giovani che avevano combattuto, erano finiti in carcere, avevano rischiato la morte (che era toccata a tanti loro compagni), e che proprio facendo dono di sé si erano anche « divertiti ». Perché « fede » e «,passione», come ricorda un celebre volume crociano, si associano ad « avventura ». Del resto, credo che nei pochi atti di esplicita opposizione politica d'una vita assorbita dagli studi - per esempio, l'intervento in Senato contro i Patti Lateranensi - mentre si esponeva a maggiori rischi, Croce abbia provato una soddisfazione morale e fi. sica affatto diversa da quella del lavoro speculativo, e insomma si sia anche «divertito». Ma quanti filistei, senza fa statura intellettuale di Croce e autorepressi per motivi infinitamente più mediocri, non hanno pronunciato o pensato quella stessa battuta con odio e livore, come una rabbiosa censura, una definitiva condanna! E, dandosi l'opportunità, non ne hanno approfittato per vendicarsi di chi secondo loro s'era « divertito » troppo! Quale rivincita per i' pavidi e i conformisti poter gettar,e fa macchia dell'illegalità e della criminalità su azioni libere e generose, quale occasione per «riabilitarsi» (ecco una parola che ha svolto una funzione strategica in tutto il processo contro Lotta Continua) e elevare il loro meschino egoismo a virtù! E' vero che Sofri e compagni si sono anche divertiti negli anni in cui militavano in Lotta Continua. Si sono divertiti vivendo in modo scomodissimo e pericoloso alla giornata, spendendosi interamente per la causa, estranei a ogni idea di guadagno, carriera, famiglia, promozione sodale. Si sono divertiti molto più che negli anni successivi, perché erano migliori di quel che sono diventati. Anch'io, mentre riconosco la fragiHtà di certi presupposti teorici e di molte analisi su cui si fondava l'azione politica del movimento, non posso non rimpiangere quello che ero in quegli anni: più disinteressato, più disposto a ,rinunciare a certi privilegi, più pronto ai -rischi,più fraterno, insomma un uomo moralmente migliore di quel che sono oggi. « Divertir,si », beninteso, non è qui sinonimo di svagars,i,distrarsi. E' un modo facile e leggero per dire che eravamo più felici (o meno infelici), perché c'era un maggior accordo tra 1 le nostre idee e i nostri comportamenti. 16 Biblioteca Gino Bianco
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