Diario - anno VIII - n. 10 - giugno 1993

Hofmannsthal e di George che non a1l'iracondo, donchisciottesco autore de1la « Fackel ». Ecco come viene descritto il contrasto: Al.l'opposto di George, che in viirtù di cerimonie voleva separarsi dal profanum vulgus che lo onorava - « fuga dal tempo verso l'eternità » che era piuttosto la « fuga di un contemporaneo verso la ieraticità» -, Kraus acceaa di mescofa.rsi ai più laidi detriti del quotidiano, pur di coinvolgerli neHa parola. (p. 172) Di fatto, tutto l'estet,i~mopuò essere visto come un intervento di laboriosi « sténographes acérés des nuances » che cominci-anoad ammassare e catalogare i segni prestigiosi in « bauli mitologici, cappelliere teoJogiche e ceste di citazioni »: dalla sensazione al gusto, aJ vizio, alla rarità, si comincia ad allestire la grande collezione cui oggi le moltitudini hanno accesso esclusivo. Già sul primo numero della « Fackel » troviamo Hofmannsthal presentato come « collezionista di pietre preziose di tutte le letterature». (p. 177-78) In effetti, è diffidle negarlo, fin dal pruno numero della sua ri·vista, Kraus ha dato una buona definizione di quella ,laboriosa costirm:ione,oggi insostituibile, che è la casa editrice Adelphi. Descrivendo Stefan George e Hugo von Hof.mannsthal, il profeta satirico KarJ Ktaus ha previ,sto anche Calasso: che fugge « dal tempo verso l'eternità », « verso la ieraticità », che ,scrivein un linguaggio culturale ignaro dei « detriti del quotidiano» {come George) e (come Hofrnannstha!l) colleziona « segni prestigiosi » e li ammassa in « bauli mitologici, cappelliere teologiche e ceste di citazioni». Anche Calasso, per tenere insieme la sua collezione di pietre prez·ose ricavate da tutte le letterature e da tutte 1e religioni, deve fare la tara estetica ai suoi autori, deve disincarnare quelle menti eccellenti dotate di grazia. Le priva dei loro dolo.ci e delle loro troppe umaine illusioni. Separa in esse l'oro di una superiorità extrastorica dal fango della contingenza. Libera dalla fatica delle loro passioni politiche e pedagogiche Kraus, Benjamin, Simone Weil, scrittori .Ja cui ispirazione nasce dai problemi sociali e ,politici degli anni in cui sono vissuti. Nei primi tre decenni del novecento si affollaino eventi che sarebbe stato clifficil~ sottovalutare o trattare come 44 Biblioteca Gino Bianco

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