Diario - anno VIII - n. 10 - giugno 1993

passione fredda, dell'oltranza con ritegno. Non amano le emozioni, né rivelano volentieri le proprie. La violenza passionale del loro temperamento tende ad espr.imersi in eccessi ben temperati, recintati e schermati da sottili analisi e da un vasto arabesco di fortificazioni erudite. Sono due polemisti enciclopedici, la cui fondamentale passione potrebbe essere, forse, cosl definita: mostrare o dimostrare che i propri gust•i e le proprie idee, le proprie scelte e le proprie preferenze culrurali non sono limitatamente personali, ma poggiano sulla roccia invisibile di un sapere che tra.scende il singolo individuo, con le sue miserie e le sue storie ridicole. Epoca e Destino annullano e corazzano il loro Io. La combinazione di sapere politico e di sapere religioso in Fortini, la combinazione di misticismo e di snobismo in Calasso, non si presentano in forma .sregolata o di,sarmata. Ogni loro gesto intellettuale tende ad apparire come il culmine di una lunga storia, sacra e profana, di miti e di idee. Quando parlano, sembra sempre di vedere sul loro tavolo un'enciclopedia storica o un'enciclopedia mitologica. Per Fortini non c'è salvezza e verità se non nella Storia, nell'idea di Storia: che è la Croce, che è il dovere e la necessità dell'incarnazione, che è l'intersezione fra economia e teologia. Per Calasso la Storia non esiste, è apparenza, è una triviale ideologia da schiavi e da malati. L'essenziale è già scritto, è già avvenuto. E neppure la verità esiste: è solo uno squisito aroma del nulla, che dà estasi energetiche ai dominatori, a individui fatali e semi-divini. Gli scritti di Fortini hanno esercitato un'influenza varia e ramificata in un arco di tempo che va, più o meno, da,lla fine degli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta. Nel corso di questi vent'anni, anche se in modo non pienamente riconosciuto, Fortini è stato il saggista e cl'litico che in modo più culturalmente sofisticato, e magari per via di intuizioni letterarie, ha ispirato e commentato la crescita di una Nuova Sinistra in Italia. Riconducendo con tenace ingegnosità all'orizzonte di una politica marxista le più diverse esperienze eretiche, Fortini ha riconosciuto in Marx l'interprete centrale e il grande classico della modernità. Si potrebbe dire che una delle mosse polemiche tipiche di Fortini sia stata quella di attribuire, in un orizzonte marxista, autorità 4 Biblioteca Gino Bianco

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