C h i s i a m o ? Da dove veniamo? Dove andiamo? Ci sarà posto? B t e m a n o n è ,in d i ff e re n t e . Un cr1t11Co,un biografo, un filologo sono giudicati amitutto dall'oggetto del loro studio. Il quale potrà esser svolto con maggiore o minore impegno e intelliigenza, ma prima del come .1nteressa la cosa. Che, rper esempio, qualcuno dedichi H meglio del suo sapere nonché una parte cospicua della sua esistenza alla rJcostrumone biogradiicae/o all'esame dell'opera, che so, di Marinetti, questo per me è peggio d'un indizio negativo, è una ,prova definitiva a suo carico. (Va da sé che rH compilatore di opere generali dovrà occupars,i anche, ,per restare all'esempio, di Marmetvi e assegnargli il posto che gli spetta neHa storia delle 1dee, delle forme, del costume: e qui varrà il come. E un ,recensore di professione dovrà trattare autori buoni, meno buoni e pessimi, ché propri.o in quesito - nel diverso giudizio che ne dà - consiste il. senso del suo lavoro. Parilo di chi dedichi a un'opera, a un personaggio, un interesse e uno spazio pdviilegiati, i cosiddetti special,isti). Ma come, - sento già le proteste, - il « rivoluzionario » Maru:nett,i!l' « avanguardista » ! l'unico grandiss,imo « avanguardista » della nostra cultura! E poi, - altra obiezione, - a parte il caso Marinetbi, la questione è di prindpio: in un'ipotetica situazione degli studi in cui oi fosse pieno accordo sui valori, tutti vorrebbero occuparsi solo del meglio. Cosl come, nel comunismo perfetto, chi farebbe più i lavori umili, le basse opere? Tutti vogliono fare il poeta e nessuno ,il cailzolaio, 1 si Jagnava già Goethe. E Burckhardt, angosciato dal benessere crescente: « Chi carkherà hlletame? » Fosse vero, maledizione! Maga11inon si trovasse ,più nessuno disposto a occuparsi del letame, salvo il proprio! La verità è che l'oroine etico-culturale e l'assetto sociale in cui questo tipo di problema sarebbe d'attualità, anziché avvJcinar,si,si allontanano sempre di ,più. Mentre si storce iil naso dal letame fisiologico, ai si dedica appassionatamente a produrre ,le18 Biblioteca Gino Bianco
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