La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

I I classico e memorabile motto del Duce: e 1:,- l'arauo che tracci<) il solco. mo. ( la spada che lo difende>, affonda le sue radici e le ragioni del suo &t1pien1e significalo nella ~toria più remota della nostra razta. cioè .addirittura nella preistoria. Questa nOstra dh·ina Italia - dii.s sacra - reca sul blasone della sua storia " della sua gloria il duplice e lll$Cindibile emblema dell'arme e dell'aratro. dt-lla guerra e dell'agrie$)hura, e innalza ql!C!IO tuo fiammeggiante emblema. al di s<,pra dei secoli e dei 1>opoli, con mano forma e pura, 1 glorifìcando se stessa e la ~ua gente, a esaltazione e ad ammonimento. E' la pe~nne e interminabile teo- ,·ia dei t,wrrieri e degli tJ[l.ricoltori ila• lici. che. in marcia ,erso i più luminosi clt>slini. formano la più eletta coorte e 111 piì1 ferrata milizia della Penisola. dalla prei,loria fino ad oggi, a.s&icurando il presente e l'anenire. Dalla preistoria. :Jicuramente. Ch~ note\oli e preziO:!i oltre ogni dire sono g:i aJ>porti. rect:nlemente acqui!liti alla scienut. per il patrimonio etnologico Jel noslro Pa~, in seguito alle !I.Coperte.falle in Valcamonica. di ,arie e inter~antis- ~ime pareti rocciose istori<Ju, che costi• luiscono oramai un centro archeologico di primo ordine: ricca miniera di elementi per la ri~truzione delle , ittnde p1eis1oriche e J>rotostorich,.. d'Italia. e 11011 ,iolamente d'Italia. La &eoperta. dovuta alla sapiente e minuziosa cura del prof. Gio\'anni Marro -- scienziato di sicura rama. direllore dell'Istituto di Antropologia della R. Uni- ,·ersità di Torino - viene in eostanza a sratare la leggenda ehe raceMero presso di noi difetto :molte fra le più espressive operosità dell'uomo prei!lorico, come se I~ prirbiti\'e genti ·della Penisola - e in ispecie quelle delle zone alpine - non al-es,sero p01!!6edutoe non pre&enta!!ero i contra.Megni di una civiltà, che invece, sempre secondo quella ingiusta leggenda creata a n()!tro dallJlO, &arebbero di esclusiva spettanza d'ahri popoli. Le esploruioni e le scoperte del prof. :\·larro - illustrate con una serie di arpratico e s.imbolic<t, capanne per abita. zioni «I anche per a.:tri u5i (molte delle quali su pali o su pilastri in muratura), utensili agricoli ecc.: il tutto rappresentante un'arte in genere, e ,una rilrauistica in particolare. di geniale rattura, e ri• producente - al pari di una descrizione letteraria - il tipo ~gionale di un'epoca lontana: elà che, 'SCCOfldolo scopritore, deve rl!alire !licuramente alla preistoria, ~rtamente al primo periodo dell'età del ferro, e. for1e, anche al periodo anteriore. Sta di fatto che tali incisioni rupestri denotano una ci"iltà in perfetta armonia con le risultanze dello studio geofisico della rtgione di allora. E' da ammettere la rpo!!8ihilitàche il monumen- ------ ~ -::::::-'i ~ .-... licoli sul:a Rivista di A111ropolot,ia e in di\ersc dotte memorie a stampa. che suscitarono anche all'cslero vi\.·ointeresseforono compiute (e non sono per anco ultimate, sulle arenarie ro!!Signe e l-'ÌO· lacce affioranti su ambedue le pendici montuose che. in Valcamonica. costeg• g1ano il fiume Oglio. e precisamente nei territori di Cemmo, Capodiponte, Cim1,ergo. Nadro. Paspardo, PC:9Carzoe Selltro. ad un'altitudine ,·ariante fra i 400 :t oltre i 1000 metri sul lh·ello del mare. Le figure rup~tri, la cui incisione è ben oonsen·ata e visibilissima, riguardano in modo .speciale figure antropomorfiche e ioomorfiche, alcune delle quali ritraile con magistrale vigoria realistica, tipi molteplici di armi. suppellettili di uso 10 etnologico della Va:camonica si colleghi con il problema della pro,c-nienza e della diffusione degli Etruschi in quel- ),.. regioni: ma questa. della 1>resenzadi grnte etrusca nell'Italia settentrionale. è una questione che allende nuo"i elementi di .9ehiarimento). Il fatto princi1>ale e inconlron:rtibile è questo: che nella preistorica eti del ferro, in queste terre settentrionali della Penisola. fioriva con particolare intensità l'agricoltura. allato all'esercizio delle armi, e queste, molto probabilmente, a direu delle coith•uiooi e dei raccolti. Di !tutte le incisioni messe in luce, meritano una speciale illustrazione quelle che raffigurano il oorro e l'aratro: due fondamentali fattori del la\'oro agricolo.

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