Diario - anno VIII - n. 10 - giugno 1993

·per contrasto fra i due saggisti, vorrei ora opportunamente separarli, dicendo qualcosa ddl'uno e qualcosa dell'altro .. Secondo la tradizione de1la vecchia critica stilistica, che procedeva con poco metodo, prendo, pet cosl dire, un brano a caso, trovandolo immediatame11te t:1pico dell'autore. Si tratta di una definizione di Comunismo, che Fortini ha scritto non ai tempi dei« Quaderni rossi», ma all'inizio del 1989. Provocatorio nella sua fedeltà a un'idea assai difficile, in quel momento, da giustificare e da spiegare, Fortini si impegna in uno dei suoi strenui esercizi dialettici, dove a forza di precisazioni scarnificanti '1'oggetto da definire diventa perfetto e invisibHe. Scrive Fortini: Il combattimento per il comunismo è il comunismo. È la possibilità (scelta e rischio, in nome di vafori non dimostrabili) che il maggior numero possibile di esseri umani viva in una contraddizione· diversa da quella odierna. Unico progresso, ma reale, è e sarà un luogo di contraddizione più aho e visibile, capace di promuovere i poteri e le qualità di ogni singola esistenza. Riconoscere e promuovere ia lotta dell~ classi è condizione perché ogni singola vittoria tenda ad esdnguere quello scontro ndla sua forma presente e apra altro fronte, di altra lotta, rifiutando ogni favola di progresso lineare e senza conflitti. (p. 41) Poeta lirico formatosi negli anni dell'ermetismo fiorentino .e poi della guerra e della resistenza, Fortini ha elevato in tutta la sua opera un altare di lugubre e tormentosa devozione barocca alle idee di guerra, guerra di classe, antagonismo, conflitto, contraddizione. Il dima di tutta la sua saggistica è un clima di duro inverno bellico. Si direbbe che la teoria marx•ista della storia come lotta di classe abbia trovato nell'immaginazione di Fortini uno spazio particolarmente predisposto alla dilatazione metaforica. Questa .dilatazione fa pensare ai cerchi concentrici di un sasso nell'acqua. A partire dal punto in cui l'esperienza della guerra da un lato e la lettura dei testi marxisti dall'altro hanno colpito, il trauma e l'angoscia della scoperta si sono tradotti nella spirale di un impegno ossessivo. Impegno a ricondurre ogni illusoria apparenza, ogni seduzione culturale · all'evento ,çentrale deUa storia umana: l'evento della sopraffazione, l'evento terribik nel corso del quale un uomo ne mutila, ne ucci,de un alt:ro. Biblio eca Gino Bianco

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