quelli che sbraitano più forte contro il foscismo, ma un notevole numero di essi cade nel disfattismo, non appena si giunge al dunque. Sono abbastanza intelligenti per scorgere le difficoltà che loro si oppongono e 1noltre si lasciano corrompere, perché è evidente che i nazi ritengono che valga la spesa di comprare gli intellettuali. La classe operaia ·invecesi comporta all'opposto. Troppo ignoranti per scorgere le trappole che sono loro tese, si lasciano facilmente abbindolare dalle promesse del fascismo, ma, presto o tardi, riprendono la lotta. Sono costretti a riprenderla, perché sentono sempre dentro se stessi che. le promesse fasciste non possono venir mantenute. Per ottenere il permanente appoggio degli operai, i fascisti dovrebbero ·innalzare il tenore di vita generale, cosa .che non possono e probabilmente non vogliono fare. La lotta degli operai è come la crescita di una pianta. La pianta è cieca e stupida, ma sa quanto le basta per crescere e dirigersi verso la luce e continuerà a comportarsi cosl, anche se scoraggiata mille volte. Che cosa chiedono gli opera:i? Semplicemente di vivere in modo decente, come .sanno che il progresso tecnico rende possibile. La coscienza di questo fine ha i suoi alti e bass:i. In Spagna, per un po' di tempo, agirono coscientemente, muovendo verso una meta, che Hallettava e credevano di poter raggiungere. Questo spiega la strana atmosfera di ottimismo che aveva la vita nella Spagna governativa, durante i primi mesi di guerra. La gente comune istintivamente sapeva che la repubblica era la loro amica, Franco il nemico. Sapevano anche d'aver ragione, perché lottavano al fine d'ottenere qualcosa, che il mondo doveva Ioro e che avrebbe potuto concedere. Questo è ciò che si deve ricordare per vedere la guerra spagnola nella sua vera prospettiva. Quando si pensa alla crudeltà, allo squallore e alla futilità della guerra - e in questo caso agli intrighi, alle persecuzioni, alle menzogne e alle incomprensioni - si avverte sempre la tentazione di dire: « Uno vale l'altro ed io resto neutrale». Ma in pratica non si può restare neutrali e non esiste una guerra, dove non abbia 1mportanza la parte che vince. Quasi sempre una parte sta, più o meno, per il progresso, l'altra, più o meno, per la reazione. L'odio che la repubblica spagnola destò in milionari, duchi, cardinali, gente del bel mondo, militari, e chi più ne ha più ne metta, basterebbe da ·solo a mostrare chi aveva ragione. In fondo era una 71 Biblioteca Gino Bianco
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