si scocciano e ti castigano. L'atteggiamento collaborativo di Sofri, la sua disponibilità totale, la sua presenza costante, la sua insospettata intelligenza giuridica (lui che non ha fatto studi di legge), hanno dato enormemente fast•idio.Pomarici non ha saputo trattenersi dal definirlo « antipatico ». Chi non accetta il ruolo assegnatogli non può che essere antipatico. La scelta di Sofri di rinunciare al 11icorsoin Appello non è certo la più conveniente per lui, ma si capisce bene che non abbia più voglia di impegnarsi seriamente in qualcosa che per gli altri è solo un gioco. Una delle obiezioni che ho dovuto sentire più spesso suona pressappoco cosl: Ma perché ti indigni e ti scaldi tanto? Sofoi e compagni non sono i primi né saranno gli ultimi cittadini italiani condannati senza alcuna prova, sulla base di semplici ipotesi o suggestioni. A Sofri e compagni non è andata peggio che a tanti altri. Semmai meglio, perché hanno aV'l.ltofior d'avvocati e l'attenzione della stampa. Mentre la maggior parte delle altre vittime di sentenze arbitrarie scontano prima di tutto la colpa della loro marginalità sociale, quasi mai godono di una assistenza lega:le efficace, e infine la loro tragedia sri consuma nell'indifferenza generale. Ne sono convinto. E quando all',inizio ho detto che considero la giustizia una sventura, né più né meno deHamalattia e della miseria, proprio questo intendevo. Siamo vili e preferiamo non ,affliggerci con le afflizioni altrui. Ma è curioso che, per una volta che apriamo bocca (beninteso, perché 1a sventura è toccata a noi, ai nostri amici, perché la condanna colpisce i nostri valori, la nostra storia), ci si obietti che non ci è lecito protestare, dal momento che in tanti altri casi abbiamo taciuto. Per non tacere, per protestare in tutte le occasioni che lo richiederebbero, bisognerebbe non occuparsi d'altro, dedicare fa vita alla piaga della giustizia, come altri si votano alla lotta contro la droga, l'alcolismo, fa caccia ... Lo scandalo è che tacciano invece coloro per i quali la giustizia è l'occupazione prima.ria, il loro mestiere, il settore di specifica competenza e ciò di cui campano. Sono vile, dicevo ... Però vile mi sembra eccessivo: vile, vigliacco è chi se la prende coi deboli, chi abusa della sua forza, eh.i 23 Biblioteca Gino Bianco
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