Diario - anno VII - n. 9 - febbraio 1991

to ai fini. In tutta la letteratura della prima metà del secolo le follie, gli sprechi, i costi erano stati altissimi: e i risultati incerti, spes•sodiscutibili. Divorzio dal pubblico, oscurità, irresponsabilità dissipatoria nell'uso di quel patriin:ionio prezioso che è J'accumulo popolare, contadino, artigianale, borghese e piccolo borghese del buon senso. Calvino ha viceversa un intuito sicuro del valore della tradizione e ·delle tradizioni come tesoro da non sperperare e non disprezzare. La sua nostalgia lo porta ad una oculata regressione verso le origini iilluministiche e proto-razionalistiche della cultura borghese. E' il suo amore per il Settecento: il secolo della scienza come ·avventura e viaggio, fantasia e ragione, nascita dell'economia politica e della scienza moderna, efficienza intellettuale, sensualità ben governata e anatomia delle passioni, isole deserte e viaggi in mondi ipotetici da cui scrutare a distanza quello nel quale si vive. E' stata questa regressione la strategia che ha permesso a Ca1 lvino di distanziare le angosce e gli abissi della modernità. Invece che letteratura come impegno globale, confessione, •dschio esistenziale, vertigine morale e provocazione a oltranza, una letteratura in buon accordo con il suo pubblico e con il progresso della scienza. Una letteratura, perciò, democratica e progressista, che pone interrogativi ed esprime dubbi, ma non interrompe i rapporti con l'ambiente, il ceto, la cultura circostanti. Insomma: non andare più controcorrente, come era avvenuto ,per insana e estremistica passione a molti grandi autori moderni. Ma nuotare secondo la corrente con buona lena, applicazione e tenacia: ad una certa distanza dal gruppo, né troppo avanti da essere persi di. vista, né troppo indietro· da far nascere H sospetto di una debolezza, di tin difetto di adattamento, di un'intenzione negativa o malevola nei confronti deHa direzione di'marcia. Calvino è non solo un autore post-moderno, ma anche, e nello stesso tempo, un neo-classico. Il suo senso dell'equilibrio, della congruità fra mezzi stilistici usati e messaggio comunicato è straordinariamente acuto. La sua abilità• artigianale è indubbia, e raggiunge spesso un virtuosismo che mira a far coincidere efifetti di sorpresa ed effetti di perfezione. Ed è proprio neH'assunzione precoce di una dimensione post-moderna che Calvino ha facilmente superato i movimenti un po' goliardicamente scomposti delle neo-avanguardie. Queste alla 48 Biblioteca Gino Bianco

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