ne sono occorse assai meno a Platone per La Repubblica, a Spinoza per l'Ethica ... 500 pagine bastano a comprendere le sette tragedie rimasteci di Sofocle ... Lo so che sono paralleli incongrui, eppure danno da pensare, e non sarebbe male che ogni tanto si facessero calcoli di questo genere ... Ma non vorrei farmi passare per qualcuno che si nutra solo di cibi eletti. Quanta robaccia leggo, a cominciare dai giornaili! Un ,po' per distrarmi, un po' con la scusa di informarmi ... Ma la lettura di quelle 770 pagine me la risparmierò. La maggiore o minore abiHtà sviluppata da chicchessia per gonfiare ciò che è esiguo, confondere ciò che è chiaro, complicare ciò che è semplice, dimostrare ciò che è indimostrabile, è un genere di esercizio che mi ha sempre respinto. Se poi quell'esercizio di abilità non è accademico ma ha per scopo di colpke l'onore e togliere la libertà a delle persone in carne e ossa, allora la faccenda da oziosa e malsana diventa sinistra e alla ripugnanza si sostituisce l'orrore. I dati di fatto emersi dal processo sono pochi e noti a tutti. Che non esistano prove è altrettanto noto a tutti. Né possono esserne venute fuori nella settimana di discussione che ha impegnato in camera di consiglio i due magistrati e i giudici popolari. Avendo accolto tutte le richieste dell'accusa, va da sé che la Corte ha fatto proprio il « teorema Pomarici », che conosciamo già. A che pro infliggermi '1a 1 let,tura della sentenza? Forse per ammirare lo stile del dottor Minale o del dottor Proietto? Un'onesta esposizione deg1i elementi utili per definire il proce&Sonon avrebbe occupato più di venti-trenta pagine. Ma quella misura avrebbe comportato necessariamente l'assoluzione. Volendo conda,nnare, dovendo condanna,re, bisognava «motivare». Servivano parole, molte parole, e carte, molte carte. Ciò che in venti pagine è chiaro, in ottocento diventa oscurissimo. E giustizia è fatta. H consiglio di Pantagruele che, per dirimere le controversie, occorreva anzituttto bruciare tutte le ca,rte, è più che mai attuale. 27 Biblioteca Gino Bianco
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