Diario - anno VII - n. 9 - febbraio 1991

di Bompressi: in mancanza di un alibi di ferro, che accertasse indiscutibilmente che quel 17 maggio di diciotto anni prima si trovava da tutt'altra parte e in presenza di testimoni, non potendosi escludere che abbia ammazzato Calabresi, si dà per dimostrato che ha effettivamente ammazzato Calabresi!). Ma io ritengo che se pure si fosse riusciti a provare- che quel 13 maggio non era stato materialmente possibile che Sofri avesse comunicato alcunché a Marino, neanche questo sarebbe bastato. L'accusa avrebbe ribattuto che, evidentemente, quell'ordine fu dato in un'altra occasione. Perché quell'ordine fu dato, dal momento che lo dice Marino, e Marino è la verità. E quanto più Marino si confonde, si contraddice, cambia versione, tanto più ciò lo rende umano, genuino, e rafforza la ,sua credibilità. ,(Dov'ero e che cosa facevo quel 17 maggio 1972? Confesso di non saperlo. Ho anche trovato la mia agenda di quell'anno ma non m'è stata di nessun aiuto. Non dovendo timbrare cartellini o firmare registri di presenza, non ho prove. E quand'anche, per un caso miracoloso, scoprissi dov'ero e che cosa facevo, dovrei provarlo con testimoni. Dovrei trovare delle persone capaci di rkordarsi di avemii visto a una certa ora di un certo giorno di diciotto anni fa! E se anche testimoniassero a mio favore, la Corte non gH crederebbe. Purtroppo non ho un alibi. Se qualcuno mi accusasse di aver commesso con lui un delitto, la mia colpevolezza sarebbe provata.) Una volta Vittorio Foa mi riferl di un incontro suo e di altri giovani antifascisti con Benedetto Croce avvenuto nell'immediato dopoguerra. Dopo aver ascoltato per un po' i loro racconti di confino, prigionia, clandestinità, guerriglia, il vecchio filosofo, per tutto commento,. disse: « Insomma, vi siete divertiti ... » Non credo che la battuta, apparentemente cinica, mirasse a svalutare la fede e il coraggio di quei combattenti. Preferisco pensare che esprimesse soprattutto il rimpianto del vecchio per la giovinezza, dell'uomo· di studi per l'azione. E mi piace escludere da questa invidia alcun malanimo. Colui che si era consapevolmente autorepresso quando aveva deciso di rendere produttiva la sua esistenza, ne conosceva bene il prezzo: ciò cui aveva rinunciato era in un certo senso rappresentato da quei Biblioteca Gino Bianco

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