cioe per la n~re?ìone: Ai/ani, Bnc• senti: Bacci, Bombapci, Uennari e •Vo- cì, Bombacci, Parini, Gennari, Rq;os– ght'ra.- Assis.tc,·a Pola no [~'.r la Fede- si, Voghera. e per la C/l'nfedera;;ione: razione Giornnile. Altobelli, Bn.ldini, Belloni, Braga, Il [o ,r.rns'O S0[·1a1·1eta fr'ntese B11ozzi, JJ'Ara[!O?/a., Del Buono, D,,go- . s ~ ~ ~ u _ 11 i e Zirardin 1, rùwit i oggi ù1 Roma Si prende Yisione di un im·ito del nella sede della Dire.?ione del Partiìo, Partito sooialista francese al prossimo con 1·engono q11011tosegue: Uon.grooso nazionale che si inizierà a 1. 4 o -~ciope_roe le agita~ioni di ,cara/• Parigi il 6 o~tobre p. v. Si deEbera tcre politico 110:ionale saranno procla– ehe i compagni on. Morgari e Alessan- mati e diretti dalla Direzione del I'or– dri portino fra i compagni di Francia il lito, 11dito il parere della Co11fedemzio– salt1to e la solidarietà dei socialisti ita- ne del Lavoro la q11ale, in ogni ca.~o, si li.ani. impegna a non o.,tacolare l'att11a.7ione Sempre in merito .all'azione int~rna- drllP deliberaz1·oni del/a. Dire::ione del zionale si prende atto dei consensi e Pori ito. delle adesioni (a proposito <lei ristùtati 2. Lo sciopero e 'le agitazioni di ca– del recente Cougres.so naziOJ1ale o dello rattere economico nazionafe saranno atte,ggiaimento assunto ne<i rigua.rdi della proclamati e diretti dalla Co11/edera– Oonfcderazione inte.r.all.ata. <li Lo nd ra) zione, ,udito 17 porcre delhi Dire::ione pervenuta da compagni minorita,ri faan- del Partito la quale .si imperma, in cosi, inglesi, serb.i, s,·izzeri, ecc. ogni ca.so , a non ostaco/<Jre l'aft.uazione Su!movimento femminile delle deliberazioni confederali. In merito al mol'imento femminile, il Comitato Esecutivo indirà in Bologna., d'accordo con l'Unione Socialista d, .\1 i !ano, in giorno da doatinarsi, un Con– rngno femminile socialis ta di r appr-;.!· sentanze delle compagne tessera.te. I se– gretari <lelle Sezioni s.oc ia.list,e ,s ono fin d'ora in.vitati ad inviare alta Direzione colla maggior soJ.lecitudine possibile, l'e– lenco nominativo delle compagne iscrit– te in ciascuna Se,z,iooie. 3. Siccome ci sono questioni che po.s, sono e.~sere valutate vcr prei•alPn/efncn– te· voliti.che dalla Dire?ione del ]'or/ilo e per 11revale11temen/e economfrhe dal/(!, Confederazione o i•ice1•erso, e quindi pos.,ono /or sorgere dubbi o conflitti di competenza, si cow,:iene che tutte le i'ol– te che la Direzione .,i n1d11nerlÌ tra.smet· terà 1·n tempo il proprio ordine del giorno allri Confedero:ione del Lat•oro, perche que.sta abbia modo di (tl'l•ertire la naluro degli aroo111n1ti po.~ti oll'or Ilnallo tl'al!eanza colìa [onf. ien. del avoro dine, del giorno ed al caso intcr1'('11ire di diritto, 111€dir111te 11n(I .sua rappre.'fll· tanza, alle sed1,te della ])irP!i011P. A[, tre/tonto sorà fntto per le .seduti' dr/ Consì_qlio Direltit•o e del ('011.çir;lio .Yfl. donale della Confedera:io11e del La1•orn i quali trcumetteronno i propri ordini del giorM alla. DirriioT1e, pcrchè !Jllt'L~ta, Ol'e lo crederà 11tile e nece.{.<ario, intrr– t>enga di diritto olle ser/11/e dr/ r•o11si– :1lio Direttii'O e del C'on.sir1lio naz1011n/f'. Il 28, 29 e 30 sDUembl'e la Direzione ha, tenuto altra riunioni nella sede del Par– tito .alla quale ha partecipato il Consi– glio Diretti,-o della Confoderazionc- del Lavoro. In e,s_sc si è discusso lungamen– te e cordial men IP intorno ai rapporti fra il Partito e la Confcdcrazivne e la discussione ha portato alla 1>iù comple– ta intesa fra i rappresentanti delle d u,, organizzazian i e per conseguenza ali' u– nanimità è stato approvato e firmato dai rappresentanti il seguente ,'.,'-rbale d'accordo: Biclticwwta la mo2io11r d1'. Stocrnrdn del I90ì ci,e ù1 lin-eo r1enerolr stabilì le relazioni che de1>ono iu tercPdcre fra 1· Porti(?' volùfri socialùti e le ùrya11izzo– zioni Ò-Pi la11oratori, nonchè 'la coni•e11- zirme di FirPnze dello ste.,so a11no con la quo!P vlTlnero fi.ssati i ravporl?· fra il Partito .soàoli.,fn 1·toliono e fo Con• federnzione Generale del Lavoro; riconfermotn l'indi11rnde11w. e l'ou– tonomùi della Con/cdc1'Cl_zione e del Par– tito òa~c11110nel vroprio campo, off er• mato cioè rhe la direzione e la reR7Jon– .rnhiliir) clil mo1•imento ero11omico .~pPl– tano alla Confedero~ionr del l,ovoro e quella del movimnilo politico alla Dire• zione del Portito, ed ù,o/tre che i sin– rlocati'. confederati ispirino la loro pro– po._qo.nda a concetti pro.fondamrnte .so• cia.li8t1'. e procu.reranno di coUabomre ((-~siduamentc col, T'ar11·to per il rag– yiunqimento delle idealità com1m?'.; {L Partito Socialista Itcliano e la 4. Semvre ono .scopg di con.oe1·l'nre i 111i:1liori rnpporli tra 1· d11c organismi, le Rrgreter1e dclln. Conj(dera:ione e del la Direzione .\i terro.nno co11tinuame71tr in corris.r,ondcn.:o frn di loro. Il programma per lapme il dopo-guma nel 1911 1n una successiva sfXlutn, <ll'lla Dire zione alla quale pre,~ero pure parte i membri del Consiglio direlLi\'o dcll::i Oonf€'derazione del Lavoro, come con– clusione dr,lla cordialissima discussione seguita venne approvato e: che la Dire– zione del Partito cd il 0onsiglio Dirrt– ti,·o della Confrderazione Gener::ilr dPl Lavoro, in seguito ad una scambio cli ideo sulla situazione nazionale ed in– ternazione, !>i sono lrovati cl· aocordo sulla nece!.sità d1 rivedere il program– ma per la pace e per il dopo-guerra del maggio 1917 e ciò in rclazionr agli avYenimenti succedulisi da qnE'll'epoca. ed il Consiglio <lella Confedr>rn,zione, colla collaborazione di tutli gli organi– smi tecnici cbc banno rn.pporti connesst ed anche di competenze special i di sin– goli compagni ed in recip1·oca colla.bo -
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy