La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 14 - 22 luglio 19
Le nostre miserie . Alcun e frasi lanc iatemi da un 'avrversaria intel– lig ente e leale nel calore di una discussio ne a ~ui _mi lasciai trasc inare contro volont à (pero hè 10 rif~ggo dall e inu tili profess ioni di fede quan.db so d1 cozz~re contro convinz ioni opposte , ma quanto le mie ferme e profonde), mi misero nel cuore uno strano sgom ento. mi diede ro la visione di in.fìnite miserie morali. mi fecero dubitare un momento del! 'efficacia de i nos1ri me todi di lotta. Si parla va dell •é1emento operaio per il quale . c.ome al sol ito. io manifesta vo la più viva simpa– tia e ch e difend evo dal! 'accu sa di ingra titudin e ver so i pad roni filantropici. frenando a stent o le parol e rroppo amare che dal cuore mi salivano a Horri contr o certe for me lar va te di falsa um anità che rendon o più difficil e la lotta del lavo ro. 1 c Tu. mi di sse a un tratto la mia interlocutri – ce int er rompe ndo mi, se i rroppo idea lista e vedi il popol o attra vers o il pr isma di sp lendide utopie ; del popo lo tu avv icini la par te più evo lu ta. qu ella che frequ enta il circ olo socialista e non vedi. non conosci l' altra parte . la magg ioran za. che si ubri aca. che tiene un linguaggio da tr ivio. che si pros tituisce. ohe rid e dell e tue ide PEtà. del tuo amo re per i miseri. ddl 'educazi on3 che tu vor resti diffu sa. on si può pa3sar ~ fra i;n gr uppo di ~gli del popolo senza essere insultati con parole tri via li ed io so che le opera ie in gene re. anch e se per insuffici enti Sdl qr j stenta– no la vita. si permetton o le sfarz ose cam iceth· di sera e dich iaran o ape rtam ente e sfronta t:i– menre ch e vogliono scarpe elegant i, di figur a e non di durat a. Dove pigtian o le risorse per simili prodigaljt à se non atti nge ndo a fonti in– conf essa bili ? Va. povera illusa. va nelle ta– verne a ved ere l 'abiezione del tuo popolo e poi mi sapr ai dire se la tua fede resterà anc ora sakia H. Risposi a nome dell a 1c santa canagl ia » se– condo i "impu lso del mornen ro. attingendo forza da ll ·ard ente amo re e dalla sete di giustiz ia che mi anima: ma l' evocaz ione delle nostre mise– rie mi died e un ·acuta fitr.a al cu ore e. ripet o. ebbi un istant e di du bb io. di esitaz ione . Non ebbi. no. il rimar e di provare disg usto 'Per i_l popolo da van ti _a ce rte abiezioni e di perder e la m ia fede. ma se ntii profondo lo sgoment o per le immense difficoltà che si opp ongono alla re– denzione dell ·umanità sofferenre. E qui. dalle colo nne di qu esto giorn ale, ri– spondo più diffus ame nt e alla mia avv ersar ia, nella speranza che le mie umil i pa role sian o di sprone a tu tte le com pagn e ancore timide e inesp erte e ra vviv ino in esse l 'am ore e la fede. Quando vedo un ope raio ub riaco . una ragaz– za perduta, quando odo par ole sconce, da tri – \·io. su bocche giov an ili. qu and o vedo nel po– polo il vizio dil ag:ire . soffocan do se nt ime nti e digni tà perso nale. non provo il disgusto che fa volgere altrove il capo con fred dq disde gno. che s1rapP.a di bocca dure ed irrevocabili condann e. ma sent o una pietà inJìnjta per tutte queste mi– ser ie morali. ed uno smarri mento doloroso ch e mi stra ppa le lagr ime. che mi dà frem iti arden ti. che mi met te in cuore il desiderio acu– to di rendere la ma no a rutti gli umili abietti , in un impeto di calda afferruosi tà. per dir loro : - O voi che siet e cadu ti cos ì in basso, ve– nite a noi. ch e vi aiu1eremo a dive nire migliori, che purificheremo le vostre anim e al fuoco del – la sofferenza e dell'amore. che apriremo ai vostri occhi splen didj orizzonti. che vi insegne– remc Ja dolcezza della grande famig lia um an a, che vi condurremo verso il regno della libertà de!Ja fratellanza universale ove splende radio– so il sole dei buoni e dei forti. Che imporra se molti saranno sordi alla v~ ce affe uosa e ammonitrice? Vi sarà chi sen– za dubbio proverà un turbamento strano, asco l– terà avidamente le dolc i parole di redenzione e ci seguirà con gioia. rigettando il pesante far– J:iello de· suoi vizi: e basteranno poche di que– ste vittorie per compensare e giustificare tutta una vira di intenso sacrificio, di ardenti palpiti. Son voglio farmi paladino del vizio, ma af– fermo che è molto più sensibile l'operaio che si ubriaca per dimenticare le sue sofferenze, o semplicemente perchè I ·educazione non l'ha rnec;so in guardia contro l'alcoolismo. dell 'e le– ganie signore che cerca nell 'eb rezza eccita– mento per le sue depravazioni. che si esauri– sce e si abbrutisce in modo più indegno e più sconcio in orgie inconfessabili; è molto più SCJsabile l'o peraia che si prostituisc~ per bi– sogno. per ignoranza , per mancanza di sa na educazione_ della s·ignora ra ffinata, a cuj non mancano gli agi della vita e che ra. della sua casa il tempio dell'adulterio. nella penombra su ggestiva del salotto elegante, per provare emozioni nuove spinta da un acre desiderio di tvoluttà. L 'operaia attinge a fonti inconfessabili per pagare il paio di scarpette eleganti o la cami– ce tta di seta: la signora attinge a fonti più in– confess abili ancora per spegnere la sete di lus– so sfr enato e la febbre dei divertimenti e per paga re le ricche pel licce, i monili preziosi, le vaporose tr ine, i luss uosi abiti da serata dalle sc ollatur e audac i e pr ovocanti. Partita pari dunqu e? No. perchè ali 'operaia spesso manc a il pane ed il più àelle volte è sp inta al vizio da un sen so di dolorosa rivolta contr o un sistema bar bar o di soc ietà per cui, LA DIFESA DELLE LAVORATRICI men tre da una par te sì follegg ia nel pi.acere e nel! ·ozio, da/l 'a ltra si langu isce e si muore di Stenti in una lotta impa ri e cr ude le. Fra il po– polo, sulle bocc he giovanili, vi è il turpi loquio? E vero, ma ch i si prende cura dei figli idei po– polo qua ndo le mad ri !i abb ando nano per an– .dar e a ri nchi uders i in una fab brica ? La scuola li tiene per poohe ore e non ha molta efficacia e<l'ucativa se non coa diuvata dalla famiglia : e poi ? .. E poi si vedono ques ti ragazz i a frontt e bi– gh ellonar e -per le vi e. su cch iando lentame nte il veleno dell 'elemento peggiore. ch e ha eletto il su o domicilio sulla stra da. e dive ntando se m– pr e più sfro ntati e corrotti . A se ra, al! 'ora di cena , le mamm e, sta nche e sfinite li rive dono, ma non ha nno nè tempo nè vogl ia di accertar si se abb iano contra tte ca t– tive abitud ini ; anz i sovente li mandano a letto con il boccon e in gola, dopo violent i rabbu ffi per i calzoni sdrusc iti, per i bottoni della gia c– che tta che ma ncano e che ess i ha nno giocato. per gli abiti inzaccherat i e ridotti in uno stato pieto so. Anch e le sign ore , poverette , assorbite com– pletament e in visite, ricev,imenti, passeggia te. corse , opere filantrop iche (lotter ie di benefi– ce nza. comi tat i di ass istenza civile) ecc . so no Sull'organizzazione costrette ad abband onar e i loro figli nell e mani me rcena rie delle persone di serv izio ignora nti e superst iziose. Questi picc ini contrarra nno pu– re cattive abi tudi ni ; ma che mon ta ? La man– ca nza di sa ni princip i, fra la ge nte per bene, è mascherata da quella vern ice di educazio ne che dà ap parenza di nob iltà ad anime di fango. . . . E mi par e ohe bas ti. Rinunci o ad espr imere , per la tiran nia dello spaz io, le infinite cose che anco ra mi frem ono nel! 'anim o e •rivolgo alle compa gne una pre– ghiera vivissima . Noi, che abb iamo ne l cuore ,tes ori cÌi tene– re zza, che ci sentiamo capac i di hltt e le ab ne– gazioni, noi madr i, spose . sore lle, figlie , vigi– liamo affinchè la nost ra gioventù proletaria si pur ifichi dal! 'accusa di corruzi one che le viene lanc iata e cr esca sana, ·nobile e forte. dand o libe ro sfogo ai gen erosi impulsi na turali , per conqui stare nel mond o il posto d 'onore che le spet ta, per erig ersi, grand e e poss ente . a giu– dice della decrepita soc ietà che dalla libera ,Russi a incomin cia a guarda re con tr ep·ido sgo– mento il giov ane gigante nella sua rap ida e ,gloriosa asce sa. Al essandri a. luglio 19 I7. A racco Te resa. politico = femminile RIASSUMENDO E CONCLUDENDO. 11 dibatt iro che si è svolt o sulle colonne di ques to perio dico intorn o ad una specia le orga– nizzazion e pol itica femmin ile, ci fece per un momen to pen.sare ad uno sta to di disagio delle donne social iste nell 'orga nizzaz ione statutaria del Par tito, vige nte da qu asi trent 'an ni in Ita– lia . Mentre tutte dichiarar ono di non voler cr ea– re un socia lismo femmin ile con intenti sepa ra– tisti , rivelarono nel tempo stesso un desi'd'erio intimo, un lavoro di affannosa ric erca per sco– prire una nuova forma di orga niz zaz ione fem– minile . Chie diamo ven ia alle nostre buone compa– gn e che, con tanto ent usiasmo ed ardore di fede . dedicano tanta par te dell 'indivi 1 d'uale at tività alla propag and a fra le donne, e ci ,per– mett iamo di osserva re che esse , pur parten do da 1Un pr incip io in perfetra armo nia colle dispo– sizio ni statuta rie del Pa rtito. giung ono. per vie dive rgenti . a con clus ioni diame tralm ente oppo– ste alle premesse affe rmaz ioni. Il Par tito. dico no esse, dev e essere rigid a– mente unitari o. non si può scinder e .in due, il Partito della lotta di classe. E sia . Per ò si chie– de che la Direzione de l Part ito riconosca le se– zioni femminil i. cos ì come sorgono , e solamen – te là dove sorg ono e ch e tolleri e sa nzioni un asso rtim ento di form e associat ive a richiesta di chi pr es ume di aver e speciali bisogni locali. Se tale cFiteri o prev ales se (e noi sper iamo che ciò non sia) si avrebber o: qua , sez ioni mi ste di giovan ette e di adult e con responsab ilità di voto deliber ativo anohe nelle più ardue e c;cottanti quistioni di Partito : là sezioni compo– ste di sociali ste e di simpar izzan ti, a scopo edu– cat ivo e al!r ove sezioni plurim e in uno stesso centro per asseco ndare i gusti spe ciali dell a popo lazi one soc ialista maschile. Con quale van– taggio per la decantata unità del Partit o ognu– no può giu dic are. Le arg omenta zio ni delle nostre bra ve com – pagne, a sosteg no della loro tesi, (ch e cioè il mezzo da ciasc un a di esse esco gitato per com– piere opera di prose litismo sia il so lo des tina to al successo) dimos tran o che esse tendono a san– zionare anzichè correggere le deficie nze edu– cative, intelle ttu ali e mor ali , della popolazione socialista nelle diverse loca lità 1, Diverse (dicono esse), sono le condizioni ,, politiche, diversa la funzione socia le delle " donne e diversa necessariame nte è la loro " preparazione alla vita collett iva e polit ica 11. Sono invero queste constataz ioni di fatto che nessuno può disconoscere . ma il rimedio da lo ro proposro minaccia di aggravare le condizioni del malato, anzic hè guarir lo- Separando le donne dagli uomi ni, neg li am– bienti dove si svolge ogni giorno la vita del Partito, per accoglier le e del iberare nelle alte assemblee del Partito stesso. vuol dire creare due anime , due tendenze in seno al Parti to, e questo sarebbe un vero danno per tutti. Noi riteniamù di poter affermare che l'educazione politica si forma viverrdo a contatto con chi compie funzioni polit iche - lottando con qu'elli che già molte lotte hanno soste nuto - appren– dendo da essi, chiamati prima alla vita politica associativa, l'opportunità di taluni accorgimenti, la necessità dello spirito di disc iplina, la virtù del sacrificio, l 'ar dore , il coraggio , la fede nel ,divenire sociale·. La diversa funzione sociale affidata alle donne non deve essere incentivo a disparità di trattamento , a soppressione di diritti. Il Partito socialista si propone di toglie– re le disuguaglianze non di accentuarle , e Io dimostra in ogni suo atto. Se le donne come gli uomini , secondo la dottrina socialista, devono tendere al pr oprio elevame nto intellett uale e morale, liberarsi da ogni pregiudizio religioso e civile per la for– mazione di una coscienza socialista, ciasc uno nell"equa ripart izione degli oneri famigl iari , ,può e deve trovare tempo e mezzi per conse– guir e il migliora mento a cui asp ira. D 'altr a parte la differe nza di att ribuzioni fra i due ses– si è un fatto transitorio nella vita delle donn e che l 'educ az ione d'egli iscritti e l 'att uazione del sociali smo re nderà se mpre p iù breve . L 'esperienza ipoi ci inseg na ch e ,la natu rale 1imidezz a come la diffidenza delle propri e for– ze scompar e quand o s i è costr etti ogni giorno a misur arsi con altr i che timid i non sono, con chi dim ostra coi fat ti ohe la presun zione di for– za si. con verte facilmente in forza vera. 11 Part ito Soc ialista Italiano, che seppe dar si ,un ordinamento unitar io. forte così da destare invidia ad avversa ri e nemici, non deve de– campare di una linea dalla condotta finora se – gui ta. La forza di un Part ito si fonda. tutti lo sanno , sul nume ro dei suoi militi mar cianti uniti e compat ti verso una mèta comune . Concludend o, noi confidiamo che la Dire– zione- del Parti to, pur tenendo conto della di– versa condizione delle donne social iste, vorrà ridare a tutte le isc ritte diritto di cittad inanza nel Pa rtito ,pari a quello dei loro compagni , ri– chiaman do gli unì e le altre alla 1perfetta disci– plina votata da una organizzaz ione che è e vuol essere sopratut to Un itaria . Non dunque sez ioni femmini li separate dalle masch ili. non sez ioni miste di tesserat e e sim– lJ):atizzanti . non giova nette ,imm atu re alla vita -deliberan ti su lle qu estioni che si ag itano nelle sez ioni -degli adulti, ma d~v,isione di lavoro per le donne. entro il Parti to e pei giovani fuor i del Partit o da esso diretto e controllato. Spe tti alle don ne il com pito specifico di pro– paga nda fra le lavo ratric i giovani e adulte: ab– biano esse faco ltà di tracc iare (nei convegni spec iali ch e il Par tito vorrà convocare ogni qual volta si ra du na a congr ess o) un prograrn ma cìi azione immediata in sen o al Pa rtito in armonia còi deliber ati del Congres so ge nerale. Siano esse autorizzat e a crear e un Comita to speciale ohe di quel programma diven ti I 'in– terpre te costant e, che provv eda a stimolar e ed a coordin are l 'ag itazione e la pro paga nda in mezzo al pro letariato femmini le. L 'Unione Nazional e delle donne socialisle. sorta nel I Convegno di Reggio Emilia. I 9 12. consigliand o le donne iscritte nelle rispet tive sezioni a cos tituirsi in Gruppo pe r 10 sr eci fìco lavoro di proselitismo. mir ava a promuove re un migliore affiatamento fra di esse. a dare a ciascu na la poss ibilità di manifes tare le in'di– vidua li attitudini alle diverse forme di ,propa– ganda . ad ev itare dispersio ne di · energ ie ed agevo lare la fusio ne sempre più rea le ed attiva delle coscienze ad integrazio ne e sviluppo del– ! 'azione generale de l Pa rti to. Ques ta è la sola rag ione di vita dei Gru ppi femm inili. questo il solo scopo che le compa– gne debbono prefiggersi. questa la mèta che tut– te dobbiamo cercare di rag~~ungere pel trionfo dcli 'ide ale socialitsa. La Difesa delle Lavnratrici. CARTOLINA- RITRATTO 1)1 CLA RA ZETKIN Copie 1 10 2'.) 50 • 1()() L. O.IO • 0.10 / ,. 1.50 , n,\ • 6.- Com111·e.<;,. ,,. s1,,..se posfnli. Ordinazioni <·d importo .1II'.\mministrazione dell'Avan ti.' Via S. Damiano, 16 - Milano. Il decalogo dell'esercente \\ l/ / - ,;, / I I 1. l o sono il Dio tuo. 2.. Von anai altro Dio all' infu ori di me. 3. Onora if padr e e la madr e. 4. Ricor dati di santi/i ca-,e le 5. Non 6. . Vo11 ruba re. 7. Non 8. :Ym, fornica l'e drsiri PrnrP In ro ba d'al tr i. Hrlnl.
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