classica agli eretici e agli eterodossi, facendo d'altra parte un uso provocatorio e scandaloso dei classici. Costanti i riferimenti a Kierkegaard e a Goethe, a Kafka e a Lukacs, al marxismo messianico di Benjamin e al marxismo cinico di Brecht. Tenendo insieme gli opposti, integrando e correggendo, Fortini ha voluto essere il letterato dell'epoca delle rivoluzioni proletarie, che ,non scrive una riga e non pensa un pensiero senza ricordare H primato della politica e la sovranità della storia. Calasso, con sofisticatezzae sottigliezza non minori, ha collocato al centro della propria costellazionenon Marx e Lukacs, ma Nietzsche e Kraus. Nel corso della disgregazione e degradazione della rultura di sinist·ra, l'attività di scrittore e di editore svolta da Calasso ha acquistato un peso crescente. Ed è ormai piuttosto chiaro a tutti che Calasso è stato l'ispiratore paziente e sapiente di un lavoro di progressiva erosione e demolizione non solo delle più ottuse ortodossie marxiste, ma di una lunga tradizione culturale di sinistra. Questo lavoro ha conquistato da tempo molti intellettuali formatisi inizialmente nella cultura di sinistra, attraendo infine, in modo irresistibile, una vasta popolazione di ex marxisti. Proprio la .prossimità cli Marx e Nietzsche, numi adorati perché distruttori e tremendi, ha mostrato quanto volenti~ri e facilmente un marxista cinico si trasformi in un nichilista dionisiaco, restando identico, prima e dopo, il culto snobistico della potenza e dell'impassibilità. Il gelo quaresimale di Fortini, buono per un'economia del risparmio, doveva cedere al gelo libertino di Calasse, più adatto a un'economia di consumi. Comunque, sia Fortini che Calasso sono due manieristi dell'estremismo: il loro stile corre velocemente verso conclusioni ultime, immagini finali, utopia e origine. Ma in questo lampeggiaredegli estremi, si vede poco attraverso i loro scritti tutto oiò che si stende fra un estremo e l'altro. II. - Avendo indicato in via preliminare, schematicamente~e in forma cosi esageratamente didascalica, le somiglianzeper opposizione e Biblioteca Gino Bianco '
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