zione sociale) né di chiarire meglio H punto di vista di chi scrive. Colpisce soprattutto una caratteristica di questo 'Stile di pen&iero: la Politica oome fatalità e sublimità, come il centro di tutto, 11cuore della totalità umana e storica. Siamo in un orizzonte di pensiero che può essere definito hegeliano prima ancora che marxista. Come in Hegel, la teologia si travasa in politica. Dio è storia, la storia è storia sacra. E quando la rivoluzione si allontana filno a sparire oltre il limite dell'orizzonte, allora è fo spirito stesso dell'Utopia, sono le categorie religiose e spirituali, i versi dei poeti e gli aforismi dei mistici a prendere possesso di un pensiero che si ostina a definirsi politico in assenza di una attività politica corrispondente che sia visibile o immaginabile. Più che trovarci di fronte un marxismo salvato dalla teologia, come proponeva Benjamin (pensatore che :ispira perfino il titolo del Hbro di Tronti), abbiamo una mescolanza di movimenti stilistici sublimanti e perentori: la macchina retorica dell'estremismo non smette di funzionare e di g~rare a vuoto, usa ter.mini e concetti sia marxisti che moralistico-teologici per mantenere alto il Hvello della tensione combattiva. Angeli, demòni e dèi sono necessari per salvare un marxismo che spesso non osa neppure nominare se stesso per non dover mettere chiaramente in campo il proprio apparato categoriale o doverne constatare i'usura. Ciò che resta è lo &pirito di parte, l'esibizione della propria identità. In questo ,i marxisti, come i cristiani, si vedono costretti a contentarsi di poco: delle a.ffer.mazioni di fedeltà e di fede, delle promesse di volontà buona e pugnace. L'immagina~ione oulturale rivoluzionaria lavora su materiali residuali, eclettici e spuri, e gira su se stessa: Origini, esiti: su questo la porta stretta del tempo ci impegna a riflettere. Si cammina nella selva oscura delle opinioni, intricata e rigogliosa insieme, alla ricerca di quei « claros del bosque », aperti - direbbe Maria Zambrano - tra cielo e terra, « specchio che trema, chiarezza palpitante che appena lascia comporsi qualcosa che insieme si scompone »: per dire poi, con l'inizio del Cantico spirituale di Giovanni della Croce, « Adònde te escondiste », dove ti sei nascosto? « Uscii invocandoti e te n'eri andato ... » Cosl è per il verum storico di un'esperienza tragica di l"ivoluzione di cui si 37 Biblioteca Gino Bianco
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