Diario - anno VII - n. 9 - febbraio 1991

CALVINO MORALISTA OVVERO, RESTARE SANI DOPO LA FINE DEL MONDO I. Difficile immaginare un destino letterario più riuscito e felice di quello di Italo Calvino. Sicuramente l'autore più amato dagli itaHani di tutte 1 le età, letto nelle scuole elementari e medie, studiato all'università, diligentemente analizzato e ammi·rato senza riserve dalla critica, Ca1 lvino ci accompagna dall'infanzia alla senilità. La sua opera costituisce uno dei più certi e accreditati breviari estetici e morali dell'italiano contemporaneo. Forse non ce ne siamo accorti, ma Calvino ha finito per avere, presso le clas,simedie di oggi, un ruolo di pedagogo e di morailista analogo a quello che ebbero Collodi e De Amicis un secolo fa. Partito dall'impegno giovanile antifascista, narratore in stiile « fiabesco » di alcuni episodi della ·resistenza, e narratore di straordinario nitore e ritmo nei suoi racconti, Calvino è poi diventato il più soHsticato narratore riflesso che abbiamo avuto. Negli anni in cui da Parigi, mese dopo mese, arrivavano notizie teoriche in linguaggio cifrato, mirabolanti e autorevoHssime elucubrazioni sul linguaggio letterario, sui linguaggi in generale e su ogni tipo di strutture superficiali e profonde, Calvino non si tiene da parte. La sua diffidenza è prudentemente aperta ai suggerimenti della Nuova Critica. Lui stesso, in crisi di certezze,· cerca nuove strade. La sinistra non funziona più, ,l'impegno politico di chi aveva appreso la politica nel 194 5 si faceva sbiadito, melanconico e distratto. La giornata di uno scrutatore, nel 1963, raccontava questo groviglio di dubbi, in uno stHe a sua volta cosi aggrovigliato qùale in Calvino non si era mai visto. Non più la cristallina lucidità, fo smaltato splendore dei colori fantastici, l'energia cinetica di un corpo narrativo scattante. Ma, invece, una ramificatissima espansione di parentesi, di incisi, di accumuli ipotetici, di interrogativi che si biforcano e si bilanciano fra il sl e il no, fra un punto di vista e quello contrario. 37 Biblioteca Gino Bianco

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