La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 15 - 27 agosto 191

LA DIFESA DELLE i...A VOJHTRIC, REDENZIONE Sentirsi le ,nani ,,pr:.:are, poi divenir grosse, piene di J}iaghe, callose. nere, rudi r01ne nwrse di fr•rro. E la farcia coprirsi di rughe, coll'acido che brucia ,,., rcndr oliva– stro il viso, e vedt•rsi vecchia a vent'ann·i e brulla. nia potersi dirr: metallurgico. Co– m-<'un uorno. P,~rd"re ogni /orma di donna, gemere sol– lo la fatica inuncn.,·a, portar sulle spalle pesi enormi, ritornarr a casa barcollando .,finita, rna potersi dire: manuale. Come u1;. uorno. tan ca, dolorante, 1wl trenwlio df>lla vet– tura, ap7Joggiarsi continuarnentc agli stipi– /i, sf'rnprf' pallida; gel/arsi sui cusrini o :.;ulle panche appena il controllore 1wn è in vista, al:,arsi la 'mattina allr 3 e coricarsi alle 2, nza JJOl"rsi dire: h·amYier e. Come un uonw Perder ogni elegan :,a ed ogni poesia, con unn vr.:;tag!ia ed un cappf'/laccio. su e giù per le stradf• a raccallar sLcrco e lurfrlum,e, o vuotar ci,·terne e ripulir fognr, mo polPT· .:i dirr: spazzino. Carne un uòmo. Diventar volgari, sboccate, colla cicca in bocca ed il tanfo dell'a cquavite nella gola. tra:;cinar carri, vercorrer le vl(, colla frusta e col basLon{', besLcm:miare parole orrende, ma potersi dire: ca,~relticre. Co1neun uomo. Davanti al tvrno, attente, a fa bb ricare ar– mi e fissarle e accarl':.:.arle cogli occhi for . nitori di J)ianto; farsi crea trice di sLru1nenli di niorte r rii dolore; soffrire i Lormenli di mille anim ,f', vedersi sfuggire l'ultimo guiz· :.o di ff'li6tà, rna potersi dire: tornitore. Conie un uomo. Co~ì. sta per raggiungersi. o donne, la no• stra Redenzione! Lo dissero 111Mtlro signore al Cova, rn.Pnlr e aLtorno ad un tavolino con biscolli e thè discutcvan di r,olitica, di let– Leratura e di fe1nminisnio. Come uom ini . PIA COMANI. Pubblicando questo rapido quadro di vi– ta proleta ria di Pia Comani, avvertiamo ohe il prob lema della. rede.nzio ne della donna e dell'uguaglianza de' suoi diritti in l'appo rto agli uomini , sara da no i amp iam ente trat– talo con arLicoli giù promes si da no.;lre col– laboratrici. :-i. d. R . CORRI SP ONDENZE MILANO. Dal 1909. cioè dalla fondazione del Fascio giovanile, a questa parte, numerose lotte in• gaggiò e .sostenne vivacemente la giovent ù so– cialista milanese. Pur tutta.via dobbiamo am· mettere che una tra le più nobili e proficue: la lotta per l 'c1ffermazi one dei diritti della don. na e per la propaganda socialista tra le gio– vani la\·oratri ci, '\·enne qua..o:.icompletamente a mancare. Tanto che. malgrado l'esemp io venutoci -da altre regioni e la presenza nel Fascio di un discreto numero di ott ime com– pagne, la quistione della donna non assun"e mai - tra noi - all importanza d ·e...~er tema ùi dis('ttssione in un qualsiasi congresso. Per sottrarre il fanciullo al prete e per s,·entare malefici effetti della -criminosa propaganda di od.io di razza che si va facendo con sto lta leggerezza nelle scuole del beil 'il alo regno, si parlò e si scrisse a lungo sulla necess ità della creazione di circoli infantili socialist i, dimen• ticando - a µarer mio - una cosa semplicis– :Sima: che la prima e più efficace educatrice del fanciullo è la madre. Formando una co-– scfenza socialista alla donna noi aYremo ri– solto nel miglior modo po~sibi le anohe il pro– blema deJJ'in fanzia. Compito che ci Yiene poi oggi facilitato da lle profo nd e ripe rcu ssio ni che l'attuale confla2Tazione ha prodotto e va producendo nell'animo, nella Yita e, sopratut• to, nelle funzioni della donna. Se que~ta deplore,·ole trascura nz a vel'so la compagna nostra fu pel passato un graYe er• rare, il non rimediarvi ora energicamente co– stituirebbe un vero e proprio tradimento. Ciò intuirono perfettamente i giovani i quali nella loro ultima essemblea, convinti del vantaggio grandi<:simo eh~ verrebbe al partitr, socialista dal consenso e dalla solidarietà della donna. deliberarono di convergere su di ec;sa gran oarte d~Ha ]oro attività. E iniziarono se-nz'a 1 • tro il la,·oro nominando una com-pagna a far parte -Oel Comitato Direttiv o, abbonando tutte le insrritte alla valorosa Di{ PSO, distribuendo opuscoli e or.:{anizzando f'omizi fe:mminili. A.Ila donna str-3ziata athrnlmente negli af• tetti i::ur,i 1>iù intimi ri,·01,z-iarno dunque, I) comparrni, ·1a nostra parola ~ii:i lista pPrchè dalla sun. mentf>. ottenebrata dal prete, si sori– ~ioni alfine au~lla <-dnUlla di fede . di fona. ohe, in un domani. sappia almeno imporre il rispettrJ alla vita dPi prr>nri fizli. Rag. 8RE2-i:-;Q C..\VALLARI. Da. Cond o v e . Quella dei compagni della nostra lega me– tallurgir:a fll una bella idea. Per la prima vol– ta il girJrnale delle .•,,ocialbte ~ arrivato a 9ue– ,te donne. l o mi congratulo della be11a imzia– tiva dei compagni, e mi auguro che il no.-;tro bel n-iornale si diffonda in mezzo alle nostre do~e percbè son certa che impareranno ad amarlo ed a sostenerlo. La donna, che in questo momento dà. alla guerra tutto ci<> che ha. di più sacro, che sa· crifica tutta ~ ste~;:,a in miJJ'} forme di alti• vità, nrlle officine e nei campi, nei pubblici ~r-izi, deve saper trarre da questa. -prova ier– rible dei buoni iILSegn:.LmentL A Condove, dr1\"e lP. donne, eùme in moltissimi paesi, furono fi– ribile fuc.,ri dP.lla politica, dove non si interes-– !ar rJno mai deJle lr>tte che .!!li u<Jmini cr.,mh:1t- 1r.,no,~anche temr1rJ eh&;na.';;,ct1 un movimento femminile. r./JragKiO r,ompagne, purg-hi:.1mod dai preKi11_ dizi e incomindamo :.1. preparare h.1 n,,~tra guerra COSETTA. Da L e ss ona. . TJQmenir,a tfJ r:orr. ha tenuto a LP.s5ona una. rJ.>nferenza. iJ compagno Hir,ca.rdo Mr,mig-lhtno, <:he ~ppe, come sempre, r::s-r,rimnr si bene la necessita che Ja. donna df-!vr•unir~i cùll'1Jr>H10 per Iott:Jre contr,, lr! d:_m.-;i dirigenti, dir 1,: .IJ,1onesimpatizzanti di Ù'--~Jlla si c,,sUtuirono r:ùfl piem..1. crmvinziùne in s ~zir.mr : 1,ocialist;i femminiJP. Le ;J.ssr,,.iat" s,mrJ attualrnPnLe 41 <· e•~ rnr,Jta probabilita d1f> altrr abbian,, ad unir.-,i per lottare a. JJTO <fol no,;trù j,fo:ile. E in Sf-...duta dPliberarr,no di riconvocarsi in :1durn.1.nz: i il gi r,rno t7 <:orrente. PPr to .rtesso (Jforr1fJ ?:I .·rJ7ttJ rr111rr,t,·11fl! riU– nioni di r.Vmnl? a Jfotfr1ldafo, r, ('ru!Pl[l'n(J(), a Viytianr,, all() scop~ di cQ.\~ituir_P (Ji[TI' .~e:fo71:i /nnminili. Come si 1:Prll? zl BzP[lP.sf' .tt;nP tl primo 1J'>Slo in qu,,sl'opt?ra. Oh, SI' tutti i r:fJTn.,.. pa9ni d'Italia ta-,;ora. sero ron f/Ut?~ltJ Pntu- .'li~0:{1.;Ù;trru> t;/LP/P ,w9,:P Sezioni f Pmn_iinili '101l mfJnt:her0.11719 di rlarP rli.ffusfonP tunp,o r,t. la 110,"l·lrh Difesa, racco(Jlif'ndo per essa. IIU· mi:rosi abl>o11amenti. D a Tri ce r r o . .\ bbia mo letto nel nostro amatissimo gior~ nale che le ri$aiuole di Stradella rin graziano la nostra Sezione fem minile ed il Circolo per J'op el'u che han no compiuto durante la stag io• ne di monda. E noi a. nostra volta ali e ri• saiuole cont raccambiamo i rin gl'az iame nti per razione che hanno svolto non solo fra noi, ma a.nche in mezzo a tutta la mas sa pro le– ta ri a. \"orremmo che tutte le donne sfruttate cer· casse ro di segu ire i nost ri consigli, •per riu· scire un gio rno , con la nostra unione, a far va lere i nostri sac ri diritti. A questo scopo noi continue remo a dare con entus iasm o ogni nostra atti\"ità . B. C. C. D~ Carisio. Y.ferco ledì 16 agosto ha an1t o luogo la no• st ra adu nan za, riu sc ita nume rosa; interven• nero quas i lulte le inscr itte; varie compagne hanno preso la parola spiegan do il dO\·ere <li no i donne, che dobbiamo preseguire nell"at• tuale movimento corag~ iosa mente per la re. denzione del pro letar iato. Tutte dimostrarono cli esse re solid ali verso la nostr a battagliera Di fesa. L ·a.s.<:emhlea si scio lse con piena sod disfa ~ zione, indan<losi i sa luti affett uosi ai compa– gni ,combattent i, e col grid o di EY\'iva l'Inter– naziona le. evvi ,·a la P ace . Il Gruppo femm. socialista Carisi rse. Da Palazzolo Vercellese, ..\nrhe a P alazzolo c;iamo riusci ti a cos tituir e la Sezione femmin ile social ista , e le donne vengono a rin for zare le nost re file, al fia nco nostro, con molta energia ed entus ia,;;,rno, col grido: Viva l'Internazionale! Tocca a voi giovani socialisti a dare il buon esempio nelle vostre case, fra le vostre donne, per aumentare il nostro gruppo femminil e, che contribuirà all'opera per la pace e la fra. tellanza umana. D a On e glia. Domenica 6, me1·cè l' att ività di un gr uppo rii cr,rnpa~ne Yolonterose, coad iuvate dai bravi gio,·nnili. si è ,potuto costituire anche ad One• ~lia iJ Circo lo femminile , con nn discreto nu – mero <!'inscritte e di buona Yolontà.. SJ)€riamo che tutte le donne sentiranno il dovf're di unirsi a noi per poter lotta re e no-– ter attuare sul la terra - oggi in sa nguinata P deva~lata - il regno dell'w:rua glianz.a e del– la fratellanza umana. Compru;-ne al lavoro, -per pl'or.nra rci il no– st ro benessere e la ])ace fecon da 'per r av\·e- 1,ire ! C. B1s10. D a Sestr i P o n e n te . A Sestri molle rl<innc lavo rano negli sta h-ili- 111enti auFiliari ed i· già. rominciato il loro ~fruttamento si<;ten,atico. l1 malcontento ser· p<!ggia da tutte le parti e le opera ie di Pi ag– gio e C. hanno comiof'iato a dare il buon esem– pio riun<•ndo~i nella Carnera del Lavoro e co– "'tit1H't1do una lega rli resistenza abbastanza llllffif>J"(JSa. Xoi rlr•I (irr.olr, fe1nrninile, rerchiamo (]j $\'e· gliare le co-,riPOZP a'"sopite distrihuenrlo un huon 111,rn,·ro rii !Ji{N;fl. .\'"eJ1'11ltim;i a<l11nanzn, ,Ji ,Jomenira. 6 rorren– te fOf;'-<•, ind<•tla <1',1<-,•11rrfo <•1,I Cir<',do giov:-inile sr,riali<.ta, ablii~tinr, d(•ri<;1Jdi S\'O]gr-re 11n':-itti• .a pr<,pa.!(anda f P.mrninile, lH•1· conrJ u rre prima rJi t11tto la rlt.>nn:.t nPll'onawizznzionr, di clas– ,~; Jin r,rmvir)('erla ·w,i rfpJl;i hrmtà dei no-.tri ~:1nti princiJii. "\vanti, N>1npa;n1~, 11r•rJ"nrg-a.nizz.:1zion<' <' per il trirmfr, dr•i n,,stri ideali ! Il Grll]JJJfJ fr>1,11niui[P sorir,li:drt. D a Ravenna.. r·na r,,,mr,aµ,na rl<·ILt nostra Sr:zion<: ha bJJJ"<•· 'lrJ il JH•osif'rn di inizia.re 11oi unrt ·pro– JJai:F1,1J1la JJPJ' /p \"ill1•. ;ilio scr1po di ri<:ostituire IIIJ<J\."(! Sr•zi1,ni frrruniuili. La proposta <·h,~ mi w1re r<•1•rllr•nl,, 1~ ,tata. ar-,·rtl:da Nlfl indiffe– renza. r·n;t "-<:ntt·nzii,: ".\'rm i• il momPnto questo! Ji,rnw, altr<, da p<·risarP- l<' d,,nm•! ,, g v~rr, dli~ il r,irirn<·nlo rpitr1 "'"' altrnH•rr.iamo i~ ~r:al,ro<.r,, rd1·1 <:tir• scabrost, ,, Jr, dono,~ io rrr•do diç. n cm al,hi:rn,, (1 :.dtn, u da. -r,en<.;arP se n<m :11 lriro lflariti, ai lor0 figli. Prrò i• <l:in– TJOS1J qw·ll',~;!,ii',tico <folore che Jr, a.vvia \·rrso la 1t1i. .,,.1.ntr,.>pi:1. CENSURA. D a. Fir en ze. A bl'eve .sca.denza. questa Sezione femmi nil e, in pie no acco rd o -coi giovani soc ialisti, ha te. nuto due conferenze di propaganda, riuscito assa i numerose . Nella 1prima pa rlò il compa– g no Filib erto Smorti, illu st rando l'alluale mo– mento pol itico, riev oca ndo la. nobile figura di combattente de l no stro in dimenticabile Amedeo Catanesi; terminò app laud itissimo, inn egg ian– do all'In ter naziona le operaia. L'a ltr a fu tenu ta dal compag no B. Vecchi su l tema (( Cler icali – smo e soc ialismo o. Imposs ibil e a riassumere la bellis sima confel"enza; il suo dire persuadé i numerosi inter, ·e11uti e alla fine del suo dire riceYelte un lungo e mer itato app lauso. Indi Fa ru!li con hrevi C' concit ate pa role 1·ammentò l'as sa.<:sinio <li G. Jaurè s e rievocò l'apo sto lato del grande scomparso . T111to qu e~to 11:worn dà. a i nervi alla polizia che continua.mento sorveglia il nostro loca le, e aJ prete, che ila la sua bottega dava nti alla nostra sezione e che non si può rassegnare di vedere la sezione femm inile, e sbra ita coi !'-Uoi fedeli; una sera ebbe ad esclamare: anche le– donne socialiste! Si, caro rc,·erend o! Fi na lmente la donna !'-i sta1.:ca dal \·ostro ca rrn cli menzogna e ipoc ri• sia, ccl abbracc ia. con entusia.smo il sociaJ ismo perc.hè \·ede in esso l'unico fatto re di bene.<5- sere, di pace sicu ra e duratura, cli giust izia sociale. 1l movim ento femminile a Firenze ,a allar– gandos i, anche nel popo loso quartiere delle C:ul'7, rper opera atti\·a dei giovani e deP'li aduJ. l1 .'-1 P-ta.cost ituendo il Fascio femminile, che conta già molte adesioni: da queste colonne inYiamo il nostro sa lu to alle nuove compagne che vengo no a ingros sa re la famiglia socia– lista.. A ouelle ;poche compagne che non d:-lll• no quell'attidtà neressa l'ia , noi raccomand ia– mo 1.m m ngg iorc int eressamento , per •potere esp licare il la,·oro di pr_opa~and a prefisso. .\ I Jm·oro ca re compagne , così domani, quan. do i nostri tornera nn o da questa imm ane car– neficina. lro,·eranno le file del P a.rtito Socia• lista raff orzate da ll' elemento femminile. F ,\R ULLI CORRADO. Da Empoli. Il circolo giovanil e elle da un anno a,·e, a cesr-:.ato di funzionare, dat i i richiami sot to le armi che l'a.vevano annientalo , si è ri costitui– to, ed i com pag~1i si occupano ora della pro• pagand a socia lista , specia lmen te fra le donne; ognuno con slancio e con fede, si pr est a YO· lont eroso, affinc hè il difficilissimo compi to del• l'elevame nto della donn a sia un fatto com• .piuto colla costituzione fra noi di una Sezion e femmi nile. L<l:d_iffusione dell"Avanyuar dia prosegue in. tens1s51ma. Si è già com in ciato anch e con la dif~u~ione deUa Dif esa delle L avo ratri ci, di• stnbuendone cop ie gratis alle donne, affincllè riman ga più age,·o lata la propaganda femmi– nil e sociali~ta.. fi: da augurarsi, dunque, che i gio\·ani socia– list~ cli. Empo li, al disopra di ogni si1npatia o ant 1pat1a personale, dato il momento attua le che decima continuamente le nostre file, sa– pi-anno portare il circolo a quel grado di ele– ni.mento che il trionfo dei nostri ideali ne– cessariamente richiede. Da Follon ic a . Maria Goia, la simpatica e forbita. oratrice dell_a Camera del Lavoro di Suzzara., fu a Fol– lornca 1per una conferenza di pro.paganda so– cialista. li sa lone della Casa dei Socialisti era comp letamente grnm ito di laYoratori e la– ,·oralric i. Inutile è tentare di ria ssumere lutto ciò che diss e la nostra val orosa compagna: parlò per ()!tre un'ora fa.cencio uno dei suoi eloquenti di– f:Corsi oieni <li fede e sopratutto persua<.;ivi. Fu oltremodo felice. Comn10sse ed entusia– smò. Tenn e incaten ato il numeroso uditorio con la sua Jog-ica sll'i ngente ne l clemoffre il pregiudizio borghe~e e nel lumeg-giare la fun– zione della nuO\·a società socia lista, terminan. do il suo disco !'SOcon un incitamento alle <lon. ne pro letal"ie di organ izznrsi per il completo trionfo delle aspirazion i la,·oratdci. La si app laudì fren etica ment e lasc iand o in noi un ri cordo imperituro ed un vivissim o de· ~idcrio : di sen tir vibro.re anco ra una ,·olta, sotto la, cak la e vigo rosa pa rola del la compa– gna Goia, la nost ra anima e la nostra coscien– za pretta mente socia lista. Da G iuncari c o. La cornpa.gna. .:\Iada Gaia, seg reta ria <.lella Camera del La.\'oro di Suzz.ara, tenn e una sm a– gl iant e ronferenza su l tema: 11 La donna ed il socialismo,,, nella sa la della Societ à Fil armo– nica, com pletamente grem ita di lavo ratori e la\ ·orat ici. La bra\"a. oratr ice, con la sua pron ta pal'ùla, commovente e .c;.incel'amente soc ia lista tenne per un'ora e mezza incatenato il numero so ud itorio. Fu app laudita frenetica.mente, col– l'augurio di udi re ancora una \'Olla la fen icla, \'igorosa e com· incenle sua parola. Nuove compagne sono entrate nelle nost re file dopo la confe renz a Goia . Abbiamo delibe– rat o che il suo nome venga dato a que sta Se– zione fem minile socialista, costit uit a fra gli adii feroci e le crit iche dei nostri più accaniti av\'e rsari. come omag"gio affettuoso alla prima donna socia lista che abb iamo udito iparlar e in qu esto pn.ese da. tutti dim enti cato . La Sezione F emm . Socialista. D a Rocca.t e d eri gh i. . Con. I 'inte 1vento della compagna M:1.ria Goia, 111 unione a Ida Bertini di Tatti, e ai compa – gni Garnbe1·i e R,i,·af,{li ùi n nrca tederio-hi, è stnta costituita fru noi la SC'Zione fem~ninil e social ista. .-\lla sera. nel teati·o locale, g'remito di astan. ti cl ·a.mho i se$si. la hra,·a propagandista, se. ~retaria della Ca,l1era del L.'l,\·oro di Suzzara. ha tenuto una brillantissima conferenza. soc ia– lista . trnltando i11 modo magi:.:-trale il proble– ma. <]ella donna cli fronte al mnmento altua lc ,ciiffondendo~ i nmpia mente sul do,,er.P di un,; forte 01·;:prnizzazinnp socialista femminile. Con \'ih rata ed eloquente pa,·ula. s0ppe im– primere il fac;ci11n radioso della nostra ideo– lng-ia nell'an imo e nella mente de l nume roso uditorio, che. con calde e freql1enti ova zioni, anprova.,·a. ripetutamente la IHJ$lra valor osa compag na. la quale Ila la-:.riato nell'animo no– :.tro un profondo affetluo!-o rif'!lr 1 11. Co~ETTA . Da T at ti. :'llnria Goia è staia fra noi. e nella sede del– la Lega min ato ri ha, tenuto una bellissima con~ ferenza; la sa la era affo llata di ge nt e; la no– stra compa,gna rammentò il tragico momento in cu i vivi:uno, incitando le comp ag ne a se• gu ire sentprc co11fede il movimento socialist..1, e a lle ali re che anco ra non fanno parte delle nostre schiere, fece comprende re il bisog no di rnnire in mezzo a .chi comb atte per il migli o– ramento delle molt itud ini proletarie. La Goia, .,·enn e fn1gorosame nte app laudit a.; ci auguria. mo che le sue ipadole ci sian o d'impulso e co– raggio pe r 11011mai la sciare i Yincoli the ci h an no avv into alla. grande idea lità socialista. Da que ste colonne ,·acla il nostro saluto aJ. la bruYa e buona compagna già lontana. e sper iamo che non sia lonta no il gjorno che la l"ia\Temo fl'a. noi. E~ERIKA GORELLI . PICCOLA POST A. A.1,rrELL\ (Fii·enze). - B. G. - Non occorre la som ma a nticip ata; regolere,te il conto ogni me.se, oppure ogn i due mesi. Mandimn o al• J 'indi,·izzo: Sezione Socialista de ll 'Ant ella. HOCC\TF:UJ:IIIGlll. - L S. - Abbiamo ordi nato il timhro, che vi sarà sped ito a,ppena pr on– to. Grazie per la conispondenza, ed aug uri per la nuo\·a sezione. Abbiamo sollecitato ~ abbonati -~n ar r etrato e alcu n i non si sono ancora messi al corrente. Avve r tiamo i ritardatari che col pro ss imo numero s a rà sospeso l'inwio del giornale a t utt i coloro che non avran– n o fa tto il propr io dovere co!la nostr a Am m in istrazione la quale si ri s erw a di m a n d are tratt a g rav a ta delle s pese ai morosi. L ·Am.ul'inistrazione . Voci dalle Officine e dai Campi Cara Li/Jrra , Vorrei se11til'e il tuo giudizi o su di un prnble . ma che, purtroppo pochi si propongono: un indh·i<l110 prima di procreare non ha il dovere di ('llicdc·rsi ~<' possiNle i l'Cquisiti fisici ed eco• nomiri adatti a. g<•ncrare '? Noi, vediamo ~oe• rialrnc•ntr. nc•lle cJa-.;si umili ehe tutte le fa.ini. glie hitnno 11umerosissiu1a p1·ole. Un vrrchio ,,rovc•1hio <lire dIC o::mi figliolo nasrendo porta la sua C'<'SlPlla;ma p11rtroppo il \·f'rchio huon ,Jio, deve f •s.sf 'rsi <..t:u1f'at,, di dotarr i milioni di crea.ture venute a.d ahitar<> il 110!-. tropia.ne• la; cosi nf'lln famigli:i i figli crr,c<1110 e con (•-.si la. rniseria. In attesa ti sal11lo. ID\ G111HAIW INJ. ('ora NJO/J)a(Jnfl, .\'()11r•'f' IJisorrno rli f'sser mrdici prr ,·M1stata– ,.,, 1111 folto rnidrnfi,\'simo; il fn1flo risrntr ln .\·/o/() rfr,/la 71ihnfa. lo 11011voqlio PnlrorP pPr 1•s1•11111io n,,fto rlisrus.,ir,nr> sr-iPn/ifirr, .,,, i (ì,,u tfri f11h1•rro/r1si rrl'flifr1110 Jiili (J 1111•11r, lo 111olof– fio rlr•i r11•nifori: 1' 1111fr1fto perfJ inrlisri1tihi/l' rlu• r/1•ali Pssrri J1rhi rli ri,,r,rif1 r rii for-:.1• mm JH1sso111J fro.H11Pt!Prt• 1111rsf1• tinti, rhr> 11 toro 11uu1f'rmo, Jif'/11• rr1•of11n• 11r1lr llo foro. J,; non I' r(J[fJfl Jnt'lfl'l'I' o/ lll'J1H/r1 rlPi {i11fi rff'/)IJ[i in llJUL sr,df'fo rlorP lo lolfrt J}f'r lri 1·itrt si com– f)oflr r:ost f rr,JrP1 ·1,r11fr NJ1nl? or,t? Trlfe ,.-ot 1 1r1 si ayyr,1ra 011cor più quruufo allcc drl,oln?.a (tsi• ca si fl(J(Jiu11ua la defìcie11:a economica che non pennetle di riparar,• in JJn.rte, coll'aiuto deliri scien:a mNlica, alla mancan:a di saluif>. Che /arnnno (Jtu•ste cr1•alllr(' malo/(' sen: (1 risorse finan:_iarlf' in ww società do11e la fr a. lPU.an-:.anon e anrol',t srnlila? dol'e gli in di vi– <lm non JJPri.rnno che a pen-orrrre cli corsa lo ioro via l)f'r rny(Jilrn(Jere a <JtWlttnquc costo una ml>ta di heness<'re, di ricchP-;:a 111·01>osta si e 110n si curano urto di JMn1 rre lri ,,wno " chi sta per caderr o (t rhi I> 'crH l1tto? in ·uno snciet(l rw:i lloi•r la rilr1 si ma11i{rsta con trn r,•rrhit, motto: u mnrlr> l11a rilrt ntirt , ., I~ c1•rfrwlf•1Ur• un drlillo prorrl'f1rc dri/,. crPrt– lurr• JJrPdf'slino/e alla 111alaltia, alla nrnrt, pre111alu.ra , oll'ah/1rutinuntn .r lhi 1•1wl J)rncrearr dPl'P prima fa r si questa do1,uwrta: <e So110 a/JIJfulrrn:a sano, fo rt e, per lrasf:J1uln1: 1/P//r> /"l'HP dP/la crr,dura che na– ,çora <Lrt mr>_ uno .l'ila qar,linr<lrt? potrò io pro . ~11rm·r a mw flal10 (JllP/l'PrlUNt:ione morale e 111lr•I/Pl/1u1/r• che lo mr/lnrmnn in rnn rlizi nnr– rli ~•flnr111isl11r,i;i nPtlri vita il StH, po.vtr; ol sole? S,11/11frnul,,fi {rafNnrunrnte I.rnERA. llIGAMONTJ GIUSEPPE geren te 'J ip Ed itrice della Sorietà u Avanti t 11

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