Diario - anno VIII - n. 10 - giugno 1993

di culto, mòniti, modelli da imitare di virtù e sacrificio ... Gli esempi di virtù e sacrificio ci perseguitavano anche daUe pagine della storia saora, dalle pale e dagli affreschi delle chiese. Ma c'era una differenza fondamentale. Gesù coronato di spine, deriso, flagellato e infine crocefisso, aveva sempre gli occhi bassi o rivolti al cielo. Anche i santi ·sopportavano Je più atroci ,torture e ,il martirio con ,pazienzae umiltà, lo sguardo estatico, fiducioso e per.fino Heto. San Lorenzo, •senza che alcuno ve 1o forzasse, si stendeva sulla graticola che l'avrebbe arrostito con la semplicità di chi va a letto; il languore con cui San Sebastiano riceveva 1e frecce sembrava escludere da ·sofferenza; Santa Lucia offriva i suoi gl'obi oculari su un piattino come un dolcetto o una tazza di tè; un alt,ro se ne stava in assorta preghiera con un'ascia piantata nel cranio; un altro ancora teneva compostamente sotto il braccio 1a testa che gli era stata tagliata ... E intorno ,la vita continuava, imperturbata: donne attingevano acqua, bambini e cani si rincorrevano, ·soldati bevevano vino e giocavano a carte, pecore e muoche pascolavano, uccelli volavano in cielo, sugli alberi maturava ila frutta ... Solo i ,santi 1aid del Risorgimento avevano quell'indiscreta, importuna abitudine di gua-rdarti fisso, di piantarti addos,so i loro occhiacci carichi di sofferenza e rimprovero. La Chiesa ci spaventava con H suo Dio e l'inifeMo, ma a tutto il resto dava scarsa importanza, e poi c'era sempre il perdono. Mazzini invece, senza ris,parmiarc,iDio, ci caricava di tutte le altre afflizioni, la Famiglia, la Patria, lo Studio, il Lavoro. I Doveri ... I Doveri cui non s'erano sottratti ,g1ieroi e i martiri che avevano conosciuto le forche austriache e i ceppi borbonici, le ferite, le mutilazioni, le infezioni, le cancrene, J'esilio, gli stenti, la 1solitudine... Di questi santi laici Mazzini era il capofila, réclame terribi:le dei Malheurs de la Vertu, e cionondimeno imperterrito, jetitatorio predicatore di quella Vertu così rnvinosa, creditore implacabile ... « Quanta glor-ia (sua) e quanta bassezza (nostra) » avev.a già rampognato il Carducci, « e quanto debito per l'avvenire! » Mazzini mi ,si presentò quella prima volta e poi sempre (e come a me, a milioni d'italiani, ,per molte generazioni) con quel « volto che giammai non •rise» (ancora Carducci; che non avesse mai riso, qualcuno lo diceva anche di Gesù, e non m'è mai sembrato il suo tratto Bibli1~ecaGino Bianco

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