Diario - anno VI - n. 8 - giugno 1990

opere di ingegno. Repubblica rigorosamente laica, dinamica, proiettata ad ass,imilare le nuove frontiere tecnologiche. Non si contano invece i tradimenti che poi il regime mussoliniano recherà a una simile utopia [ ... ] « Marinetti dunque come eroe sconfitto, perfino nell'azione? Ma la nostra età elettronica è ancora intenta a rimuginare sui medesimi problemi politici: come conciliare il grande numero con l'individualità, la democrazia con l' " inegualismo ", col diritto di ciascuno di esprimere il meglio di sé e di arrivare all'arte, o meglio all'esercizio integro e intenso delle proprie capacità estetiche, sessual~, sensoriali. Per questo verso la rivoluzione marinettiana è ancora attuale. » « Z o n a s a c r a » . Il Sacrario di Pocol, sopra Cortiina d' Ampezzo, è uno dei tanti dmiteri e ossari militari esistenti nel Veneto e nel Friuli (,Hpiù famoso è quehlo di Redipuglia). Costruiti negli anni Venti e Trenta, raccolgono una parte di quei seicentomila morti che furono il prezzo pagato dall'Italia per la guer,ra '15-18. « Zona sacra » si autodefinisce i:l ,luogo per appoSiitocartello. « Visitatore, - ammonisce altro cartello, - rispetta questo luogo. Ricordati che coloro che qui riposano si sono sacrificati anche per te. » E ancora, un elenco di norme: « È dovere dei visitatori osservare reverente contegno ( ...) Non è consentito: l'accesso alle persone non decentemente vestite; apporre firme, scritte (...) fumare, cantare; (...) consumare pasti e bevande (...) ; introdurre animali anche se condotti a guinzaglio; introdurre nel Sacrario bandiere e simboli di partiti o di associazioni a carattere politico-sindacale. » Attraverso un viale scavato nella roccia si arriva a una terrazza naturale che s,i affaccia sulla valle, dove sorge il monumento: una grande torre quadrata alta una cinquantina di metri posta su un basamento a due ripiani pure quadrati, tutto in blocchi di bella pietra, la stessa che forma le soprastanti Dolomiti. L'opera, informa il libretto acquistato dal custode, è stata eseguiitanel 1935 su progetto dell'ing. Giovanni Raimondi. All'interno, le pareti perimetrali sono completamente occupate da migliaia di loculi recanti :ii! nome e ,i.l grado dei caduti, alternati a lapidi molto più grandi di~tro le quali sono tumulaiti a gruppi di centinaia gli ,ignoti. Comples,sivamente i mil.ita:l'iqui sepolti ,sono poco meno di dkcimila, dei qua1i circa la metà <ignoti B 'bl' io G' s· 1 1 teca ,no 1anco

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