[Hitler] È un segno della velocità con cui corrono gli eventi il fatto che la traduzione integrale di Mein Kampf, pubblicata solo l'anno scorso [1939] da Hurst e Blackett, fosse presentata da una visuale favorevole a Hitler. La prefazione e le note del traduttore cercavano palesemente di attenuare la ferocia del libro e di farci apparire Hitler nel suo aspetto più attraente. Perché, in quel momento, Hitler era ancora rispettabile. Aveva annientato il movimento operaio tedesco, cosi che la classe padronale era disposta a perdonargli quasi tutto. Sia la destra che la sinistra .furono d'accordo nell'accettare l'idea molto superficiale che il nazionalsociaHsmofosse semplicemente una forma di conservatotiismo. Poi improvvisamente si scopri che Hitler, dopo tutto, non era rispettabile. Allora l'edizione di Hurst e Blackett venne offerta con una nuova copertina, in cui si dichiarava che ogni profitto dalla vendita del libro sarebbe stato devoluto aUa Croce Rossa. Tuttavia chi si basi semp1icemente sull'evidenza inte11nadi Mein Kampf troverà diffidle credere che i fini e le opinioni di Hitler abbiano subito un qualsiasi mutamento. Quando si paragonano le sue dichiarazioni di un anno o due fa con quelle di quindici anni prima, la cosa che subito colpisce è la rigidità della sua mente, il fatto che la sua concezione del mondo non riesca ad evolversi. È la concezione immutabile di un monomaniaco, che non si lascerà sostanzialmente influenzare dalle manovre occasionali della politica del pugno di ferro. Probabilmente, nella mente di Hitler, il patto russo-tedesco non rappresenta che un mutamento d'orario. Il progetto esposto in Mein Kampf era di annientare prima la Russia, con l'implicita inten2Jione di passare poi all'Inghilterra. Ora, da come si sono messe le cose, la prima ad essere sistemata sarà l'Inghilterra, perché delle due la Russia si è mostrata la più facile a lasciarsi comprare. Ma, una volta eliminata la Inghilterra, verrà il turno della Russia - questo, senza dubbio, è il p1ano di Hitler. Se poi niuscirà ad attuarlo, questo è un altro paio di maniche. Supponiamo che il programma di Hitler possa avverarsi. Ciò che egli prevede, di qui a cento anni, è uno stato di 250 milioni di tedeschi, senza soluzione di continuità e con tutto lo spazio vitale Bib 1iteca Gino Bianco
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