Diario - anno VIII - n. 10 - giugno 1993

chiave della dialettica hegeliana usato più suggestivamente che precisamente da Fortini) sarà una contraddizione «diversa» da quella odierna. Tutto viene spostato avanti, altrove, nella dimensione della possibilità. Rischio e scelta vengono depositati ,in questa specie di vuota urna del futuro possibile. Nella terza frase compare qualcosa di più positivo. Si parla di un progresso. Non molto promettente, però. L'ascebi:smodella prosa di FovtinJ, ohe non si concede di ospitare oggetti concreti, che spegne e cancella i colori, comprime e quintessenzia le argomentazioni, ci mostra qui solo un edificante « luogo di contraddizione più alto e v•isibile». Ma si tratta di metafore spente, un po' a1pinistiche, che fanno pensare al progresso del comunismo come ad una scalata ver5o la visibilità. In questo luogo poco preciso, comunque, gli esseri umani potranno svilupparsi, o meglio si sviluppano già, più pienamente. Fortini usa il futuro accanto al presente. Dice: « è e sa.rà ». Non vuole apparire come uno che si perde in promesse con il verbo al futuro. Ma l'intensificazione è puramente retorica, per creare intorno all'inafferrabile un effetto di realtà. Come si dice più avanti, si diventa« migliori» assumendo« la via della lotta per i1 l comunismo», via « che comporta duTezza e odio per tutto que1lo che, dentro e fuori degli individui, si oppone alla gestione sovraindividuale delle esistenze; e flessibilità e amore per tutto quel che la promuove e fa fiorire ». L'etica proposta da Fortini è un'etica fondata nella poliicica, anche se la sua idea di politica è tanto vasta e si dilata a tal punto da· inglobare universalisticamente, per contagio dialettico, per sublimazione moralistica, qualsiasi attività ed esperienza umana. L'umanesimo marxista di Fortini, che dovrebbe integrare e mitigare la rigidezza monistica dell'ortodossia marxista con apporti esistenzia1is-nici e teologico-moralistici, finisce per accentuare guelfa rigidezza. (E quindi rafforza i legami &. parentela e di complementarità fra capitalismo e comunismo: « gestione sovraindividua:le delle esistenze » potrebbe essere una definizione della società capitalistica prima che del comunismo). Se il marxismo si presenta come la migliore definizione dell'essenza della Storia, l'intellettuale e lo scrittore devono appropriarsi della macchina dottrinale del marxismo per non essere esclusi culturalBiblioteca Gino Bianco 9

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