Diario - anno VII - n. 9 - febbraio 1991

concozione. Inoltre la natura ci insegna: a cogliere e mangiare le frutta quando sono mature. E insomma la riatura ci insegna a non far nulla prima che i tempi siano maturi ». « A questo proposito ». disse Brigliadoca continuando, « m1 ricordo che ai miei tempi, quando studiavo diritto a Poitiers, sotto Broccardo del Giure, viveva a Smarve un tale. chiamato Pierotto del Bambo, uomo rispettabile, buon lavoratore, buon cantore, persona di tutta fiducia e avanti con gli anni quanto il più anziano di voi signori, il quale diceva di aver conosciuto quel gran galantuomo di Omcilio Laterano con il suo gran cappello rosso e, ·insieme a lui, sua moglie Brammatica Sanzione - gran brava signora - con i:l suo largo mantello di raso bruno e il suo grosso -rosario dai grani di gaietto. « Quest'uomo dabbene componeva più Hti lui solo di quanti processi si celebrassero in tutto il palazzo di giustizia di Poitiers, nel tribunale di Montmorillon e al mercato di Parthenay-le-Vieux; ragion per cui egli era venerato in tutti i paesi. dei dintorni: Chauvigny, Noiiaillé, Croutelle, Aigne, Ligugé, La Motte, Lusignan, Vivonne, Mezeaux, Étable e località drconvicine. Tutte le liti, processi e contrasti erano rischi ·da una sua decisione come da giudice sovrano, sebbene egli giudice non fosse, ma uomo dabbene. Non si uccideva maiale in tutto il vicinato ch'egli non ne avesse in dono rosticini e sanguinaccio; e non passava giorno, si può dire, che non lo si incontrasse a qualche banchetto, o festino di nozze, o madrinaggio; oppure all'osteria; sempre per comporre una qualche vertenza, beninteso. Perché lui non sanciva l'accordo se non dopo che '1e parti contendenti avessero bevuto insieme, in segno di riconciliazione, di perfetta armonia, di ritrovata felicità. « Costui ebbe un figlio -chiamato Stefanotto del Bambo, un bel fusto d'uomo e galantuomo, così Dio mi aiuti!, il quale anche lui s'era intestato a voler rappacificare i litiganti [ ... ] . « Questo figlio dunque si fregiava del titolo di conciliatore dei processi. E in tali faccende era tanto affaccendato e vigHante che non appena fiutava, cioè « metteva il naso al culo», ovverossia sentiva che nel paese s'era mossa una qualche lite, subito s'intrometteva per conciliare le parti. « Ma fu tanto sfortunato in codesti negozi che mai non riuscl a 77 Biblioteca Gino Bianco

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