Diario - anno VI - n. 8 - giugno 1990

CHI CI LIBERERÀ DALLA POLITICA? I. La migliore Politica, il migliore Stato, la migliore e più desiderabile Organizzazione della vita pubblica dovrebbero tendere a sparire, a rendevsi quasi invisibili, a mettersi da parte, creando almeno la gradevole illusione che tutto si svolge nel modo migliore in loro assenza. Cosl, grande uomo politico sarebbe l'uomo invisibile che ha pevmesso ai suoi concittadini di occuparsi di sé, dei propri cari, del bene, del bello e del vero e di altre cose che con la politica e con lo Stato poco hanno a ohe fare, e solo occasionalmente. La politica dovrebbe essere (è questo il suo dover essere) attività pubblica di pubblica utilità. Ora, che la politica essenzialmente non sia quello che dovrebbe essere, tutti lo sanno. Ha un'apparenza pubblica, che dietro nasconde interessi privati (il giornalismo non avrebbe più materia se fa politica fosse fatta in piena luce). Se la politica fosse un'attività veramente pubblica che persegue davvero il bene comune, allora l'uomo politico sarebbe l'uomo che ha la vocazione del bene comune. Nessuno lo crede, neppure i filosofi della politica. La politica gode già di una pessima fama. Ma non abbastanza. Conserva ancora una sua aureola. Viene tenuta in grande considerazione non solo da chi la fa e deve darsi importanza. C'è tutta una diversa e vasta categoria di :persone generose e attive che si sono rivolte alla politica pensando di fare del bene al prossimo in questo Biblioteca Gino Bianco 35

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