guardano poi una minima parte degli errori che costellano fo sue pagine e i meno gravi. La scorrettezza e la sbadataggine, per non dire la crassa ignoranza, sono caratteristiche di tutta la nostra stampa, ma « la Repubblica» s'impone per abbondanza e «qualità». Chi avesse Jo stomaco di leggersi per una settimana un qualunque giornale (ma insisto: « la Repubblica» è meglio) dalla prima all'ultima pagina, a caccia di errori, resterebbe strabiliato dall'enormità del bottino. Invece non ci si fa neanche più caso. Solo qualche volta la corsa affannosa in cui consiste Ja lettura dei giornali, per consumare nel più breve tempo possibile questo radicato vizio, si blocca davanti a provocazioni particolarmente offensive, e per alcuni momenti consideri perfino se non sia doveroso dare una piccola correzione: un semplice segno di vita da parte di ohi non s'è ancora rassegnato alla tracotante asineria che spaccia informazione e cultura. Un esempio di incidente abituale, quotidiano, dalla « Repubblica » del1'8 agosto '89, rubrica « Lettere »: UNA FOTO SBAGLIATA Su « Repubblica » di domenica 6 agosto a corredo del servizio « Il ping-pong della morte », è stata pubblicata la foto del dottor Francesco Macrl, ex presidente dell'USL 27 di Taurianova, al posto di quella del dottor Enzo Macrl, giudice istruttore a Reggio Calabria. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i letto11i. I1 giorno dopo, altra rettifica corrente, di ,routine, fisiologica: l'area metropolitana di Roma dal 1960 ad oggi non è passata, come si affermava in un articolo del giorno prima, da duecentomila a quattrocentomila ettari ma da ventimila a quarantamila ... Bagattelle! Anche i milioni che diventano miliardi, e viceversa, le confusioni fra Hre e dollari ecc. non preoccupano più di tanto chi non ha nulla da -investire. Più sgradevole che ne1lo stesso numero del 9 agosto, nel paginone centrale, un articolo riguardante Edmondo De Amicis fosse .illustrato con l'immagine di Francesco De Sanctis, sotto la quale la didascalia ribadiva, a scanso d'equivoci: « Edmondo De Amicis ». Anche se il ritratto è piuttosto noto, usato in storie letterarie, manuali e enciclopedie tascabili, non si pretende daLla ,redazione culturale di « Repubblica» che sappia qualcosa di De Sanctis, tanto meno le sue fattezze; quelle dell'autore di Cuore però sl. Chissà se lo scambio è Bib teca Gino Bianco
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