gica la vendetta su libertà, scaduta a licenza («donna libera », « prendersi delle libertà») o comodità (« mettersi in libertà»). Tristissimo il destino di godere, che nelle nostre famiglie veniva praticato nell'unica acce21ionedi ri-usare, dallo smaltimento di cibi avanzati all'eredità coatta di indumenti « s·cappati» al fratello maggiore. L'estremo godimento di abiti ormai ,cenciosi e di dbi stantii era concesso ai mendicanti e agli animali di casa (non viiziati come oggi). Inoltre: ritagli di stoffa, spaghi, mozziconi di matite e candele, flaconi vuoti, occhiali monchi d'una stanghetta o orbi d'una ,lente, bomboniere, medicinali lasciatii.a mezzo per sopraggiunto decesso del malato, carte da gioco, spille, interruttori e ·rubinetti ,guasti, pile esaurite, chiavi orfane di serratura, conchiglie, bottoni, chiodi e pennini assortiti ecc. ecc. venivano conservati in ,previsione di godimenti futuri. Tornando alla vita, sarebbe strano che nel teatro di Wilde o qualcun a-ltro non si trovasse una scena in cui una mog1ie insoddisfatta (o un ragazzo represso) sbotta: « Questa non è vita! » E il manito (o il genitore): « Lo credo bene: non vorrai che si abbia quakosa a che fare con quella porcheria! » (Altro possibile scambio di battute: « Voglio vivere!» « Vai pure a far la vita ... »). Dalla prostituzione alla sventura: « Questa è la vita», « Così va la vita» sono sentenze che non vengono mai pronunciate per nascite, guarigioni, vincite al totocalcio o altri lieti eventi, ma esclusivamente per commentare disgrazie, colpi bassi, infortuni, ,separazioni, tradimenti, malattie e ognii sorta di fregature, cui bisogna rassegnarsi. La « legge della vita » è chiamata in causa solo per giustificare la morte. Con questi precedenti, si capirà il mio stupore davanti allo slogan d'uno •spot pubblicitario per una grappa: « Ha il sapore della vita». Reazione automattlca: che schifo! Non avrebbero dovuto puntare sul messaggio opposto: « Vi fa dimentkare la vita», « È un sogno» ... ? Una spiegazione ragionevole è che il rkhiamo alla vita (come buona salute, sano vigore) serva .a esorcizzare l'idea di droga, cirrosi epatiicae morte associate all'alcol. Ma, a parte il caso specifico, i tempi ,sono arcimaturi per un'inversione di tendenza. Quella borghesia repressiva e taccagna che calunniava la vita ha concluso H suo ciclo. L'economia del benessere impone lo spreco - altro che risparmio e smaltimento degLi avanzi! - e pertanto il godere può tornare al suo miglior ·significato. L'allegria, già sospetta, ora è un dovere 4 BibliotecaGino Bianco
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