che ha finito per essere decisivo, per loro come per Fortini,· è stata la fatalità intellettuale e storica del pensiero di Marx. Lukacs ha cercato di applicarlo alla teoria del romanzo, Bloch lo ha caricato di utopismo visionario, Benjamin lo ha tradotto in aforismi esteticoteologici, Sartre ne ha fatto il piedistallo materialistico della sua filosofia della coscienza libera. Il marxismo, in sostanza, per tutt,i loro non era neppure un pensiero, era una realtà incarnata. E in effetti non avevano torto, perché attraverso i Partiti comunisti e almeno due grandi rivoluzioni, quella ·russa e quella cinese, il marxismo appariva tout court l'espressione della classe opera-i.ae di ogni proletariato autocosciente e rivoluzionario. Glossando il marxismo, non ci si .timitava ad essere i commentatori diligenti di una dottrina, ma i commentatori della realtà contemporanea interpretata in quella luce. Questa contiguità di giornalismo impegnato e di glossa ai classici è presente anche in Forcini. I suoi interventi su fatti o argomenti dell'attualità gli si trasformano facilmente nella riproposta di qualche principio polidcomorale: come se il teologo-giornalista disegnasse cartigli sapienziaH sotto foto d'agenzia. Direi che l'estremismo manieristico di Fortini è dovuto soprattutto alla sua diligente fedeltà. In un certo senso è tanto più tenace quanto più è indiretto e mediato. La ricerca, la verifica di una « giusta posizione politica marxista » viene sublimata e sollevata G9n·ripetuti rituali retorici nel cielo dell'indiscutibile. La Storja secondo Marx diventa, nel suo immaginario culturale, un fantasma che ingoia tutto. Ogni volta, le lente, affilatissime ruote dentate del ragionamento di Fortini si mettono in moto per ridurre tutto a materia della rivolu~ione che verrà. · Di questo crudo trattamento riservato ad ogni idea, immagine, esperienza che ,si presenti aHa sua attenzione, Fortini non si sente indiv,idualmente responsabile. La sua persona e i suoi gusti (sembra dire ogni volta) non contano. Un crudele pensiero critico è infatti. solo il doveroso riflesso soggettivo di un'epoca crudele. A una dura realtà deve e non può che corrispondere un duro pensiero. Il capitalismo è arido: per rispecchiarlo e per combatterlo bisogna essere più aridi a·ncora. Il meccanismo marxista si è instaUato dentro 1a testa dello 12 Biblioteca Gino Bianco
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