come mezzi per un fine che nulla garantisce; invece che, come oggi avviene, per un fine che non è mai la loro vi-ta. Ma chi sia dalla lotta costretto ad usarrli come mezzi mai potrà concedersi buooa coscienza o scarico di responsabilità sulla necessità e la storia. (p. 42) Ci viene annunciato, con un singolare spostamento al futuro ipotet>icodi fatti già avvenuti nel passato accertabile, che .il « comunismo in cammino » passerà attraverso « errori e violenze ». ·· , . Certo Fortini non può es-sere accusato di avere ignorato o taciuto « errori e violenze » passate dei partiti e dei regimi comunisti. Da11acr,i,tica al togliattismo e allo stalinismo fino alla difesa di So1genitsin,per anni la sua è stata una voce di denuncia e di protesta. È comunque singolare che ;i,ldinamismo utopico del « Prindpio Speranza», per dirla con Ernst Bloch, trasformi di nuovo dei fatti storici (persecuzioni e stragi stalini,ste) in larve allegoriche distribuite lungo iJ cammino futuro di un comunismo ,senza contenuto, ma che si ,riveste di uria forma ben rigida. Ancora una volta, benché in via di austera ipotesi, si parla di necessità durissima e perfino di pos,sibili, prevedibili crimini: di crimini, anzi, storicamente necessari, che dovranno essere compiuti e dei quali si dovrà ,soffrire, però, tutto il 11imorso.Un .fine 1 buono, che niente può garantire che sia davvero buono, giust>ificamezzi cat~ tivi, del cui uso non sarà permesso assolvere se stessi. Azzardo ,la meno benevola, ma anche la più inevitabile delle definizioni: questo delineato qui da Fortini sembra un machiavelHsmo marxista con i:ntegra~ionedi coscienza pienamente sensibile (o meglio: cattiva ma inflessibile). La necessità politica viene daita come assoluta. Alla morale non resta che aggiungere il dolore del rimorso. Una delle cose che più impressionano in questo come in altri pass,i di Fortini non è tanto ciò che viene detto, quanto ,lo strenuo coscienziaHismobellico che Fortini propone: come llll10 stratega che non solo contempli il campo di battaglia della lotta di classe, ma programmi e prescriva in anticipo anche i sentiment>ie i movimenti di coscienza da cui ogni atto dovrà essere accompagnato per risultare correttamente in accordo con il piano universale di una antropologia dialettico-progressiva. 14 Biblioteca Gino Bianco
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