è quasi impossibile descrivere, ma che nella mia mente sono connessi con l'atmosfera speciale di quel tempo, i vestiti sdruciti, i manifesti rivoluzionari allegramente colorati, l'uso generale della ,parola « camerata », le ballate antifasciste stampate su sottiH fogli di ca-rta e che costavano un penny, le frasi come « solidarietà proletaria internazionale » pateticamente pronunziate da povera gente, che credeva che volessero dire qualcosa. Potreste nutrire sentimenti amichevoli per qualcuno e prenderne le parti in una rissa, dopo che siete stato ignominiosamente perquisito in sua presenza per trovare qualcosa, che si dubita gli abbiate rubato? No, sarebbe impossibile. Ma sarebbe forse possibile se tutti e due aveste condiviso un'esperienza emotiva, che vi ha allargato .Je idee. Questo è uno dei sottoprodotti della rivoluzione, sebbene, in questo caso, si trattasse di una ,rivoluzione appena agli inizi, che era ovviamente destinata a fallire. Chi avrebbe mai immaginato, 20 anni fo, che la schiavitù sarebbe tornata in Europa? Ebbene la schiavitù è stata ripristinata proprio sotto il nostro naso. I campi di lavoro forzato in tutta l'Europa e nell'Africa del Nord, dove Polacchi, Russi, Ebrei e prigionieri politici di ogni razza costruiscono strade o bonificano paludi per uno scarso tozzo di pane, è autentica schiavitù. L'unica differenza è che, per ora, non è ancora concesso ai privati di comperare e vendere schiavi. Sotto altri aspetti, per esempio la dissoluzione delle famiglie, probabilmente le condizioni sono oggi peggiori di quanto non fossero nelle piantagioni di cotone dell'America. Ora non esiste alcun motivo che ci porti a credere che questo stato di fatto muterà, finché esiste una dominazione totalitaria. Noi non riusciamo ancora a intravederne tutte le implicite derivazioni, per la nostra mistica fede che un regime basato sulla schiavitù deve crollare. Ma non sarebbe fuori luogo paragonare la durata degli antichi imperi basati sulla schiavitù con la durata dei nostri imperi moderni. Le civiltà basate sulla schiavitù sono durante la bellezza di 4.000 anni. Quando penso all'antichità, il particolare che più mi spaventa è che quelle centinaia di milioni di schiavi, sulle cui schiene poggiò la civiltà, una generazione dopo l'altra, non hanno lasciato di sé traccia alcuna. Non ne conosciamo nemmeno i nomi. In tutta la storia Biblioteca Gino Bianco 69
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