Diario - anno VI - n. 8 - giugno 1990

sociale. Né c'è più motivo di vergognarsi della ,prostituzione, divenuta regola genera-le: l'unico problema è semmai di vender·s:ib. ene, farsi pagare a caro prezzo. L'uomo è sl definidvamente archiviato: d'altra parte, mentre ai tempi di Diogene e di Shakespeare la rarità era un pregio, oggi è un difetto, il peggiore. Nella democrazia dei consumi, raro diventa dò che non serve e non piace. Più una cosa è rara, meno vale: quindi l'uomo e la donna, in quanto individui. In compenso, la vita, dal momento che è passata sotto il pieno controllo della produziione,può essere promossa dalla pubblicità come valore positivo. La v-itaè finalmente di moda. I don i di Ari man e . Il destino bellico dell'aereo forse non era stato previsto né desiderato daii suoi inventori e dai pionieri che speriimentarono :i primi apparecchi. Ma di fatto l'aereo trova il suo primo impiego - l'unico per decenni - in guerra. Non ha ancora finito di nascere che v:i.enerichiamato. È sùbito un'arma. Al banco di prova del conHi:tto '14-18, il suo contr.ibuto non può che essere minimo rispetto ad armi con secoli d'esperienza quali l'artiglieria, la fanteria, la marina. Gli aerei erano pochi, lenti, vulnerabili, ,più pericolosi a sé che agli altri. Vittime della nuova arma erano in primo luogo gli stessii aviatori, che si affrontavano tra loro in duelli strategicamente gratuiti, illudendosi di combattere una guerra « diversa», infinitamente più nobile e pulita rispetto agli orrori delle trincee, credendosi un po' g1i ultimi cavalieri, mentre erano invece i collaudatori di quella che sarebbe diventata prestissimo la più feroce, la meno cavalleresca delle armi. FJnita la guerra, per altri vent'anni, l'aereo ha forse assolto qualche utile, non indegno compito (trasporto di passeggeri e merci, soccorsi)? Non conosco :i dat:i relativi agli Stati Uniti ma, quanto all'Europa, l'impiego ddl'aereo riguarda quasi esclusivamente imprese sportive e propagandistiche: record di velocità, trasvolate ... Insomma, collaudi. E infatti il peso dell'aeronautica, trascurabile nel '14-18, diventa notevole nelle guerre d'Etiopia e di Spagna: la sua capacità distruttiva è grandemente aumentata. A fronte di questi « successi », c'è qualcosa di cui l'umanità possa esserle grata? Niente. Biblioteca Gino Bianco 5

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