Diario - anno V - n. 7 - aprile 1989

fissato nelJa letteratura inglese, nella pittura olandese; ma i1 tipo del Don Chisciotte della Rivoluzione si volatilizza sotto i nostri occhi, ·si fa sempre più raro e nessuno pensa, per lo meno, a fotografarlo. Fanatici d'una religione terrena, sognatori non del regno di Dio ma d'un regno umano, essi r1mangono ultime sentfoelle d'un ideale da tempo abbandonato dalle truppe, cupi e solitari se ne stanno da cinquant'anni, Jncapaci di tradire e sempre in attesa del secondo avvento della repubblica sulla terra; il suolo accanto ad essi seguita a sprofondare, ma non vogliono vederlo. Ho ancora incontrato alcuni di questi apostoli del 1790: le foro Hgure risolute, malinconiche, grandi, che avevano sopravanzato due generazioni, mi apparvero come dei torvi Memnoni che ,si sgretolavano pietra dopo pietra nei deserti egiziani... e ai loro piedi uomini minuscoli e ,piccoli cammelli, appena visibili in un uragano di polvere, s'affaccendavano e trasportavano mercanzie. La morte dava segni sempre maggiori del suo appressarsi; il vecchio sguardo ingiallito diveniva più duro, si stancava nello sforzo intenso di scrutare il cambio della guardia, di scegliere a chi trasmettere l'onore e la carica. Al figlio? Il vecchio s'incupisce. Al nipote? No, certo. Povero re Lear della democrazia, dovunque egli volga lo sguardo prossimo a spegnersi, verso i suoi, verso ii prossimi, dovunque incontra l'incomprensione, l'apatia, il biasimo, il rimprovero semicelato, calcoli meschini e interessi meschini. In presenza di estranei la famiglia ha paura dei suoi discorsi giacobini, si cerca di scusarlo accennando ai suoi capelli bianchi che vanno diradandosi. La nuora lo tormenta per riconciliarlo con la chiesa e un abate gesuita s'intrufola ogni tanto, come un corvo tra un volo e l'altro, per constatare quante energie e quanta consapevolezza gli rimangono, onde arraffarlo a Dio nel delirio dell'agonia. È ancora un bene se nei pressi del cittadino Lear c'è il cittadino Kent il quale ritrovi nel suo viso « qualcosa che ricorda il 1794 »; è forse un oscuro seguace di Santerre, un soldato degLi eserciti di Marceau e di Roche, un cittadino di Spartaco-Bruto-Junior, che crede come un bambino alla sua leggenda, e regge orgogliosamente la sua botteguccia con la mano che resse un tempo la picca col berretto 79 Biblioteca Gino Bianco

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