Prendiamo per esempio l'insopportabile atteggiamento del marxista tipico nei riguardi della letteratura. Dei tanti che mi vengono in mente, darò un solo esempio. Può sembrare banale, ma non 1o è. Nel vecchio Worker's Weekly (uno dei precursori del Daily Worker) usciva regolarmente una colonna di argomenti letterari sul tipo di « Libri sul tavolo del direttore». Per alcune settimane di fila sulla colonna s'era parlato abbastanza diffusamente di Shakespeare; per cui un irato lettore scrisse al giornale nel seguente tenore: « Caro compagno, non vogliamo più leggere niente di questi scrittori borghesi sul tlpo di Shakespeare. Non potresti darci qualche cosa d'un po' più proletario? » ecc., ecc. La risposta del direttore fu semplice: « Se vorrete compulsare l'indice dei nomi in fondo al Capitale di Marx» scrisse ~·troverete che Shakespeare vi è menzionato parecchie volte». E si voglia notare che questo bastò a tacitare il lettore ,ti-spettabile. È questa la mentalità che allontana tante degne persone dal movimento socialista. E poi c'è l'orribile gergo che quasi tutti i socialisti credono necessario usare. Quando l'individuo comune ode frasi come « ideologia borghese », « solidarietà proletaria » e « espropriazione degli es,propriatori »nonne è attratto, ne è semplicemnte disgustato. Anche la singola parola « compagno » ha avuto la sua piccola parte malefica nello screditare il movimento socialista. Quanti indecisi si sono arrestati sull'orlo del precipizio, dopo essere andati, forse, a qualche comizio e avere osservato socialisti un po' tronfi darsi debitamente l'un l'altro del «compagno», e infine sono sgattaiolati via, delusi, nel più vicino spaccio di birra! Prendiamo me, per esempio, con educazione borghese e reddito proletario. A quale classe sociale appartengo? Economicamente appartengo alla classe operaia, ma mi è quasi impossibile ,pensare a me stesso se non come a un membro della borghesia. E nell'ipotesi che io dovessi decidere con chi andare, con chi mi metterei, con la classe elevata che cerca di farmi morire d'inedia o con la classe operaia la cui educazione non è la mia? È probabile che personalmente, in ogni questione importante, io mi schieri con la classe operaia. Ma, Biblioteca Gino Bianco 61
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==