Diario - anno VII - n. 9 - febbraio 1991

fine hanno dovuto inchinarsi di fronte alla sua maggiore chiaroveggenza tattica, ed hanno presto assunto Calvino come maestro. Fra Italia e Francia, fra l'America latina di Borges e il grande laboratorio meta-letterario di Parigi, Calvino ha -infatti portato per mano 1e neo-avanguardie e una cultura letteraria ancora ingenuamente o simulatamente estremistica nell'equilibrata e sdrammatizzata situazione culturale di fine secolo: dove il gioco combinatorio e la ginnastica delle funzioni narratologiche supera in blocco un secolo e mezzo di narrativa reailistica, sociale, introspettiva, e di nichilismo -stilistico. Con Calvino, molto .presto, e senza ipocrisia, nell'ambigua mescolanza di misantropia e di sorridente incoraggiamento a proseguire, si capisce che una letteratu·ra come gioco non ,poteva più avere niente a che fare con una letteratura come trasgressione. Calvino è l'autore che forse meglio di ogni altro rappresenta gli anni in cui la nostra fede letteraria è cambiata. La maggioranzadei lettori colti era ancora convinta di adorare Kafka, Joyce e Proust, mentre invece credeva già in Umberto Eco. IV. Adesione cr1t1ca,moderato distacco, divertimento che ricorda alfa lontana lontane angosce, una superficie stilistica chiara, gradevole, perfettamente lavorata, vivacemente colorita e confortevolmente razionale: ile ragioni del successo di Calvino non sono state né accidentali né effimere. Accompagnando senza conflitti, in buona crescita, un intero periodo letterario, creando un ,pubblico e una mentalità, in osmotico equilibrato scambio con la critica più avveduta senza mai trascurare il vasto pubblico dei lettori ingenui, Calvino è stato lo scrittore italiano più significativo e influente dal 1950 a oggi. Nessuno dei suoi molti libri è stato accolitomale o con sostanziali riserve. Da ognuno dei suoi periodi di crisi ,(in.tomo al 1950, cioè poco prima del Visconte dimezzato, intorno al 1960, cioè poco prima della Giornata di uno scrutatore, dopo il 1968, cioè in prossimità delle Città invisibili, e infine fra i suoi due ulBiblioteca Gino Bianco

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