stessa destinazione. In tutto iJ treno non si poteva udire che una frase, ripetuta in ogni lingua d'Europa: là bas. La mia vettura di III classe era colma di giovanissimi Tedeschi denutriti, biondi, con vestiti miserevoli, era la prima stoffa autarchica che vedevo. Ad ogni fermata si precipitavano fuori del treno per comprarsi bottiglie di vino a buon prezzo e infine si addormentarono, formando una s,pecie di piramide sul pavimento della vettura. Verso la metà del percorso tutti i viaggiatori normali erano ormai scesi. C'era qua e là qualche indefinibile giornalista come me, ma il treno era diventato una tradotta e il ,paese lo saipeva.Nel mattino, mentre si arrancava per la Francia meridionale, ogni contadino che lavorava nei campi si voltava verso noi, si metteva ·sull'attenti e alzava in saluto il pugno chiuso. Erano come una guardia d'onore, che accompagnava il treno, miglio dopo miglio. Nell'osservare questa scena cominciai a vedere nella giusta prospettiva il comportamento del vecchio tassista. Intuii che cosa mai l'aveva reso così ingiustificatamente offensivo. Si era nel '36, l'anno dei grandi scioperi, a1governo c'era sempre Blum. L'ondata di sentimenti rivoluzionari, che s'era diffusa per tutta la Francia, aveva condizionato non solo gli operai, ma anche gente come il tassista. Con il mio accento inglese gli ero sembrato un simbolo degli oziosi turisti, che si davano delle arie e av,evano fatto di tutto per trasformare la Francia in qualcosa che stava a mezza strada tra un museo e un bordello. Ai suoi occhi un turista inglese voleva dire un borghese e lui aveva colto l'occasione per dire ciò che ne pensava ai parassiti che abitualmente doveva servire. Allora sentii che i motivi, che avevano spinto quell'armata poliglotta a riempire quel treno, che spingevano i contadini nei campi a salutare col pugno chiuso, me a recarmi in Spagna e avevano indotto il tassista a insultarmi, erano in fondo identici. È curioso come, ben più vivamente di quello che seguì, io ricordi la settimana del oosiddetto addestramento, ricevuto ,prima di essere mandati al fronte: le grosse caserme di cavalleria in Barcellona con le stalle piene di spifferi e l'acciottolato dei cortili, le fontane d'acqua gelata, dove ci si lavava, il rancio ripugnante, reso tollerabile da gavettini di vino, le miliziane che portavano pantaloni e Bibli8t~ca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==