La Difesa della Razza - anno II - n. 17 - 5 luglio 1939

PER LA SANITi La lott-· eontro malar ]L., malaria co~tituiscc uno dei prohlcmi ~:11:11aridella piìt f{randc importanu per i territori dell'Impero; importanza dinatura razziale. sociale ed economica. ,\blJiamo illustrato in un precedente articolo il pericolo dcll'ìnrczionc malarica 1>cr la sanità della ratta e sarcbhc im,- tik ripetersi. ml\ il 1>roblcma ohrc che umanitario e genetico ri\'cstc mi ~rande interesse economico e SO<:iak. Poichè l'economia dcll'lm1lCr0 donà :we;c uno svil111>1)0 csscniialmcntc agricolo il princi1}.1.lcostacolo che .si op1>0nc allo sfruttamento delle immense estensioni di terra in Etio1>ia è costituito ap1u11110dalla malaria, oosì c.omc è ac:caduto per 111ttc le colonizzazioni. . Se J>er altre nazioni si tratt;uaa quasi csclusi\'am<:-ntc di questione economica. J)er noi è ben maggiore qu.u1llO sì pensa che è intendimento del Regime giungere ~rad:uamcntc e sia pure con le do\'utc cautele alla coloniuazionc bianca, ossia al irasfcrimemo in Etiopia non più di imprenditori e la"oratori isolati cd abbandonati a se stessi. ma di forti gruppi di famiglie coloniche che dO\'ranno formare in seguito nuclei sempre crescenti di J)O· polazione metropolitana. Quindi il problema malarico ass1unc ben di,·erso aspetto da quello che presenta,·a sino a tem1>0addietro; oggi non è pili il singolo operaio, che, nel caso di infezione malarica. pote,·a ,·enìr senz'ahro rimp.1.- triato, ma di intere famiglie che si tra• sferiscono ncll'lmpcro e 11011 si 1>uòquindi assolu1ament<': pensare a seguire il sistema del rim1>atrio. Per cui occorre affrontare e risokerc tcmpcsti,·amentc il problema sotto tutti gli as1>etti. Se la mortalità per malaria, grazie ai progressi realizzati dalla tera.pia. è molto ridotta, non 1>erquesto de\'e Csser tenuta in minor conto la ,·alutazione dei danni prodotti dal paludismo che i1weste soprattutto \'cffi- . cicnza del lavoratore. Staiatich• ri9oro.am•nt• eondolt• in cn:i•nd• a9ricol• ailuat• ia località malarich• hanno portato alla conelu.ion• cb• la quantità di laYOro prodotta da un aqricollor• cb• a•••a 110lf•rto di ln.fHion• malarie.a riaulta mUI.OHdal 30 al 40 ~r o.nto di qu•lla pro• dotta da un agrieoltor• •ano. i I \ \ / -,:~"<·• :):_~ \ .. .... A. (PHudomp) 9ambia• 'Da A. M. Evoru: A shorl illustroted guide lo the Anophollnea of Trop. ond S. Africa, tav. I). E 1>0ichè il colono ha con sè la famiglia risultano C\•identi i danni morali etl economici che terrebbero dietro alla sua malattia. La salute della famiglia C la salute della razza. Perchè i figli siano sani e possano affrontare la vita nel J)ieno possesso di tulle le capacità. bisogna .che siano concepiti da genitori sani. E' ~rtendo da questo presupposto base e dalle altre considerazioni soJ)raesposte che hi50gna \·edere nella malaria un pericolo che può incidere profondamente sul patrimonio rauialc. sociale cd economico della :'\azione: e pertanto la lotta contro questa mò'\lattia non dt•xe essere frazionata, ma inquadrata in un piò'\no organico che abbia per finalità non tanto la cura dei malarici, quanto, e soprafh1lfo, 1a prevenzione dei sani. Questo appunto mole significare J'isti~ h1zione del Servizio Antimalarico alle di• pendenze del Governo Generale del\'t\.O.1. che deve impartire le direttiYc tecniche e coordinare tutte le allil'ità nei territl}- ri dcll'Jmpero. Fra queste auività delle più importanti è senza dubbio quella che dcH' srnlgcrc 1'ls1itutO di ~falariologia di Roma. In segui10 ad una con\·cnzione stipulata col Mini.stero dell'A.I. l'Istituto di Malariologia ha in corso di impianto tre centri di studio nei territori dell'Impero. e nulla esclude che in seguito questi possano essere aumentati a seconda delle esigenze locali e dello s,•iluppo del J)iano di colonizzazione in quanto bisogna tener presente che non basta svolgere un'azione pratica contro la malaria. come qualcuno potrebbe supporre. Non è sufficiente cioè proteggere meccanicamente le abitazioni, .spandere lar\'icidi sulle raccolte idriche e far eseguire la profilassi chininica per impedire che rinfezione :tttecchisca in una regione. Con questi mezzi diminuiremo senza dubbio la percentuale dei malarici, ma non riusci• remo ad a,·ere completamente ragione del paludismo. La l>0nifica dei terreni, la bonifica umana e lo studio degli anofeli trasmettitori costituiscono altrettanti caposaldi della lotta contro la malaria. 48

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